Caialmese.it
Noste 2010
Montagne come sentieri di
benessere e di salute
Che per noi la montagna rappresenti
un richiamo irrinunciabile è evidente,
ma che la nostra passione possa
contagiare chi sembra esserne immune
è l'obiettivo che ci ha condotti a
sviscerare in questo numero di Muntagne
Noste le ricadute positive, sul corpo
e sulla mente, dell'andar per monti.
Rivista inteRsezionale
CAI VALLE DI SUSA - VAL SANGONE
La Rivista del 'Intersezionale Val Susa e Val Sangone si avvale del a volontaria col aborazione dei soci del e sezioni e
di tutti gli appassionati. La pubblicazione viene distribuita gratuitamente a tutti i soci del e sezioni del 'Intersezionale.
La redazione si riserva la proprietà assoluta di quanto pubblicato in originale e ne consente l'eventuale riproduzione
con l'obbligo del a citazione del 'autore e del a rivista. Gli articoli firmati comportano ai rispettivi autori ogni
responsabilità sul contenuto mentre quel i non firmati si intendono pubblicati a cura del a redazione.
Anno 2010 - Numero 25
Tiziana Abrate - Anna Gastaldo
Direttore: Mauro Carena
Coordinamento: Tiziana Abrate, Claudio Blandino, Anna Gastaldo
10 Montagna: sport-salute
Roberto Follis
Redazione: T. Abrate, C. Blandino, E. Boschiazzo, E. Cardonatti, A. Cucco,
15 MTB Punta Gardiol
Adriana Cucco
V. Ferrero, R. Follis, A. Gastaldo, V. Girodo, G. Guerciotti,
G. M. Maritano, S. Oglino, G. Pronzato,
Guido Mauro Maritano
C. Sibille, C. Usseglio Min
20 Montagne d'argento
Tiziana Abrate
Impaginazione: Claudio Blandino
24 I sogni aiutano a vivere
Stefano Cordola
Presidente Intersezionale: Ezio Boschiazzo
Segretario: Piero Pecchio
28 Erbe buone per tutti
Rosita Ciotti
Stampa: Arti Grafiche San Rocco s.n.c. - 10095 Grugliasco (TO)
36 L'adattamento alla quota
Claudio Blandino
42 Salute in montagna
Daniela Bortolin
Foto di copertina: salendo al Niblè (foto di Marco Levetto)
49 Giro del Thabor
Claudio Blandino
50 Montagna come luogo di salutare
SEZIONI DELL'INTERSEZIONALE VAL SUSA - VAL SANGONE
soggiorno per l'infanzia
Ada Vitton Maiero
52 La ferrata di Rocca Clarì
Via Roma 4,10040 ALMESE - Apertura: mercoledì ore 21 www.caialmese.it
Presidente: Vincenzo Ferrero
54 Le prime esperienze di colonia alpina Elisio Croce
Anno di fondazione: 1977 (dal 1975 sottosezione di Alpignano)
56 Rigenerare lo spirito
Roberto Follis
Via Matteotti 10, 10091 ALPIGNANO - Apertura: venerdì ore 21
60 Pastore dell'Essere
Anna Gastaldo
Presidente: Adriana Cucco
www.caialpignano.too.it - Anno di fondazione: 1955
63 Montagnaterapia
Alice De Paoli
Piazza Conte Rosso 11,10051 AVIGLIANA - Apertura: venerdì ore 21
66 I pericoli della montagna
Gianni Pronzato
Reggente: Andrea Tonoli
Anno di fondazione: 1972, sottosezione di Alpignano
70 Imprese casalinghe
Roberto Porzio - Germano Graglia
Via Pietro Micca 39,10052 BARDONECCHIA
74 Nuove tipologie di traumi nello
Presidente: Ezio Boschiazzo
[email protected] - Anno di fondazione: 1972
Giorgio Guerciotti
Borgata Grange 20,10053 BUSSOLENO - Apertura: venerdì ore 21
79 Cromoterapia
Annamaria Rimondotto
Presidente: Osvaldo Plano
www.cai-bussoleno.it - Tel. 0122.49.461 Anno di fondazione:1924
80 Passi in salita nel nome della fede
Elisio Croce
Via V. Emanuele 38,10050 CHIOMONTE - Apertura: sabato ore 21
83 Vacanze storiche in Val Sangone
Guido Mauro Maritano
Presidente: Vilmer Jacob
Anno di fondazione: 1977 (dal 1970 sottosezione di Torino)
89 Programma Corsi 2010
Scuola Carlo Giorda
e-mail: [email protected]
90 Vacanze in villa a Rubiana
Enrico Moncalvo
Piazza Colombatti 14,10094 GIAVENO - Apertura: merc. ore 21, giov. ore 21
94 Con qualche pateravegloria in più
Pier Aldo Bona
Presidente: Livio Lussiana (speleo) www.caigiaveno.com - Tel. 011.9378002 - Anno di fondazione: 1966
98 Un medico alpinista
Alda Cosola
Via Moncenisio 1, 10044 PIANEZZA - Apertura: giovedì ore 21
100 In montagna con la Scuola Giorda
Chiara Corino
Presidente: Carlo Rabezzana [email protected] - Anno di fondazione: 1979 (dal 1976 sottosez. di Alpignano)
102 Borgone, richiodata Rocca Penna
Via Fratelli Bandiera, 1,10098 RIVOLI - Apertura: venerdì ore 21
104 Attività Intersezionale
Claudio Usseglio Min
Presidente: Claudio Usseglio Min
www.cairivoli.it Anno di fondazione: 1982
106 Ricordiamo Adriana Bonicatto
(dal 1927 sottosez. di Torino - Sciolta dal '36 al '45)
107 Ricordiamo Stefano Raimondo
Elisio Croce
Corso Unione Sovietica 8,10059 SUSA - Apertura: venerdì ore 21
Presidente: Nino Allemano
Tel. 0122.62.31.78 - 338.652.54.26 e-mail: www.caisusa.it
Per la realizzazione di questo numero hanno collaborato con articoli, ricerche e fotografie:
Anno di fondazione: 1872 (sciolta nel 1942, ricostituita nel 1977)
Abrate Tiziana, Blandino Claudio, Bona Pier Aldo, Bortolin Daniela, Boschiazzo Ezio, Cardonatti Enzo, Ciotti Rosita, Cordola
SAUZE D'OULX
Stefano, Corino Chiara, Cosola Alda, Croce Elisio, Cucco Adriana, De Paoli Alice, Durando Marco, Ferrero Vincenzo, Follis
Strada Provinciale Oulx/Sauze - Viale Genevris, 10050 SAUZE D'OULX
Presidente: Giorgio Guerciotti
Tel. 335.694.55.48 - Anno di fondazione: 1979 (sottosez. di Bussoleno)
Roberto, Gastaldo Anna, Girodo Vittorio, Graglia Germano, Guerciotti Giorgio, Levetto Marco, Mantello Roberta, Maritano
Guido Mauro, Mattiel Piermario (Altox), Martoia Pier Carlo, Moncalvo Enrico, Oglino Susanna, Pecchio Piero, Plano Osval-do, Porzio Roberto, Pronzato Gianni, Rimondotto Annamaria, Rolando Claudio, Usseglio Min Claudio, Vitton Maiero Ada.
Muntagne Noste
Muntagne Noste
tentavano in tal modo di coniugare la necessi-
di studio da parte di medici e psicologi che ci
dello spirito: i nostri monti come meta di pel-
Che cosa cerchiamo nel a montagna? tà di assistere i figli delle famiglie disagiate dei
confermano quanto il piacere che proviamo in
legrinaggio (per fare un esempio, la devozione
loro dipendenti con la propaganda di una vita
un ambiente così suggestivo, che pur compor-
alla Madonna del Collombardo o del Roccia-
Un luogo di fascinazione o di rigenerazione all'insegna del benessere psicofisico. Per non
ta fatica e rischi, sia importante per il nostro
melone), inteso quale simbolo evidente del
dello spirito e del corpo? Un teatro di esplora-
tacere delle numerose colonie montane - sorte
benessere psico-fisico. La montagna non può
rapporto che lega l'umanità alla montagna e
zione e di avventure o una palestra per record in seguito agli interventi delle chiese e delle
essere considerata alla stregua di un parco dei
al tema della salute intesa come salvezza, te-
comunità religiose - dove aria pura, educazio-
divertimenti per cittadini annoiati, ma un ter-
stimoniano la tensione verso l'alto come esi-
La montagna è parte della nostra cultura: nella ne al rispetto della natura e di regole severe di
reno in cui attraverso il rispetto e la conoscen-
genza metafisica dell'uomo.
Bibbia è prediletta da Dio (Sinai, Tabor, Golgo-
vita si associavano alla vicinanza di Dio.
za delle sue peculiarità si esercita un'attività
Abbiamo inoltre dato spazio a chi dedica il
ta: monti biblici dai suggestivi nomi che si per-
"Le passeggiate frequenti, lo spettacolo della
che ci procura serenità e gioia.
proprio tempo al prezioso compito di soc-
petuano ancora oggi); l'uomo ne ha sempre su-
natura, l'aria più fredda e secca, lasciano in noi
Del resto, la presenza nelle nostre valli di luo-
correre gli infortunati in montagna, cercando
bìto il fascino, per isolarsi dal resto del mondo, una sensazione piacevole, come se fosse cre-
ghi costruiti nel secolo scorso per curare la sa-
di comprendere, al di là delle innegabili doti
per meditare e riflettere (scelta di solitudine e sciuta l'energia", riporta un altro autore mo-
lute di piccoli ed adulti, assicurando al tempo
tecniche, i sentimenti che si provano davanti
contemplazione degli anacoreti) in un luogo derno, Mosso in "Fisiologia dell'uomo sulle
stesso un'occasione per ritemprare lo spirito,
ad una vittima di incidenti occorsi nei luoghi
considerato sacro e propizio all'incontro con Alpi". Gli fa eco la scrittrice Johanna Spyri che
o il fatto che località di media montagna ab-
così amati; allo stesso modo, ci è sembrato
l'Altro e l'ascesi. D'altro canto la montagna, con il suo libro Heidi – conosciuto non solo dai
biano costituito luoghi di villeggiatura ambìti
interessante indagare le motivazioni dei gio-
con la grandiosità e purezza del suo ambiente, bambini di lingua tedesca – ha fatto sognare
anche da personaggi che oggi definiremmo
vani istruttori della Scuola Carlo Giorda, che
ha da sempre esercitato un'irresistibile forza generazioni di lettori con le sue descrizioni di
vip, conferma quanto le Terre Alte abbiano
hanno l'occasione di trasmettere entusiasmo
d'attrazione come luogo in cui rigenerarsi.
monti scintillanti, di stormire d'abeti, di pro-
esercitato motivo di attrazione anche su chi
e competenze a chi vuole acquisire tecnica e
Salute e salvezza dell'anima sono parole d'or-
fumatissimi fiori ed erbe aromatiche.
non è impegnato nella lotta con l'alpe. Sogni
sicurezza nella pratica dell'alpinismo.
dine consuete già dal tempo dei Romani: Rupes Montagne dunque come sentieri di benessere
e progetti, conquiste e rinunce, fatiche e pe-
In conclusione, il legame tra montagna e sa-
itinera virtutis (le rupi sono le vie della virtù) e di salute.
ricoli: tutto fa da sfondo all'appassionata fre-
lute ci è sembrato un'ottima occasione per
citava un proverbio latino, e similmente Te-
E che per noi la montagna rappresenti un ri-
quentazione del mondo verticale, ed è quanto
analizzare gli aspetti che, pur sfuggendo a
renzio sosteneva che "i luoghi in montagna chiamo irrinunciabile è evidente, ma che la no-
emerge dai racconti di chi ha voluto spiegarci
definizioni univoche, accomunano tutti co-
quanto più sono alti tanto più sono salubri". stra passione possa contagiare chi sembra es-
la bellezza della montagna attraverso la sua
loro che sanno vedere nella montagna, come
Ma è soprattutto in tempi più recenti che si è serne immune è l'obiettivo che ci ha condotti a
fruizione ad ogni livello: il provetto alpinista,
afferma Massimo Mila, "la più nobile forma di
affermata la passione per la montagna intesa sviscerare in questo numero di Muntagne No-
il semplice escursionista, il poeta che trasfor-
conoscenza della crosta terrestre", sperando
come luogo salutare e salvifico per l'individuo ste le ricadute positive sul corpo e sulla mente
ma colori e suggestioni in parole, l'istruttore
altresì di riuscire a spingere altri ad accostar-
nella sua interezza: montagna conosciuta non dell'andar per monti. Abbiamo così indaga-
o l'accompagnatore di ragazzi diversamente
si a questo mondo emozionante con il nostro
soltanto attraverso i libri di geografia, ma pro-
to sulle motivazioni che spingono giovani e
dotati. Non si poteva, trattando questi temi,
stesso entusiasmo. E quando un nostro caro o
vata sul campo, nella ricerca di una dimensio-
meno giovani a percorrere le nostre montagne
dimenticare che guarire con le erbe di monta-
un amico perde la vita sui monti non lo defi-
ne attiva in cui impegnare il corpo e lo spirito.
(ma anche quelle lontanissime e più elevate
gna o con la sapienza tutta empirica dei molti
niamo vittima della montagna, come recitano
Tra Otto e Novecento la montagna acquista del pianeta), riscontrando in esperienze anche
meisinor che hanno vissuto e vivono tuttora
a caratteri cubitali i titoli dei giornali, ma lo
un'ulteriore dimensione: diventa sede dappri-
molto differenti un denominatore comune:
nei nostri paesi è un modo diverso di curare
pensiamo comunque felice in un luogo pro-
ma di un turismo d'élite (costituito da scienzia-
l'entusiasmo. Tutti, nel preparare un'escursio-
il corpo, in sintonia con la natura e che la co-
fondamente amato, spinto da un'attrazione
ti e da esploratori, oltre che dai membri delle ne, un'arrampicata, una sciata o una ciaspola-
siddetta disabilità può trarre dalla montagna
forte tra l'essere e la natura.
più prestigiose dinastie europee o della gran-
ta avvertono una sensazione di trepida atte-
risorse preziose per affrontare la vita.
Tiziana Abrate
de borghesia: basti pensare a Chamonix e a St. sa e all'avvicinarsi della meta una ancor più
Un altro aspetto su cui il lettore potrà trovare
Anna Gastaldo
Moritz) seguito poi da un turismo di massa intensa sensazione di gioia. Queste emozioni
con lo sviluppo di colonie alpine ed elioterapi-
spunti di riflessione è il rapporto montagna/
ed il loro riflesso sul nostro fisico sono oggetto
che, sorte ad opera di industriali filantropi che
credenze religiose e montagna/elevazione
Montagna: sport-salute
Muntagne Noste
Muntagne Noste
Il famoso naturalista I motivi che hanno spinto spiriti maligni, Petrarca il 26
natura in tutte le sue espres- menti scientifici dell'alpini-
l'uomo a scalare i monti sono aprile 1336 effettuava in stile
sioni. Forte del pensiero ra- smo si affermarono, tant'è
Gessner nel 1555 scalò vari e complessi. Prima che moderno e sportivo l'ascen-
zionale e matematico l'uomo che, su iniziativa di Quintino
iniziasse l'alpinismo come sione al monte Ventoux in
di quel tempo vuole avventu- Sella, nell'ottobre del 1863 al-
il monte Pilatus.
fenomeno storico l'atteggia- Provenza, per il gusto e la
rarsi in ogni ramo del sapere, cuni appassionati fondarono
mento verso la montagna brama di vedere molte cose.
senza inconsce inibizioni. In a Torino il Club Alpino. L'ar-
Tale impresa .gli dette fu piuttosto timoroso. Le Anche il genio universale di
questo periodo le escursioni ticolo 2 dello Statuto così te-
indagini archeologiche han- Leonardo da Vinci ci ha tra-
a scopo scientifico subisco-
la possibilità di scrivere
stualmente recitava: "Il Club
no accertato che la presenza mandato una pagina di sto-
no un notevole incremento. Alpino ha per scopo di far
dell'uomo in alta quota risa- ria alpinistica: accomunando
Il massimo merito del sen-
un'opera pregevole, il
conoscere le montagne più
liva alle epoche preistoriche. l'interesse scientifico al godi-
timento nei confronti della specialmente le italiane, di
È un fatto acquisito che sulle mento estetico salì alle pen-
natura spetta allo scrittore-fi-
De admiratione mon-
agevolare le salite e le esplo-
Alpi sin dal terzo millennio dici del Monte Rosa, per cui
losofo svizzero Jean Jacques razioni scientifiche".
tium, dove si può tro- a.C. si praticassero la tran- a buon diritto può conside-
Rousseau, il quale nelle sue Attorno a Quintino Sella
sumanza e la caccia; ciò è rarsi il precursore dell'alpi-
Meditazioni del passeggiatore gravitava un piccolo mondo
vare un esplicito invito confermato dal ritrovamento nismo finalizzato allo studio
solitario esprime tutta la sua cittadino, costituito da auto-
di una mummia di un caccia- ed al diletto. Il famoso natu-
passione per la botanica e la revoli gentiluomini, studiosi,
a salire i monti, non
tore, vissuto circa 5300 anni ralista Gessner nel 1555 scalò
campagna, sentita come an- agiati professionisti e aristo-
fa, ibernata nei ghiacci del il monte Pilatus con l'inten-
titesi alla città viziosa e cor-
solo per studiarli ed
cratici benestanti, che poteva
massiccio dell'Otzal, sulla to di ottenere una precisa
evadere dalle costrizioni del-
frontiera italo-austriaca, av- concezione delle Alpi. Tale
La frequentazione della mon-
ammirarne la bellezza,
la frenetica vita di città per-
venuto nell'anno 1991 a quo- impresa, nella quale trasfu-
tagna si trasforma così in una correndo le Alpi, per lo più
se tutta la sua passione, gli
sorta di piacere misterioso: i
ma anche per eseguire
con il pretesto di compiere
Del resto, fin dall'antichità dette la possibilità di scrive-
sacerdoti avvertivano la sen- studi geologici e scientifici.
i monti hanno rappresenta- re un'opera pregevole, il De
sazione di sentirsi sulle vette
un ottimo esercizio fisi-
Spesso questa motivazione
to nell'immaginario umano admiratione montium, dove si
più vicini a Dio; gli esteti esal- costituiva una dignitosa co-
qualcosa di grande e miste- può trovare un esplicito invi-
tavano la bellezza dei monti, pertura con la quale tenta-
rioso legato al concetto di to a salire i monti, non solo
del paesaggio sempre mute- re di spiegare quella strana
divinità; la prima ascensione per studiarli ed ammirarne
vole, i colori delle rocce e dei smania che spingeva codesti
che la storia ci ha tramanda- la bellezza, ma anche per
ghiacciai illuminati dal sole, uomini fuori dalle comodità
to è senza dubbio quella del eseguire un ottimo esercizio
il silenzio e le cupe foreste di della vita civile, a sudare e fa-
monte Ararat effettuata dal fisico e spirituale. Per trova-
conifere, i laghi morenici, la ticare sugli irti colli, dormire
patriarca Noè. Dante sca- re il nascere di un interesse
dolcezza dei tramonti, il rito nei fienili, nutrirsi di polenta
lando il Monte Falterona, vero e proprio per la natura
misterioso ed affascinante e latte, sbrindellarsi gli abiti
attribuiva alla montagna il alpestre, dobbiamo giungere
dell'aurora. Tutto ciò costi- fra i rovi e le rocce.
mezzo per accedere alle sfe- fino al '700, quando si affer-
tuisce il mondo ideale in cui Ma non mancavano motiva-
re dell'Empireo (Purgatorio, ma l'impulso innovatore del-
l'individuo poteva coltivare zioni salutistiche: a questo
IV, 31). Uscendo dal buio del lo spirito illuminista. Attra-
le sue esaltazioni tali da por- proposito, i famosi alpinisti
Medioevo durante il quale i verso i nuovi interessi degli
tarlo ad avvertire profonde Martelli e Vaccarone, nella
popoli ponevano sui monti scienziati, nasce un diverso
loro Guida delle Alpi Occi-
la sede delle streghe e degli modo di studiare e vedere la
Anche in Italia gli intendi- dentali edita nel 1898, in un
Muntagne Noste
Muntagne Noste
apposito capitolo fornivano gestive e il sistema nervoso,
zione del sistema immunita- aumento del tono muscolare,
I famosi alpinisti
Già circa 2000 anni fa
interessanti consigli e le se- su cui agiscono anche favo-
rio, sono favoriti da una vita in quanto la fibra irrorata da
Martelli e Vaccarone, guenti ricette sull'igiene:
revolmente il gradito aspetto
sedentaria. È assodato che una maggior quantità di san-
il famoso medico Ga-
"Le escursioni pedestri sulle delle scene che si sviluppano
coloro i quali esercitano at- gue, si ossigena e rinforza.
nella loro Guida delle montagne sono un'utilissima continuamente davanti agli
tività sportive in montagna, Secondo la maggior parte leno sottolineava l'esi-
ginnastica muscolare ed un occhi dell'alpinista".
dove l'aria non è inquinata dei ricercatori, molti riflessi
Alpi Occidentali edita ottimo mezzo per rinvigorire Per la verità, la consapevo-
ed è priva di polveri sottili, positivi sono collegati anche
stenza di uno stretto
la salute affranta ed abbat- lezza dei benefici riflessi sul-
avvertono una sensazione di alla grande quantità di en-
nel 1898, in un appo- tuta dal soggiorno nell'aria la salute umana, derivante
benessere, tranquillità, ap- dorfina, catecolamina e sero-
rapporto fra stato im-
immonda delle grandi città dal soggiorno sulle terre alte,
pagamento, poco dopo aver tonina, sostanze che vengono
sito capitolo fornivano
munitario e condizioni
e delle antigieniche abitudi- era già stata evidenziata sin
iniziato a muovere i muscoli secrete dalle ghiandole.
ni della vita cittadina. Esse dalla fine del 1200 dal viag-
ed a sudare. Tale attività mo- Le endorfine in particolare,
interessanti consigli
emozionali, cioè fra
infatti oltre a richiedere per giatore veneziano Marco
toria è profondamente diver- note anche come "ormoni
e le seguenti ricette
la marcia la cooperazione Polo, che nel suo libro Il Mi-
sa da quella eseguita in pa- del piacere", sono prodotte livello di resistenza alle
di tutti i muscoli del corpo lione, così scriveva: "L'aere è
lestra, in quanto viene effet- dal cervello e svolgono una
attivandosi così lo scambio così puro in quelle sommità
tuata all'aria aperta, salubre funzione sedativa, produ-
malattie e situazione
molecolare, e quindi l'atti- e l'abitarvi così sano che gli
e pulita anziché in quella vi- cono effetti euforizzanti e
"Le escursioni pedestri vità vitale generale, hanno uomini che stanno nelle città
ziata e pesante degli ambien- l'elevazione dell'umore, ri-
ancora il vantaggio per la e nel piano, come si sentono
ti chiusi. Gli effetti positivi ducono il livello di colestero-
sulle montagne sono progressiva diminuzione di assaltare dalla febbre di ca-
conseguenti che si riverbera- lo e determinano un positivo
pressione cui si assoggetta- dauna sorte o d'altra infir-
no sulle funzioni vitali sono miglioramento non solo del-
un'utilissima gin-
no salendo, di porre il nostro mità accidentale, immediate
assai importanti: il cuore si lo stato fisico, ma soprattutto
sangue che tante cause con- ascendono il monte e starvi
rinforza ed il miocardio au- delle condizioni psichiche.
nastica muscolare ed corrono a viziare nel piano due o tre giorni e si ritrovano
menta la capacità di contrarsi Molti sono pertanto gli aspet-
in tali condizioni che, mentre sani per causa dell'eccellenza
efficacemente per svolgere le ti positivi che si riscontrano
un ottimo mezzo per la sua proprietà di assorbire dell'aere".
funzioni di pompa; il sangue a livello del sistema nervoso
rinvigorire la salute
l'ossigeno dell'aria di po- Solo in tempi recenti eminen-
più fluido scorre velocemen- che viene sollecitato e com-
chissimo scema, ne aumenta ti studiosi hanno dimostrato
te e le pareti dei vasi sangui- promesso dai ritmi freneti-
affranta ed abbattuta invece grandemente la po- scientificamente il rappor-
gni rimangono elastiche, ri- ci della vita moderna. Già
tenza esalatrice, per cui ne to fra l'attività fisica all'aria
ducendo il rischio di malattie circa 2000 anni fa il famoso
dal soggiorno nell'aria escono e l'acido carbonico e aperta ed i benefici sull'orga-
cardiocircolatorie; l'efficien- medico Galeno sottolineava
tutti quegli altri gaz nocivi i nismo umano.
za dei polmoni rimane alta e l'esistenza di uno stretto rap-
immonda delle grandi quali o vi sono prodotti natu- È stato affermato che la luce
la capacità di introdurre ossi- porto fra stato immunitario e
ralmente o vi sono pervenuti del sole e l'aria pura sono
geno risulta facilitata.
condizioni emozionali, cioè
città e delle antigieni- dal di fuori, ma che comun- veri e propri cibi per il corpo
In particolare, per quanto fra livello di resistenza alle
que con il loro soggiorno, umano, tanto da poter essere
riguarda gli effetti positivi malattie e situazione psico-
che abitudini della vita sono di danno alla salute. In- considerati fra i nutrimenti
del trekking sull'organismo affettiva.
fine il movimento in mezzo essenziali della vita. Obesità,
umano, si riscontrano note- Sulla base di tali principi
a quell'aria purissima, secca, osteoporosi, diabete, distur-
voli miglioramenti sull'ap- sono numerosi gli psicotera-
fresca, sempre un po' agitata, bi cardiovascolari, sindrome
parato osteo-artro-musco- peuti e psichiatri che, prima
aiuta a rinvigorire le forze di- depressiva, cancro ed altera-
lare dovuti ad un sensibile ancora di prescrivere far-
Muntagne Noste
Muntagne Noste
consapevolezza del salutare
MADOnnA DI COTOLIVIEr (M 2105)
rapporto uomo-montagna in
CrOCE DI SAn GIUSEPPE (M 2382)
termini terapeutici. A sug-
Tempo di percorrenza: 5/6 ore
gello della validità di quanto
Periodo consigliato:
PUnTA GArDIOL (M 2340)
affermato, può valere la pena
Località di partenza: Oulx (m 1067)
di citare una significativa
SS 24 Monginevro – A32 Bardonecchia (uscita Oulx ovest)
massima coniata da Quintino
I.G.C. 1:25.000 N. 104 BARDONECCHIA MONTE THABOR SAUZE
Sella: "Correte alle Alpi, alle
D'OULX – 1:50.000 N. 1 VALLI DI SUSA CHISONE E GERMANASCA.
montagne o giovani animosi,
che vi troverete forza, salute,
Questo percorso ci permette di raggiungere tre cime. La prima è probabilmente una delle
bellezza, sapere e virtù".
più frequentate e conosciute dai bikers, mentre il restante tratto del percorso si snoda in un ambiente più selvaggio e solitario, toccando il Vallone di Desertes, sotto alla Punta
Conclusione. Per necessità di
Clotesse, la Rocca del Lago, la Chalanche Ronde, i Rochers Charniers e lo Chaberton.
spazio, ho dovuto compiere
uno sforzo di sintesi nell'in-
Descrizione itinerario: parcheggiamo la vettura in Piazza Garambois, imbocchiamo la
tento di fornire al lettore ele-
SS 24 in direzione Cesana e svoltiamo a destra (parco giochi). Attraversiamo il ponte sul-
La capanna osservatorio Regina Mar-
maci, prescrivono ai propri menti sufficienti. Non sono
la Dora e nuovamente a destra. Proseguiamo e allo stop svoltiamo a sinistra imboccando
gherita fu inaugurata il 18 agosto 1893, pazienti soggetti a sindromi sicuro di esserci riuscito e la-
Via Cotolivier. Proseguiamo su asfalto fino alle borgate Pierre Menaud e Vazon. Seguia-
giorno in cui salì per pernottarvi con depressive una cura facile e scio al lettore il giudizio e la
mo la strada, ora sterrata, che prosegue attraverso praterie erbose e boschi di conifere,
corteo di guide, alpini e dame di com-
pagnia la regina Margherita.
ricca di effetti positivi come curiosità per ulteriori appro-
fino ad un bivio (Grange Pourachet), dove svoltiamo a destra per giungere alla chiesetta
la pratica sportiva.
fondimenti, attingendo alla
Da una decina di anni il ter-
della Madonna del Cotolivier (m 2105). Da questo punto molto panoramico, dopo aver
copiosa lettura disponibile
mine "montagnaterapia" è sull'argomento.
ammirato il paesaggio e goduto il meritato riposo, imbocchiamo il sentiero in cresta, che
entrato nel linguaggio co-
Roberto Follis
porta alla Croce di San Giusepe, fino ad incrociare la sterrata sopra alle Grange Poura-
mune e sempre più vi è la
chet. Oltrepassiamo la sbarra (m 2052) e continuiamo a salire fino ad un bivio (m 2150). Proseguiamo in salita, sempre tenendo la destra (sx idrografica), sul sentiero che ci con-duce alla Croce di San Giuseppe (m 2382). Ripercorriamo il sentiero in discesa, fino al bivio precedente e proseguiamo alla nostra destra (in direzione Chaberton). Il sentiero ci fa risalire ancora per un breve tratto (scarsa ciclabilità), portandoci sotto i ghiaioni del Passo di Desertes, per poi farci scendere fino al bivio per Desertes. Seguiamo a destra le indicazioni per il Lago di Desertes. Risaliamo il sentiero con brevi tratti non ciclabili e giungiamo al Lago di Desertes (m 2271). Ma non aspettiamoci di trovare un grande lago, perché rimarremmo sicuramente delusi… forse non lo troveremo per nulla. Ora se vogliamo raggiungere la Punta Gardiol (m 2340) dobbiamo fare una breve deviazione a sinistra (possiamo anche lasciare la bici al lago e proseguire a piedi). Ritornando al lago proseguiamo sul sentiero, che finalmente è solo più in discesa, fino ad imboccare la stra-da militare, che porta allo Chaberton. Scendiamo ancora a sinistra, tocchiamo Pra Claud e Fenils. Da qui su asfalto, in breve giungiamo alla SS 24 e quindi ad Oulx.
MTB - Croce di San Giuseppe
Adriana Cucco
(foto Roberta Mantello)
Muntagne Noste
Muntagne Noste
I rebouteux francesi, n
è un paese a che i meisinor [N.B.: Il
prima e poi le persone, io questi ultimi che hanno
1180 m, con poco più di Gran Dizionario Piemon-
rammento (ma sarebbe effettuato studi sanciti da
500 abitanti del dipar- tese-Italiano
meglio dire je me rappelle, un diploma […]. I proce-
timento francese del- dal cavaliere Vittorio di
o come dice l'amico En- dimenti utilizzati sono in
sono altro che i
la Lozère, nella zona ad Sant'Albino, edito a Tori-
nio Baronetto üra am su- effetti difficili da convali-
alta propensione agricola no nel 1859, così defini-
vìnat, ma io in ogni caso dare scientificamente. I
dell'Aubrac che si estende sce il termine meisinor:
preferisco m'arcordo) dei rebouteux curano toccan-
anche nel limitrofo dipar- "Empirico. Medico che
meisinor della Valle di do e si occupano soprat-
I rebouteux curano
timento dell'Aveyron.
cura gli infermi solamen-
Susa, dove mio padre mi tutto delle storte, delle
A Nasbinals, tappa impor- te per pratica" – Secondo
accompagnava, io ragazzo fratture, delle lussazioni
tante sul percorso della il noto vocabolario Zinga-
un po' farinel e dësbela, di tutte le ossa del corpo,
Via Podiensis, il più anti- relli il sostantivo "Medico"
quando, non avendo otte- dalle dita dei piedi al cra-
occupano soprattutto co tracciato del Cammino viene fatto riferire generi-
nuto alcun beneficio dagli nio. Certuni si occupano
di Santiago, i pellegrini, camente a "Chi pratica la
impacchi delle bertòliche, di reumatismi, di artrosi
nel paese contornato da medicina", mentre il ter-
i fiori di arnica (d'altronde ed anche di sciatiche". In
praterie e colline dove mine "Medico chirurgo"
utili particolarmente per questo sito Web si danno
splendono giunchiglie e è riferito a "chi ha conse-
le fiaccature), doveva far- inoltre indicazioni ai ma-
delle lussazioni
narcisi, possono ammi- guito la laurea in medi-
mi "aggiustare" un piede lati, che dovrebbero con-
rare tra l'altro la chiesa, cina e superato l'esame
da una storta oppure una sultare i kinesiterapeuti, i
di tutte le ossa
classificata M.H. (Monu- di abilitazione" – e, come
spalla malmessa da una medici o gli osteopati del-
mento Storico), magnifico tutti sanno, l'aggettivo
caduta causata dalla mia la propria regione, i quali
del corpo, dalle dita
esempio dell'arte roma- "empirico" vuol dire "che
incosciente irruenza.
possono dare indicazioni
nica dell'Auvergne dell'XI si basa sull'esperienza",
Secondo il sito Internet da chi andare e soprat-
dei piedi al cranio.
secolo, con un curioso logicamente derivante dal
francese Le magazine de tutto chi evitare. Inol-
sostantivo "empirismo",
la Santé, "I rebouteux [in tre invita a consultare il
Certuni si occupano
In un giardinetto del vil- "metodo terapeutico ba-
Piemonte leggi meisinor, Groupement national pour
laggio troneggia invece il sato sulla pratica"].
in Inghilterra bonesetters] l'organisation des médeci-
busto di Pierre Brioude Ammirando il busto so-
sono così chiamati per- nes alternatives a Parigi,
detto Pierrounet (1832- lennemente bonario di
ché rimettono, con gesti un sindacato professio-
1907), un famosissimo Pierrounet, un grande
innati, le ossa e le arti- nale creato nel 1997, che
anche di sciatiche
rebouteux, guaritore tra- uomo da queste parti, che
colazioni rovinate tratto raggruppa i diversi rebou-
dizionale che sapeva rha- da burronnier (addetto al
per tratto. Essi fanno un teux e dà informazioni più
biller (riabilitare) persone buron, le cascine dell'Au-
po' parte della tradizione precise su queste profes-
e animali con le sue mani brac) [semplificando: un
popolare e rurale. Niente sioni.
riconosciute miracolose: contadino
a vedere con il magnetiz- In questa sede non inten-
Pierrounet è veramente le dell'allevamento delle
zatore, che possederebbe do assolutamente riferir-
considerato uno dei sim- vacche e delle conseguen-
un fluido particolare… mi al tempo attuale, in
boli umani più importanti ti produzioni casearie], si
niente a vedere neppu- cui è effettivamente mol-
è ritrovato a possedere
re con il kinesiterapeuta to difficile capire la diffe-
I rebouteux francesi, in una grande capacità ma-
[…], l'osteopata o ancora renza tra buono e catti-
Piemonte non sono altro nuale nel curare le bestie
il chiropratico, tutte e tre vo, valido e inadeguato,
Vaisitti Edoardo
Muntagne Noste
Muntagne Noste
tra onesti e truffatori: mi bile. Lui non si acconten-
ho potuto conoscere a ta Maddalena, dove trovò
Edoardo Vaisitti ha
normalmente riceveva i
proporrei unicamente di tava di intervenire con la
grandi linee l'attività di un'anziana donna soffe- suoi pazienti alla sera e
dunque praticato
ricordare un paio di mei- sua arte su una diagnosi
Edoardo Vaisitti (1911- rente, coricata sul paion molti lo chiamavano an-
sinor che hanno avuto un altrui, era lui stesso un
1988), apprezzato meisi- (pagliericcio) nella stalla. che a domicilio o veni-
per tutta la vita
sincero e quasi incondi- diagnostico eccezionale
nor di Giaveno. Già Fe- Con trepidazione e preoc- vano a prenderlo per ac-
zionato apprezzamento e con una grande capa-
lice, il papà di Edoardo, cupazione, dopo essersi compagnarlo a casa degli
questa mansione .
dai propri assistiti: mi ri- cità di intuizione e una
praticava questa attività, segnato, Edoardo rimise infermi immobilizzati.
ferisco ad Ezio Perino di fine manualità. Forse la
ed in verità fu proprio quindi a posto la spalla
Fare il meisinor
A parte l'ostilità di uno
Mompantero ed Edoardo sua migliore definizione
lui che instradò il figlio a dolorante e subito dopo la solo di loro, era apprezzato
Vaisitti di Giaveno.
è contenuta in due paro-
questi trattamenti, facen- donna sbottò in un impli-
anche dai medici locali, e
Su Ezio Perino non riu- le piemontesi apparente-
dolo sovente partecipare cita espressione di sollie- non solo: so per certo che
scirei a dire niente di più mente asettiche ma dal
alle sedute di accomoda- vo e ringraziamento: "Mi
una professione e
anche un medico di Avi-
di quello che giornalisti e contenuto pregnante: co-
tura empirica degli arti, sembra di essere in Para- gliana un giorno condusse
scrittori hanno già scritto modor e meisinor […]. Lui
anche se obiettivamente diso!". Così è cominciata la propria moglie dal mei-
su settimanali locali e li- stesso, benché oberato di
lui, Edoardo, al momento l'attività di meisinor di sinor e che, avendo avuto
bri. Ritengo pertanto op- lavoro e di impegni, seppe
un giovane appena entra- Edoardo: il caso? il desti- un soddisfacente esito dal-
portuno riportare unica- sempre staccare la spina
to nell'età adulta, non si no? In ogni caso un'attivi- la sua cura manuale, in-
mente alcune parti della per dedicarsi con passio-
rendeva ancora conto di tà utile, tradizionalmente viò successivamente molti
figura del terapeuta che ne e determinazione allo
avere quel tatto particola- riconosciuta!
suoi pazienti a Giaveno.
don Gian Piero Piardi ha studio delle nuove disci-
re fondamentale alla ma- Edoardo Vaisitti ha dun- Per finire, vorrei ancora
delineato su "Racconta- pline che, soprattutto in
nipolazione curativa. Ca- que praticato per tutta
ricordare di Edoardo Vai-
valsusa 1998" (S.D.S., Francia, si imponevano
pitò una volta che Felice la vita questa mansio- sitti un evento particolare,
Susa, 1997): "Ezio Perino con grande fermento. Alle
dovette recarsi in Fran- ne, per il benessere del-
in un certo senso molto
[era] uomo gioviale e alle- molte ore di diagnosi e di
cia per lavoro e proprio le persone infortunate e singolare: il suo matrimo-
gro, pieno di sano dinami- terapia esercitata nel suo
in quei giorni vennero a saltuariamente anche dei
prodotti di consumo
nio con un'insegnante di
smo, amico di tutti coloro studio, seppe sempre uni-
cercarlo i familiari di una piccoli animali (come il quindici anni più anziana
che gli si affidavano con re l'umiltà di un appro-
donna che si era infortu- Pierrounet francese! Un di lui. A me pare che que-
fiducia. Appresi che il suo fondimento sui libri, con-
nata. Saputo dell'assenza occulto gemellaggio po- sto fatto avvalori anche
lavoro consisteva proprio frontandosi di continuo
del meisinor, quelle perso- polare transnazionale!). il particolare fascino del
nel ridonare alle membra con gli esperti del settore
ne invitarono pertanto il Fare il meisinor non era meisinor e certo testimo-
la loro naturale funzione riabilitativo. Per questa
giovane Edoardo a venire per lui una professione nia, seppure indiretta-
e che questo lavoro svol- sua intuizione e disponi-
in sua vece, dicendo che e non chiedeva compensi mente, anche la maestria
geva con passione, per un bilità, anche se la conclu-
sapevano che lui assiste- per la sua opera, accon- di un uomo che al di là
dono di natura e per con- sione può sembrare supe-
va sovente il padre e che tentandosi di donazioni, di ogni dubbio possedeva
sapevole, faticosa, volitiva riore alla premessa, mi è
dunque certamente sa- generalmente prodotti di una cultura materiale im-
conoscenza dell'anatomia molto difficile resistere al
rebbe stato capace di agi- consumo quotidiano, in portantissima, anche se
e fisiologia umana. Oggi desiderio di definirlo […]
re in modo efficace. Preso quanto aveva già un im- per certi versi e per certe
forse non sarebbe corret- un fisiatra ante litteram".
alla sprovvista, a nulla piego retribuito presso il persone di astratta istru-
to definirlo un "fisiatra È tramite alcuni anziani
servirono i dinieghi, e alla Comune, e molto sovente zione, inspiegabile.
ante litteram" ma certo un giavenesi ed aviglianesi
fine Edoardo acconsentì doveva agire nella pausa
Guido Mauro Maritano
riabilitatore impareggia- ed il figlio Giancarlo che
a seguirli fin alla borga- di mezzogiorno, anche se
Montagne d'argento
Muntagne Noste
Muntagne Noste
sarai originale" - "Sono nato in un pae-
valli ho percorso itinerari ma fu un episodio e nul-
mi è stato detto quando sino di montagna - mi
insoliti, ho scoperto le cia- la più. Gli anni mi porta-
individuo avanti
ho comunicato alla reda- dice Michele - da bambi-
spole e la montagna non rono gli inevitabili dolori
zione la mia intenzione di no accudivo gli animali,
è più stata irraggiungibile della vita, rimasi vedovo
occuparmi della terza età condividevo la fatica con
in inverno." La salute? "Il e le giornate non sembra-
in montagna. " Sarebbe la mia famiglia. Tanto la-
cuore mi ha giocato qual- vano più avere un senso,
a sopportare fatiche, semmai una novità scri- voro e niente soldi… Mi
che brutto scherzo, i me- la solitudine mi precipitò
vere di giovani che van- hanno mandato a studia-
dici mi hanno proibito di in un baratro da cui non
freddo, pericoli
no in montagna, al CAI re in collegio, giù in città,
salire in quota, un po' di sapevo come uscire. Mi
ci sono molti più seniores poi ho trovato lavoro, mi
ansia da solitudine, ma ricordai ad un tratto di
che giovani virgulti!" - ha sono sposato e trasferito
non c'è miglior farmaco quella meravigliosa gita di
commentato un po' ama- a Torino. La montagna mi
che una bella gita - mi 10 anni prima e decisi di
per realizzare quella
ramente Claudio.
è rimasta nel cuore come
dice sorridendo Michele. - andare alla locale sezione
che Lionel Terray
Di sicuro ha ragione lui, le mie radici, ma non l'ho
La mia età? 73, ma non li del CAI per cercare com-
ma quale migliore fonte più frequentata per de-
dimostro, vero?".
pagnia: la mia vita ebbe
per scoprire le motivazio- cenni, sino a quando ho
"La mia è tutta un'altra
ni che spingono ad alzarsi incontrato un amico che
storia" esordisce Ange-
all'alba quando dopo una mi ha accompagnato a
lo. "Non ho frequentato
vita di lavoro si potrebbe fare le prime gite: cammi-
la montagna da giovane,
benissimo rimanere a pol- nate, escursioni, piccole
il lavoro, la famiglia mi
trire? Cosa spinge un in- arrampicate. Ci siamo poi
hanno portato verso altri
dividuo avanti con gli anni iscritti al CAI: qui abbia-
lidi, i medici mi avevano
a sopportare fatiche, fred- mo conosciuto tante per-
diagnosticato gravi pro-
do, pericoli e scomodità sone con la nostra passio-
blemi circolatori e mi ave-
per realizzare quella che ne, abbiamo fatto parte di
vano assicurato che solo
Lionel Terray definiva una un gruppo. Le gite diven-
camminando e poi ancora
"conquista dell'inutile"?
tavano più interessanti,
camminando avrei potuto
Michele Ceretto ai Trois Frères Mineurs Ho provato a chiederlo ad il piacere della montagna
scongiurare il pericolo. Li
(foto di Marco Durando)
alcuni veterani del CAI.
unito a quello della con-
ho ascoltati, tutte le vol-
divisione delle emozioni,
te in cui mi era possibile una svolta meravigliosa, Angelo Chiola al Monte Rosa
le serate in rifugio, i trek-
lasciavo l'auto in gara- scoprii il mondo verticale (foto di C. Rolando)
king dove la fatica si ac-
ge, ma le mie camminate con tutto il suo fascino.
compagna al rinsaldarsi
erano solo… orizzontali! L'età avanzata non costi-
di un'amicizia. La monta-
Un giorno per caso un tuiva un ostacolo, poco
gna diventa a poco a poco
conoscente mi ha propo- per volta le gite si faceva-
un ottimo antidoto contro
sto una gita in montagna no sempre più impegna-
gli affanni della vita, dopo
- avevo una sessantina di tive e scoprivo in me una
la pensione le gite sono
anni - la passeggiatina sui forza insospettata: i metri
diventate non solo più
monti di Bardonecchia di dislivello si accumu-
domenicali, con un amico
durò 12 ore! Fui come fol- lavano, tutti i giorni con
super esperto delle nostre
gorato da tanta bellezza, gruppi di amici diversi
Muntagne Noste
Muntagne Noste
i colori, gli spazi, le emo-
"Ma perché proprio la Ha colto pienamente nel
zioni che suscita la mon-
montagna?" – insisto con segno l'alpinista e scritto-
tagna. Oggi ho compiuto
Giacomo – "Perché non un re Spiro Dalla Porta Xidias
i 77, ma ho ancora tante
altro sport?". "L'alpinismo quando in Metafisica della
mete da raggiungere, spe-
ti entra nel sangue, a poco montagna, scritto alla ve-
ro presto il Monte Bianco,
a poco diventa una com- neranda età di novant'an-
se le mie ginocchia un po'
ponente essenziale nella ni, afferma che raggiunge-
capricciose la smettono di
tua vita. Poi, come afferma re le vette non comporta
fare le bizze!".
Massimo Mila, non è solo nessun tipo di vantaggio:
Carlo, Rino, Nicola, Gia-
uno sport, è anche cono- né lucro, né potere. Ma
como e tanti altri over set-
scenza. Quando leggevo sulla cima guadagna-
tanta (ma anche ottanta!)
i libri di Rebuffat volevo ta, sia da un sentiero sia
mi affascinano con i loro
provare anche io a vedere da una difficile parete, si
racconti: ascensioni im-
cosa c'è in alto, la voglia di prova una sensazione di
pegnative, gite sci alpini-
salire diventa una spinta gioia particolare, che ogni
stiche in ambienti severi
inarrestabile e si va, pre- persona che ama la mon-
e fatati, escursioni al co-
parando meticolosamen- tagna sperimenta: il sen-
spetto di monti dai nomi
te una via, studiandone timento della vetta. E con
evocativi. A volte si lamen-
a tavolino l'itinerario. Poi i capelli d'argento forse è
tano per qualche acciacco,
ti trovi a contatto con la anche più intensa.
qualcuno ha già vinto bat-
roccia: non è solo pietra,
Tiziana Abrate
taglie contro malattie im-
non è solo un gesto atle-
portanti, ma continuano
tico. È un'esperienza che
ad andare per monti, esta-
coinvolge tutto te stesso,
te e inverno, determinati a
il corpo ma soprattutto la
coltivare un amore gran-
mente: devi saperti con-
Giacomo Andreotta, Cima Pian Reale
Giacomo Andreotta al Monte Furgon,
esploravo montagne vici- dissimo, che li rende spe-
centrare, vincere la paura,
(foto di Marco Levetto)
su Avventura Verticale ne ma anche lontane e la ciali per chi si accosta con
razionalizzare le emozioni
(foto di Marco Levetto)
soddisfazione più grande interesse alla montagna.
e salire, ma anche saper
rimane quella di aver sa- Lo vedi nei loro occhi che
rinunciare quando le con-
lito il Cervino a 74 anni! brillano quando ti raccon-
dizioni non permettono di
Certo, con una guida, tano imprese magari lon-
realizzare il tuo progetto.
non sono imprudente, tane nel tempo ma vivide
Ma poi ci torni e magari da
ed è stata una gioia ine- nella memoria o quando
vincitore. E ora che si av-
guagliabile. Il desiderio di ti spronano a superare le
vicinano gli 80 anni, con-
raggiungere la vetta che tue paure, le loro parole ti
tinuo ad andare in mon-
ti costringe a stringere i instillano la voglia di spe-
tagna perché muoversi fa
denti dove le difficoltà si rimentare quel mondo che
bene, la bellezza dell'am-
fanno serie, ma anche la ti ripaga di ogni fatica con
biente è ineguagliabile e
più ripetuta gita mi entu- un bagaglio di esperienze
non potrei assolutamente
siasma: sempre stupendi sempre eccezionali.
I sogni aiutano a vivere
Muntagne Noste
Muntagne Noste
I sogni aiutano a vivere, e rin- da casa per andarlo a osser-
La lunga attesa.
correre un grande sogno per vare da vicino, constatando
tanto tempo ci dà la forza per direttamente la presenza del-
e il grande sogno.
superare i problemi della vita. le famose balze rocciose alla
Punta della Croce (2234 m)
Proprio come il canale Sud del base; come se non bastasse, il
canale Sud
Civrari, osservato e rincorso mezzo metro di neve farino-
Bellissimo canale di media diffi-
per quasi dieci anni prima di sa che pestavo da poco sopra
trovare le giuste condizioni, Condove non era affatto suf-
coltà e senza troppi pericoli og-
adatte a permetterne la disce- ficiente ad una discesa in sci.
gettivi. Ben visibile dall'abitato
sa integrale in sci.
Nei miei ricordi di bambino
di Condove, regala una bellis-
iniziata c'era tuttavia anche quello di
sima discesa con innevamento
quasi per caso, un giorno di aver attraversato, in una cal-
abbondante ma assolutamente
ritorno dalle scuole superiori: da giornata estiva, un grosso
avrò avuto sedici anni e per- accumulo di valanga proprio
correvo la solita strada dalla alla base di quel canale: fu
Itinerario: da Condove raggiungere in auto la borgata Pra-
tobotrile su comoda strada carrozzabile (1042 metri, 10 Il Civrari con indicato il percorso
stazione verso casa quando, allora che capii che il grande
km). Imboccare quindi la mulattiera che con percorso pia-
nel Canale Sud
alzando gli occhi, notai un sogno si poteva realizzare,
neggiante conduce alla borgata Manda (1010 m) e succes-
(foto Stefano Cordola)
gran vallone bianco che dalla bastava solo attendere.
vetta del Civrari scendeva con Le grandi nevicate di metà
sivamente nel fondo del vallone del Sessi, in località Ponte
eleganza in direzione di Pra- dicembre e dell'epifania 2009
delle Torne (1038 m). Attraversare il torrente e salire la sua
tobotrile. Gran entusiasmo e mi lasciarono ben sperare, i
sponda sinistra idrografica per un centinaio di metri, per im-
folle corsa a casa per chiedere tempi erano maturi: ormai era
boccare sulla destra una mulattiera in stato di abbandono
a papà se era possibile scen- solo questione di settimane.
(indicazione Alpe Gigalot), che si segue sino in prossimità di
dere in sci giù di lì, ed anche Binocolavo quasi tutti i giorni
un inconfondibile alpeggio costruito sotto un enorme masso
grande delusione nel sentir- quel canale senza dir niente a
(Alpe Garneri, 1293 m, 1h). Da questo punto il canale è ben
mi dire che il percorso era nessuno, per paura che qual-
sbarrato alla base da balze cuno mi soffiasse quella che
visibile; spostarsi a destra sul fondo del vallone riempito da
rocciose, e soprattutto che era con tutta probabilità doveva
un' enorme valanga e risalirlo sino a quando si chiude in
troppo ripido per le nostre essere una prima assoluta sul
strettissimo canale. La pendenza aumenta (30/35°); segui-
capacità. Aveva ragione, a se- Civrari. Fino a quando venne
re sempre le diramazioni di destra superando due corte ma
dici anni non sarei certo stato l'ora di partire: l‘aria fredda
ripidissime strettoie (55° per 20 metri); in seguito il pendio
all'altezza di sciare in posti di un pomeriggio di febbra-
si allarga sbucando in cresta a poche decine di metri dalla
simili, ma il grande sogno or- io era l'ideale… All'una di
vetta, che si raggiunge per il versante Nord (da 2 ore e 30'
mai era entrato nel cassetto… pomeriggio sono partito da
a 3 ore dall'auto).
Passano gli anni, aumenta la casa lasciando un biglietto
mia esperienza di montagna sul tavolo, "Sono a fare un
Note: la parte bassa sino all'Alpe Garneri è sciabile solo con
e migliorano le capacità tec- giro verso Collombardo", alle
ottimo innevamento a causa del fitto bosco. Se non è pre-
niche: quante volte ho bino- sei e mezza ero di ritorno,
sente la grande valanga la discesa è pressoché impossibile a
colato quel pendio prima di con una grande avventura da
causa dell'impervio fondo del canale, tormentato da cascate
andare a scuola! Ricordo che raccontare e con un sogno in
e balze rocciose.
un pomeriggio partii a piedi meno nel cassetto…
Muntagne Noste
Muntagne Noste
ne sbarra completamente la
strada. Eppure un itinerario
per raggiungere quel pen-
dio, senza passare dalle Val-
Monte PALON, (2965 m)
le di Viù, e scollinare in Val
Gran pendio Sud-Est
di Susa dal Colle della Croce
Fantastica discesa di un enorme
di Ferro, deve pur esserci!
e dolce pendio aperto che sembra
E' da un po' di tempo che
essere sospeso tra le nuvole, dife-
me lo dico e mi sono quasi
so però alla sua base da un siste-
autoconvinto. In un primo
ma di balze rocciose che lo rendo-
tentativo, con la complicità
no pressoché inaccessibile da ogni
di Alessio, raggiungemmo
lato. L'itinerario descritto vince
il difficilissimo traverso che
tali balze nel loro punto debole,
conduce alla conca sotto il
regalando una sciata impegnativa
Colle della Croce di Ferro,
ed espostissima: l'esposizione a sud però non semplifica affatto i problemi logistici…
ma i forti pericoli oggetti-
Salendo al Palon
Entrare in un castello forti- vi dovuti all'irraggiamento
Itinerario: da Chianocco seguire la strada per la frazione Molè e proseguire in direzione
(foto Stefano Cordola)
ficato, vincere le sue mura solare e alle scariche di sassi
Combe, sino a dove l'innevamento lo permette. Normalmente si lascia l'auto nei pressi
e far crollare il mito di inac- procurate da alcuni stam-
di Margrit, (1007 m). Seguire la strada, superando la località Strobiette, quindi spostarsi
cessibilità: il grande sogno becchi ci fecero optare per
progressivamente a sinistra per prendere quota sui dolci pendii posti sotto l'alpe Pianfè,
di ogni cavaliere! Sciare su la discesa. Ma la settimana
1213 m. Poco sopra l'alpeggio, spostarsi ancora verso sinistra entrando nella gorgia del
un enorme e dolce pendio successiva, con una sveglia
di neve vergine, sospeso tra
rio Pianfè, riempita da un'enorme valanga. Salire al suo interno un centinaio di metri per
anticipata di ben tre ore ri-
le nuvole dei tremila metri spetto alla precedente (che
poi spostarsi sui ripidissimi pendii della sua riva destra idrografica (enormi valanghe),
ma difeso alla sua base da era già alle sei di mattina!)
puntando alla base di una balza di rocce nerastre (quota 1980 m circa). Raggiungerla
invalicabili balze rocciose: il crollò anche l'ultimo gran-
(35°) e con breve traverso verso sinistra portarsi sulla dorsale a breve distanza dalle
grande sogno di uno sciato- de sogno! Ma si sa: per ogni
grange Balmafol, 1916 m (2h). Salire tale dorsale che in breve si trasforma in pendio,
re! Chi di noi, transitando in grande sogno che si avvera
prendere quota spostandosi progressivamente a sinistra in direzione del Colle della Croce
auto nei pressi di Borgone, ce n'è già un altro pronto a
di Ferro: la pendenza si fa sempre più ripida ed il percorso sempre più esposto. A 2400
nelle terse giornate invernali, prendere il suo posto, ma-
m circa si calzano i ramponi: uno strettissimo e ripido sistema di cenge consente di por-
non ha mai alzato lo sguardo gari un poco più difficile, un
tarsi nella conca posta sotto il Colle della Croce di Ferro (questo è il passaggio chiave
per ammirare il gran pendio poco più azzardato…
dell'itinerario (1h da Balmafol). Dalla conca superare con ampio giro la balza rocciosa
Sud Est del Palon, e maga-
Stefano Cordola
soprastante, risalendo quindi il grandioso pendio nel suo centro e mirando direttamente
ri sognato per un attimo di
alla vetta (da 4 ore e 30 a 5 ore dall'auto).
poter sciare lassù? Sogno
però svanito non appena si
Note: il traverso per raggiungere la conca sotto il Colle della Croce di Ferro è fortemen-
abbassano gli occhi alla sua
te esposto a pericoli oggettivi a causa della sua esposizione a Sud; per tale ragione è
base, dove un complesso
necessario attraversarlo al ritorno non dopo le 10 del mattino: la neve troppo marcia,
sistema di balze rocciose -
le pendenze superiori ai 40° e la fortissima esposizione sulle balze rocciose potrebbero
alto quasi duemila metri -
bloccarvi al Colle della Croce di Ferro fino alle ore del rigelo serale!
Erbe buone per tutti
Muntagne Noste
Muntagne Noste
Tra i tanti regali
Tra i tanti regali che la monta- corpo un surplus di calcio o
rire a noi stessi quali sono che crude- prima della cre-
gna ci offre alcuni attengono di magnesio anziché di fer-
i disturbi che abbiamo e su scita dello stelo fiorale (barba
alla nostra salute in modo di- ro o di potassio.
quali intendiamo interveni- di becco, lattuga delle rocce,
retto (aria pura, movimento, Altri errori da evitare sono
re. Quasi mai abbiamo un lampascione, cicoria … ).
relax) e tutti siamo in grado quelli legati alla preparazio-
problema singolo e - se non Va detto che di talune piante
di riconoscerli e apprezzarli. ne (dosaggi non rispettati,
consideriamo bene l'insie- - poche - si usa anche la cor-
Altri invece hanno bisogno di tempi non adeguati, l'uti-
me - potremmo servirci di teccia: in questi casi si inten-
un'attenzione più mirata per lizzo di parti della pianta
un decotto che diminuisce la de la seconda corteccia e la
essere scoperti e valorizzati.
diverse da quelle utili) ed
nostra insonnia, ma aumen- si preleva in primavera dai
Tra questi ultimi c'è certa- alla conservazione (erbe es-
ta contemporaneamente la rami giovani, appena hanno
di erbe alimentari
mente la produzione di erbe siccate male, contenitori o
stipsi che ci angoscia.
la nuova linfa (sambuco, be-
alimentari e/o medicinali. ambienti non adeguati, tem-
Quindi è fondamentale de- tulla, salice, roverella.).
Negli ultimi anni c'è stato pi di conservazione non ri-
cidere che cosa curare e in- È importante evitare di ecce-
un risveglio di interesse su spettati) che, come minimo,
dividuare poi su un testo dere nella quantità raccolta
questo argomento, che in possono impedire alla droga
almeno tre o quattro erbe (la flora è un bene comune!)
altre zone delle Alpi (Tren- di fare l'effetto voluto.
adatte ad affrontare il pro- e, comunque, in presenza di
tino, Liguria, Cuneese) più Nonostante tutte queste
blema (per essere sicuri di più esemplari nello stesso
che nella nostra è diventato precauzioni, non dobbiamo
trovarne almeno una).
luogo, è bene lasciarne sem-
quasi una moda.
pensare di dover essere un
pre almeno uno (è una risor-
Anche in questo caso, è bene Pico della Mirandola o un
QUANDO SI RACCOGLIE? sa rinnovabile).
comunque evitare la facilo- Linneo per destreggiarsi tra
In linea di massima bisogna
neria tipica delle mode: l'ap- i vari prodotti della flora al-
rispettare alcune condizioni. COME SI CONSERVA?
prossimazione in primo luo- pina: basta un manualetto da
Se foglie, vanno raccolte pri- Il modo più semplice è l'es-
go, il fare perché lo fanno gli tenere nello zaino con foto
ma della fioritura (tarassaco, siccazione, che deve avveni-
altri, perché si corrono rischi o disegni sufficientemente
pervinca, valerianella, ace- re all'ombra (tranne che per
reali: l'erba velenosa, che chiari, che ci permettano di
tosa e acetosella, farinaccio, le radici) ed essere ben con-
a noi sembra quella che un individuare con sicurezza
calendula, luppolo, cheno- trollata: se è perfetta, conser-
nostro amico ha utilizzato l'erba e ne diano al contem-
podio alpino, silene…).
va i colori; anche se le foglie
per quell'ottimo amaro, è il po le coordinate medicinali.
Se fiori, alla prima schiusa o i fiori divengono rigidi e
più banale e evidente, ma ce In seguito ne fornirò una
(viola odorata, lavanda, me- fragili, è comunque buona.
ne sono altri più subdoli.
breve bibliografia ragionata,
lissa, elicriso, pervinca, sam- L'erba essiccata si può con-
Tutte le piante elaborano il mentre qui vorrei limitarmi
buco, scabiosa, verbasco, ca- servare in sacchetti di carta
proprio nutrimento estraen- ad alcuni concetti fonda-
lendula, malva.).
o di tela o in vasetti di cera-
dolo dai minerali, dall'aria mentali, cioè a quelli che più
Se pianta intera, all'inizio mica o vetro (preferibili per i
e dall'acqua. Le piante sono di frequente sono presenti
della fioritura (fumaria, eno- fiori) e deve essere sostituita
laboratori chimici, così come nelle domande che mi ven-
tera, pervinca, anagallide, dopo un anno perché perde
sono chimiche le basi del no- gono poste.
le sue caratteristiche.
stro funzionamento (sangue,
Se radici, in autunno. Alcune La modalità di conservazione
ossigenazione, digestione, QUALE ERBA?
radici valide come integrato- più semplice è quella di im-
ecc…): non è indifferente Se vogliamo servirci delle
ri – consumate quindi come mettere le erbe fresche nell'al-
quindi immettere nel nostro erbe dobbiamo prima chia-
normali alimenti, sia cotte cool o nell'olio, dando origine
Muntagne Noste 5
Muntagne Noste
alle tinture (arnica, iperico, calendula, enotera, portulaca,
per le varici; tintura oleosa di Rocciamelone.
lauro, artemisia …).
farinaccio, sonchus, acetosel-
lillà per le dermatiti).
Qualsiasi percorso tra i tanti
In questo caso si tratta solo la). La stessa modalità vale
Come tintura alcolica, per tracciati dal CAI in questa
di pesare le sostanze per per tutti i frutti commestibili
sostituire tisane e decotti: da zona è vivibile come percor-
avere il rapporto suggeri- di prato e bosco.
15 a 30 gocce (su uno zucche- so erboristico, qualunque sia
to dalla ricetta (la tintura Le stesse erbe possono es-
rino o con un po' d'acqua) in l'altitudine alla quale si svi-
di genepy si fa con circa sere anche cotte, ma questa
luogo di ogni tazza (tintura luppa – ovviamente entro i
tre grammi di fiori in 150 g modalità di uso fa aumenta-
di lavanda per la tosse, 20 limiti in cui c'è vegetazione.
d'alcool e combatte - se pre- re l'effetto depurativo e di-
gocce mattina e sera).
Si tratta solo di tenere pre-
sa a gocce - gli spasmi inte- minuire quello integratore.
Ci sono poi infiniti altri modi sente che più si sale di quota,
stinali, mentre con la stessa Come tisana, i fiori e le fo-
d'assunzione: vini medicati, più diminuiscono le dimen-
quantità di droga si fa un glie più delicate (da lasciare
estratti, olii essenziali, suffu- sioni dell'erba e più carichi
litro di ottimo digestivo).
in infusione almeno otto/
migi: troppi, forse, per poter- di colore si fanno i fiori: ciò
Le tinture si conservano dieci minuti) o se destinate
ne parlare in modo esaustivo non modifica la struttura né
molto più a lungo - due/tre a effetti più leggeri (tiglio,
in un semplice articolo.
la valenza medicinale delle
anni - e, essendo chiuse nel- lavanda, timo, malva, ver-
piante, al massimo si aggiun-
le boccette, non subiscono basco, salvia per infusi atti a
gono specie tipiche dell'alta
alcun danno da una relati- prevenire la bronchite).
Le erbe medicinali sono piut- quota (gentiana acaulis, ge-
Come decotto, le radici e
tosto diffuse, ma una zona nepì …) e mancano alcune
Si possono anche fare con il le foglie, o quando si vuole
specifica della Val di Susa ha delle altre.
vino ( il rosso è astringente, una concentrazione maggio-
in questo campo due partico- Se poi per un primo contat-
il bianco diuretico). Es: per re di droga (altea, borragine,
larità che la rendono interes- to col mondo di cui abbiamo
curare varici ed emorroidi enula e farfara, per calmare
sante: la prima riguarda la parlato si desidera un approc-
si possono fare infusi ma una bronchite in atto). An-
presenza di erbe solitamente cio più morbido, sono possi-
anche mettere 50 g di fiori che con il decotto si devono
tipiche dell'Italia marittima bili tracciati ad anello a bassa
d'achillea in un litro di vino attendere almeno cinque
(opunzia robusta, centran- quota, che utilizzano gli anti-
bianco per dieci giorni. Se ne minuti dopo lo spegnimento
thus ruber .) o delle lonta- chi sentieri delle borgate.
prenderà un bicchierino due prima di consumarlo.
ne steppe caucasiche (ajuga A titolo esemplificativo
volte al dì, lontano dai pasti, Come cataplasma, le foglie
reptans, anchusa officinalis, presento il più breve che si
sino ad esaurimento.
contuse per ottenere risulta-
cuscuta, hieracium pilosel- compie in un'ora ( in questo
ti immediati di sblocco (per
la …), mescolate alle piante caso, al tempo del percorso
le varici ulcerate foglia di ca-
alpine tipiche. La seconda è va aggiunto il tempo per
Come insalata, la maggior volo o di petasites; foglia di
invece solo numerica: se al- l'osservazione).
parte delle erbe utili per for- piantaggine per la puntura
trove in un'ora di cammino
nire vitamine, sali e minerali, di insetti).
può capitare di trovare una
preferibilmente crude, utiliz- Come tinture oleose, per do-
dozzina di erbe medicinali,
zando le foglie più tenere: (ta- lori che interessano tessuti
qui in mezz'ora se ne incon-
rassaco, lattuga delle rocce, non superficiali o di superfi-
trano un centinaio.
cicoria, borsa pastore, silene, cie ma recidivi (massaggi con
Le due caratteristiche unite
viola odorata, bellis perennis, tintura oleosa di ippocastano
caratterizzano la zona del
Muntagne Noste
Muntagne Noste
Concludo con qualche ricetta d'olio di oliva per 4-5 setti-
dislivello 80 metri circa
relativa a tre erbe sicure, cioè mane. Filtrare.
impossibili da confondere, an- Tintura di lavanda: 20 gram-
Si parte dal lavatoio di Trinità a Monpantero, dove c'è un
che grazie al loro profumo.
mi di fiori in 100 ml di alcool
comodo parcheggio.
a 30° per 8 giorni. Filtrare.
Si sale a Trinità Alta e si attraversa la borgata, incontrando
una fontana e un suggestivo scorcio delle vecchie case or-
Presente oltre i 1000 metri di Achillea
mai disabitate (notevole e anomala in questa collocazione
quota. Deve essere conser- Presente dal fondovalle sino
una bellissima felce maschio).
vata al buio.
al limite estremo della vege-
A fianco dell'ultima costruzione in direzione Marzano inizia
Calmante: masticare una tazione.
il vecchio sentiero - in gran parte circondato da alberi (qui
spiga prima di coricarsi se Varici ed emorroidi: succo
è possibile individuare molti dei rampicanti della zona, tra
il problema è l'insonnia o applicato localmente e vino
cui la brionia ed il luppolo) - che attraversando due rii
preparare un infuso se il d'achillea da bere (due bic-
(crescione, arum e petasites) ed alcuni prati (iperico, se-
problema è stress o iperecci- chierini lontano dai pasti).
necio, salvia pratense, malva, verbena, timo) sbocca sulla
Depurativo del fegato e con-
piazzetta della chiesa di Marzano, sommersa in primavera
espettorante tro l'eccesso di colesterolo:
dai fiori gialli del tarassaco.
per bronchiti, morbillo, va- infuso a stomaco vuoto.
Si scende attraversando tutta la borgata – anche qui bel-
ricella, asma: 5 gocce di olio Antiacido e cicatrizzante
lissime case disabitate - incontrando esemplari di opun-
di lavanda col miele, 2 volte per l'ulcera allo stomaco: in-
zia robusta, centranthus ruber, papaver roheas, papaver
fuso prima dei pasti.
somniferum e tanaceto, spesso salvati trapiantandoli negli
Dermatiti e parassiti: olio di Parkinson: infuso per ridur-
lavanda miscelato col 50% re i tremori e tintura alcolica
Superata la piazza, dove si fermano gli autobus ed il lava-
di alcool, frizioni.
per frizioni alla colonna ver-
toio, dopo una cinquantina di metri s'imbocca il sentiero
Tachicardia e vertigini: tebrale.
che, sulla sinistra, scende a Grangia (verbasco, bardana,
come l'antisettico, oppure Tachicardia, crampi: l'infu-
camomilla, rosa canina, sambuco.) .
sotto forma di infuso.
so lontano dai pasti riequili-
Raggiunta la strada statale, si può ritornare al parcheggio
Antitarme: sacchetti di tela bra ritmo e tono.
di partenza tenendo d'occhio i prati lungo l'asfalto (melilo-
a trama larga.
Influenza, raffreddori, feb-
to officinalis, achillea, consolida maggiore, equiseto, epi-
Antiacne: 60 grammi di fiori bre: infuso 2-3 tazze al gior-
lobio.) o - se si ha ancora voglia di fare altri due passi
in un litro di acqua bollente no con miele.
- all'altezza dei tabelloni elettorali si prosegue lungo il rio e
che deve raffreddarsi com- Contusioni e piaghe: de-
poi lungo il torrente Cenischia fino a superare il Castelletto
pletamente. Usarla come cotto applicato con una pez-
(veccie, ginestrino, vulneraria, meliloto alba, veronica of-
ficinalis, echio, aglio ursino, edera terrestre.).
Reumatismi: tintura da ap- Infuso: un cucchiaio di
Quando la strada si biforca si svolta a sinistra per tornare,
plicare con un panno.
achillea per una tazza. Infu-
passando a fianco della chiesetta di Trinità, al parcheggio.
Olio di lavanda: una man- sione per almeno 10 minuti.
ciata di fiori in 3/4 di litro Vino d'achillea: mettere 50
Muntagne Noste
Muntagne Noste
grammi di sommità fiorite Reumatismi: l'essenza di-
BIBLIOGrAFIA rAGIOnATA
zione completa e chiara sulla raccolta, conserva-
in un litro di vino bianco luita 1 a 4 con olio di man-
zione e preparazione delle droghe e sulla com-
BLAMEY-FITTER, Fiori selvatici, Collins Vallardi, 1987.
secco per 10 giorni. Filtrare. dorle per massaggi.
Manuale tascabile per l'individuazione delle
Usare anche come aperitivo- L'infuso si usa anche sia
piante, con disegni chiari e accurati. Mancano LAZZARINI, Le Erbe Selvatiche, Hoepli, Milano 2008.
digestivo (un bicchierino esternamente per fortifica-
alcune specie rare (es. ephedra) e le indicazioni Dimensioni ridotte, ma non tascabile. Esami-
di tipo terapeutico, mentre sono segnalate le più
prima o dopo i pasti).
re i capelli sia internamente
na circa 160 erbe, corredate da fotografie - non
sempre chiarissime - e dà indicazioni circa gli usi
Salsa d'achillea: cuocere 2 (ingerito) contro tenia, asca-
gastronomici e medicinali. Dà anche indicazioni
tuorli col succo di un limo- ridi e ossiuri.
BONI-PATRI, Scoprire. Riconoscere. Usare le erbe, per la coltivazione.
ne, un bicchier d'acqua e La credenza popolare ac-
Fabbri, 2006.
Parte generale accurata, con tabelle del tempo bal-
una noce di burro facendoli credita anche un valore del
LUCIANO-GATTI, Erbe spontanee commestibili,
samico e per le preparazioni di tisane, decotti, tin-
Araba Fenice, 2008.
addensare. Aggiungere un timo contro frigidità ed im-
ture. Circa trecento erbe, più un'appendice per le Descrive un centinaio di erbe, con fotografie
cucchiaino di senape, un po' potenza: in questo caso la
droghe straniere (ginseng, quercia marina, zenzero, splendide, offrendo indicazioni farmaceutiche
di pepe e 30 foglie di achil- pianticella va masticata e in-
ecc…) un'altra sulle piante velenose nostrane, una e ricette. Non comprende le erbe di alta quota.
terza sull'erboristerie applicata ed un'ultima sul re-
lea. Amalgamare e spegne- goiata fresca, a digiuno.
Pensato per il Cuneese, ma valido ovunque sia
pertorio terapeutico. Testo molto voluminoso, utile presente l'erba considerata.
re. Ottima con uova e con
Rosita Ciotti
da avere in casa ma sconsigliabile nello zaino.
MINICOMPACT DE AGOSTINI, Fiori di campo;
BORSETTA, Per curarsi con le erbe, Torino, 1936.
Fiori di montagna; Erbe, (ogni titolo corrisponde ad
E' il nonno dei testi ("insegna l'uso di 170 erbe
un volumetto).
nella cura di 280 malattie"). I disegni permettono Tascabile. Contiene i nomi locali e quelli scienti-
Contro fermentazioni inte-
l'identificazione di una cinquantina di erbe. Le fici, organizzati per famiglie. Corredato di foto-
stinali, catarro, infezioni e
ricette mediche, che sono moltissime, permet-
grafie abbastanza dettagliate, non contiene indi-
tono di aggredire lo stesso sintomo con erbe di-
infiammazioni dell'apparato
verse ( non tutte le erbe sono sempre reperibili
respiratorio, gastroenterite
ovunque). Particolare- e assente negli altri testi- PROV. CUNEO, Piante officinali & piante
infettiva, colecisti, infezioni
il ricettario di veterinaria.
urinarie e palpitazioni car-
Tascabile e leggero, si occupa di un trentina di
CIOTTI GASTALDO, La farmacia dei saggi e delle
diache si utilizza l'infuso.
piante, ben fotografate. Utile soprattutto per
Come sedativo leggero per
l'identificazione delle specie velenose.
Una sessantina tra le piante del Rocciamelone,
l'apparato nervoso si utiliz-
con alcune ricette e una parte introduttiva sulla STEFENELLI, I fiori della montagna, Priuli e Ver-
za la tintura.
preparazione e la conservazione.
lucca, 2005.
Foruncolosi, dermatosi set-
Tabelle con simboli allegati a fotografie perfette,
FORMENTI, La medicina dei semplici, Ed. L'infor-
suddivise secondo il colore del fiore. Segnala la
tiche e pruriti si affrontano
matore Agrario, 2000.
valenza essenziera e terapeutica di ogni specie, le
con la tintura, sia come ap-
Si occupa in particolare solo di una cinquantina sue caratteristiche strutturali e riproduttive, l'ha-
plicazione locale sia in gocce
di piante molto conosciute. Ma ha un'accura-
bitat e la quota. Non si occupa delle piante sotto i
ta parte medica che esamina anche la valenza
da bere (30 con poca acqua).
600 metri di quota. Tascabile ma cartonato.
di altri prodotti naturali (argilla, miele,polline,
Antibiotico e disinfettante
pane,cereali.) e fornisce ricette terapeutiche det-
Erbe buone per la salute, DEMETRA, 2001.
interno è l'olio essenziale (al
tagliate rispetto alle malattie più comuni.
Non tutte utilizzabili le fotografie, comprende
massimo 2 gocce in acqua e
una discreta parte sul come curare sintomi e di-
GUIDE COMPACT, Erbe, De Agostini, 2001.
miele, 3 volte al giorno)
sturbi e una gran quantità di ricette alimentari e
Fotografie utilissime di circa 200 erbe. Introdu-
L'adattamento alla quota
Muntagne Noste
Muntagne Noste
Montagna e salute. Un argomen- Il trucco… è quello di aver
ne! Con una busta di riso fuori della tenda già
to interessante che può essere iniziato da molto più in bas-
sono andato al campo 2, dal boccheggiavo, tra-
il tuo corpo si è
affrontato da diversi punti di so, gradualmente. Nessun
campo 2 in vetta e ritorno. lascio di raccontarvi
vista: benefici fisici e psicologici trucco.
Non riuscivo più a trascina- come sono arrivato
adattato alla quota
dell'andare per monti, pericoli
re le gambe, tutto mi girava su. Bilancio: - 9 kg.
oggettivi e soggettivi, rischi che Se avessi iniziato, come pri-
attorno (ho una foto in vet- Qualcosa non fun-
puoi permetterti
si affrontano, allenamento, ac- ma esperienza, subito con
ta in cui sono inclinato a 45° zionava ancora…
climatazione, alimentazione. un Ottomila probabilmente
come un ubriaco, perché non
La faccenda si fa
Più si sale di quota e più questi non sarei arrivato in vetta.
riuscivo a reggermi in piedi).
curiosa. Forse un
elementi nella loro totalità di-
E quindi? Dimmi qualcosa
Bilancio: in quel viaggio ho
altro avrebbe la-
di più, non capisco.
perso 8 kg in un mese.
sciato perdere!
Ne parlo con Pier Carlo Mar- La prima volta che sono sta-
Ma poi hai continuato. Mia madre sarebbe
toia, Istruttore Nazionale di to fuori delle Alpi era il 1992.
Cos'è successo dopo?
stata certamente
di rendersi conto
Alpinismo e Scialpinismo, L'obiettivo era il Huascaran,
Ho buttato via la camicia di più contenta. Nel
del nuovo ambiente
membro della Scuola Centrale in Perù. 6768 m, terza cima
flanella e ho cominciato ad '94 è stata la volta
del CAI, alpinista con una no- del Sud America. Tralascio
utilizzare materiali più speci- del Pakistan. Or-
tevole esperienza di spedizioni la preparazione che avevo
fici, più tecnici. E soprattutto mai il gruppo è af-
allora, il materiale, l'espe-
ho iniziato a pormi dei dubbi fiatato e la meta ancora più
rienza: ero a zero, andavo
sull'alimentazione. L'anno ambiziosa: una vetta di 7360 A 6800 m tra il Campo 2 e il Campo 3
Vorrei che mi raccontassi ancora in giro con la camicia
successivo, con le stesse per- m, lo Scil Brum, proprio a (foto Pier Carlo Martoia)
come sei arrivato a salire 3 di flanella.
sone, sono stato in Garwal, fianco del K2. Una sola sali-
Broad Peack e K2
Ottomila al primo tentati- Tecnicamente quell'ascen-
in India. Per non pagare il ta, nel 1957, da parte di due
(foto Pier Carlo Martoia)
vo. Qual'è il trucco?
sione non era molto difficile,
permesso, avevamo scovato componenti della spedizione
ma senza dubbio era ai miei
una montagna di quasi 7000 di Buhl/Diemberger al Bro-
limiti di allora. È stata duris-
m, molto fuori mano. Servi- ad Peak. La tecnica è sempre
sima, soprattutto perché non
vano almeno 5 giorni per av- la stessa: spedizione legge-
mangiando abbastanza non
vicinarsi ad essa e altrettanti ra autogestita, pochi giorni,
avevo le energie necessarie.
per tornare. Era stata salita pochi soldi. L'avvicinamen-
Al cibo avevano provveduto
solo una volta nel ‘34 e poi to è lungo, abbiamo pochi
i miei compagni, più esper-
dimenticata: ovviamente ab- portatori per risparmiare…
ti: solo che i loro gusti erano
biamo dovuto portare tutto a e quindi pochi viveri. Ma
molto diversi dai miei. A
spalle, su e giù per ghiaioni stavolta avevo capito l'anti-
5000 m, al primo campo, ho
per 10 giorni. La roba buona fona! Siamo un giorno oltre
aperto la busta del cibo. e
finì in fretta e quindi si ripro- il campo base del K2, siamo
ho buttato tutto ai corvi, per-
pose lo stesso problema: poco alla sua ombra. Scateniamo
ché mi veniva il vomito solo
cibo e tanta fatica. Com'era il cuoco dell'ufficiale di col-
a sentire l'odore: porridge,
prevedibile, il giorno della legamento che va al campo
creme di funghi, minestro-
vetta io ero morto: appena base delle spedizioni serie e
Muntagne Noste
Muntagne Noste
"preleva" il surplus dai suoi Per tre anni non sono più an-
su neve perfetta a oltre 7000 Il primo Ottomila è riuscito
amici. Finalmente si man- dato all'estero. Sono entrato
m. Quattro curve e dovevi così. Non dico senza fatica,
gia! Non arriviamo in vetta nel giro della Scuola Giorda
buttarti a terra, senza fiato. perché stare un mese oltre i
per il gran caldo. Dobbiamo e mi sono fatto esperienza
In tre ore e mezza sono sce- 5000 m è comunque fatico-
affrontare una cresta molto sulle Alpi con i compagni
so dalla vetta al campo base, so, anche stressante perché
affilata ma impercorribile di spedizione. Nel '97 sono
oltre 3000 m di dislivello, di dipendesse da te saliresti su
con la neve molle. L'impre- andato al Muztag Ata, 7500
cui 800 a piedi sulle morene.
parazione tecnica di allora m, meta scialpinistica fino
Due giorni dopo sono torna-
non mi permise di aggirarla, in vetta. Con gli sci la pro-
to fino a 6200 m in giornata,
e forse fu quello che mi per- gressione è favolosa. Poi in
per togliere una tenda ma
mise di tornare a casa. Nelle Cina si mangia bene, molti
soprattutto per farmi ancora
stesse ore sul K2 si verificò carboidrati e carne: il mio
una sciata. Lì ho cominciato
una grave tragedia in cui cibo. Insomma, le condizio-
a capire che si poteva fare
ni c'erano. Lì ho capito che
una salita in alta quota sen-
l'allenamento favorisce l'ac-
za massacrarsi troppo.
climatamento. Infatti arriva-
La fai facile. 1800 m di
vo dall'anno di naia passato
dislivello per andare a to-
a La Thuile, dove ero in giro
gliere una tenda, partendo
tutti i giorni. Mentre il resto
da oltre 4000 m, non è pro-
del gruppo impiegò 3-4 gior-
prio da tutti.
ni ad adattarsi al campo base
L'importante è essere gra-
a quota 4400, io al pomerig-
duali. Una volta che il tuo subito ma devi aspettare. Il
gio del primo giorno ero già
corpo si è adattato alla tuo corpo, il meteo, le condi- Verso il Campo 1 del Gasherbrum II
acclimatato, senza mal di te-
quota puoi permetterti di zioni della neve…
(foto Pier Carlo Martoia)
sta o altro. Nel giro di pochi
più. All'inizio devi dargli
E dopo cosa hai fatto?
giorni ero già salito a 6000
il tempo di rendersi conto Capito il trucco, la sfida era
m, al campo 2, veloce a sa-
del nuovo ambiente. Dopo trasmettere ad altri la mia
lire e velocissimo in discesa.
un po' riesci a fare quasi esperienza, vedere se si riu-
A 7700 m con il Gasherbrum I alle spalle
morirono parecchie persone. Ho provato un po' con tutto
tutto quello che facevi più sciva a farlo in gruppo. Qua-
(foto Pier Carlo Martoia)
Demmo il nostro contributo il gruppo a salire, portavo su
in basso. Anche all'Elbrus, le miglior allieva della mia
per recuperare dei corpi e ciò il loro materiale, li aspettavo,
nel Caucaso, sono salito un futura moglie? Ero un po'
fu un gran colpo per me. Il ri- montavo le tende, cucinavo.
giorno sulla vetta principale titubante, non le davo molte
entro fu molto faticoso e sen- Però arrivavano sempre solo
a 5600 m e il giorno succes- possibilità. Lei non è una ve-
za energie. Bilancio: - 11 kg.
fino al campo 2 e poi torna-
sivo ho raggiunto anche la loce ma ha molta resistenza.
Insomma, questi viaggi-spe- vano indietro. A quel punto
vetta gemella, di 30 metri La sua forza sta nel saper do-
dizione sono un buon meto- sono andato su da solo. La
più bassa, partendo sempre sare le energie, anche per un
do per dimagrire. Quando discesa è stata spettacolare,
da 4000 m. L'importante è tempo lunghissimo. Io sono
c'è stata la svolta?
a tirare curvoni ai 50 all'ora
trovare il proprio ritmo.
più esplosivo, devo far le
Muntagne Noste
Muntagne Noste
cose velocemente altrimenti alla lettera la mia esperienza
magari la riuscita della spe- di un altro è sfiancante, sia
mi spengo. Lei invece dopo ad una neofita dell'alta quo-
dizione. Devi trovare i cibi più veloce che più lento. Per
ore di arrampicata è come ta: esperimento riuscito alla
che più gradisci anche se tale ragione noi abbiamo ri-
quando ha iniziato: a volte è perfezione.
non rientrano tra quelli ca- dotto al minimo i tratti dove
Più vai avanti e più è faci-
nonici. L'appetito diminui- ci legavamo. È stato un ri-
La meta era il Pik Lenin, una
le. Oramai i 7000 sono un
sce, oltre i 7000 i processi di- schio, perché se fossimo fi-
vetta di 7100 m in Kirghizi-
dettaglio. Ma invece cosa
gestivi non funzionano più niti in un crepaccio sarebbe
stan. Come prima esperienza
cambia su un 8000? E so-
bene e il corpo risponde fa- stato un problema: ma era
di salita extraeuropea forse
prattutto se fatto in coppia,
cendo diminuire l'appetito. l'unico modo per ritmare al
era un po' hard. E non è ne-
come avete fatto in seguito
Ma nel frattempo è capace meglio il passo.
anche semplice tecnicamen-
per lo Shishapangma e il
di bruciare anche 6000 kcal
Avrei altre domande, ma
Gasherbrum II? Come ave-
al giorno. Bisogna obbligarsi
l'ultima è forse quella che
te dovuto organizzarvi e
a mangiare anche se non se
interessa di più. A chi vuo-
ne ha voglia: e se un alimen-
le andare in alta quota, che
La tecnica era sempre la
to non ti stuzzica già a casa,
consigli puoi dare?
stessa: costanza e stringere
scordati di mangiarlo in Di non improvvisarsi, di
i denti. L'allenamento come
quota. In quota non si pos- provare a fare in alto ciò che
la corsa facilita le fasi aerobi-
sono accumulare energie, è già fa in basso. L'andare più
che dell'organismo e quindi
già tanto limitare i danni.
in alto deve essere un prose-
l'acclimatamento, che altro
Bisogna bere molto - l'ideale guire ciò che già si è abituati
non è che abituare il nostro
sarebbero 3 litri a giorno - a fare a quote più basse. Se si
corpo a sfruttare il minor
per evitare problemi di reni, vuole portare a casa la cima -
ossigeno presente. Poi non
emboli. La miglior preven- e a volte la pelle - bisogna es-
bisogna strafare: in quota ci
zione per l'edema dicono sia sere graduali. L'esperienza è
puoi mettere anche una set-
proprio il bere molto. Solo essenziale per acquisire con-
timana a riprenderti da una
che l'acqua è difficile da re- sapevolezza dei propri limiti
Cresta terminale del Gasherbrum II
te, soprattutto nella parte fatica che in basso recuperi
perire. Bisogna far fondere e dei propri punti di forza.
(foto Pier Carlo Martoia)
bassa. E invece, nonostante in un giorno. Bisogna saper
la neve e aggiungere i sali.
Claudio Blandino
grossi problemi di alimen- dosare gli sforzi.
È una cosa molto lunga e
tazione dovuti alla cucina L'alimentazione: se non si
quando si finisce di montare
sporca, pessima e malsana mangia non si va avanti. Lo
la tenda, dover fare ancora
del campo base, integrando sanno tutti. Però in basso
tutto questo è sfibrante. Ma
con il nostro cibo per i campi puoi anche non mangiare
basta cedere alla noia una
alti siamo riusciti ad arrivare per un giorno e riuscire a
volta e si rischia di non con-
in vetta, nonostante un forte fare sforzi. In quota no: se ti
cludere niente per giorni.
vento che imperversava. Il esaurisci ci metti un'eternità
E poi si deve trovare il pro-
trucco è stato di applicare a recuperare, pregiudicando
prio ritmo. Andare al passo
Salute in montagna
Muntagne Noste
Muntagne Noste
Q mio articolo tenta di spie- terrore, panico, disperazio-
luce che arriva indiretta).
dei rapaci in cielo, lo stormi-
gare come andare in montagna ne, apprensione, depressio-
Osserviamo animali (mar- re delle foglie degli alberi, il
Daniela Bortolin,
in salute, e come la montagna ne, nostalgia, rassegnazione,
motte, caprioli, camosci, flettersi dei rami, il rumore
stessa ci arricchisca di emozio- gelosia, angoscia, desolazio-
volpi, salamandre, rane, dell'acqua dei ruscelli, il
ni che possono aumentare la ne, rancore, risentimento,
rapaci, insetti), colori, fiori, silenzio… L'emozione di
nostra salute psicofisica.
erba, alberi, cielo e nuvole, ascoltare il silenzio, quando
Medicina Generale,
In tutte queste sue funzioni
neve; mentre saliamo ve- spesso ogni afferenza uditi-
Salute è: quando noi chie- il nostro corpo risponde: ci
diamo le montagne che ci va è nulla, offre sensazioni
diamo al nostro corpo di sta, non si rifiuta, è attento,
circondano, la valle che si di pace e di gioia, che nutro-
esplicare le sue funzioni è libero di agire e ci fa capire
allontana in basso e le vette no non solo il nostro corpo
ed esso ci risponde sempre che ce la fa, non dà segni di
che ci sembrano più vicine, ma anche la nostra anima: in
bene – correttamente – e in non farcela, non ci parla con
torrenti, pozze d'acqua lim- montagna riceviamo salute!
tempi rapidi nelle nostre sintomi o segnali negativi
pida, laghi.
azioni quotidiane minime (come dolori, spine, puntu-
Proviamo emozioni che 3. Olfatto – il nostro naso
(mangiare, bere, urinare, re, mancanza di fiato, cram-
sono sconosciute nel nostro Ci permette di captare gli
evacuare, vedere, sentire, pi, sentire poco, non vedere
vivere routinario quotidia- odori, e pertanto anche il no-
ascoltare, camminare, gu- bene, non urinare bene).
no, ci sentiamo allargare il stro naso deve essere sano,
stare, toccare), in quelle non Quando il corpo non ha nul-
cuore dalla gioia, siamo in libero, pulito; va lavato
minime (leggere, studiare, la che non vada, possiede un
attenzione e proviamo me- come il resto del corpo, o sot-
comporre, lavorare, guidare equilibrio: allora questa è sa-
raviglia, anche se stiamo to la doccia o semplicemente
ecc…) e, ancora, nelle nostre lute, è omeostasi.
faticando. Questo ci dà la aspirando dell‘acqua raccol-
funzioni emotivo-spirituali, A questo punto, vediamo
ta nella conca della nostra
nel provare emozioni (pau- come si comporta in mon-
mano, meglio ancora con del
Giro del Thabor - Laghetto sopra il ra, gioia, rabbia, invidia, tagna ciascuna parte del
2. Udito – le nostre orecchie sale (magari con quello di
Lago Margherita (foto Osvaldo Plano)
piacere, tristezza, dolore, nostro corpo quando si è
Occorre sentire bene, e per- Bretagna, integrale).
in salute e vediamo cosa la
tanto al minimo accenno Il naso è anche un'estre-
montagna stessa ci offre per
di calo uditivo è necessario mità, quindi è opportuno
poter raggiungere questa
farsi visitare, magari ci sono usare creme solari di pro-
solo dei tappi di cerume da tezione, non solo se siamo
rimuovere. Dipende poi su un ghiacciaio o ai campi
1. Vista – i nostri occhi
dall'individualità di ognuno base, ma già a 2000 m, per-
Occorre vedere bene, occor-
di noi ripararle o no dal sole, ché anche qui la percezione
re proteggere la nostra vista
dal freddo, dal gelo: perce- del naso freddo o della pelle
sempre dai raggi del sole e
pire il freddo alle orecchie è bruciata è individuale, ed è
usare gli occhiali giusti e le
un fatto soggettivo.
importante ripararli prima
lenti adatte, sempre, anche in
Ricordo comunque che le che si abbia l'una o l'altra
caso di nebbia, su ghiacciaio,
estremità è sempre bene che delle percezioni: se si inter-
se piove o se nevica, usando
siano coperte e al caldo, so- viene dopo, potrebbe esserci
occhiali che coprano molto
prattutto in ambienti con già stato qualche danno.
più dei nostri occhi con gli
temperature molto basse.
Odoriamo il profumo del
angolari (per ripararli dalla
Sentiamo il vento, il verso misto dei fiori (narcisi, gen-
Muntagne Noste
Muntagne Noste
ziane, genzia- la ruvidezza delle cortecce,
mine di una fatica. Comun- salita mentre si fatica e si
nelle, garofa- la delicatezza dell'estremità
que, dopo un'ora e mezza di suda, sia durante le pause.
nini); dell'erba dei fili d'erba, il calore o il
cammino e di salita, il nostro Ed è anche una soddisfa-
tagliata (a quote freddo delle rocce, la com-
corpo ci richiede "qualche zione, dopo una faticaccia
medio-basse), plessità della forma delle
cosa": occorre fermarsi per - tutto sommato piacevole
dei prati bagna- pigne, l'acqua gelida dei tor-
nutrirlo, sentendo in bocca il - o dopo aver superato un
ti, dell'humus e renti, la neve. Possiamo per-
buon sapore del cibo che ab- pendio ripido che ci ha dato
dei funghi, del- cepire la frescura dell'aria
biamo nelle zaino, di quella scariche di adrenalina, rilas-
la resina, degli di montagna che ci sfiora la
barretta o di quella galletta sarsi e mangiare con gusto,
aghi delle coni- pelle e quasi ci inebria e ci
(col miele, la marmellata o il bere acqua e ridere.
fere, del letame tiene svegli; possiamo fare
cioccolato), dei fichi o delle Il nostro corpo e il nostro
degli alpeggi.
gli ometti di pietra, racco-
albicocche secche, tanto gu- spirito ne ricevono un gran-
Proviamo emo- gliendo e sentendo nelle
stosi in montagna, soprat- de beneficio.
zioni forti, che nostre mani le pietre, le loro
tutto dopo una fatica.
non sentiamo forme e caratteristiche.
E poi l'acqua, fondamentale:
in città: l'olfat- Anche qui, quante emozioni
che rammarico vedere degli
to è una grossa che arrivano dalla pelle e van-
escursionisti salire, oltre che
parte del no- no al cervello, all'anima: in
senza occhiali anche senza
stro cervello, in montagna riceviamo salute!
zainetto, magari solo con
un marsupio. Non amano
Giro del Thabor - Dente Bissort provare piacere e di farci 5. Gusto – la nostra bocca
i loro occhi, non nutrono e
(foto Osvaldo Plano)
inebriare. Il piacere e il go- Anche questo è un senso
non dissetano le loro cellule
dere nutrono il nostro corpo importante in montagna,
(corpo fisico) che richiedono
e anche la nostra anima: in perché si mangia, e con gu-
acqua ancor prima di perce-
montagna riceviamo salute!
sto e voglia. Il piacere che il
pire la sensazione-esigenza-
cibo ci dà è comunque una
bisogno di bere. Attenzione:
4. Tatto – la nostra pelle
percezione soggettiva. È
occorre bere ancor prima di
Le nostre mani, le nostre dita importante nutrirsi con cibi
avere sete, per non incorrere
devono essere perfettamente sani, genuini e nutrienti, non
nella disidratazione. Dispia-
a posto, bene e in funzione. spazzatura, che non pesino
ce ancor di più vedere dei Gli altri organi e le loro Giro del Thabor - Vallone Bissorte a
possono servirci per affer- nello zaino e che non appe-
bambini senza berretto né funzioni:
nord del Monte Thabor
rare appigli, anche se non si santiscano lo stomaco e il
occhiali, e soprattutto sen- 1. Cuore, vasi, circolazione (foto Osvaldo Plano)
è proprio dei rocciatori. Oc- fegato, ma ci permettano di
za uno zainetto per la loro del sangue, pressione: ogni
corre trattare bene la nostra ottenere da essi una rapida
borraccia: e pensare quanto iperteso o cardiopatico sa
pelle, con creme solari adat- energia, pronta subito. Bar-
sarebbe educativo farglie- che l'allenamento e l'accli-
te e al momento opportuno, rette energetiche, cioccolato
li indossare e trasportare, matamento sono due medi-
per mantenere una giusta e ( poco), marmellate, gallet-
oltre che importante per la cine importanti. Chi va in
te, aminoacidi, integratori a
loro salute.
montagna sa, se iperteso,
Possiamo percepire la delica- base di potassio e magnesio,
Gusto in montagna è anche che la quota dei 1300 - 1500
tezza dei petali dei fiori che acqua: è molto importante
mangiare in compagnia, è m è quasi un limite, conside-
tocchiamo e accarezziamo, avere acqua da bere, al ter-
anche ridere sia durante la rando la specificità della ma-
Muntagne Noste
Muntagne Noste
del sintomo della mancanza
dal nostro corpo) escono col prima di percepire il freddo
di fiato, o di affaticamento
sudore, con l'urina e con le ( le mani sono delle estremi-
respiratorio: ciascuno lo ma-
feci e, oltre al fisico, anche tà), nutriamoci con cibi sani
nifesta e lo sente in modo
la mente si libera (nutrita da e di stagione. Nella ginna-
diverso. Ricordiamoci che
buone emozioni), allegge- stica quotidiana e/o setti-
il verde, le conifere a quota
rendo così le normali nostre manale, occupiamoci anche
900-1300 m, sono un ottimo
funzioni vitali come quella delle dita della mani, dei
nutrimento per i nostri pol-
polsi, delle caviglie, e delle
moni che qui ne ricavano il
Di conseguenza, se la mente ginocchia. Sono tutte parti
massimo dei benefici.
è libera dai pensieri, se l'ani- di noi che dobbiamo allena-
Non commento i mozziconi
ma è serena e gioiosa, il cor- re e imparare a riconoscere e
di sigarette trovati sui sen-
po nelle sue funzioni mini- sentire.
tieri e sulle pista da sci e sul-
me vitali (come ad esempio
la funzione digestiva, e non La mente e l'anima
3. Reni, diuresi, urinare: è
solo) ne è molto avvantag- Con le emozioni scaturite
bene urinare in montagna,
giato e ne trae beneficio.
dai nostri 5 sensi, stimolati
buon segno se la diuresi au-
5. Pelle: va trattata con mol- nell'andare in montagna,
menta in quota. Importante
to riguardo, perché è l'orga- abbiamo nutrito la nostra
è reidratare bevendo acqua
no che (con gli altri orifizi, mente e la nostra anima,
(durante la gita o al rientro,
bocca, naso, ano, ecc…) ci dando calma, pace e silen-
beviamo acqua possibilmen-
mette in contatto col mon- zio alla mente e, quando la
te arricchita con potassio e
do esterno. Va protetta e mente tace, l'anima vive,
magnesio). L'acqua di mon-
coperta adeguatamente con perché riceve cibo da questo
tagna fa bene al nostro cor-
creme idonee, applicate an- silenzio globale. Ci s'inebria
po, poniamo attenzione alla
che più volte nella stessa e si è felici, è sufficiente stare
presenza eventuale di greggi
giornata. La luce del sole, in quota a 2000-2500 per lo
o alpeggi a monte del tragit-
anche in giornate nuvolose, spazio di una mattina (dalle
to che si sta percorrendo.
non è sempre benefica come 6 a mezzogiorno, per inten-
4. Stomaco, digestione: in
si crede. È necessario porre derci), che già la fatica della
montagna si digerisce di
attenzione alle gite a dorso routine è fuori di noi. E noi
più e meglio: e questo non è
nudo, cioè senza protezione, non solo siamo in montagna,
Giro del Thabor - Lago Chardonnet
lattia del proprio corpo.
solo un modo di dire, è pro-
a quote anche comprese tra i ma siamo dentro la monta-
Giro del Thabor - Piano dei Serous
2. Polmoni e fiato: anche qui, prio vero. Sappiamo quanto
1000- 2000 m.
gna, la viviamo, la sentiamo,
(foto Osvaldo Plano)
chi va in montagna conosce la vita routinaria influenzi
6. Articolazioni, ossa, mu- ci compenetriamo con lei. È
i propri limiti, e per questo il nostro sistema nervoso
scoli: l'allenamento, annuale qui che si riuniscono il no-
l'allenamento è importan- (SN), come le arrabbiature
e periodico, è importantissi- stro corpo fisico e il nostro
te, come la lentezza e la rit- e lo stress continui influ-
mo. Trattiamo bene le nostre corpo spirituale, con le emo-
micità dei movimenti e dei iscano negativamente sul
gambe e le nostre braccia, zioni che ne scaturiscono e
passi in salita, soprattutto nostro stomaco. Cammi-
calziamo sempre calzature il benessere fisico che si ot-
all'inizio di ogni tragitto. È nando, salendo, faticando,
adeguate, indossiamo guan- tiene da un corpo stanco ma
soggettivo il manifestarsi le tossine (le scorie prodotte
ti in caso di freddo ancora rilassato.
Muntagne Noste
Muntagne Noste
La montagna ci dà tutto que- così come i ricordi delle im-
Dislivello 1° giorno:
GIrO DEL MOnTE THABOr
sto, e ci fa stare bene.
magini e dei suoni.
Dislivello 2° giorno:
Con questa breve chiacchie-
Tempo di percorrenza 1° giorno: 3 ore Tempo di percorrenza 2° giorno: 6 ore
La montagna come sport
rata scritta, ho cercato di
Periodo consigliato:
giugno - ottobre Località di partenza: Valle Stretta
Camminare, salire, scen- condurre voi e me a rivive-
dere, arrampicare, sciare, re i suoni, i colori, gli odori,
Questo percorso ci permette di
le sensazioni e le emozioni
esplorare interamente la Valle
che in salute la montagna ci
Stretta e di sconfinare in Francia
compiendo un lungo percorso che
In ultimo vorrei ricordare
aggira il Monte Thabor. Il giro è
che la montagna va amata,
molto lungo e conviene spezzarlo
rispettata, tenuta bene, puli-
pernottando al Refuge du Thabor,
ta e protetta.
graziosa costruzione di proprietà
Daniela Bortolin
del CAF Maurienne, recentemente ristrutturata e ottimamente gesti-ta con 46 posti letto.
Accesso:
In auto a Bardonecchia poi in Valle Stretta fino al
Giro del Thabor - Dente Bissort (foto Osvaldo Plano)
Giro del Thabor - Piano dei Serous
faticare, sudare: sono tutte
parcheggio a fine strada (1790 m circa).
(foto Osvaldo Plano)
azioni che ci aiutano a fare
il vuoto e ad eliminare le
1° giorno - Seguire la strada sterrata che prosegue fino al Piano della Fonderia (lungo
tossine, con produzione di
il percorso evitare il bivio per il Lago Verde). Seguendo le indicazioni per il colle di Valle
endorfine buone (sostanze
Stretta e il Refuge du Thabor attraversare il ponte sul torrente ed inoltrarsi nel lungo
prodotte dal nostro corpo
vallone di Tavernette posto sul lato destro dei Serous. Il sentiero inizialmente in salita
quando riceviamo degli sti-
prosegue alternando lunghi tratti pianeggianti con brevi salite. Giunti al colle di Valle
moli positivi) che ci portano
Stretta (2446 m) in breve si raggiunge il Refuge du Thabor (2500 m).
Quando il corpo fisico eli-
2° giorno - Dal rifugio proseguire per il Lago Margherita e quindi per il Col du Cheval
mina sudando e urinando, Bibliografia:
Blanc (2791 m). Si tratta ora di attraversare il lunare vallone della Bissorte, un vasto am-
1. M. Luisa Pastorino, Introdu-
anche la mente elimina i
masso di pietre eredità di antichi ghiacciai ormai scomparsi. Tra collinette ed innumerevoli
zione ai rimedi floreali di Bach,
pensieri fastidiosi e preoc-
saliscendi, procedendo in direzione ovest senza un sentiero da seguire, si guadagna il
ipsa editore.
cupanti facendo il vuoto, e 2. Daniela Bortolin, Dottore,
Passage de la Roche de la Pelle (2929 m) (o colletti limitrofi). Breve discesa tra sfasciumi
posso andare in montagna?,
tutto questo ci porta alla sa-
nel vallone di Valmeinier quindi a mezza costa, mantenendo il Thabor sulla nostra sinistra,
ed. Arti Grafiche San Rocco,
lute del corpo e dell'anima. 1997
si incontra il sentiero che risale fino al Col di Valmeinier (2865 m). Dal colle si scende nuo-
Le emozioni che proviamo 3. Daniela Bortolin, Preziosi
vamente in Valle Stretta, si supera il lago Chardonnet (2603 m) e, costeggiando le pareti
in una gita o in un trekking consigli di un medico – concetti
base sulla fisiologia della sfor-
dei Torrioni Meccio e del Gran Adritto, si raggiunge il piano dei Serous (2200 m circa).
nutrono il corpo fisico e spi- zo, pubblicato su Muntagne No-
rituale a lungo nel tempo,
Ormai si imbocca la strada sterrata che in circa 1 ora ci riporta all'auto.
ste, 1999, n.14, pagg. 37-44
Claudio Blandino
Montagna come luogo di salutare
soggiorno per l'infanzia
Muntagne Noste
Muntagne Noste
Ancora oggi, giungendo da tro, acciaio e cemento armato)
aperta, elioterapia, giochi, specifiche motivazioni socia- divenuta un moderno alber-
Torino nelle piana di Oulx ed usate tecnologie innovati-
letture, ginnastica, alimen- li e sanitarie che ne avevano go a 4 stelle (Hotel La Torre,
(come è tutt'oggi
ed alzando lo sguardo sul ve. L'interno presenta tuttora
tazione curata ed equilibra- determinato la nascita.
appunto), ma ha mantenuta
lato sinistro della valle, pri- l'impianto originale: l'assen-
ta anche dal punto di vista Questo lungo periodo di intatta la sua fisionomia ar-
chiamata) nacque
ma ancora di scorgere il cen- za di scale, sostituite da una
medico (molti bambini erano presenza di una comunità chitettonica sia all'esterno
tro abitato di Sauze d'Oulx, grande rampa elicoidale che
piuttosto gracili e malnutriti). così numerosa in un paese sia all'interno; il teatro, dopo
si nota la sagoma circolare sale di piano in piano (9 piani
Particolare importanza assu- relativamente piccolo, ap- anni d'abbandono è rina-
della Torre FIAT, che spicca complessivamente), la forma
meva inoltre lo sport (calcio, portò negli anni un sensibile to come teatro comunale ed
netta in mezzo e al di sopra cilindrica, la funzionalità del-
pallacanestro, ginnastica co- contributo all'economia lo- ospita spettacoli, conferenze,
degli abeti: essa costituisce le camerate disposte intor-
reografica), praticato nell'am- cale: molti trovarono lavoro concerti; in una parte del par-
ed è un edificio
da anni un elemento incon- no alla rampa, la luminosità
pio parco antistante gli edifi- presso la colonia, mentre al- co è stata costruita una piscina
fondibile e caratteristico del data dalla lunga serie di fine-
ci della colonia; le recite e gli tri, giunti a Sauze per lavo- e tutta l'ampia area rimanente
paesaggio di questo straor- stre che si rincorrono lungo
spettacoli che concludevano rare alla Torre, vi si stabiliro- è divenuta un parco giochi co-
dinario balcone delle Alpi.
tutta la superficie esterna ne
ogni turno avevano luogo no. Le visite settimanali dei munale, con un palco riserva-
Essa venne costruita nel 1937, costituiscono gli ingredienti
nella gran sala del teatro.
parenti ai bambini alimenta- to agli spettacoli all'aperto.
nel periodo del fascismo, ne- più peculiari e caratteristici.
A Sauze d'Oulx la colonia era rono inoltre un discreto turi- Possiamo dunque dire che il
gli anni in cui molte grandi La struttura è completata da
frequentata anche in inverno smo domenicale.
complesso FIAT continua a
vista culturale,
aziende private, enti pubblici altri due edifici: il teatro, l'in-
e per tale ragione venivano Durante il periodo bellico costituire ancora un aspetto
e religiosi, rispondendo alle fermeria e le docce.
organizzati giochi sulla neve molte famiglie di Torino importante e ben integrato
esigenze connesse alla salute La colonia FIAT di Sauze
anche con le slitte.
sfollarono dalla città per ti- della vita economica, sociale
e all'educazione dei bambini d'Oulx accoglieva durante il
I bambini vestivano la divi- more dei bombardamenti; in e culturale di Sauze d'Oulx.
(generalmente residenti nelle periodo di vacanze estive 2-3
sa, con abbigliamento sporti- quel periodo la colonia FIAT
Ada Vitton Maiero
grandi città), si impegnarono turni di squadre di bambini,
vo di colore bianco e blu. La accolse circa 800 bambini, fi-
- secondo le indicazioni pe- figli dei dipendenti dell'in-
loro salute fisica e mentale, la gli dei dipendenti.
dagogiche in voga in quegli dustria torinese; ogni squa-
disciplina, l'ordine, la puli- La signora Giuseppina Faure
anni - ad offrire a tutti i bam- dra era composta da 25-30
zia, lo sport, il gioco colletti- che, come altre persone che
bini l'opportunità di godere bimbi dai 6 ai 1 2 anni, per un
vo, la socializzazione, erano vivono attualmente a Sauze
di un periodo di soggiorno totale di circa 500 ogni turno.
al centro dell'ospitalità della d'Oulx, ha lavorato alla co-
salutare, di svago educativo, Il paese, peraltro, posto ad
colonia, che mirava a creare lonia negli anni 1941-44 con
di sport e vita all'aria aperta un'altitudine di 1500 metri e
sane abitudini di vita in un mansioni di guardarobiera e
in montagna o al mare.
in posizione particolarmente
ambiente naturale di grande cameriera, esprime un giudi-
La Torre FIAT (come è soleggiata, ricco d'ampi sen-
interesse paesaggistico e di zio particolarmente positivo
tutt'oggi chiamata) nacque tieri per facili passeggiate tra
al riguardo. Lei ricorda infatti
col nome di Torre Balilla ed boschi e pinete, rispondeva
Con alterne vicende, la Tor- come molti giovani del paese,
è un edificio estremamente pienamente alle esigenze sia
re FIAT svolse la sua funzio- disoccupati in quei tempi dif-
interessante da ogni punto di svago sia di benefici salu-
ne di colonia fino alla metà ficili, abbiano trovato occasio-
di vista culturale, sociale ed tari per i piccoli ospiti.
degli anni Settanta quando, ne di lavoro alla colonia.
La vita della colonia era se-
con l'aumento del benessere Attualmente la Torre FIAT,
Nella sua costruzione furono gnata da ritmi precisi: sveglia
economico della popolazio- che è stata dipinta di bianco
utilizzati materiali all'avan- di buon'ora, preghiera, alza-
ne e lo sviluppo del turismo – e non più d'arancione, come
guardia per quel periodo (ve- bandiera, passeggiate all'aria
di massa, vennero meno le molti forse la ricordano - è
Muntagne Noste
Muntagne Noste
Su gentile concessione del sito www.altox.it pubblichiamo
percorrere, lungo un itinerario che senza tanti com-
la relazione della ferrata di Punta Clarì
promessi sale in maniera quasi diretta alla cima. La
primissima parte è costituita da un pilastro pressoché
Agevolmente transitabile agli alpinisti ed escursionisti
verticale, poi un traverso conduce all'interno di una
esperti, dotati di grande familiarità con il vuoto e la ver-
caratteristica gola dove si superano in successione
ticalità delle pareti di roccia, ma decisamente complesso
due enormi denti di calcare, con arrampicata sostenu-
ed impegnativo per chi non ha sufficiente esperienza in
ta ed aerea, uscendo su di una cengia da cui ci si rac-
come il più severo
questo genere di percorsi.
corda con il sentiero dei Bunker. Dopo alcuni tornanti
La Via Ferrata è dedicata alla memoria di Mario Perona e
si lascia il sentiero per voltare a sx e si attraversa in
della Valle di Susa,
Aldo Saglia, rispettivamente Guida Alpina e Pilota di elicot-
salita una fascia di rocce immersa nel bosco di larici,
tero, deceduti nel sabato di Pasqua del 2003 in un tragico
ancora un tratto di sentiero nel bosco conduce alla
incidente, che è costato la vita anche ad altre 4 persone,
base della parete principale, ben visibile dalla strada
in seguito ad un guasto meccanico del velivolo con cui sor-
che da Cesana sale a Clavière. L'inizio si svolge su di
volavano le montagne dell'Alta Valle di Susa. Mario e Aldo
uno zoccolo in parte vegetato, poi con scalata sempre
benché di origini più cittadine avevano trovato tra questi
più continua ed aerea si raggiunge il filo dello spigolo,
monti il significato della loro vita, svolgendo con estrema
che ora a destra ora a sinistra si segue fino a una bel-
passione le rispettive professioni.
lissima cengia formata da un enorme blocco staccato
nel vuoto. Un diedro verticale e molto esposto con-
ACCESSO: da Cesana Torinese dirigersi
duce fino a pochi metri dalla vetta che si raggiunge
verso Clavière fino al ponte sulla Picco-
per breve canaletto, ancora qualche metro di sentiero
la Dora e lasciare l'auto in un enorme
fino ad un ultimo risalto roccioso attrezzato che con-
spiazzo a sinistra. Proseguire lungo il
duce al punto più elevato. ( 3.30 ore)
fiume per una sterrata che quasi subito diventa sentiero oltrepassare la falesia di
DISCESA: per sentiero poco tracciato in direzione
Rocca Clarì su di una passerella e pro-
ovest, con alcuni brevi saliscendi attraverso la lun-
seguire lungo il sentiero che percorre il
ga sommità boscosa della Rocca Clarì si raggiun-
greto del torrente, superare il bivio per
gono delle antiche postazioni militari, da cui per
il sentiero dei Bunker fino ad incontra-
strada sterrata si scende in località "La Coche" (im-
re un'altra passerella, procedere ancora
pianti da sci) ancora lungo sterrata si divalla verso
oltre per qualche centinaio di metri, fino
l'abitato di Clavière. Poco a monte di esso voltare
ad incontrare l'attacco della Via Ferrata,
a destra, attraversare uno scilift per imboccare il
molto evidente, posto pochi metri sopra
sentiero che conduce nelle Gorge di San Gerva-
il sentiero medesimo (0.15 h.)
sio, raggiungerne il fondo (sotto il ponte tibetano); discendere le gole lungo un bellissimo percorso a
ITINERARIO: difficoltà D+ via ferrata,
tratti attrezzato con passerelle e ponticelli in legno
sviluppo parti attrezzate 750 m tempo
fino a ripassare sotto l'attacco della Via Ferrata e
quindi al posteggio. (1.30 ore)
Il percorso attrezzato supera l'intero disli-vello compreso tra il torrente della Piccola
Passaggi sulla ferrata di
Dora e la cima della Rocca Clarì (2045 m )
Rocca Clarì
sono così oltre 550 i metri di dislivello da
(foto Vittorio Ferrero)
Le prime esperienze di colonia alpina
Muntagne Noste
Muntagne Noste
Accompagnando gli adolescen- pudico costume in quegli
caldo costituito di solito da il Grifone", rammentano con monti don Caramello, giunto
ti villardoresi al Collombardo anni) vivevano con gioia quel-
polenta o, più raramente, dal un velo di malinconia quegli alla sua ultima esperienza di
per soggiorni alpini, il priore lo scorcio di gioventù atteso
adolescenti di sessant'anni fa. soggiorno alpino con i ragazzi
don Oreste Caramello fu cer- avidamente da una stagione
Assieme a Claudio e Metilde Del resto, il corposo santua- villardoresi
tamente un precursore delle all'altra. Del resto, conside-
anche Aris e Rosemma ben ri- rio del Collombardo, che tor- Frugando fra i ricordi mi sem-
vacanze in montagna, vissu- rando come la vacanza non
cordano quei giorni trascorsi reggia sul pianoro del valico, bra quasi leggenda quell'espe-
te all'insegna di un salutare era tappa consueta e quasi
fra i monti.
costituiva - per le spartane rienza vissuta lassù, dove la
divertimento non disgiunto obbligatoria in quegli anni, in
Soprattutto Aris Grande non necessità di allora di servi- nebbia avvolgeva i declivi e
dalla formazione.
cui i lavori dei campi assorbi-
dimenticherà più quella visio- zi - un'attrattiva vacanziera gli armenti giocando a rim-
Senza dubbio luoghi stupendi vano nella quotidianità l'inte-
ne degli aerei che per la prima anche per giovani residenti piattino con il sole, mentre
come il colle predetto, antro- ra famiglia mentre le risorse
volta, dopo la dichiarazione ben lungi dalla nostra valle: alla sera cercavamo sentieri
pizzati nella stagione estiva economiche da riservare allo
di guerra alla Francia, scende- ne è la prova il fatto che già fra le stelle che luccicavano in
soltanto da qualche malgaro svago erano assai scarse, non
vano per bombardare Torino. negli anni ‘20 i missionari del- quel cielo terso proteggendo-
dedito alla cura degli armenti c'è da stupirsi sull'estempora-
"Eravamo terrorizzati nell'osser- la Consolata soggiornavano ci dalla brezza con il tepore
(e garante peraltro del quoti- neità di quella iniziativa tanto
vare quello stormo roboante che lassù. Peraltro furono proprio dell'amicizia che scaldava il
diano latte fresco), dove l'oc- benemerita.
ci passava poco sopra ed il priore loro a erigere il piloncino sul- cuore.
chio spazia su pascoli in fiore Intervistando oggi alcuni or-
ci fece buttare tutti a terra, non la vetta del Civrari collocan- Oggi sono numerose le colo-
sullo sfondo delle vette slan- mai canuti vacanzieri di quel
conoscendo le bellicose inten- dovi poi nella nicchia una nie alpine: ci si arriva como-
ciate nel cielo, ben si prestano tempo, traspaiono ancora dai
zioni dei piloti" ricorda Aris, statua della Madonna. Anche damente in automobile ed i
ad offerte amene di serenità.
loro occhi lucidi quei ricordi
avendo ancora negli occhi il l'attuale e amato pievano di silenzi sono meno profondi.
Non a caso il compianto prio- tanto ricchi, per la gioia e le
terrificante spettacolo vissuto Almese, don Ettore Ghiano, Anche le stelle sembrano
con gioia quello
re credeva molto in queste amicizie che caratterizzano i
da quel pulpito prospiciente compì le sue note esperienze meno luminose, disturbate
esperienze pastorali, sugge- ricordi più cari dell'età novel-
il cielo che avvolgeva Torino. pastorali con la gioventù di come sono dall'inquinamento
rite peraltro dalla sua grande la, quando ancora ci si diver-
"Salivamo al Collombardo a pie- quei tempi, accompagnando luminoso del nostro tempo.
passione per la montagna, tiva con poco e sempre secon-
di da Villar Dora passando per al Collombardo gli adolescen- Ciò nonostante i nostri monti
gioventù atteso
convinto com'era del valo- do l'atavica scala dei valori di
Celle, Cormeano; e poi quasi ogni ti condovesi. Era l'anno 1947 offrono ancora scorci suggesti-
re peculiare di un ambiente allora.
giorno scarpinavamo su per quei e su quei monti non si face- vi e tranquilli per consolidare
puro e lontano dai clamori al C'era molta povertà in quegli
monti spaziando fra un alpeggio va più la guerra, ma c'erano la fiducia in un mondo anco-
fine di ritemprare il corpo e anni a cavallo della guerra
e l'altro dove i malgari, ben co- tante cose da dimenticare con ra pulito, umano e capace di
lo spirito, cementando nello ed un pezzo di pane accom-
noscendo don Caramello sempre l'ausilio dell'amicizia, della favorire e cementare durature
stesso tempo quei rapporti pagnato da un pezzetto di
munito di abbondante trinciato preghiera e della speranza amicizie. Lassù i meno giova-
interpersonali che ci portia- toma o una scodella di latte
forte, ci offrivano latte appena di un mondo migliore. An- ni, nel sussurro della brezza
mo in modo indelebile dentro costituivano il pasto più fre-
munto: una vera manna consi- che chi scrive rammenta fra riescono ancora a cogliere le
lungo il sentiero del tempo.
quente, sia in pianura che in
derando la fame da lupi dell'età. le sue prime avventure alpi- voci e le rimembranze d'un
Dopo più di sessant'anni sono montagna. Lassù non c'erano
Ci si lavava poi - si fa per dire ne la vacanza al Colombardo tempo, severo per il sudore e
ancora numerosi coloro che i controlli dell'ASL e la doccia
- alla sorgente ubicata lungo il con l'allora viceparroco don la povertà che lo impregnava,
ricordano quelle prime espe- la si faceva solo quando pio-
versante di Lemie, mentre la sera Luigi Siviero (perito poi tra- ma profumato di leggenda.
rienze comunitarie, ragazze veva, mentre la ruvida paglia
si scandiva il rosario sgranando gicamente lungo la strada
Elisio Croce
e ragazzi di allora che, inter- costituiva il giaciglio per tutti
le litanie nel contare le stelle in- Condove-Mocchie). Era il
calandosi ogni dieci giorni ed il paiolo appeso alla ceina
credibilmente luminose, che dise- 1954, e fu in quell'occasione
(separati per genere, com'era del camino forniva il pasto
gnavano il cielo fra il Civrari ed che conobbi proprio su quei
rigenerare lo spirito
Muntagne Noste
Muntagne Noste
Seguendo in questi ultimi È fuori discussione il fatto
una fonte di elevazione spi- cepiva la sensazione di sen-
anni le cronache delle gite che uno dei pregi del no-
rituale; l'uomo ha sempre tirsi purificato e rigenerato,
effettuate dai soci CAI, ho stro sodalizio sia il baldo e
cercato di trovare un'oasi potendo così sopportare il
avuto più volte la sensazio- giovanile entusiasmo che
naturale per rifugiarsi e di- frastuono ed il ritmo frene-
ne che nella maggior parte induce ad affrontare disa-
stendersi. Man mano che il tico della vita moderna.
dei casi si disconosca il fine gi, che adusa le membra
progresso avanzava la vita Pertanto sarebbe buona
elevato dell'alpinismo, ri- alla gagliardia ed alla de-
si è fatta sempre più arida e cosa avvicinarsi alla monta-
ducendo la frequentazione strezza che aiuta a scacciare
frenetica, rendendo l'uomo gna con umiltà e assumere
delle terre alte a mero sport dall'animo la pusillanimità.
schiavo della sua tecnolo- quindi un atteggiamento di
con finalità agonistiche.
Ma da qui a ridurre l'alpini-
gia, che invece di placarne ascolto e di osservazione,
A tale stato di cose si ag- smo ad una continua sfida al
l'ansia, la moltiplicava a di- con la convinzione che non
giunge il fatto che il mondo pericolo o ad un futile vanto,
di oggi è accecato dalla velo- anziché ritrovare in esso un
Molti hanno idealizzato la
cità e dall'efficientismo atle- grato refrigerio all'animo, vi
montagna, vedendo in essa
tico, ingredienti che male si è una distanza abissale.
un luogo incontaminato che
adattano alla cultura della Alla luce di tali riflessioni
si eleva al cielo come una
lentezza, la quale dà senso mi chiedo se sia corretto un
scala verso Dio. Il richiamo
all'andare per monti, vera simile approccio dopo ol-
verso le terre alte si è fatto
terapia disintossicante e ri- tre due secoli dalla nascita
potente ed irrefrenabile man
generatrice dello spirito.
dell'alpinismo, che per con-
mano che l'uomo si innalza-
La montagna impone se- venzione si fa risalire all'an-
va, il respiro diveniva più
quenza e non simultaneità, no 1786 con la conquista del
ampio, l'orizzonte più vasto,
richiede lentezza, lascia spa- Monte Bianco. Oggi che si
il silenzio più profondo.
zio al pensiero, alla riflessio- è affievolita la percezione
La montagna di profeti, pa-
ne, alla percezione durevo- dell'ascensione come ascesi,
triarchi, eremiti, santi e di
le, poiché scandisce i suoi stiamo precipitando in un
uomini alla ricerca di Dio e
ritmi in base alle stagioni narcisismo arrampicatorio
di se stessi, appariva in tut-
che a loro volta influiscono che produce un ben remu-
to il suo massimo splendo-
sui bioritmi dell'uomo.
nerato professionismo, de-
re, nella sua atmosfera bal- si sta entrando in una pale-
È spiacevole sostenerlo, ma stinato a sfociare tristemen-
samica e rigeneratrice dello stra dove dare sfoggio delle
uno degli effetti principali di te in sciagure fatali, dovute
spirito. La salita diventava proprie esuberanze atleti-
tutto ciò, che mi pare di po- in molti casi ad eccessi di
ascesi e l'uomo si smateria- che, bensì in un mondo che
ter definire uno sviamento autovalutazione.
lizzava in quella immensa ha un risvolto magico o me-
dell'alpinismo dalla filosofia Sarebbe importante riap-
luce affascinante e come glio sacro.
dei padri fondatori, è il con- propriarsi della consapevo-
Mosé riceveva i comanda- In un libro di Maria Made-
tinuo ripetersi di incidenti lezza che oltre alle motiva-
menti divini. La montagna lejne Davy, profonda co-
in montagna, disgrazie non zioni che hanno indotto alla
diventava così fonte prima- noscitrice dei mistici e dei
occasionali ed imprevedibi- fondazione del CAI, per una
ria di spiritualità, di ispira- contemplativi soprattutto
li, causate da temerarietà e moltitudine di uomini l'al-
zione e di rivelazione.
orientali, dal titolo La monta-
sentimenti di gloria.
pinismo ha rappresentato
Discendendo al piano per- gna e il suo simbolismo molte
Muntagne Noste
Muntagne Noste
osservazioni sono orientate pre al cominciar di sotto è
esperienza in questo cam- ne. Sia pure con piccozza e Vetta del Rocciamelone
in questo tipo di approc- grave; / e quant'om più va
po mi consente di sostenere corda nell'armadio, si senti- Salire su una vetta consente di andare
cio. Una molto significativa su, e men fa male'" (Purga-
che, scalare le montagne, rà sempre un uomo dotato alla ricerca del trascendente che si tra-
così afferma: "La montagna torio IV, 88); "Perché non
aiuta a ritrovare se stessi e di una ricchezza spirituale duce in un'esperienza spirituale, dove è
dissimula la sua bellezza e i sali il dilettoso monte / ch'è
a far pulizia nella propria inesauribile.
possibile ritrovare momenti di raccogli-
suoi tesori segreti a coloro principio e cagion di tutta
mente, assillata da preoccu-
Roberto Follis mento e di preghiera utili all'animo ed
che la considerano un sem- gioia?" (Inferno I, 77-78).
pazioni spesso inesistenti.
alla mente. Nel caso del Rocciamelone,
plice ammasso di rocce da La montagna è sempre sta-
L'arrovellarsi del pensiero
l'ascensione è motivata dalla fede e
scalare e dominare". Oggi ta una fonte inesauribile
si attenua e ciò consente di
devozione per la Madonna.
corriamo appunto il rischio di ispirazione, di elevazio-
scrutare con maggiore chia-
di considerarla tale se non ne spirituale e di stimolo
rezza non solo nel proprio
ci decideremo ad osservarla al pensiero superiore per
intimo, ma anche attorno
con una diversa percezione. scienziati, artisti, letterati
a sé, e mettere così a fuoco
Credo che proprio questa e poeti. Fra essi troviamo
dettagli della vita e della na-
sia la sfida che l'alpinista Guichonnet e Pauli per la
tura sovente insospettati. Di
contemporaneo deve racco- storia e l'archeologia del-
riflesso, possono venire in
gliere per dare un senso alla la montagna; Samivel per
mente soluzioni a problemi
propria attività, per non fare la narrativa e la leggenda;
che sembravano insolubili,
degenerare la frequentazio- Segantini e Delleani per la
oppure affacciarsi ricordi
ne della montagna in un pittura.
dolci e consolatori nonché
mero esercizio muscolare o Anche il celebre scrittore
sensazioni nuove di forza
in una pratica finalizzata al Mario Rigoni Stern era in
quando poco prima si era
puro spettacolo.
perfetta sintonia con tali
assaliti da depressione e
Psicologicamente travolti concetti; un suo significativo
dal guinness dei primati, si pensiero testualmente reci-
In conclusione, ritengo di
è permesso che lo spirito si ta: "Quando andiamo per i
poter affermare che se l'al-
boschi stiamo in silenzio ad
pinista apre gli occhi dello
Sono pertanto fermamen- ascoltare le voci degli alberi,
spirito e alimenta la propria
te convito che si debba far sono tante e fanno un coro
innata tendenza allo stupo-
evolvere l'alpinismo verso al Creatore. Siamo rispetto-
re di fronte alle bellezze del
forme più attente alla di- si del nostro andare perché
creato, si può ritenere un pri-
mensione interiore dell'uo- è come essere in un grande
vilegiato, in quanto è in gra-
mo. Del resto, il concetto di tempio. Un luogo dove il
do di godere con totale ap-
ascesi verso una condizione pensiero si può raccogliere
pagamento del meraviglioso
spirituale di felicità, come e sviluppare in meditazione
mondo della montagna.
pienezza di vita e raggiungi- sulla vita, sulla bellezza del
E quando per motivi ana-
mento del bene, è introdotto Creato, sulla nostra fugge-
grafici non gli sarà più pos-
da Dante nella Divina Com- vole esistenza".
sibile raggiungere le vette,
media: "Et elli a me: ‘Questa Sulla base di queste consi-
gli rimarrà la risorsa dei ri-
montagna è tale / che sem- derazioni, la mia modesta
cordi e della contemplazio-
Pastore dell'Essere
Muntagne Noste
Muntagne Noste
L'intervento del nostro presi- che ovvio: la montagna aiuta!
vere e di andare in montagna sui sentieri, specialmente da
dente Annibale Salsa al con- È in quest'ottica che vor-
a cui ha risposto con estrema solo. Si può dire che preferi-
vegno "Sentieri di salute – I rei parlare della particolare
verità e semplicità, come è sco le pietraie, attraversarle
saperi della montagna che esperienza di un alpinista
d'altronde nel suo stile.
per lungo per largo".
aiuta", organizzato dalla se- del CAI, che nonostante un
È evidente il ruolo della È anche vero che l'handicap
zione CAI-SAT di Riva del handicap fisico, occorsogli
montagna: "Per me è una non gli ha permesso di ef-
Garda e dal gruppo Soprai- molto giovane e che ha con-
soddisfazione da sempre fettuare ciò che sperava da
mille nei giorni 14-16 no- dizionato pesantemente la
andare in montagna, finché giovane: "Il mio handicap è
vembre 2008, è stato un for- sua vita - e sotto certi aspetti
riesco cerco di frequentar- stato un fatto non positivo,
te richiamo ed un impegno a l'attività alpinistica – è stato
la al massimo, perché mi specialmente all'inizio è sta-
riflettere sulla montagna.
in grado di compiere singo-
dà gioia, mi dà tutte le cose to molto negativo.
Una lezione quella di Salsa lari imprese.
belle che uno può avere Prima andavo poco, pochis-
del 'ambivalenza,
che, richiamando concetti di Non solo è un esperto cono-
nella sua esistenza dopo la simo in montagna, perché
antropologia, filosofia ed al- scitore delle nostre vallate,
famiglia. È una gioia, la li- avevo altri problemi (il lavo-
tre scienze della psiche, ha non esiste un angolo di mon-
berazione – diciamo - dalla ro, la famiglia), comunque
posto l'accento su come il tagna che non abbia percor-
vita della città, anche se io la
Club Alpino debba andare so nella sua cinquantennale
città non la frequento molto,
"oltre la siepe", oltre un'idea operosità, in particolare ha
quando faccio un'escursione
di montagna che è solo spa- attraversato innumerevoli
penso con una specie di sor-
zio ludico, in cui misurare sentieri, da quelli delle anti-
riso alla gente che è in giro
la performance sportiva. Il che transumanze ad itinerari
per via Roma o per i corsi. E
territorio montano, ambiente sconosciuti ai più.
inoltre ti aiuta a non pensare
fragile, può tornare ad esse- Preferibilmente da solo, ma
a certe bruttezze, ti aiuta psi-
re spazio vitale, "luogo della anche in compagnia, è salito
cologicamente. E poi a me
fascinazione - dove la fascina- su tutte le cime della Valle di
piace tutto: mi fermo a vede-
zione è ambivalenza perché Susa e Val Sangone e dintor-
re le stupidaggini, magari il
è attrazione e repulsione al ni, ha scalato infinite vette dal
fiorellino, che in compagnia
tempo stesso - dove possiamo Monte Bianco al Monte Rosa
tornare a sentire la montagna al Gran Paradiso, ha parteci-
Non ho mai trovato un po-
percorrendone i sentieri". pato alla spedizione del CAI
sto dove dico: "Questo po-
Sentieri quindi che divengo- al campo base del K2 nel 2004
sto qua non mi piace". Mi
no sentieri di salute come me- e a numerosi trekking, tra cui
piacciono tutte le montagne,
tafore dell'alleanza fra psiche uno che includeva l'ascensio-
le vallate dove sono andato, l'handicap è stato una cosa
e natura in montagna.
ne all'Island Peak (6189 m di
ognuna ha il suo pro, ognu- che nel tempo mi ha portato
Si tratta di concetti di non cui 100 m di corda fissa al ver-
na ha il suo contro: una ha a non fare certe cose, a farne
immediata comprensione, i tice di cresta); è stato fra i pri-
più fiori, l'altra più pietre. invece altre. Se ti manca un
richiami al filosofo tedesco mi ad usare le ciaspole nelle
Io poi sono un appassiona- pezzo del corpo, certe cose
Martin Heidegger sono evi- nostre vallate più di quaranta
to di pietre, mi affascinano non puoi più farle, magari
denti, ma è facile intuire che anni fa, quando esse erano ben
moltissimo: le pietraie mi provi a fare solo qualcosetta.
sotto l'aspetto propriamente lungi dall'essere di moda.
attirano, mi piace cammi- A causa del mio handicap
filosofico e psicologico si na- Gli sono state poste alcune
narci sopra. Allora quando purtroppo moltissime volte
sconde un dato di fatto, più domande sul suo modo di vi-
posso vado sulle pietre, non durante le escursioni sono
Muntagne Noste
Muntagne Noste
dovuto tornare indietro; ho fiato ed energie a chi, affatica-
L 'Au.Di.Do. nasce nel 1993, del soggetto.
fatto certe cose specialmente to, continua a procedere per
un periodo in cui non si parla Dal 1998 il CAI di Alpigna-
da solo, fino ad un certo pun- non essere di peso al gruppo.
ancora di diversamente do- no concorre insieme ai vo-
to magari potevo salire, ma Il piacere di scoprire e per-
tati, il termine utilizzato cor- lontari dell'Au.Di.Do. per
poi dovevo anche scendere e correre assieme a lui i sentie-
rentemente è Handicappato. il raggiungimento di que-
allora giravo indietro. Perché ri è accompagnato da notizie
Sembra una cosa secondaria sto obiettivo, organizzando
scendere è sempre più diffi- storiche, curiosità, proverbi,
la differenza fra Handicap- numerose gite alla scoperta
cile già per chi ha due mani, aneddoti che rendono il
pato e Diversamente Dota- delle bellissime vallate cir-
per me ancora di più!".
cammino ancora più stimo-
to, ma non è così. Handicap- costanti.
Le imprese più notevoli le lante e leggero.
pato nella cultura generale Per i ragazzi che frequen-
ha realizzate quasi sempre È stato – e lo sarà ancora –
significa persona con dei li- tano l'associazione si tratta
da solo, perché "in solitaria guida e maestro per tanti
miti fisici o psichici, della delle uniche (o quasi) oc-
è una cosa che sento tra me di noi, in special modo per
quale vengono esaltati solo casioni per trascorrere una
e me, quando sono da solo coloro che sono entrati in re-
i limiti, con la conseguente giornata un po' diversa dal
sono felice, non è che non lo lazione con la montagna in
tendenza all'isolamento nei solito lontano dal caos citta-
sia quando sono in compa- tarda età, facendogliela co-
gnia, ma quando sono solo noscere, apprezzare ed ama-
confronti dei Normodotati; dino ed immergersi nel ver-
ho un'altra cosa nel cuore, re, così come la ama lui.
l'handicappato è quindi co- de della natura e godere del-
un'altra cosa nella testa".
A pieno titolo lo si può de-
stretto a vivere con altri han- la bellezza di questa insieme
Ciò su cui vorrei porre l'ac- finire Pastore dell'Essere per
dicappati oppure nell'am- ai propri amici.
cento - oltre alla sue straordi- il suo modo di frequentare
biente protettivo, ma chiuso, Grazie alla disponibilità del
narie performance a l'è un ca- la montagna.
della famiglia, trattato come CAI alpignanese si è sempre
mus quando sale sui percorsi E per concludere citiamo
un eterno bambino. La de- riusciti a "costruire" insie-
più impegnativi e difficili con ancora le parole del nostro
finizione di Diversamente me un itinerario ogni volta
una leggerezza e grazia am- presidente generale Salsa: "
Dotato è decisamente più diverso ed accessibile a tutti
mirevoli – è la rara capacità Chi percorre i sentieri impa-
ottimistica, poiché le limi- i partecipanti. Questo ha fat-
che ha dimostrato in tutta la ra a sentire la montagna. Il
tazioni della persona ven- to sì che chiunque indiscri-
sua vita: è un generoso e in- sentiero deve essere sentito
gono viste come diversità minatamente potesse par-
da chi lo percorre, da chi lo
da quello che è lo standard teciparvi, nel rispetto delle
È in grado di "prendere per frequenta. Il sentiero è il cor-
riferito ai cosiddetti Normo- capacità e dei tempi di ogni
mano" chi alla montagna si done ombelicale antropizza-
dotati. Diversità che non è Soggetto.
avvicina muovendo i primi to tra quello che è la natura
segno di emarginazione, ma Discorrendo con i volontari
incerti passi e pian piano in- e quello che è l'esperienza
occasione di ricerca di abi- dell'Au.Di.Do ed osservan-
fondergli sicurezza e fiducia soggettiva. Di qui l'impor-
lità di cui il soggetto stesso do i ragazzi nel corso delle
in se stesso. Anche se sale tanza dell'associazionismo
non è a conoscenza e quindi gite, si è potuto apprendere
rapido e veloce, quando è nel alpino di salvaguardare, tu-
non utilizza. Scoprire que- come questi ultimi traggano
gruppo è sempre l'ultimo a telare e promuovere la cura
ste abilità latenti e sfruttar- un gran beneficio da queste
fare da ramassa. Spesso con la dei sentieri. Prendersi cura
le sarebbe sicuramente uno giornate tra la natura. Essi
scusa di ammirare il paesag- dei sentieri per avere cura
strumento di crescita, se non appaiono decisamente più
gio si ferma e nel frattempo delle persone!".
addirittura un miglioramen- rilassati e sereni. I soggetti
mostra cime e vette per far
Anna Gastaldo
to dell'autonomia personale più autonomi senza alcuno
riprendere, in modo discreto,
Muntagne Noste
Muntagne Noste
stimolo da parte dei volon- pagnano, due o tre volte l'an-
Proponiamo due escursioni effettuate in Valle, che tengono conto delle caratteristiche citate
tari si rendono disponibili no, gli amici dell'Au.di.Do.
ed aiutano chi, invece, ha alla scoperta della natura. È
FORTE DI BRAMAFAM (1447 m)
più difficoltà standogli vici- veramente bello leggere la
no durante il tragitto.
gioia negli occhi dei ragazzi
Località di partenza:
Bardonecchia (1250 m) - stazione F.S.
È come se la natura in tut- che per la prima volta vedo-
te le sue forme in un certo no un animale selvatico o
Descrizione: dalla stazione F.S. di Bardonecchia (trasporto gratis per gli utenti con tes-
senso annullasse le possibili ascoltano lo scroscio di un
serino giallo e possibilità di utilizzo dei servizi igienici della stazione) ci incamminiamo
tensioni pre-esistenti tra al- ruscello di montagna. Que-
in direzione Melezet, lasciamo in breve la strada asfaltata, per inoltrarci in un comodo
cuni ragazzi donando all'in- sto ci porta a cercare sempre
sentiero nel bosco che ci porta alla meta.
tero gruppo un determinato nuovi itinerari da proporre,
Grazie alla disponibilità dei volontari, che si occupano del recupero funzionale del forte,
adatti alle loro capacità.
ci dividiamo in 2 gruppi e procediamo alla visita guidata e strutturata secondo le poten-
Tenendo conto che spesso i
zialità del gruppo. La giornata uggiosa e fredda ci vede sotto la tettoia per il pranzo, ri-
ragazzi non sono ben equi-
parati dal vento ma soddisfatti e grati per l'ospitalità. Non ci resta che tornare sui nostri
paggiati e che l'associazio-
passi, il treno non aspetta!!!
ne si basa principalmente
sull'attività di volontari, le
GIRO DEL LAGO PICCOLO DI AVI-
risorse economiche vanno
GLIANA – DINAMITIFICIO NOBEL
dunque ben dosate.
Località di partenza: area attrezzata
Alice De Paoli
Dislivello: inesistenteDescrizione: poco oltre il bivio per Giaveno, il bus ci lascia nei pressi dell'area attrezzata (servizi igienici del bar) e, dopo aver sorseggiato un buon caffè, cominciamo la passeg-giata. Gli animali presenti nel parco catturano subito l'attenzione di noi tutti e, procedendo in allegria, concludiamo il giro. Pranzo al sacco, con possibilità di rifugio al bar in
Partecipanti alle escursioni senso di equilibrio ed ugua-
caso di mal tempo.
al Forte di Bramafan e glianza: non si respira aria di
La giornata prosegue con lo spo-
al Lago Piccolo di Avigliana
sofferenza, ma si ha la sen-
stamento ai "Bertassi", per la visita
sazione di essere in un posto
guidata al dinamitificio; anche qui
dove tutte le persone sono
l'interesse è alto e l'emozione non si
considerate uguali, accetta-
te per quello che sono, per
quello che possono dare.
Con vero piacere alcuni soci
del CAI Alpignano accom-
I pericoli della montagna
Muntagne Noste
Muntagne Noste
Le fasi che precedono lo svol- si faccia del male, oppure
importanti: fino a quando è
Dove operate con gli elicot-
gimento di una gita in mon- che noi ci si renda oggetto di
scattato qualcosa dentro me,
tagna, sia che si tratti di una una caduta.
qualcosa che mi ha fatto av- In considerazione del fatto
semplice escursione che di Partendo da un presupposto
vicinare al Soccorso Alpino.
che da molti anni il Soccor-
incredibilmente,
una salita in parete oppure ormai noto, che è inopportu-
Nello specifico di cosa ti oc- so Alpino viene annoverato
di una scialpinistica, posso- no intraprendere un'escur-
nel sistema di emergenza
no essere motivo di riflessio- sione da soli, valuteremo le
Faccio parte del consiglio 118, che vuol dire interve-
ne, di attenzione, talvolta di cose da fare al fine di riusci-
nazionale del CNSAS e sono nire 24 ore su 24 sia per in-
stati febbrili - e perché no - re a gestire l'incidente.
vice delegato regionale. Fun- terventi in ambiente alpino
anche di grandi emozioni.
A questo punto possiamo
zioni queste che comporta- che per gli incidenti stradali
Infatti, quando la decisione provare a suddividere gli
no numerose attività, tra il di giorno, significa operare
di andare è presa, è consue- incidenti in due grandi fa-
Consiglio Generale, la De- praticamente ovunque. Cioè
tudine vivere il censimento miglie, e cioè quelli nei quali
legazione e le stazioni spar- in tutte quelle differenti si-
di tutte quelle cose che si ri- l'infortunato è in grado di
se in Piemonte. Mi occupo tuazioni, nelle quali l'uso
tengono necessarie o super- autosoccorrersi e quelli per i
anche di aggiornamento e dell'elicottero consente di
flue per tale scopo.
quali è necessario l'interven-
formazione dei tecnici, con ottenere una sicura rapidità
Mentre si mette nello zaino to del Soccorso Alpino.
la Scuola Nazionale. Di con- di intervento.
questo o quello, la mente ci Per conoscere meglio questi
torno a queste due attività,
Ma quando vieni allertato
conduce ad immaginare la ultimi, ho pensato che do-
si aggiungono anche i turni
per un incidente grave, sia
natura e gli scenari che po- mandarlo ad un tecnico di
di elisoccorso, nella base di
che si tratti del recupero di
tremo vedere, al piacere che elisoccorso fosse la cosa mi-
Collegno, vicino a Torino.
un alpinista ferito o decedu-
si proverà nel raggiungere gliore. Da qui nasce l'inter-
Complimenti! Chissà com'è
to che di un incidente stra-
una sella o una determinata vista ad un amico che rive-
fitta la tua agenda…
dale, cosa provi, quali sono
cima che ci siamo preposti ste ruoli al vertice nel Corpo
Infatti è così piena che il pa-
le emozioni che vivi dietro
come obiettivo. Spesso, sol- Nazionale del Soccorso Al-
radosso è proprio quello che
agli occhiali scuri?
tanto per vedere che cosa c'è pino e Speleologico.
– pur vivendo in montagna Va detto che la figura del
dall'altra parte.
Da quanti anni sei nel
ed avendo fatto di essa quasi Tecnico del CNSAS prevede
Ma la cosa buffa è che, in-
CNSAS e qual'è stata la ra-
una professione - mi ritrovo un iter formativo fatto di fre-
credibilmente, non trovere-
gione o i motivi che ti hanno
a non aver più tempo per quenti esercitazioni e simu-
mo mai spazio per infilare
portato a farne parte?
andarci, in montagna!
lazioni, finalizzate a conferi-
nello zaino… un incidente. Sono nel Soccorso da cir-
Quindi presti servizio an- re capacità e professionalità.
Forse è una rimozione per ca 30 anni. Vivo e lavoro in
che sugli elicotteri?
Fatta questa premessa, quel-
esorcizzare la paura, o forse alta Val Susa, e fin dai tempi
Sì, da una ventina d'anni.
lo che si vive "dietro agli
perché inconsciamente non della scuola era un diverti-
A tuo giudizio si tratta di occhiali scuri", è un fatto
possiamo pensare che possa mento per me e per i miei
puramente soggettivo. Abi-
succedere qualcosa a qual- amici andare in montagna.
Se consideriamo la frequen- tuati come siamo ad opera-
cuno, non è mai una cosa da Ci andavamo tutto l'anno.
za ed anche la tipologia delle re in situazioni critiche che
"prendere con sé".
Poi c'è stata l'iscrizione al
richieste che è sempre molto richiedono determinazione
Alle volte però le cose non CAI, i primi corsi per ap-
variegata, posso dire che e concentrazione, poco re-
vanno per il verso giusto e prendere le tecniche specifi-
alle volte ci si espone mag- sta per gli aspetti emotivi.
può succedere che qualcuno che e con esse le prime salite
giormente, altre meno.
Tutt'al più, ad intervento
Muntagne Noste
Muntagne Noste
finito, si può commentare il aver partecipato ad un son-
che magari ha trascorso la
mai avuto paura?
tipo di incidente. Durante le daggio in una valanga, ven-
notte all'addiaccio, vittima Se non avessi paura, non
operazioni, no di certo.
ga ritrovata la salma di una
del maltempo, dal recupe- potrei fare queste cose: non
Quindi gli stati emozionali Guida Alpina: è capitato…
rare un alpinista caduto. potrei nemmeno andare in
sono davvero pochi, lascia- ecco, forse in quel caso, si
Quando un corpo precipita montagna. La paura ti ac-
mi dire, per fortuna. Adesso vive una sensazione diversa,
lungo una parete di roccia compagna sempre, la paura
una domanda più cruda, perché in quella circostanza
oppure su di un ghiacciaio, è la cosa che ti porta a riflet-
più diretta: quante facce davanti a noi non c'è soltan-
difficilmente rimane intatto. tere, che ti fa ragionare sul-
può avere la morte?
to un corpo senza vita, ma un
Talvolta persino il riconosci- le cose, prima di agire. La
Come dicevo, dopo tanti anni professionista della monta-
mento diventa complesso. paura ci permette di vivere.
si arriva ad una situazione gna, uno che la montagna la
Quando i corpi sono strazia- Bisogna saperla gestire, que-
nella quale la concentrazio- conosceva profondamente.
ti, quando i resti sono spar- sto sì, ma fa parte del gioco.
ne è talmente alta che non A quel punto ci si può sof-
si sul terreno circostante…
Per concludere, osserverei
fermare a cercare sul suo
allora il sacco salma aiuta,
che di cose ne hai dette a
viso l'ultima espressione, a
coprendo la visuale.
sufficienza, e dalle tue pa-
rivivere la sua esperienza,
Ma non credo ci siano corpi
role si evincono notevole
i sacrifici e tutto il resto: ed
sfracellati, no?
impegno e forte passione,
allora capita che ci si chieda
Per fortuna di tutti, non è
due ingredienti essenziali
come possa essere successo,
così. Tant'è vero che parlan-
per svolgere questo tipo di
perché si sia dovuto pagare
do in termini percentuali i
attività.
un tributo così alto alla mon-
numeri sono molto bassi.
A questo punto ringrazio
tagna… ma è un attimo, poi
Buona parte degli interventi
te per il tempo dedicato e
tutto riparte.
infatti è riferita ad incidenti
tutti i volontari per quello
Quindi i soccorritori li pos-
che noi definiamo stagionali
che fanno, perché è molto
siamo paragonare a degli
o quotidiani, nel senso che
importante per la società e
automi, a delle macchine
la maggior parte sono per
per tutti noi appassionati
prive di emozioni?
incidenti sulle piste, oppure
di montagna.
Assolutamente no. Come ho
persone travolte da slavine
Gianni Pronzato
Esercitazione del Soccorso Alpino
hai tempo per soffermarti su già detto, si tratta di persone
o da valanghe nella stagione
quello che va oltre alla serie esperte, che hanno supera-
invernale e/o primaverile,
di operazioni e di movimen- to numerose selezioni e che
per scivolate su sentiero o in
ti, che sono scolpiti nella tua hanno sviluppato la capaci-
parete, oppure per i mancati
mente e che l'intervento ri- tà di controllare i propri stati
rientri di cacciatori e cerca-
chiede. È necessario restare emozionali.
tori di funghi in altre stagio-
estranei agli accadimenti,
Ma è vero quel che si dice,
ni dell'anno. Questo per ci-
pur nel rispetto degli aspetti
che i corpi di coloro che sono
tare alcune operazioni per le
talvolta tragici, che l'inciden-
precipitati sono immagini
quali veniamo allertati; ma
te comporta.
difficili da dimenticare?
ve ne sono molte altre che
Tuttavia può succedere che Senza dubbio c'è una bella
sono parimenti importanti,
durante un'operazione di differenza tra soccorrere un
come suicidi o altro.
soccorso, per esempio dopo escursionista infreddolito
Un'ultima domanda: hai
Imprese casalinghe
Muntagne Noste
Muntagne Noste
L'8 luglio scorso
C ha detto che per effettua- di Germano, si intrufolavano
vento (peraltro già segnala- effetto-vela e cercavano di
re un'impresa alpinistica si nella boscaglia bordeggiante
to in precedenza) provocava raggiungere il cielo, luogo
debba volgere lo sguardo il sentiero che fiancheggia la
una nuova e più preoccu- certo non congeniale a loro,
verso la severa parete Nord via e subito si rendevano
pante caduta di entusiasmo, causando lo sconforto nel
dell'Eiger o verso i ghiacci conto che l'opera avrebbe
perché il maestrale soffiava gruppo, tranne che in Alfre-
pietrificati del Cerro Torre o richiesto dosi di impegno e
impetuoso con lunghe e ri- do il quale, con sacro furore,
intrepidi alpinisti
simili esotici traguardi?
fatica non previste; tuttavia,
petute raffiche lungo le pen- si scagliava sugli stentati ar- Momenti del risanamento della via
Molto più semplicemente colmi di ardita volontà si
dici del monte Pirchiriano.
busti svellendoli a colpi di
Intersezionale alla Sacra
ci si può guardare attorno e accingevano ad estirpare e
Per riprendersi dallo shock sega e scure.
(Foto di Germano Graglia)
cercare così qualche guaio tagliare ciuffi d'erba, rovi e
i quattro si rifocillavano,
nel quale infilarsi restando giovani virgulti di quercia.
dopo aver atteso Alfredo
molto vicino a casa, con mi- Ma la sorpresa era in aggua-
che si era attardato ad estir-
nima spesa e sicura soddisfa- to dietro l'angolo: un tronco
pare con puntigliosa meto-
zione di avventura e scariche di notevoli dimensioni era
dicità quanto gli impediva
di adrenalina. E' con questo precipitato dall'alto, schian-
il passo; in occasione della
spirito che l'8 luglio scorso tandosi sul sentiero e trasci-
sosta alimentare i quattro
una sparuta squadra di in- nando con sé altre piante di
si consultavano in sostanza
trepidi alpinisti si incammi- più modesta taglia.
sull'opportunità di prose-
nava verso l'audace impresa Dopo un piccolo ed imper-
guire o meno nell'impresa,
di ripulitura della via Inter- cettibile crollo morale il
finché il recupero delle forze
sezionale di arrampicata alla gruppo, armato di roncola
e dell'ardore li convinceva a
Sacra di San Michele.
e seghe di ridotte dimensio-
dismettere i panni dell'agri-
Mosso dal nobile sentimento ni, iniziava a rimuovere gli
coltore e a vestire quelli
di riportare ad atavico splen- arbusti cercando di liberare
dell'alpinista. Così, indos-
dore la suddetta via, Germa- il sentiero; ma – ahimé - il
sati casco ed imbragatura,
no ha richiamato a sé quanti tronco maggiore non pote-
dopo aver attrezzato una
più volontari possibile, ma va essere rimosso per la sua
corda doppia si ingegnava-
a presentarsi al richiamo in mole, che avrebbe richiesto
no a lanciare nel vuoto le
quella tersa mattina di luglio l'utilizzo di una motosega
funi che dovevano sorreg-
eravamo solo tre volenterosi professionale. Quindi chi
gerli. Purtroppo a causa del
e incauti sprovveduti: Al- vuole ora avventurarsi sul
vento non atterravano nei
fredo, vera macchina bellica tracciato dovrà scavalcare
posti voluti, ma a diverse
nella guerra ad erbe, cespu- il residuo fusto o inchinarsi
decine di metri di distanza
gli ed alberi che infestavano alla sua maestà e passarci di
nonostante il loro zelante
la via, Mario, fine conoscito- sotto.
re botanico della valle segu- Era intenzione della squa-
Con tutto ciò la discesa veni-
sina e lo scrivente, novizio a dra di calarsi in corda dop-
va intrapresa sino alla sosta
tali edificanti opere.
pia lungo la via per pro-
sottostante, dove giunge-
Giunti alla frazione San Pie- cedere alla bonifica, ma
vano non senza difficoltà:
tro di Sant'Ambrogio, i quat- giunti al cospetto del settore
benché le corde fossero ben
tro, guidati dall'esperienza dei torrioni, un impetuoso
tese, queste si alzavano con
Muntagne Noste
Muntagne Noste
Dopo aver trattenuto a sten- vano costretti a rimuoverlo
La via Intersezionale alla di vetta. Con le sue 25 lun-
to Alfredo dal disboscare dal viottolo per consentire il
Sacra di San Michele è sta-
ghezze è forse la più lunga
l'intera area, Germano di- transito, quindi con veemen-
ta definitivamente ripulita della Val Susa, ed è senza
chiarava una tregua e indi- za si davano a menare colpi
dopo vari tentativi, il 6 ago-
dubbio un fiore all'occhiello
cava la via per riguadagnare a destra e a manca per termi-
sto 2009 a cura di Germa-
per tutti noi dell'Intersezio-
il sentiero appena disbosca- nare l'impegnativo lavoro.
no, Mario e Alfredo.
nale, che ne abbiamo fatto
to, che avrebbe riportato Purtroppo per loro, a quel
Curiosità: la via Intersezio-
dono al comune di Sant'Am-
l'ardito manipolo all'auto, punto uno sciame di vespe
nale alla Sacra di San Mi-
dove decidere sul da farsi – disturbato nella sua tran-
chele è stata tracciata nel
Germano Graglia
(che voleva dire ripulire dal- quillità da tanta operosità -
lontano 1993 in occasione
la base il sentiero che porta attaccava i malcapitati, trafig-
del Convegno L.P.V. ospita-
all'attacco della via dell'In- gendo con i loro pungiglioni
to alla Sacra ed organizzato
due di essi e costringendo
dall'Intersezionale Val Susa
Pervenuti ai piedi delle rocce la squadra a ripiegare su la-
e Val Sangone. Per anni il
sulle quali sorge la Sacra di voretti più dolci e tranquilli
CAI Pianezza ha avuto cura
San Michele, si provvedeva di moderato giardinaggio.
di mantenere efficiente det-
a ripristinare la segnaletica Come sia andato il resto del-
ta via di roccia, grazie alla
necessaria a raggiungere la la giornata al sentiero con la
disponibilità di alcuni soci
via, ormai nascosta da una consueta sosta del pic-nic, lo
volenterosi. Ormai era-
lussureggiante vegetazione. scrivente non può testimo-
no quasi tre anni che non
A quel punto i quattro si lan- niarlo, perché richiamato a
veniva effettuata alcuna
ciavano in gruppo compatto valle da pressanti impegni:
manutenzione né ordina-
e a testa bassa nell'intrico ma pare che l'andazzo sia
ria né straordinaria. Siamo
amazzonico della boscaglia stato quello delle ore prece-
veramente orgogliosi che
e a fendenti di falcetto, for- denti, ossia un duro lavoro
ora l'itinerario sia di nuovo
bici e roncola, giungevano seguito da un risultato sod-
percorribile grazie al no-
finalmente a ritrovare i pri- disfacente, con la certezza di
stro lavoro. Peccato che il
mi anelli resinati, testimoni aver fatto qualcosa di utile a
Comune di Sant'Ambrogio
dell'attacco della via di ar- noi e a tutti gli altri fruitori
l'abbia ignorato, per dedi-
della via Intersezionale e la
care le sue attenzioni alla
La ripulitura e la sistema- convinzione che con un pic-
via ferrata che – a nostro
zione dello spiazzo inclinato colo impegno (e tanta scher-
avviso - non riceve dai suoi
prospiciente la via richiede- zosa enfasi nel riferirlo) tutti
costruttori tutte quelle at-
va altro tempo e lavoro, ma i soci possono dedicare una
tenzioni che ha avuto la via
il risultato ottenuto appari- giornata alla pulizia di sen-
va pienamente apprezzabi- tieri e vie di arrampicata, così
Anche se non più nomina-
le: a quel punto, il gruppetto care ed utili a noi che andia-
ta, quest'ultima è saltuaria-
si dedicava alle rifiniture ri- mo per monti, magari evitan-
mente frequentata da pa-
discendendo per il sentiero. do di farsi mordere dai ragni
recchi alpinisti che lasciano
Giunti ad un intrico di rami come è successo a Mario.
le loro impressioni sul libro
e liane da giungla si vede-
Roberto Porzio
nuove tipologie di traumi nello
Muntagne Noste
Muntagne Noste
T roppo perfetti, troppo veloci: gli sci si sono LE TEORIE SUL CARVING
menti associati, menisco e strutture ossee,
lassità viene testata cercando di stirare il
evoluti e consentono curve impossibili, fan-
L'Università degli Studi di Venezia ha con-
è causa correntemente del 30-40% circa di
legamento aperto, e per ovvie ragioni que-
no sentire campione un dilettante e feno-
cluso l'analisi dei dati forniti dal Pool Sci
tutte le ferite alpine. (segue commento)
sto non può essere fatto inizialmente dal
meno un agonista. Ma le nostre povere gi-
Italia con i seguenti elementi che riguarda-
medico. Una volta che si è provveduto ad
nocchia umane sono le stesse dai tempi di
no direttamente lo sviluppo del carving.
INCIDENZA DI FERITE AL GINOCCHIO
alleggerire il dolore (circa dopo 5-7 giorni)
Adamo, ed oltre un certo limite cedono.
1) Lo sci Carving ha cambiato il modo di
si può provvedere all'intervento chirurgi-
Fino al 1995 lo sci aveva una forma lineare,
sciare e, a causa della dinamica e delle forze
In Scozia si verificano ferite al ginocchio in
co o conservativo grazie all'uso di un tuto-
con un impercettibile restringimento nella
nuove imposte dalla geografia della strut-
numero di 1 ogni 1218 giorni di sci. L'in-
re (una volta si ingessava).
parte centrale e raggiungevano lunghezze
tura, l'attrezzo è pericoloso. Ne consegue
troduzione dello sci Carving - che possiede
Grado 1: nessuna lassità nel legamen-
superiori ai due metri per persone di media
che gli incidenti aumentano, magari non
migliori caratteristiche nel girare – compa-
to quando stirato, poche o nessuna fibra
altezza. L'idea rivoluzionaria portata avanti
con la stessa legge vista per l'incremento
rata inizialmente allo sci tradizionale indi-
dalla Head e dalla Fischer fu quella del Car-
del carving nel mercato dello sci, ma alme-
cava un aumento nel numero di incidenti
Grado 2: qualche lassità nel legamento ma
ving, dello sci sciancrato, stretto nella parte
no con un aumento numericamente pro-
al ginocchio. Tale dato veniva rilevato dai
è presente un definito segno di trazione
centrale e largo in punta e in coda. Oggi Car-
porzionale al precedente incremento.
team di sciatori all'inizio dell'utilizzo del
(cambiamento di colore) su qualche fibra,
ving è un aggettivo desueto, perché tutti gli
2) La rivoluzione Carving non ha portato
Carving negli anni ‘90.
ma non su tutte.
sci sono ormai così, e le loro lunghezze non
alcun incremento nel numero degli inci-
Questo rischio pare ora diminuito, ed in-
Grado 3: completo cedimento del lega-
superano i 180 cm.
denti sugli sci, poiché le rilevazioni indi-
fatti negli ultimi 5 anni si è capito che in
mento, tutte le fibre girate (strappate).
Altra innovazione è stata l'introduzione di
cano che non vi è stato alcun incremento
effetti il Carving protegge da infortuni
spessori sotto lo scarpone (le famose plac-
significativo negli anni in cui avveniva
coloro che iniziano lo sport dello sci con
Le osservazioni che seguono sono le po-
che della supertecnica). E' una legge fisica:
l'impetuosa crescita di presenze Carving
il Carving, che non devono adattare un
tenziali indicazioni di un serio danno al
se si allunga il braccio di leva, il cambio di
in pista. Conclusione: il Carving non ha
nuovo stile e di conseguenza sono meno
ginocchio, per le quali è richiesta al più
direzione diventa più rapido: ma tutto ciò
introdotto alcun elemento di pericolosi-
propensi ad incidenti. Tuttavia, mentre la
presto una visita medica:
richiede una maggiore forza e oltre un certo
tà nello sci tale da alterare le percentuali
maggior parte degli infortuni al ginocchio
Ovvia deformità del ginocchio.
limite i legamenti si deteriorano o addirittu-
registrate quando lo stesso non esisteva. I
ha come esito una prognosi favorevole,
Totale incapacità di sostenere 4 passi sulla
ra si lesionano. Tutto ciò si traduce in una
numeri cancellano completamente la pri-
alcune ferite possono portare a serie com-
gamba infortunata
riduzione della traumatologia ossea a carico
ma teoria: il Carving non ha alterato gli
plicazioni e persino all'impedimento del
Ginocchio molto gonfio entro le prime 2
di tibia e perone ed in un incremento delle
indici di pericolosità dello sci.
proseguimento dello sport dello sci.
ore dall'incidente
lesioni capsulo-ligamentose del ginocchio.
Una diagnosi accurata e l'uso di buoni e
Ginocchio bloccato per inabilità a piena
Tali lesioni si possono valutare intorno al
TRAUMI DEL GINOCCHIO
adeguati trattamenti sono infatti essenzia-
30-40 % fra le lesioni di vario tipo al ginoc-
I traumi al ginocchio sono sempre stati un
li per un buon recupero da parte dell'in-
Severa tensione alla digitopressione
chio sul totale degli incidenti di sci.
problema per gli sciatori alpini. Nei primi
Di questi incidenti un 20-25% interessano il
anni di questo sport le fratture della par-
Un piccolo ammontare di gonfiore è nor-
collaterale mediale, un 10-15% interessano il
te bassa della gamba (tibia e perone) era-
VALUTAZIONI DEI TRAUMI AL GI-
malmente inevitabile con qualsiasi mini-
crociato anteriore, e l'1% delle fratture del
no molto comuni, perché generate dalla
mo trauma del ginocchio e normalmente
piatto tibiale molte volte associate ad altre
trazione della forza di caduta trasmessa
La maggior parte dei danni al ginocchio
si sviluppa entro le 24 ore dall'incidente.
lesioni. Per il crociato anteriore e per il col-
senza il controllo dello sci. Il successivo
per gli sciatori comprendono quelli ai le-
La comparsa di un significativo gonfiore
laterale mediale si ha una maggiore casistica
sviluppo degli attacchi ha avuto un ruo-
gamenti, particolarmente il legamento col-
entro le prime 2 ore dall'incidente suggeri-
quando si scia veloci con frequenti salti. In
lo determinante nel ridurre l'incidenza di
laterale mediale. Come per gli altri lega-
sce fortemente la presenza di un'emartrosi
un 5-10% si hanno lesioni ai menischi in se-
queste fratture, ma sfortunatamente non
menti, esiste una graduatoria del danno da
(sanguinamento dentro l'articolazione del
guito a sciate veloci con cambi veloci di dire-
ha permesso molta protezione al ginoc-
1 a 3, a seconda della serietà dell'incidente
ginocchio), fenomeno che si verifica nel
zione, come ad esempio lo slalom speciale.
chio. Questa articolazione con i suoi lega-
e della lassità dei legamenti associati. La
75% dei casi. Ciò significa un danno al le-
Muntagne Noste
Muntagne Noste
gamento crociato anteriore. Tutti i casi di
DISTORSIONE DEL LEGAMENTO CRO-
spongono a questo scenario sono:
un trauma osseo associato, mentre una ri-
emartrosi devono essere riferiti all'ortope-
_ Tentativo di alzarsi mentre è ancora in
sonanza magnetica potrebbe rilevare altri
dico, che provvederà ad aspirare il sangue
L'incidenza del fenomeno ammonta al 10-
danni del tessuto molle (per esempio ACL
in ambiente sterile.
15% di tutti i traumi dello sci, ma viene
_ Tentativo di recuperare l'equilibrio da
Un'accurata descrizione dell'incidente
spesso diagnosticato tardi, se non addi-
una posizione squilibrata
Trattamento: Le distorsioni di primo e
aiuta inoltre nella diagnosi del trauma.
rittura ignorato. Sovente associato ad altri
_ Tentativo di sedersi durante la perdita
secondo grado dovrebbero essere immo-
La direzione in cui la gamba inferiore (par-
traumi delle strutture del ginocchio (es.
bilizzate in leggera flessione con appositi
te sotto il ginocchio) si muove nella caduta
MCL o/e menisco). Per quanto riguarda le
tutori, fino a che vi è dolore e gonfiore. Il
dirà quale strutture sono state coinvolte e
cause, le ricerche hanno identificato i tre
TRAZIONE ANTERIORE DELLO
grado terzo puo richiedere un trattamento
la velocità tenuta dello sciatore aiuterà a
principali meccanismi che predispongono
STIVALE (forzata)
chirurgico o l'applicazione di un apparec-
capire la gravità dell'infortunio.
al danno al ginocchio da sci alpino e sono
Il meccanismo della trazione indotta dello
chio gessato.
identificati come Piede Fantasma, causa
scarpone si verifica quando lo sciatore per-
Il trattamento tuttavia è controverso. In In-
TRATTAMENTI GENERICI PER TRAU-
trazione anteriore dello scarpone (BIAD)
dendo l'equilibrio cade all'indietro mentre
ghilterra, il trend generale è quello di aspi-
MI AL TESSUTO DEL GINOCCHIO
ed altri scenari classici.
tenta un salto. Instintivamente la gamba si
rare l'emoartrosi ed inizialmente trattare
Protezione, riposo, ghiaccio compresso
allunga in piena estensione, ma come risul-
con steccaggio ed intensa fisioterapia, per
ed alzare l'arto incidentato
PROFILO DEL PIEDE FANTASMA
tato lo sciatore atterra sulla coda dello sci
aiutare e dare forza al muscolo e sostenere
Bendaggio di crepe-cotone (Robert-
Si pensa che circa il 70% degli infortuni da
che forza la parte posteriorie dello scarpo-
l'articolazione. Negli USA ed in Europa si
Jones) applicato per almeno 24 ore o più
sci alpino sia dovute al meccanismo del
ne contro la pelle: questo spinge la tibia in
preferisce una prima artroscopia per la mo-
a seconda del dolore , rimpiazzato da una
Piede Fantasma. Questo si verifica quan-
avanti rispetto al femore, e come risultato
bilità ed il trattamento dell'arto. E' gene-
stecca in leggera flessione (Zimmer Cri-
do la coda dello sci in discesa (che agisce
si ha la rottura lel legamento. Spesso il sog-
ralmente sottinteso che se si desidera scia-
come piede fantasma), in combinazione
getto asserisce di avere sentito un "pop" o
re ad un buon o alto livello sarà necessario
Per traumi minori può essere sufficien-
con uno scarpone da sci bloccato poste-
uno "snap" accompagnato dal cedimento
un intervento chirurgico ricostruttivo; tale
te un minor grado di supporto (bendaggio
riormente, agisce come leva in un'unica
del ginocchio. Un'emartrosi si verifica nor-
intervento si può evitare, se il ginocchio
combinazione di forza di piegamento e
malmente entro la prima ora dal trauma.
è stabile, e sostituire con un trattamento
Può essere richiesto un sostegno d'ap-
torcimento attraverso la giuntura del gi-
conservativo. Altri consigliano l'utilizzo
poggio (stampelle o bastoni canadesi). Il
nocchio. Ciò non richiede un'alta velocità.
Diagnosi: La diagnosi è normalmente aiu-
di un tutore per una protezione maggiore.
peso d'appoggio può essere consentito
E' stato identificato un profilo tipico com-
tata dalla descrizione della caduta, dal-
È importante comunque ricordare che per
(anche se parzialmente, carico sfiorato) nel
prendente 6 elementi i quali, uniti insieme
la verifica dei legamenti medi collaterali
una buona guarigione dopo il trattamento
caso in cui il dolore lo permetta.
in caso di caduta, generalmente all'indie-
molli e dalla pena nel sopportare il peso
chirurgico è necessario un programma di
Antinfiammatori non steroidei (non
tro, generano questo tipo di danno.
corporeo. La presenza di emartrosi sugge-
cortisonici), salvo controindicazioni, per
1_ salita con braccio all'indietro
risce un terzo grado associato a danno al
almeno 5 giorni regolarmente
2_ sciatore sbilanciato all'indietro
legamento crociato anteriore e/o un trau-
FRATTURE DELLA TIBIA
Esercizi sui quadricipiti che devono es-
3_ anche al disotto delle ginocchia
ma alle strutture osse del ginocchio.
Incidenza: circa l'1,1% di tutti i traumi del-
sere mantenuti in assetto dopo ogni trau-
4_ sci in salita senza peso (bilanciato)
Valutazione: nella fase acuta il dolore im-
5_ peso nella parte interna della coda dello
pedisce una valutazione accurata della
Causa: severo stress del valgo, spesso
Fisioterapia e trattamento il prima pos-
stabilità dei legamenti.Quando è possibi-
come risultato di una cattiva caduta dopo
sibile per i muscoli quadricipiti; una valu-
6_ parte superiore del corpo che fronteg-
le, questo può essere ottenuto applicando
tazione della stabilità dei legamenti deve
gia lo sci in discesa
stress al valgo col ginocchio a flessione di
Aspetto: normalmente vi è un'emartrosi,
essere fatta, una volta sedato il dolore acu-
Quando tutte questi elementi sono pre-
30° ed il piede in rotazione interna.
ma vi possono essere ferite o abrasioni so-
to, usando per comparazione il lato non
senti è quasi certo un trauma al legamento
Investigazione: Può non essere necessaria,
pra la parte laterale dell'articolazione ed
crociato anteriore. Le situazioni che predi-
ma le radiografie potrebbero evidenziare
una deformità del valgo del ginocchio.
Muntagne Noste
Muntagne Noste
Investigazione: Usualmente già evidente
vere lesioni cartilaginee vanno risolte con
dagli sciatori di Carving. Nello sciatore
con semplice radiografia. Uno scanning
procedure come per micro fratture, tra-
tradizionale pare che la caduta con tor-
TC può essere richiesto per determinare
pianto di cartilagine e biotecnologia.
sione all'indietro sia la causa dominante
il grado esatto dello spostamento e l'area
del trauma, specialmente per quanto ri-
della superficie coinvolta.
IL RUOLO DEI TUTORI DEL GINOCCHIO
guarda le donne, le quali corrono pertanto
Trattamento: Se la frattura è spostata o de-
Il potenziale ruolo protettivo del tutore,
i maggiori rischi di trauma al legamento
palle arancioni
pressa (affondata) più di 4 mm si consiglia
in particolare per gli sciatori che abbiano
crociato anteriore. Sarebbe in ogni caso
l'intervento chirurgico per restaurare l'al-
ricostruito chirurgicamente il legamento
determinante appurare se lo sci Carving
quanti di luce
lineamento anatomico. Frequentemente
crociato anteriore è stato un tema dibattuto
influenzi la ditribuzione dei meccanismi
atterrano i birilli,
questi traumi avvengono ad alta velocità e
per un certo periodo dai vari chirurghi or-
del trauma, in particolare sulle sciatrici.
la gioia si sveglia
sono associati ad un severo danno ad altre
topedici della diverse scuole ortopediche.
Abbiamo studiato la frequenza di trau-
strutture del tessuto molle, particolarmen-
mi su 65 donne con trauma al legamento
te all'ACL e al MCL, che richiedono un in-
RITORNO AI PENDII DOPO I TRAUMI
crociato anteriore, e che avevano usato il
frigge nel corpo.
tervento chirurgico.
Carving. La caduta in avanti è stata giudi-
Normalmente traumi di I e II grado non
cata responsabile per il 51%, seguita dal-
TRAUMI DEL MENISCO
dovrebbero impedire allo sciatore di ri-
la distorsione da caduta all'indietro per
Foglie lievi
Incidenza: si verifica circa nel 5-10% dei
tornare a sciare. Il III Grado o una frattura
il 29% dei casi; è stata notata inoltre una
traumi da sci, spesso in associazione con
significativa come quella della tibia neces-
maggiore frequenza di trauma da caduta
altre fratture. Normalmente interessa il me-
sitano invece un trattamento più attento,
in avanti con torsione rispetto ad altri tipi
nisco laterale e causa la distorsione del val-
e per tali casi sono necessari la guida e i
di cadute. In contrasto rispetto agli sciatori
scendono nel cuore.
go in un ginocchio supportante un peso.
consigli dello specialista. Fattori impor-
tradizionali, quindi, la caduta con torsio-
Causa: uno stress di rotazione su un ginoc-
tanti includono una valutazione della sta-
ne in avanti è stato il fattore dominante di
chio flesso con carico di peso
bilità dell'articolazione del ginocchio e del
trauma al legamento crociato anteriore per
Tappeto verde
Aspetto e diagnosi: può presentare molto
grado di frattura subita. Un nuovo trauma
le donne sciatrici di Carving.
dolore e difficoltà a reggere il peso, ma può
del ginocchio prima che questi sia comple-
non essere presente gonfiore; vi puo esse-
tamente ristabilito porta ad un più prolun-
pace, attraversano
re tensione negli ultimi gradi di flessione
gato periodo di assenza dalle nevi. In tale
del ginocchio. Si può presentare come "gi-
fase, una delle opzioni che possono essere
nocchio bloccato" quando un frammento
prese in considerazione è l'uso di un tu-
distorto del menisco impedisce la piena
tore. Se lo sciatore non sarà comunque in
rotolano nei cerchi,
estensione dell'articolazione. I test di veri-
grado di riprendere a sciare si potrà rivol-
centro le buche
fica per lacerazione del menisco includono
gere allo Snowboard, attività che provoca
vinco la gara
test di Mc Murray ed il test di compressio-
uno sforzo minore per le articolazioni del
ne di Apley.
1) Sicurezza nello sci alpino: Gli sci 2009/2010,
col dolore.
Investigazione: un'immagine (lastra ra-
a cura del Pool Tecnico Sci Alpino, Milano
diografica) può essere utile per escludere
2) Teorie sul Carving: Ricciardi A., Di Giacomo
G., Traumi da sci e propriocettiva del ginocchio,
traumi associati.
Mentre i meccanismi del trauma del lega-
Roma, Studio Alfa Rehab Centre
Annamaria Rimondotto
Trattamento: un ginocchio bloccato neces-
mento crociato anteriore negli sciatori che
3) Notizie sui traumi al ginocchio e valutazio-
Dal Colletto al Colle della
sita di una pronta artroscopia e cura. Altri
usano lo sci tradizionale sono stati studiati
ni a cura dell'autore, infermiere di montagna (
Roussa, 27 ottobre 2002
strappi isolati possono essere trattati con
a fondo, finora nessuna ricerca ha anco-
con relazioni degli specialisti di traumatologia,
dottori S. Carando e Gianmose Oprandi, Centro
trattamenti conservativi, mentre le più se-
ra investigato sui meccanismi dei traumi
Traumatologico di Sauze Oulx)
Passi in salita nel nome della fede
Muntagne Noste
Muntagne Noste
Mi trovavo al Collombardo, Madonna della Bassa, in
nella loro quotidianità alla la religiosità concreta dei
come ormai è consuetudine considerazione del loro de-
vita dell'alpe e al corso delle montanari, riconoscenti alla
pellegrinaggio si
per me nella ricorrenza li- nominatore comune, cioè
stagioni, si manifestava este- Madonna per grazie rice-
turgica della Madonna degli della fede semplice che per-
riormente con l'edificazione vute, quali il ritorno dalla
Angeli, quando l'amico Ma- meava le gente residente in
di cappellette votive e la guerra o il salvataggio mira-
ritano mi propose di scrivere montagna, ieri assai antro-
celebrazione di processioni. coloso dai pericoli della quo-
dai primi secoli
alcune righe circa il pellegri- pizzata ed oggi altrettanto
Capitava così di poter ve- tidianità alpina. Ancor oggi,
naggio per fede fra i nostri silenziosa e in abbandono.
dere suggestive serpentine la prima domenica di agosto
dell'era cristiana,
monti, in quanto sono nume- Qualche anno fa, in occasio-
di fedeli che si dipanavano la Madonna degli Angeli
rosi, sulle nostre montagne, i ne del trecentesimo anno di
attraverso mulattiere e sen- costituisce un richiamo per
luoghi legati alla devozione fondazione del santuario del
tieri scoscesi, scandendo parecchie persone: una pro-
e la loro frequentazione è Collombardo (1705) scris-
lodi ed orazioni lungo tut- cessione percorre l'ampio
spesso legata all'adempi- si con Gabriella un libro su
to il percorso al seguito di colle al canto dell'Ave Maris
mento di ex voto, nonché quella ricorrenza, usufruen-
numerosi sacerdoti. Varie Stella, dimostrando come il
espressione genuina di una do di numerose testimo-
erano le località di parten- Collombardo continua ad
religiosità antica e radicata nianze raccolte fra la gente
za, soprattutto negli anni in essere amato e frequentato
nella gente di montagna.
di montagna sulle secolari
cui siccità o maltempo con- (grazie anche all'attuale car-
e luoghi di culto
Il senso del pellegrinaggio tradizioni di pellegrinaggio
dizionavano negativamente rozzabile che lo raggiunge)
si trova a partire dai primi a quel santuario. Negli anni
il raccolto delle messi, e la dagli abitanti delle due valli.
secoli dell'era cristiana, e si a cavallo del 1890 gli abitan-
fienagione in primis, unica Anche il santuario della Ma-
rafforza e diffonde, concen- ti di Laietto edificarono con
fonte di sopravvivenza per donna della Bassa costitui-
trandosi verso itinerari e le attuali dimensioni la più
gli animali e i loro proprieta- sce un punto di riferimento
luoghi di culto ormai famosi, ridotta edicola votiva fatta
ri. I pellegrini, che proveni- di fede e di devozione, in
quali la Via Francigena, San- costruire da Giovan Battista
vano da tutta la Bassa Valle, particolare per le genti del-
tiago de Compostela, Mont Giorgis di Forno (Lemie).
si aggregavano nelle borga- la Valmessa, considerando
Saint Michel, la Sacra di San La maggiore capienza del
te più prossime ai loro pae- quante persone vi salgono
Michele. Lo stesso valore si è santuario, sia per quanto
si e proseguivano poi verso sia nelle occasioni liturgi-
poi esteso a mete più a porta- concerne la chiesa che la fo-
la meta. Giunti al santuario che sia estemporaneamente.
ta di mano ed ubicate spesso resteria, favorì la ricettività
i devoti partecipavano alle Come per il Collombardo,
in montagna, considerando dei pellegrini contribuendo
Messe, officiate solitamente anche in questo caso l'origi-
la sacralità attribuita fin dai ulteriormente a far aumen-
di buon mattino, in quan- ne del culto e l'edificazione
tempi più remoti alle vette e tare le frequentazioni dei
to sia i fedeli sia i sacerdoti del santuario risale ai primi
alle terre alte. Dovendo per pellegrini, e richiamando
erano indeboliti dalla fame anni del ‘700, anche se il san-
necessità di spazio scegliere sul Collombardo, soprattut-
e dal tragitto percorso, con- tuario ha conosciuto nume-
alcuni fra i predetti luoghi, to nei giorni della solennità
siderando come allora per rosi ampliamenti e ristruttu-
che sono peraltro assai nu- liturgica, migliaia di perso-
poter fare la comunione bi- razioni. Era il 1714 quando
merosi nelle nostre valli, a ne. Del resto, fino alla metà
sognava essere digiuni dalla un montanaro, certo Loren-
partire dal Rocciamelone, del secolo scorso la monta-
mezzanotte precedente.
zo Nicol, miracolato dopo
Musinè ecc…, mi sofferme- gna era assai abitata, mentre
Le pareti della chiesa ornate aver invocato la Madonna
rò brevemente sul Collom- la religiosità semplice e con-
da tanti quadri ex voto testi- a seguito di un duplice in-
bardo e sul Santuario della creta dei montanari, legati
moniano in modo eloquente fortunio grave quale la rot-
Vacanze storiche in Val Sangone
Muntagne Noste
Muntagne Noste
tura di una gamba in luogo munita di ampio porticato e
L ast minute, low cost, tour modo dettagliato, mi limi-
impervio e solitario, decise di strutture di ricovero per i
operator, crociere: oggi sia- terò a riportare alcune loro
di erigere in quel luogo un pellegrini, mentre anche nel
mo abituati a questi termini brevi citazioni che si posso-
pilone votivo. Col tempo, la santuario della Bassa le testi-
quando si parla di vacanze, no collegare ad alcuni degli
fervente devozione mariana monianze per grazie ricevu-
come siamo a conoscenza itinerari escursionistici della
e il progressivo aumento di te vestono eloquentemente
che le mete a volte sono luo- Val Sangone: un invito a (ri)
fedeli ai riti trasformarono le pareti del santuario.
ghi con servizi particolari scoprire questa piccola val-
Processione al Collombardo
quell'edicola primitiva in Le solennità liturgiche de-
oppure hanno nomi esotici le, per l'ambiente naturale
(foto di Guido Mauro Maritano)
una corposa costruzione, dicate alla Madonna Ad-
tipo Sharm-ash-Shaykh, An- figlia prediletta della grande
tille, Cuba, Mauritius, Réu- mamma Valle di Susa.
dolorata, cui il santuario è
dedicato, sia in agosto sia in
nion ecc… Ma nel passato,
con meno tempo, meno sol- Il grande musicologo (e Ac-
settembre, registrano ancor
di, meno opportunità, senza cademico del CAI) Massimo
oggi una notevole presenza
Internet o quant'altro, come Mila, nel suo libro Scritti di
erano le vacanze? Dove an- montagna (Einaudi, Torino,
Oggi la montagna è presso-
dava la gente? Per la classe 1992), descrivendo il suo
ché deserta, le chiese sono
operaia un meritato riposo approccio alla Val Sangone,
scarsamente frequentate e
a casa o qualche giorno dai ne delineava perfettamen-
la gente vive sempre meno
parenti lontani, solitamen- te anche la conformazione:
in simbiosi con il tempo e
te nei luoghi di nascita; per "A meno di 50 chilometri
le stagioni. Nonostante que-
quelli che venivano definiti da Torino, incuneata tra la
sto, molte persone residenti
come appartenenti alla bor- bassa Val di Susa e la bassa
a fondo valle rimembrano
ghesia, vacanze più lunghe, Val Chisone, la Val Sangone
ancora le loro radici lassù,
e molti di questi soggiorni è un singolare microcosmo
dove piloni e santuari che si
avvenivano proprio nelle alpino. Salvo i ghiacciai,
confondono nel cielo hanno
nostre valli alpine.
ha tutto quel che ci vuole
segnato il tempo di una fede
Tra le personalità che sareb- per costituire un ambiente
genuina e profondamente
be improprio definire operai di montagna autonomo e
radicata: lassù, dove i sus-
o borghesi (e che adesso for- completo, sbarrato al fon-
surri dei ruscelli fra i silenzi
se sarebbe facile ed affrettato do da un'alta cresta termi-
dell'alpe sembrano ancora
definire VIP, ma che io pre- nale che tocca i 2778 metri
rammentare le migliaia di
ferisco invece identificare col Rocciavré, e delimitato
voci che recitavano lodi e li-
come "uomini socialmente ai lati da due lunghe creste
tanie, mentre il sudore irro-
impegnati") che soggiorna- degradanti, divisori rispetti-
rava i sentieri scoscesi.
rono in Val Sangone vanno vamente dalla Val Chisone e
Ed allora il pellegrinaggio
ricordate Massimo Mila, dalla Val di Susa […] Altre
per fede ed amore per i no-
Luigi Pirandello, Augusto dorsali interne determinano
stri monti si veste di storia
Monti, Erminio Macario, ancora la suddivisione in tre
delle nostre genti.
Piergiorgio Frassati, Camil- vallette parallele, con relati-
Elisio Croce
lo Benso di Cavour.
vo corredo di colli e monta-
Essendo personaggi sui qua- gnole prative, degeneranti
li si è già scritto molto e in verso le cime in orrendi cia-
Muntagne Noste
Muntagne Noste
pè (ghiaioni e deserti di sas- dal 1929 al 1987 di Massi-
gate di Forno di Coazze, so- nò nel 1901. Lo scrittore in-
si). Qua e là perfino qualche mo Mila (Editoriale Do-
prattutto i casolari del Ciar- fatti villeggiò a Coazze per
efflorescenza rocciosa: una mus, Rozzano – MI, 2008),
giur (il percorso del Sentiero un mese e mezzo alla fine
di esse – i Picchi del Paglia- presenta il grande scala-
Frassati è stato pubblicato su estate di quell'anno, insie-
io – leggendaria palestra tore: "Scalare le montagne
Montagne Noste 2003).
me con la moglie Antoniet-
d'arrampicamento per quei rappresenta per Mila una
ta ed i figli Stefano, Lietta e
matti della SARI, la sezione passione necessaria o, più
Secondo Livio Lussiana, Fausto. Arrivata a Torino,
studentesca del Club Alpi- semplicemente, un modo
presidente della sezione la famiglia Pirandello salì
no. Semidei mi parvero una per sentirsi libero. Per lui le
CAI di Giaveno, il toponi- da Porta Nuova a Giaveno
sera d'estate i fratelli Edel – montagne sono un oceano
mo Ciargiur "potrebbe de- con il trenino a vapore (il
felici galli nel pollaio delle da esplorare, una palestra
rivare dal franco-provenzale tranvài, chiamato dalla gente
giovinette che si annoiavano di energie e di volontà, un
charger, caricare, e sarebbe sciunfëtta), e raggiunse infi-
della monotona villeggiatu- luogo dove essere felici: un
stato attribuito a luoghi in ne Coazze probabilmente in
ra – quando attraversarono campo d'onore dove mette-
qualche modo connessi con calesse. Di primo acchito due
ripetutamente il paese in re alla prova coraggio, intel-
il trasporto e lo smistamento cose attrassero e sorpresero
tutti i sensi, laceri, sbucciati, ligenza, coerenza nei valori
dei prodotti dell'economia il futuro Premio Nobel della
bruciati dal sole, ostentando e nei rapporti umani".
montana: legno, foraggio, Letteratura del 1934: innan-
a tracolla un'orribile corda Il giovane Massimo iniziò la
derivati dall'attività mine- zitutto la curiosa scritta sul
di manilla. "Sono andati ai sua attività alpinistica pro-
raria. Una diversa ipotesi campanile locale (Ognuno
Picchi del Pagliaio, - si sus- prio ai Picchi del Pagliaio,
interpretativa lo vuole de- a suo modo), testimonianza
surravano con ammirazione dove si arrampicarono anche
rivato da ciarm, termine di dell'atteggiamento di pen-
le signorinette, - hanno fatto Giusto Gervasutti, Piergior-
possibile origine celtica in- siero che considera la cono-
gio Frassati e Primo Levi: e
dica un luogo pianeggiante scenza non totalmente suf-
Sentiero Monti
Così Giuseppe Mendici- quest'ultimo saliva fin lassù
e assolato, adatto al pascolo ficiente a stabilire una realtà
Borgata Can Galet di Provonda
no nella Prefazione al testo dopo aver "arrancato" con
ed al raduno delle mandrie. oggettiva e assoluta, senz'al-
(foto di Guido Mauro Maritano)
Montagne valdôtaines, scritti la sua bicicletta fino a Forno
Quest'ultima ipotesi sembra tro molto congeniale alle sue
rafforzata dall'osservazio- esperienze nei rapporti uma-
Oggi la palestra di roccia dei
ne che si ritrovano in zona ni; in secondo luogo, rimase
Picchi è diventata un po' de-
toponimi quali ciarm mairi sbalordito dal verde rigo-
sueta, adatta più ai rocciatori
(magra), ciarm brosta o rosta glioso della natura valsango-
d'antan che ai contemporanei
(ripida), attribuiti a plateau nese, totalmente in contrasto
free climbers. Ma nel frattem-
erbosi annidati tra i dirupi con la secchezza delle sue
po alcuni volenterosi appas-
del Pagliaio" (cfr. Bolletti- terre siciliane (cfr. Album di
sionati di queste zone alpine,
no 1997/98, CAI sezione di Coazze, a cura del Comitato
tra cui Italo Rolando, socio
Pirandello a Coazze, Edizio-
del CAI Giaveno, con il fra-
Modificando (chissà per- ni Enterprise, 2001).
tello Angelo, hanno traccia-
ché?) Ciargiur in Cargiore, Durante questo breve perio-
to un itinerario denominato
Luigi Pirandello, indicava do coazzese, Pirandello si im-
Sentiero Piergiorgio Frassati
con questo nome Coazze, merge con fervore e passione
che, snodandosi al disotto
"villaggio tutto sparso a nel territorio della valle, an-
delle rocce di arrampicata,
gruppi su quel pianoro delle notando ogni cosa, dall'am-
permette di conoscere le bor-
Alpi" nel quale egli soggior- biente naturale alle figure e
Muntagne Noste
Muntagne Noste
caratteri degli indigeni, pren- Insegnante in vari ginnasi e
Poi quando ha trovato il
dendo preziosi appunti su licei italiani, Monti approda
luogo, ecco come lo presen-
un quaderno, che diventerà infine al liceo d'Azeglio di
ta: "Quest'anno – la prima
il Taccuino di Coazze, e che gli Torino, dove diventerà mae-
volta in vita mia – andrò a
serviranno per la creazione di stro di "scuola classica e vita
passar l'estate non in villeg-
alcune sue opere, soprattutto moderna" di molte perso-
giatura, ma in campagna; in
nel romanzo Giustino Roncel- nalità del mondo culturale
una cascina con aia stalla fie-
la nato Boggiolo, pubblicato piemontese: Cesare Pave-
nile e scala esterna e la gente
inizialmente con il titolo Suo se, Massimo Mila, Giulio
che vi stia sian tutti conta-
marito, senza dimenticare la Einaudi, Leone Ginzburg,
dini e i ‘vani', che t'abbian
significativa opera teatrale, il Giancarlo Pajetta, Vittorio
messo a disposizione, sian
dramma Ciascuno a suo modo. Foa. Le complesse vicende
quelli che nell'altre stagio-
Tra le molteplici iniziative politiche di quegli anni por-
ni ci vivon loro: e io sono il
riguardanti la celebrazione teranno al suo arresto nel
primo "signore", il primo
del soggiorno di Pirandello 1936 e all'incarcerazione per
mônssù che vi sia mai stato
a Coazze vi è anche la crea- cinque anni.
albergato. Andrò a passar
zione del Sentiero Pirandel- Monti soggiornò in Val
l'estate in Val d'Armirolo delinea un paese che non c'è Sentiero Monti
lo che, come testimonia Car- Sangone negli anni 1931 e
alla Côrdria". Ma come è più e come sia sparito pro- Borgata Can Galet di Provonda Ponte
lo Marinari, assessore alla 1936. Dagli appunti di quel
questa valle? "Tante voci ha mette di dirlo "prima che il (foto di Guido Mauro Maritano)
Cultura del Comune di Co- periodo nascerà il libro Val
la Valle, canti echi appelli la- libro sia alla fine". Quei luo-
azze nel 2003, "rappresenta d'Armirolo, ultimo amore
trati stormire di fronde: ma ghi esistono senza dubbio
il primo esempio di sentiero (pubblicato inizialmente su
una voce ha che, quando e ancora oggi, anche se tutto è
letterario in Piemonte, per interessamento della figlia
dove cessan tutte le altre, si cambiato, come si sono mo-
accompagnare i visitatori in Luisotta nel 1966, il volu-
leva e ti parla e ti dice tante dificati i caratteri delle per-
un viaggio, nella storia, nel- me è stato poi ripubblicato
cose, d'un andar perenne, sone ed il loro lavoro nelle
la letteratura e nella natura, dall'editore L'Araba Fenice
d'un fluire continuo, che fu borgate, e sono mutati per-
interpretando i sentimenti e di Cuneo). Un affresco della
sempre così nei tempi e così sino gli ambienti naturali,
le emozioni nate dall'incon- vita montanara di una volta
sempre sarà: un sussurrar e forse neppure gli animali
tro tra il più celebrato scrit- in una valletta quasi nasco-
continuo e ruscellante là in sono più gli stessi. Ma chi
tore italiano del XX secolo sta: "Ho sempre sognato da
basso, che la gente a quando volesse conoscere e lavo-
ed i nostri monti, i nostri quando son uomo di pas-
a quando porge l'orecchio rare un po' con la fantasia
prati sempre verdi, la nostra sare le vacanze d'estate a
lo avverte e dice ammiccan- ricordando quel tempo può
gente silenziosa ed ostinata modo mio: due stanze e una
do: l'armour, il rumore, e chi recarsi in Val Sangone nel
e le sue tradizioni" (per in- cucina in una casa di con-
lo fa è l'Armireu il torrente, vallone di Provonda, e pro-
formazioni: Ufficio Turistico tadini, sola in deserta cam-
il Rumoroso L'Armirolo" vare a percorrere il Sentiero
Comune Coazze, tel. e fax pagna": così inizia il testo,
[L'Armirolo o Armireul vie- Augusto Monti, itinerario
011.9349681; e-mail: comu- che pare subito improntato
ne oggi normalmente deno- nato da un'intuizione di
a captare le genuine sensa-
minato "Romarolo", n.d.r.]. Livio Lussiana, presidente
Da un celebre scrittore ad zioni che si possono prova-
Come un pittore, un poeta, della sezione CAI di Giave-
un altro, altrettanto gran- re a contatto con una natura
uno psicologo, un sociologo, no, e realizzato dai volontari
de anche se molto diverso: ancora incontaminata e con
un attento studioso di pian- della sezione con il contribu-
Augusto Monti (1881-1966). persone rustiche e genuine.
te, uomini e bestie, Monti to della Provincia di Torino
Scuola Intersezionale "C. Giorda"
Muntagne Noste
Muntagne Noste
Corso di Cascate (AG2)
e la partecipazione del Cir- ne comunale giavenese (cfr.
Corso di Scialpinismo
colo Ricreativo Culturale di La Valsusa, 8.10.09: per infor-
Direttore: Stefano Cordola 347.0412145
Giaveno (per informazioni: mazioni: [email protected] o
Vice Direttore: Giacomo Portigliatti 011.9363432 - 339.1262770
[email protected] e bi- www.valsangone-mtb.it).
Direttore: Andrea Michetti
Segretario: Sergio Turbil 011.9689826 - 349.5169286
Se l'attore comico Erminio
011.9681128 - 333.2304437
All'incirca nelle stesse zone Macario trascorse alcuni pe-
Vice Direttore: Francesca Tolu
13,31 gennaio, 6-7, 20-21 febbraio
del Sentiero Frassati è stato riodi di vacanza a Coazze
393.9014840 - 011.9637831
Costo: € 120 - Under 25 € 100 - Noleggio ARVA € 30Le lezioni si terranno il giovedì precedente l'uscita presso la
recentemente inaugurato un giocando a bocce, cenando
Segretario: Marco Lerre
sede CAI di Almese
percorso per Mountain Bike, con gli amici, gustando la
Presa Matè e Rocca Parey
denominato Tour del Ro- frità rognosa, passeggiando
31 gennaio (uscita in pista), 14, 21 febbraio,
(foto di Guido Mauro Maritano)
marolo che, partendo dalla tranquillamente per le vie
7, 14, 27-28 marzo, 11, 24-25 aprile
del paese e sorridendo con
Costo: € 130 - Under 25 € 110 - Noleggio ARVA € 30
discrezione a chi incontra-
Prima lezione teorica e termine iscrizioni: 22 gennaio
va, chissà quali emozioni
Le restanti lezioni si terranno il giovedì precedente l'uscita presso la sede CAI di Pianezza
avrà provato invece Camil-
lo Benso, conte di Cavour,
Corso di Alpinismo (ArG1)
quando – intorno alla metà
Corso di roccia (Ar1)
dell'Ottocento – vi trascor-
Direttore: Alessandro Nordio 333.9834228
se qualche giorno ospite del
Vice Direttore: Stefano Cordola 347.0412145 Direttore: Sergio Turio 0122.622742 - 329.2177801
controverso parroco di Co-
Segretario: Estella Barbera 320.4381811
Vice Direttore: Dario Togliatto 011.9541290 -
azze, Prudente Franco, in
9 maggio, 6-7, 27 giugno,
una baita presso i laghi della
10-11 luglio, 4-5 settembre
12, 19 settembre, 3,10, 24 ottobre, 6-7 novembre
Balma nel vallone del Robi-
Costo: € 150 - Under 25 € 110
Costo: € 120 - Under 25 € 100
net? Lui, politico di eccelsa
Lezioni teoriche presso il CAI di Bussoleno
Prima lezione teorica e termine iscrizioni: 10 settembre
razza, abituato agli intrighi
Le restanti lezioni si terranno il giovedì precedente
più sottili ed alle sfuriate di
l'uscita presso la sede CAI di Rivoli
Garibaldi, forse avrà trova-
to un po' di pace e di quiete
borgata Mollar dei Franchi, sulle rive del Lago Sottano:
s'inerpica fino alla borgata certamente un po' di riposo
Tora ritornando quindi al lontano dalla corte sabauda,
punto di partenza. Il percor- non ancora degenerata ma
so è stato realizzato nell'am- con sovrano, Vittorio Ema-
bito di un progetto molto più nuele, sempre gaudente. In
ampio, denominato "2 ruote ogni caso chi volesse rivi-
4 lingue", che si prefigge di vere e sognare quel periodo
recuperare vari percorsi per può sempre salire al Robinet
l'uso escursionistico e spor- ed al Rocciavré e porsi degli
tivo con le MTB coinvolgen- interrogativi al riguardo.
do l'associazione MTB Val
Guido Mauro Maritano
Sangone, la sezione CAI di
Giaveno e l'Amministrazio-
Vacanze in villa a rubiana
Muntagne Noste
Muntagne Noste
Qualcosa brillava
L a villeggiatura estiva nelle lo- trenino a vapore che dal 1871
staurata nel 1904 per muni- Messa e faceva il bagno nel
calità alpine si diffonde nella collegava quest'ultima con
ficenza di un villeggiante, torrente, in pieno inverno;
nell'aria.
seconda metà dell'Ottocento. piazza Statuto a Torino.
il cavalier Giuseppe Varda, la casa lo accoglieva poi alla
Brillavano di gocciole
"Cambiare aria" era l'impe- A Rubiana si cercavano l'aria
proprietario di una bella vil- sera, con la famiglia, intorno
le foglie e i fiori
rativo salutistico dei medici balsamica e l'acqua ferrugi-
la sulla piazza del Ballo; in a un grande camino. I boschi
del glicine -
di allora: la scelta montana nosa (bere le acque era an-
altri luoghi – come Coazze di Rubiana erano stati intan-
se ne vedevano
per l'estate pareva un'effica- cora un residuo del terma-
(frequentata nell'estate 1901 to annotati da Andrea Ta-
ce alternativa al soggiorno lismo ottocentesco). Il clima
da Pirandello che vi annota vernier e lo saranno ancora
sparsi anche a terra,
invernale nelle località clima- della valle – produttrice di
uno stringato e gustoso Tac- – una decina d'anni dopo il
celesti - e brillavano i
tiche di Riviera; all'alpinismo frutta in un anfiteatro ricco
cuino) si apre persino un pic- soggiorno del poeta di Mar-
globi di vetro
scientifico di De Saussure e a di acque, protetto dalle roc-
colo Kursaal con campo da radi - dal giovane Italo Cre-
che c'erano qua
quello eroico di Whymper ce rosse esposte a tramonto
mona, che raccontava di aver
e là in cima al
segue così l'escursionismo – muterà dopo l'impianto
A Rubiana è riconosciuto conosciuto a Rubiana la fa-
alpino nell'ambiente medio- della foresta di Pinus nigra
luogo di ritrovo l'Albergo miglia Casorati, ma vi si era
pergolato e sul
montano, con paesaggi più sul versante est della Val-
Nazionale, dotato di sala da probabilmente recato al se-
terrazzo a "gloriette"
dolci e mete più accessibili.
messa, in particolare dopo la
biliardo e di pianoforte: nel guito di Mario Gachet, di cui
sopra il fienile:
La ferrovia è un efficace mez- legge 24 dicembre 1928 rela-
1931 reclamizza "scelta cu- rimangono alcuni appunti
globi azzurri,
zo di avvicinamento per i tiva alla Bonifica Integrale (i
cina - pensione per famiglie pittorici della bassa valle, tra
o rossi, o gialli
cittadini che vogliono sfug- lavori di rimboschimento e
a prezzi miti – sala da ballo il Musinè e la Seia.
gire alla calura estiva senza sistemazione dei bacini mon-
– giochi delle bocce – grandi Si inizia a parlare di turismo
o verdi o d'argento.
rinunciare alle comodità: nel tani riguardano – tra il 1928 e
pergolati – posizione incan- intorno al 1890: l'amministra-
E sembrava
vicino Canavese, nelle valli di il 1930 - circa 14.000 ettari in
tevole – sorgenti d'acqua fre- zione è attenta a sollecitare la
brillasse, dappertutto,
Lanzo - assai alla moda spe- tutta Italia); l'intervento ren-
schissime e leggere - centro presenza di un medico, di un
anche la ghiaia,
cie dopo il prolungamento de il ciaplè della montagna
di escursioni in montagna farmacista e di un notaio per
per via delle gocciole
della linea fino a Ceres (1915) più stabile e il clima più umi-
– gite automobilistiche per incoraggiare il soggiorno dei
che ancora cadevano
- nell'alta val Sangone. Per le do e fresco: ne guadagnerà
famiglie e comitive. Servizio villeggianti – molto sostenu-
località della bassa val Susa è forse l'immaginario alpestre
automobilistico in coinciden- to dal parroco don Bruno.
dal pergolato.
importante la realizzazione ricercato dai "forestieri".
za con la ferrovia di Rivoli e Giorgio Jannon nota come a
E Paolo aspirava
della ferrovia Torino-Susa I luoghi di villeggiatura vi-
con le ferrovie dello stato, alla Rubiana la presenza dei "fo-
con piacere quel
(1854) e il suo completamen- vevano una loro piccola
stazione di Avigliana". Ospi- restieri" fosse particolarmen-
profumo dei fiori
to da Bussoleno a Modane mondanità che aveva i suoi
ti illustri e meno, partecipi te numerosa già nel 1897; nel
del glicine, fresco,
(1871). Rubiana – che aprirà momenti e i suoi riti. Lucia-
comunque di un'atmosfera tempo, la comunità divente-
un collegamento carrozzabile na Frassati ricordava affet-
comune, i notabili del paese, rà sempre più influente nelle
che sapeva anch'esso
verso Almese intorno al 1880 tuosamente la "messa delle
figli d'arte – come i coniugi scelte dell'amministrazione
di pioggia.
(su forti pressioni del batta- undici", per tutti occasione
Salgari - pittori, habitués.
comunale: collegamento con
gliero parroco don Timoteo di ritrovo e per le signore,
Il poeta Dino Campana (se- la rete telegrafica, con la linea
P.A. Quarantotti
Bruno, cavaliere mauriziano) in particolare, momento di
condo le indagini di Gior- elettrica, con la linea telefo-
Gambini, Le redini
- avrà prima del 1919 un col- sfoggio di eleganti toilettes
gio Calcagno) aveva invece nica (quest'ultima finanziata
legamento automobilistico con immancabile parasole
trovato un solitario rifugio per il 75%, con una sottoscri-
bianche, Einaudi 1967
con Avigliana e con Rivoli, bianco.
al Mollar, ospite di amici nel zione dai villeggianti stessi e
capolinea del "Tritatutto" – il A Rubiana la chiesa è re-
1916: rompeva il ghiaccio del definita dall'intervento con-
Muntagne Noste
Muntagne Noste
clusivo dell'onnipresente ca- impegnato in concorsi na-
impulso a una seconda sta- pianti di risalita meccanica.
valier Varda, nel 1917).
zionali e internazionali - con
gione edilizia – protagonista Il testo è tratto – con qualche
"Per la sua posizione topo- intermezzi professionali in
l'intraprenden- adattamento - dal catalogo
grafica, per essere punto Costarica e a Roma - è autore
te capomastro villardorese della mostra Ville a Rubiana
d'inizio di piacevolissime di un certo numero di villini,
Vincenzo Catti, su premesse 1895-1945 (Comune di Ru-
escursioni alpestri, per la de- piacevolmente eterogenei,
progettuali ipotizzabili, ma biana, luglio-agosto 2003), co-
cenza simpatica dell'abitato, fino al principio degli anni
non note – orientata verso ordinamento e responsabiltà
per la comodità di alloggi in Trenta.
il "neogotico sabaudista" scientifica: Enrico Moncalvo,
case di moderna costruzione, Le ville - villa Stevens, villa
adottato al principio del se- Politecnico di Torino. Ricerche
per le comode strade, per il Varda, villa Querena - as-
colo a Villar Dora dal conte storico-archivistiche, fotografie
clima salubre, per le acque secondano all'interno l'esi-
ingegnere Carlo Antonielli e grafica schede: Maurizio Gaz-
ferruginose e magnesiache genza cittadina e borghese
d'Oulx (con Cesare Bertea) zi, Emanuela Campagna.
che si trovano nel territorio, della Gemütlichkeit e seguo-
per i restauri al castello. Sti-
Enrico Moncalvo
Rubiana forma un delizioso no inizialmente il modello
le voluto ancora negli anni
frequentato centro di villeg- alpestre dello châlet suisse;
Trenta da De Vecchi e Me-
giatura": così la guida UTET lo stile è utilizzato a livelli
sturino per i restauri alla
per la provincia di Torino nel da manuale nella villa Pino:
Sacra di San Michele e per i
1907. È difficile attribuire una lambrequins e decori a finto
castelli di Fénis e Issogne in Bibliografia e riferimenti:
datazione alle prime ville – legno si diffondono un po'
W. BLASER, Fantasie in Holz - Elemente des Baustils um 1900.
Fantasy in wood - Elements of Architectural Style c. 1900, in-
che sorgono comunque in dappertutto – come nelle
Forme più moderne – opera troduzione di C. NORBERG-SCHULZ, Basel-Boston-Stuttgart, Bir-
relativo ritardo rispetto alla valli di Lanzo – secondo
di progettisti cittadini – sono khäuser Verlag, 1987
costruzione della carrozzabi- l'immaginario borghese del-
qualche anno dopo a villa G. CALCAGNO, Dino Campana acceso d'amore, "La Stampa", n.
174, 12 agosto 1988
le e all'arrivo dei villeggian- la montagna come "piccola
Dompè (opera di Remo Loc- M. CEREGHINI, Costruire in montagna, Milano, Edizioni del Milio-
ti, probabilmente sistemati Svizzera" diffuso in Europa
chi, ingegnere torinese attivo ne, 1950, 1956
all'inizio in alloggi privati tra 1820 e 1930. Altri edifi-
anche a Courmayeur), a villa A e P.G. DRAGONE (a cura di), Da Bagetti a Reycend, Torino,
o negli alberghi: il periodo ci sono opera di aggiornati
Taglia (liberamente ispirata a Mediocredito Piemontese, 1986
L. FRASSATI, Torino come era. 1880-1915, Losanna, Imprimerie
coincide comunque grosso geometri, adorni talvolta di
un'idea di Mario Passanti), a Centrale S.A., 1958
modo con l'epoca giolittiana. quadrature dipinte secondo
villa Badone e a villa Viscon- Il turismo. Dal Grand Tour ai viaggi organizzati, Parigi-
Vi giocano un ruolo impor- la moda del tempo.
ti (vero nido d'aquila molto Trieste,Universale Electa/Gallimard, 1997
G. JANNON (collaborazione G.Giorda per la ricerca archivistica e
tante ancora il parroco - che Un ulteriore impulso al turi-
più in alto delle altre ville: fotografica), Rubianesi. Storie di uomini e donne della Valmessa
costruisce una palazzina, su smo verrà nel 1927 con la re-
ambiente aggiornato - da da Settecento alla Seconda guerra mondiale, Condove, editrice
terreno proprio, accanto al alizzazione della strada per
"Telefoni Bianchi" - con tanto Morra, 1998
E. PATRIA, Almese. Una terra tra le Alpi e la pianura, Borgone,
Municipio - ma in particola- Celle – su riconosciute mo-
di sala da musica) che recepi- Comune di Almese - tipolito Melli, 1993
re l'ingegnere Vittorio Pino, tivazioni di accessibilità a
scono prontamente l'occasio- E. PATRIA, Rubiana, una comunità di Valsusa (vol I e vol II),
laureatosi a Roma, sposato luoghi escursionistici – e con
ne di costruire in quota, data Susa, Tipolito Melli, 1982-1990
con la contessina Ida Rui- il collegamento carrozzabile
l'apertura della strada per L. PIRANDELLO, Taccuino di Coazze (Manoscritto, 1901-1910),
Palermo, Regione Siciliana, 1998
nart de Brimont e stabilitosi verso Mompellato (1919) e il
il Lys: era intanto mutato il R. RIGAMONTI (a cura di), Mario Passanti, architetto, docente
al principio del secolo in una col del Lys (1936): negli anni
costume del turismo di mez- universitario, Torino, Celid, 1995
prima villa con campo da Trenta l'apertura delle nuo-
za montagna, con l'apertura G. STRAFFORELLO, La Patria. Geografia dell'Italia. Provincia di
Torino, Torino, U.T.E.T., 1907
tennis sul confine di Alme- ve strade e la realizzazione
delle stazioni invernali per lo G.B. VALLORY, Storia del mio paese (raccolta di articoli pubblicati
se, poi a Rubiana: progettista dell'acquedotto (1932) dà
sci e l'introduzione degli im- sui diversi bollettini parrocchiali).
Con qualche pateravegloria in più
Muntagne Noste
Muntagne Noste
L'autunno è arrivato, una leg- A volte nemmeno un prete per
Sant'Antoni a l'è brusase
meno tre volte, sino a quando
gera pioggerella rende viscide chiacchierare. Le malattie erano
Cun sua saliva a l'à medicase
non tornavano a galla. I vermi si
le lose che portano verso il ca- quelle del vivere alla giornata.
Sant'Antoni a l'è brusase
curavano anche con le pastiglie
stello. Luci gialle a basso con- Mia madre aveva tre figlie, ma
Cun sua saliva a l'è bastà
delle boje, quelle della farmacia
figurarsi il dottore
sumo, nebbia che esce dai tom- le mie sorelle non erano pronte
Giunti'e an pater ave gloria a di Orbassano. Il corriere che le
bini, odori di muffe e di piscio al passaggio delle consegne. Io
Sua Santità
portava da laggiù era Giuanin
o un farmacista.
di gatti, nonostante le bottiglie fin da piccola la guardavo traf-
Cà fa nen mal per tuta l'eternità d'la Tola, quello che oggi chia-
di plastica. Arrivo all'appun- ficare finché un giorno, davanti
"Nove volte si segnava con la meremmo un barbone, che girava
tamento cinque minuti prima all'ennesimo paziente, decide
parte malata e si recitava la li- per Rivoli con una latta a mo' di
del previsto, mi guardo attor- di passarmi il "dono". Ancora
tania per il santo, poi il malato gavetta. A noi mamme serviva
no. Atmosfera da apprendista adesso non so perché, ma ho
doveva continuare a casa sua come spauracchio per i bambi-
stregone. Entro in un vecchio imparato a curare il fuoco di
per nove giorni. Molti non lo ni troppo vivaci. Le leggende di
portone, sensazioni di dejà vu, Sant'Antonio. Allora era una
facevano, e allora toccava a me, paese dicevano che abitava in un
Le malattie erano
giardini e orti terrazzati del malattia comune, e chi non
ma lo facevo volentieri, mi sen- posto selvaggio e che portava via
centro storico: più tardi saprò poteva permettersi medicine e
tivo in dovere di farlo, era più i bambini. Era un pover'uomo,
quelle del vivere
che i miei nonni sudavano in dottori si affidava a noi, le mei-
forte di me.
mite, al quale in cambio di piccoli
quegli orti della vetusta e ste- sinoire."
Segnavo anche quelli che ave- servigi tutti offrivano pane e so-
rile nobiltà rivolese.
L'Herpes zoster, o erpete, o
vano i vermi, quelli che adesso prattutto vino, tanto non avrebbe
Stufa accesa, profumo di mi- fuoco di Sant'Antonio era
chiamano acetone, che colpivano fatto male ad una mosca."
nestre d'erbe. Ci conosciamo, una malattia diffusissima nei
i bambini e quelli che bevevano I vermi (Enterobius vermicula-
per precedenti frequentazioni, tempi passati, tanto che pres-
molto latte. Si prendevano nove ris) sono ossiuri, parassiti che
ma in queste nuove vesti, no. so l'abbazia di Sant'Antonio
fili di juta, quelli dei sacchi delle vivono nell'intestino di al-
Un amico al di sopra di ogni di Ranverso, centro medi-
patate; dovevano essere nuovi, cuni mammiferi procurando
sospetto mi ha detto che è sta- co ante litteram, esisteva un
mai usati. Si tagliavano lunghi delle infestazioni con forte
to guarito; non ci credeva, ma ospedale per la cura di que-
mezza spanna, e si posavano sul prurito. Se si ingeriscono col
si è ricreduto.
sto male. I monaci curavano
tavolo, accanto ad una scodella cibo le uova, una volta en-
Lei è una signora paciosa, so- i malati con creme e pomate,
piena d'acqua. Ad uno a uno se trati nell'apparato digerente
bria, elegante, sicura del fatto erbe e preghiere.
ne prendeva dal mazzetto un filo, dell'uomo ne raggiungono
suo. Per hobby fa la guaritri- Il nostro Antonio era quello
si tagliava a metà e lo si poneva l'intestino, dove le femmine
ce, gratis ed amore Dei.
d'Egitto, eremita e anacore-
nella scodella sull'acqua. Si pro- depongono le nuove uova.
Lui, che arriverà più tardi e ta da deserto. Il suo animale
nunciava il nome del malato e del Era una malattia comune per
a fatica ma quanto mai com- prediletto, il maialino, era li-
santo omonimo, accompagnato i bambini specialmente un
plice sereno, prenderà il suo bero di scorrazzare tra corti e
sempre da un pater ave gloria. Se tempo, quando la scarsa pu-
posto a capotavola e da quel campagne, purché avesse al
ne tagliavano così solo sette.
lizia e la promiscuità favori-
momento, solo se direttamen- collo la vezzosa campanella
Se i fili restavano a galla, la ma- vano il contagio.
te interpellato, commenterà e che ne segnalava la presenza
lattia era in fase acuta, se saliva- Da questo momento, il mo-
brontolerà in sottofondo.
nel contado affinché il po-
no e scendevano, i vermi erano nologo diventa un divertente
"Si viveva lassù in montagna, polino lo nutrisse. Il valore
ancora presenti, ma si era in fase siparietto a due voci, dove la
sopra Giaveno, e ci si arrangia- aggiunto, grasso che cola,
di guarigione.
sottile ironia e il divertito scet-
va. Non c'era la mutua, figu- avrebbe alleviato i dolori del
Funzionava e funziona ancora ticismo di lui si alternano alla
rarsi il dottore o un farmacista. popolo minuto.
adesso. Occorreva farlo per al- conoscenza della praticante
Muntagne Noste
Muntagne Noste
devota. Il crescendo finale, L'erba du put serviva per quan-
che ti mordevano piacevolmente paziente in cura da qualche
per voce maschile solista, è ri- do il naso veniva grosso, oggi si
da tutte le parti.
giorno. Quattro gloria, quattro
servato ad un pubblico adulto direbbe sinusite, ma non se ne
Ho provato di tutto, le lumache bollicine, quattro costole mala-
e vaccinato.
trova più. Cresceva nei vecchi
vive per il mal di stomaco; quel- te. Una signora presente, anco-
"In montagna erano tante le muri, era senza foglie, bisognava
le si facevano tutto il percorso ra giovane e venuta dal grande
guaritrici anche perché, se si fare attenzione a non confonderla
dell'intestino e se ne uscivano freddo, conferma tutto: anche
scendeva a Giaveno dal dotto- con quella a doppia punta, non
belle grosse dal di sotto, e meno da loro funziona più o meno
re, si faceva in tempo a morire: andava bene. Se ne facevano nove
male che erano morbide ed ela- così. Tutto il mondo è paese.
poi si poteva anche resuscitare, mazzetti, ancora qualche segno di
Esco, piove e il freddo mi en-
si tornava su e passava tutto il croce e tante preghiere: Se a pa-
Ho persino bevuto il sangue del tra nelle ossa. Sento qualche
male. Ci medicavamo con le erbe, sava a pasava, se a pasava nen,
salasso fatto alle mucche, fresco prurito di troppo, la schiena
è difficile ricordarne il nome, che t'la teníe, cume ca fan ades.
e bello caldo, per pulire lo sto- fa male. Fatico a respirare. So-
cambiava da paese a paese.
Il lardo rancido, conservato in al-
maco. Ho bevuto l'urina contro matizzo? Se non passo in far-
Ad esempio, l'erba cavallina barelle e ancora da salare serviva
il soffio delle vipere e per non so macia, magari torno sui miei
serviva a purificare le reni. Il per curare gli ematomi.
che altri malanni.
passi, mai dire mai.
timo per il raffreddore, le violet- Le cure con le erbe erano effica-
Quando non sai più cosa fare, Queste piccole storie di tutti
te piccole, gialle, viola e bianche ci anche se i tempi di guarigione
ti attacchi a tutto e speri che i giorni sono state raccontate
per il decotto per la tosse e il erano lunghi; le erbe dovevamo
vada bene. Anche noi pregava- da Pina Giai Miniet e Piero
catarro. Si aggiungeva anche il essere messe in acqua bollente ma
mo, come le meisinoire, forse Usseglio Min in Rivoli, e le ho
lichene per il catarro. L'arnica, non bollite.
in un'altra maniera."
trascritte quasi fedelmente.
nell'alcool e nell'olio, serviva per Non ci credo, ma se funzionava,
Lei riprende in mano la situa- Le formule rituali non sono
i dolori, mentre con l'iperico si che male c'era a sperare?
zione e ricorda che:
volutamente riportate esat-
preparava una crema per la pel- La malva purificava sangue e in-
"Si segnavano anche le costole te, per evitare facili e stupide
le per le mani screpolate, buona testino, in primavera se ne faceva
rotte. Si prendevano nove chicchi scimmiottature.
La meisinoir all'opera
anche per le piaghe.
gran uso, tanto costava niente
di grano, occorreva sempre una
Pier Aldo Bona (foto Pier Aldo Bona)
Per digerire usavamo la liqui- e ne avevamo in abbondanza, ci
scodella, con poca acqua questa
rizia di montagna , quella che passava perfino la fame. La cor-
volta. Uno alla volta i chicchi ve-
assomiglia ad una felce, la radice teccia di betulla, in sava, era
nivano messi nell'acqua, accom-
dolceamara si faceva seccare, poi messa a macerare nell'alcool e
pagnati da un gloria soltanto.
la si succhiava. Con il lichene e le serviva a curare il mal di schie-
Si faceva la croce sul chicco che,
viole si facevano infusi e decotti na;, poco importa se poi, passato
lentamente, affondava. Se, toc-
per la bronchite. La genziana era quello, ti veniva il mal di pancia.
cato il fondo, accanto compariva
un ottimo digestivo se messa a Un sacco pieno di foglie verdi
una bollicina d'aria, la costola era
macerare nel vino, serviva anche delle verne serviva a far passa-
ammalata. In tal caso, un salve
per i mal di pancia. Una volta re i dolori. Erano come i bagni di
regina per sette giorni favoriva la
alla festa dell'Aquila il farmaci- fieno, ci si infilava dentro nudi,
guarigione delle costole, anche se
sta di Giaveno, che aveva esage- per una notte intera; il mattino
dovevano essere opportunamente
rato nel mangiare e bere, venne dopo ti alzavi completamente
fasciate con le fasce dei neonati."
curato da mio padre con un fia- fradicio e lasciavi per terra tutti i
Vedo e tocco con mano. For-
sco di quella medicina: guarito, cattivi umori. Era come dormire
tunatamente non pronuncia
ne pretese la ricetta.
in un lago popolato da formiche
il mio nome, ma quello di un
Un medico alpinista
Muntagne Noste
Muntagne Noste
Muntagne Noste
Quali sono a tuo giudizio
Esistono comunque degli
vitabili connessioni con i ne di Torino. Oggi il sistema
le motivazioni che portano
aspetti positivi che queste
familiari. Compagna/o che del 118 con elisoccorso ha
attività procurano e quali
condividono la stessa pas- ridotto di molto gli inter-
La motivazione è anzitutto
in particolare?
sione, bambini al seguito, venti delle squadre a piedi
la ricerca di un sano spiri- La scarica naturale di endor-
genitori che avvicinano alla delle varie stazioni. Credo
to d'avventura in ambiente fine ed a volte anche di acido
pratica alpinistica o escur- comunque che una parte di
salubre. Posso dire che ho lattico per la stanchezza.
sionistica, ecc. Ma quando imprevedibilità sia sempre
sempre amato andare a piedi
Che valore ha la categoria
i familiari non sono presenti presente: io sono fatalista
per i sentieri alpini, apprez-
della difficoltà? In monta-
si trovano a vivere l'attesa, e quindi se ha da accadere
zando profumi ed odori ed
gna ha un senso diverso che
spesso con inevitabili ansie. qualcosa, che accada. Sa-
ascoltando suoni e rumori.
nella vita?
L'attività alpinistica e la rebbe comunque avvenuto!
Quindi, egoisticamente par- No, le difficoltà in monta-
vita quotidiana come posso- Con ciò credo fermamente
lando, si tratta di PIACERE gna vanno superate e vinte
no convivere?
che andare in montagna - a
dottor Silvio Falco,
e soddisfazione personale. con la stessa tenacia energia
Ho ben presente cosa signi- piedi, in mountain bike o in
A questo posso aggiungere e coraggio con cui si vive la
fica questo tempo sospeso. arrampicata - è tanto più si-
Direttore Sanitario
anche un desiderio innato di vita di ogni giorno. Almeno
È già accaduto alcune volte curo quanto più ci si prepara.
faticare - fisicamente e psico- così è per me!
nella mia storia con la mon- Allenamento, buone condi-
presso l'Ospedale
logicamente - per raggiun-
L'esperienza della prati-
tagna. Oggi, grazie al cellu- zioni fisiche, buona concen-
gere l'obiettivo: la vetta o a
ca alpinistica è soggettiva,
lare, cerco di ridurre i tempi trazione psichica, alimen-
volte il semplice superamen-
ma anche di gruppo: quan-
comunicando, tazione parca ma efficace,
to di una difficoltà in arram-
to conta la relazione col
quando possibile, l'arrivo in bevande in abbondanza per
picata. Mi piace non molla-
compagno di cordata o col
vetta o il ritorno a valle dove il reintegro idrosalino, sono
re, provare ancora e credere
gruppo durante una uscita
mi aspetta l'auto ed un paio gli ingredienti fondamentali.
di potercela fare. Tutto ciò
in montagna?
di sandali. Credo comunque No all'alcool in montagna.
contribuisce ad aumentare Devo dire che il feeling con
che tutto questo faccia parte Inoltre, occorre controllare
la mia consapevolezza di es- il compagno di cordata è
dell'intimo (egoista e perso- il meteo qualche ora prima
sere umano ed in quanto tale fondamentale, si basa sulla
nalistico) che ogni alpinista della partenza, visto che
limitato, ma con possibilità reciproca fiducia ed è rassi-
ha in sé: il piacere subcon- oggi si può, e non partire se
di crescere e migliorare.
curante nei momenti di dif-
scio di far attendere le per- le condizioni sono incerte.
controindicazioni ficoltà. Il legame con il com-
Nel tempo ho imparato che
hanno le attività in monta- pagno si sente soprattutto
Nella tua esperienza hai bisogna saper rinunciare alla
gna sul piano fisico?
nei passaggi più difficili e
fatto parte delle squadre di salita se le condizioni non
Dal mio punto di vista, le pericolosi, quando io mi fido
soccorso: esistono delle in- sono buone. Ovviamente, in
controindicazioni che temo di lui e lui di me. Non nego
dicazioni per mettere in atto primo luogo conta la nostra
di più sono la mancanza di che oggi esiste per me anche
comportamenti prudenti in condizione, oltre che quella
allenamento e la superficia- la necessità di viaggiare - nel
montagna oppure la dimen- meteo e quella della parete/
lità nell' affrontare qualsiasi senso più lato del termine -
sione dell'imprevedibilità è montagna.
itinerario. Non ricerco ad e camminare da solo, di rag-
Alda Cosola
ogni costo la via più diffici- giungere la vetta da solo.
Da circa un decennio faccio
le, mi piacciono le classiche
La pratica della montagna
parte del gruppo di Soccorso
e l'uso degli scarponi.
ha per l'alpinista delle ine-
Alpino della XIII delegazio-
In montagna con la Scuola "Giorda"
Muntagne Noste
Muntagne Noste
P a descrivere cosa pro- questa mia passione, giorno
drea, Alice, Carola, Samuele, ho imparato nella Scuola:
vo quando mi trovo in mon- dopo giorno. Ed è anche gra-
Marco, Luca ecc. Tutti figli di poter offrire ad altri giovani
tagna. beh è semplice, un zie a loro che sono riuscita
persone che, come me, han- il mio insegnamento e racco-
gran senso di pace e serenità a diventare istruttrice della
no trovato il senso di andare glierne i frutti, è una grande
interiore che credo accomu- Scuola Carlo Giorda e suc-
in montagna con la Scuola e opportunità per crescere e
ni gran parte delle persone cessivamente Istruttrice Re-
qui hanno conosciuto amo- continuare a credere che ciò
che hanno avuto la fortuna gionale del CAI.
ri e amicizie, persone a cui che si è perseguito non è per
di aver conosciuto questo Con la Scuola Carlo Giorda
hanno voluto molto bene!
nulla un sacrificio, anche se
straordinario ambiente!
ho vissuto momenti ed emo-
Tutti noi istruttori amiamo la a volte può sembrare; poter
In realtà, quando mi trovo zioni impagabili: all'inizio
montagna e abbiamo voluto regalare un sorriso alle per-
a dover iniziare una salita, eravamo un piccolo gruppo
condividere questo senti- sone e leggere nei loro visi la
provo un po' di timore: già, di persone, sempre poche ra-
mento con coloro che ci han- soddisfazione per avercela
perché la montagna a volte gazze; ricordo ancora la per-
no permesso di vivere fino in fatta. Tutto questo mi porta
fa paura, soprattutto se si plessità di mia nonna quando
fondo il senso della Scuola, a dire: grazie Scuola Carlo
ha la presunzione di voler- le raccontavo che ero andata
gli allievi: con loro abbiamo Giorda, grazie a tutti coloro
la sfidare. Ma questo - devo a sciare in montagna ferman-
vissuto momenti intensi, ab- che ne fanno parte!
ammetterlo - non è il mio domi a dormire in qualche
biamo riso, affrontato i rischi Spero che il mio bambino,
caso, perché a me la mon- rifugio, e lei mi chiedeva
che nascono quando ci si tro- che per ora è dentro di me,
tagna piace viverla fino in sempre: "Ma quante ragazze
va legati assieme su un pen- possa crescere con lo spiri-
fondo, con profondo rispet- c'erano?"; ed io le risponde-
to, apprezzandone tutte le vo ogni volta: "Io e Claudia
sfaccettature, dalla semplice nonna, come sempre"!
passeggiata in un bosco di Già è con lei, mio papà, Mas-
larici e abeti, alla salita di si, Enrico, Ale, Marco, Mas-
una parete nord, completa- simo, che ho percorso la mia
mente coperta dal ghiaccio e cosiddetta carriera alpinisti-
ca: andavamo sempre in giro
Ho conosciuto la montagna assieme, organizzavamo dei
grazie a mio padre. Lui sì che fine settimana incredibili!
è un alpinista con la A ma- Quante gite di sci alpinismo,
iuscola: mi ha portata a fare quante scalate, quante va-
delle semplici passeggiate, canze il cui obbiettivo era la
dio glaciale o su una parete, to di chi realmente ama la
alcune arrampicate in fale- scelta di una bella salita da
condiviso la fatica, la gioia di montagna ed è pronto a con-
sia, a sciare in pista e a met- fare insieme!
avercela fatta.
dividere questa realtà con
tere le pelli di foca sui pendii Con la Scuola Carlo Giorda
La sfida che porta a raggiun- le persone che la sanno ap-
della mia valle, la Val Sango- ho vissuto il mio primo amo-
gere una cima, dopo ore di prezzare per quella che è…
ne. Poi via via la passione si re. Già, perché la montagna
cammino; la sensazione che una gran bella sfida!
è accesa, tant'è che ho inizia- non è solo e sempre fatica! E
si prova quando bisogna ri- Da affrontare sempre e co-
to a frequentare l'ambiente come me, tanti altri ragazzi
nunciare; l'amarezza della munque con responsabilità!
del CAI, dove ho conosciuto e ragazze hanno trovato la
rinuncia che però ci fa torna-
Chiara Corino
molte persone che sono sta- felicità, che per alcuni oggi
re sani e salvi a casa. Questo
te capaci di rendere più viva si chiama Isaac, Nives, An-
- e molto di più - è quanto
Muntagne Noste
Muntagne Noste
Rocca Penna, più
La zona di Borgone è carat-
è molto bella, un gneiss-
anche il moschettone.
tornanti diventa pianeggian-
terizzata da una roccia di granitoide a grana fine con
Parecchi tiri benché perfet-
Provenendo da Torino, rag-
te, appena oltre la Torre di
conosciuta nel mondo
tipo gneiss granitoide molto molte fessure e diedri tipici
tamente attrezzati a chio-
giunto il centro abitato di Borgone, la strada si allarga
dura e dal tipico colore ros-
del granito. L'esposizione
di resinati ben si prestano Borgone (Banca S. Paolo) leggermente, parcheggiare
dell'arrampicata come
sastro, qui troviamo lo stile soleggiata e la lunghezza
all'utilizzo delle protezioni svoltare a dx, superare il con cura sul fianco al fine di
di scalata tipico del grani-
delle vie ne fanno un otti-
veloci, friends e nuts. Molto passaggio a livello ferrovia-
non intralciare. Sulla sinistra
Borgone Alto,
to, quindi fessure, diedri e ma zona per coloro che non
curioso in tarda primavera rio, proseguire diritti per una (indicazioni) imboccare una
spigoli molto pronunciati, si accontentano del solito
quando sulla cengia media-
strada lastricata in salita, pri-
stretta stradina in salita che
è stata completamente
oppure placche incredibil-
monotiro e vogliono ar-
na splende un enorme maz-
ma di superare un ponticello dopo non molto diventa sen-
mente lisce che al massimo rampicare in solitudine. La
zo di fiori arancio, visibili già svoltare a destra per stradi-
tiero e sale in direzione della
richiodata e attrezzata
presentano alcune tacchet-
parte ha un altezza di circa
dal fondovalle.
na asfaltata, che dopo due parete 25 minuti.
te orizzontali. Le falesie più 110 metri, gli itinerari sono
dalle guide alpine.
importanti della zona sono composti mediamente da 3 due, la prima è la Cava alta o 4 tiri, mai troppo lunghi,
L'operazione è stata
una cinquantina di metri mediamente 30 m; inoltre con vie di due tiri, dove la si possono facilmente com-
possibile grazie a
maggior parte dei primi tiri binare due o più itinerari si possono percorrere mou-
diversi, generalmente la
contributi di
linette, ed un altra denomi-
discesa si effettua in corda
nata Rocca Penna, alta circa doppia utilizzando i nume-
Regione, Provincia e
110 m con vie di 3 o 4 tiri rosi ancoraggi presenti in dove prevale lo stile placca parete, corda da 70 mt ob-
Comune di Borgone
tecnica e parecchie fessure. bligatoria.
Esiste ancora una terza fa-
La zona ha esposizione sud,
lesia degna di nota, chiama-
ed è posto ad una quota
ta " Il Libro ", per via della intorno agli 800 metri, per sua forma molto simile ad cui adatta alle mezze sta-
Arrampicata a Rocca Penna un libro aperto, qui trovia-
gioni ed anche nelle soleg-
(foto di Piermario Mattiel)
mo una decina di vie media-
giate giornate invernali. La
mente di alta difficoltà.
scalata è quella tipica del granito, faticosa ed atletica
SETTORE ROCCA PENNA
nelle fessure e nei diedri,
La parete di Gneiss, o Bor-
molto estetica sulle placche
gone alto per gli arrampica-
lisce, dove l'aderenza ed
tori, oppure, Rocca Penna, equilibrio distinguono l'ar-toponimo con cui gli abi-
rampicatore, non mancano
tanti del luogo conoscono comunque, anche alcuni tiri quell' enorme roccione che su muro verticale o in leg-si staglia nitido tra i boschi gero strapiombo.
sopra l'abitato di Borgo-
La chiodatura è interamente
ne, mostrando una grande nuova a resinati da 10 mm, placconata panciuta, tor-
le soste sono tutte provviste
mentata alla sinistra da die-
di anello di calata, e sulle
dri inclinati e tetti. La roccia soste dei monotiri troviamo
Muntagne Noste
Muntagne Noste
Era ancora primavera, ma
sembrava volesse esibirsi in
meremo così per facilità) dove ci sono dei meccanici a bordo
sembrava già estate quando acrobatiche evoluzioni. Gior-
viaggiano i soci di Almese – che riescono a tamponare la
il 14 giugno circa 250 caini gio (Guerciotti ndr) giocava
Giaveno – Rivoli, i passeggeri falla, il viaggio può prosegui-
si radunarono al lago Laune in casa quel giorno: trentesi-
vengono invitati a socchiude- re ma senza il riscaldamento.
in quel di Salice per la festa mo anniversario della sotto-
re gli occhi mentre una voce La pioggia si trasforma nuo-
sezione di Sauze, 50 anni di
calda e suadente declama vamente in neve, a Monteze-
I duri e puri saliti al Genevris sodalizio CAI e l'aquilotto
l'itinerario della gita, facen- molo ha ormai raggiunto i 10
hanno potuto deliziarsi al ca- d'oro in arrivo sprigionava
done rivivere la straordinaria cm, ci circonda un paesaggio
lore del sole, allo splendido un'incredibile grinta, ag-
bellezza in modo virtuale. invernale e all'interno del n°
panorama a 360°, al profumo gredendo costine e salsicce,
Per visitare le grotte siamo in 3 fa un freddo cane, i vetri si
delle costine che saliva so- girandole e rigirandole sui
troppi, mancano gli accompa- appannano, il fiato dei cai-
spinto da termiche birichine. carboni ardenti, roteando la
gnatori, ci accontentiamo di ni esce ormai sotto forma di
14 giugno, Alpe Laune: Quelle termiche che rendeva-
gigantesca forchetta quasi di-
ispezionare la biglietteria.
cubetti di ghiaccio, bisogna
momenti della braciolata ISZ
no difficoltoso l'atterraggio rigesse un'orchestra. Risulta-
Secondo cambiamento di pro- continuamente pulire gli oc-
(foto di Giogio Guerciotti)
di un parapendio che ai più to: un pranzetto sublime; alla
gramma, si riparte con desti- chiali e il parabrezza dell'au-
fine era stanco, sembra voglia
nazione Albenga; durante il tista, che ormai non riesce più
abdicare, gli aiuti son bravi,
tragitto il n° 3 si invaghisce di a staccarsi dal volante e dal
prendano coraggio e si faccia-
una Panda, la insegue e la ba- cambio: siamo ormai nelle
no avanti, il maestro nell'om-
cia, si perde un po' di tempo mani del navigatore. In pia-
bra resterà al loro fianco.
per lo scambio di indirizzi e nura il freddo si attenua e il
Quel 14 giugno era ancora
numeri telefonici; poi si rag- viaggio prosegue senza ulte-
primavera ma sembrava già
giunge il gruppo. All'arrivo riori intoppi. Un cartellone
l'imperativo è categorico: ri- con la scritta Sarà Düra ci an-
Era ancora autunno ma sem-
trovo alle 14,30, e da adesso nuncia l'arrivo. La giornata è
brava già inverno quando l'8
ognuno per sé e Dio per tutti! stata veramente dura.
novembre circa 170 indomiti
Ad Albenga visitiamo tutto, Quell'8 novembre era anco-
caini a bordo di tre torpedoni
il Museo Navale, le chiese, ra autunno ma sembrava già
sono scesi al mare per la gita
saliamo le torri, scendiamo inverno.
dell'intersezionale.
nei vicoli degli artisti, occu-
Claudio Usseglio Min
Tempo pessimo, previsioni
piamo bar, ristoranti e gazebi
nefaste, sapevano che sareb-
abbandonati; passeggiando
be stata dura ma non imma-
sul lungomare qualcuno (del
ginavano quanto.
famigerato n° 3) riesce anche
Pioggia alla partenza, neve
a perdere l'ombrello in mare.
durante il tragitto, vento e
Alle 14,30 con puntualità sviz-
pioggia all'arrivo. Fermata
zera si riparte. Sull'Autostra-
fisiologica e primo cambia-
da dei Fiori, il n° 3 (sempre
mento di programma, si ri-
lui) comincia a suonare, si ac-
parte con destinazione Grotte
cende una spia, sale la tempe-
ratura dell'acqua; la fermata
Sul torpedone n° 3 (lo chia-
è d'obbligo. Fortunatamente
Muntagne Noste
Muntagne Noste
Il 13 ottobre ci lasciava Adria- anche il suo impegno sociale
tusiasmo dei neofiti, i primi l'interiorità.
na Bonicatto. Gli amici del CAI oltre le sue forze, per sentir-
anni furono contrassegnati Due giorni prima ch'egli sa-
Adriana Bonicatto
di Pianezza e di tutto l'Interse- si utile ma anche per rendere
da un'intensa attività alpini- lisse sul monte più alto ho
zionale hanno voluto accompa- meno visibile a chi la circonda-
stica e sociale, e quindi pro- avuto la ventura (grazie al
gnarla nella sua ultima salita.
va il futuro imminente.
dighi di ascensioni e di rela- nostro comune amico Vito)
In questa pagina vogliamo Germano, ci associamo alle
zioni ed amicizie. Fra queste, di discorrere ancora con lui
ricordarla riportando alcune sue ultime parole per esortar-
ebbi modo di intensificare i di montagne, di spirituali-
frasi pronunciate dagli amici ti a non arrenderti, perché Lei
miei rapporti interpersonali tà e di impegno sociale. La
durante l'orazione funebre.
vuole da te altrettanto corag-
con Stefano, consapevoli del sua lucidità intellettuale ac-
gio e forza di vivere.
fatto che l'ambiente alpino, compagnata dalla consape-
Salutare Adriana vuol dire ri-
Piero Campanella
con i suoi silenzi arcani e la volezza d'essere giunto al
cordare la sua forza, il suo co-
condivisione di fatiche e sen- traguardo, mi hanno com-
raggio e soprattutto la sua gioia Ogni valle ci ricorderà il tuo
timenti, invita a fraternizzare mosso e mi hanno reso fiero
di vivere. Il suo spirito pacato sorriso, ogni vetta la tua genti-
Conobbi Stefano Raimondo e ad essere più autentici. Via dell'amicizia che ci ha uniti.
ma determinato ci ha guidato lezza. Anche questa volta ci hai
nel lontano 1974: era venu- via tra noi si focalizzarono, Possa Anna lenire la sua tri-
in questi anni nel bene e nelle preceduti e ci indichi la via.
to a cercarmi a Villar Dora, oltre alla passione per i mon- stezza e solitudine trovando
difficoltà, vera anima trainante Ciao Adriana
dove risiedevo da poco, per- ti, altri comuni ideali e dedi- conforto nel ricordo della
della nostra associazione.
Alfredo Croce
ché aveva saputo della mia zioni nell'ambito dell'impe- ricchezza d'aver vissuto
Soprattutto ci dovrà accom-
passione per la montagna e gno sociale. Egli, in effetti, per tanti anni accanto ad
pagnare il ricordo della sua Ciao Adri
intendeva coinvolgermi nel aveva maturato in preceden- un uomo non comune come
voglia di vivere che fino all'ul- Dopo oltre quarant'anni di
progetto di dare vita ad una za esperienze come ammini- Stefano Raimondo.
timo l'ha sorretta, continuando vera amicizia Adriana ci ha
sezione del CAI ad Almese.
stratore pubblico (sindaco)
Elisio Croce
lasciato soli. Porteremo sem-
Pur essendo iscritto al Club mentre il sottoscritto (ahimé)
pre con noi, come un tesoro,
Alpino di Bussoleno, accol- ne era agli albori: per tale ra-
il suo sorriso nell'affrontare
si di buon grado l'invito di gione, gli scambi di opinioni
a "muso duro" le salite sulle
quel distinto signore, pieno circa il modo migliore per
sue amate montagne, anche
di entusiasmo per quell'ini- spendersi in nome dei no-
quando la "brutta bestia"
ziativa, che venne peral- stri concittadini diventarono
aveva già iniziato la sua ter-
tro egregiamente portata a frequenti e serrati. Stefano
ribile opera di distruzione.
compimento in brevissimo amava la montagna con pe-
Ciao Adri, ora sei giunta sul-
tempo. In effetti, a Stefano culiare sensibilità e sapeva
la vetta più alta, su nel cielo:
va attribuito in gran parte il coglierne, al di là degli aspet-
proteggici di lassù e metti
merito della fondazione del ti prettamente sportivi, i con-
una buona parola per noi,
sodalizio stesso, proprio per tenuti poetici ed ambientali,
il suo impegno capillare nel grazie alla sua intrinseca e
E non preoccuparti per Ger-
contattare i potenziali soci, in non comune capacità di stu-
mano: adesso a lui pensiamo
perfetta sintonia con il primo pirsi davanti ad un fiore o ad
noi, non lo lasciamo solo,
presidente Renato Lingua.
un tramonto di fuoco. Infatti
Come di solito succede per frequentava le vette anche in
I tuoi amici di sempre.
ogni attività di recente fonda- solitudine, proprio per co-
Laura e Walter Castella
zione, dove non manca l'en- glierne con l'anima i silenzi e
Source: http://www.caialmese.it/modules/muntagne/pdf/muntagne%20noste%202010.pdf
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