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Noste 2010
Montagne come sentieri di
benessere e di salute
Che per noi la montagna rappresenti
un richiamo irrinunciabile è evidente,
ma che la nostra passione possa
contagiare chi sembra esserne immune
è l'obiettivo che ci ha condotti a
sviscerare in questo numero di Muntagne
Noste le ricadute positive, sul corpo
e sulla mente, dell'andar per monti.
Rivista inteRsezionale CAI VALLE DI SUSA - VAL SANGONE
La Rivista del 'Intersezionale Val Susa e Val Sangone si avvale del a volontaria col aborazione dei soci del e sezioni e di tutti gli appassionati. La pubblicazione viene distribuita gratuitamente a tutti i soci del e sezioni del 'Intersezionale. La redazione si riserva la proprietà assoluta di quanto pubblicato in originale e ne consente l'eventuale riproduzione con l'obbligo del a citazione del 'autore e del a rivista. Gli articoli firmati comportano ai rispettivi autori ogni responsabilità sul contenuto mentre quel i non firmati si intendono pubblicati a cura del a redazione.
Anno 2010 - Numero 25 Tiziana Abrate - Anna Gastaldo Direttore: Mauro Carena Coordinamento: Tiziana Abrate, Claudio Blandino, Anna Gastaldo 10 Montagna: sport-salute Roberto Follis Redazione: T. Abrate, C. Blandino, E. Boschiazzo, E. Cardonatti, A. Cucco, 15 MTB Punta Gardiol Adriana Cucco V. Ferrero, R. Follis, A. Gastaldo, V. Girodo, G. Guerciotti, G. M. Maritano, S. Oglino, G. Pronzato, Guido Mauro Maritano C. Sibille, C. Usseglio Min 20 Montagne d'argento Tiziana Abrate Impaginazione: Claudio Blandino 24 I sogni aiutano a vivere Stefano Cordola Presidente Intersezionale: Ezio Boschiazzo Segretario: Piero Pecchio 28 Erbe buone per tutti Rosita Ciotti Stampa: Arti Grafiche San Rocco s.n.c. - 10095 Grugliasco (TO) 36 L'adattamento alla quota Claudio Blandino 42 Salute in montagna Daniela Bortolin Foto di copertina: salendo al Niblè (foto di Marco Levetto) 49 Giro del Thabor Claudio Blandino 50 Montagna come luogo di salutare SEZIONI DELL'INTERSEZIONALE VAL SUSA - VAL SANGONE soggiorno per l'infanzia Ada Vitton Maiero 52 La ferrata di Rocca Clarì Via Roma 4,10040 ALMESE - Apertura: mercoledì ore 21 www.caialmese.it Presidente: Vincenzo Ferrero 54 Le prime esperienze di colonia alpina Elisio Croce Anno di fondazione: 1977 (dal 1975 sottosezione di Alpignano) 56 Rigenerare lo spirito Roberto Follis Via Matteotti 10, 10091 ALPIGNANO - Apertura: venerdì ore 21 60 Pastore dell'Essere Anna Gastaldo Presidente: Adriana Cucco www.caialpignano.too.it - Anno di fondazione: 1955 63 Montagnaterapia Alice De Paoli Piazza Conte Rosso 11,10051 AVIGLIANA - Apertura: venerdì ore 21 66 I pericoli della montagna Gianni Pronzato Reggente: Andrea Tonoli Anno di fondazione: 1972, sottosezione di Alpignano 70 Imprese casalinghe Roberto Porzio - Germano Graglia Via Pietro Micca 39,10052 BARDONECCHIA 74 Nuove tipologie di traumi nello Presidente: Ezio Boschiazzo [email protected] - Anno di fondazione: 1972 Giorgio Guerciotti Borgata Grange 20,10053 BUSSOLENO - Apertura: venerdì ore 21 79 Cromoterapia Annamaria Rimondotto Presidente: Osvaldo Plano www.cai-bussoleno.it - Tel. 0122.49.461 Anno di fondazione:1924 80 Passi in salita nel nome della fede Elisio Croce Via V. Emanuele 38,10050 CHIOMONTE - Apertura: sabato ore 21 83 Vacanze storiche in Val Sangone Guido Mauro Maritano Presidente: Vilmer Jacob Anno di fondazione: 1977 (dal 1970 sottosezione di Torino) 89 Programma Corsi 2010 Scuola Carlo Giorda e-mail: [email protected] 90 Vacanze in villa a Rubiana Enrico Moncalvo Piazza Colombatti 14,10094 GIAVENO - Apertura: merc. ore 21, giov. ore 21 94 Con qualche pateravegloria in più Pier Aldo Bona Presidente: Livio Lussiana (speleo) www.caigiaveno.com - Tel. 011.9378002 - Anno di fondazione: 1966 98 Un medico alpinista Alda Cosola Via Moncenisio 1, 10044 PIANEZZA - Apertura: giovedì ore 21 100 In montagna con la Scuola Giorda Chiara Corino Presidente: Carlo Rabezzana [email protected] - Anno di fondazione: 1979 (dal 1976 sottosez. di Alpignano) 102 Borgone, richiodata Rocca Penna Via Fratelli Bandiera, 1,10098 RIVOLI - Apertura: venerdì ore 21 104 Attività Intersezionale Claudio Usseglio Min Presidente: Claudio Usseglio Min www.cairivoli.it Anno di fondazione: 1982 106 Ricordiamo Adriana Bonicatto (dal 1927 sottosez. di Torino - Sciolta dal '36 al '45) 107 Ricordiamo Stefano Raimondo Elisio Croce Corso Unione Sovietica 8,10059 SUSA - Apertura: venerdì ore 21 Presidente: Nino Allemano Tel. 0122.62.31.78 - 338.652.54.26 e-mail: www.caisusa.it Per la realizzazione di questo numero hanno collaborato con articoli, ricerche e fotografie: Anno di fondazione: 1872 (sciolta nel 1942, ricostituita nel 1977) Abrate Tiziana, Blandino Claudio, Bona Pier Aldo, Bortolin Daniela, Boschiazzo Ezio, Cardonatti Enzo, Ciotti Rosita, Cordola SAUZE D'OULX
Stefano, Corino Chiara, Cosola Alda, Croce Elisio, Cucco Adriana, De Paoli Alice, Durando Marco, Ferrero Vincenzo, Follis Strada Provinciale Oulx/Sauze - Viale Genevris, 10050 SAUZE D'OULX Presidente: Giorgio Guerciotti Tel. 335.694.55.48 - Anno di fondazione: 1979 (sottosez. di Bussoleno) Roberto, Gastaldo Anna, Girodo Vittorio, Graglia Germano, Guerciotti Giorgio, Levetto Marco, Mantello Roberta, Maritano Guido Mauro, Mattiel Piermario (Altox), Martoia Pier Carlo, Moncalvo Enrico, Oglino Susanna, Pecchio Piero, Plano Osval-do, Porzio Roberto, Pronzato Gianni, Rimondotto Annamaria, Rolando Claudio, Usseglio Min Claudio, Vitton Maiero Ada.






Muntagne Noste Muntagne Noste tentavano in tal modo di coniugare la necessi- di studio da parte di medici e psicologi che ci dello spirito: i nostri monti come meta di pel- Che cosa cerchiamo nel a montagna? tà di assistere i figli delle famiglie disagiate dei confermano quanto il piacere che proviamo in legrinaggio (per fare un esempio, la devozione loro dipendenti con la propaganda di una vita un ambiente così suggestivo, che pur compor- alla Madonna del Collombardo o del Roccia- Un luogo di fascinazione o di rigenerazione all'insegna del benessere psicofisico. Per non ta fatica e rischi, sia importante per il nostro melone), inteso quale simbolo evidente del dello spirito e del corpo? Un teatro di esplora- tacere delle numerose colonie montane - sorte benessere psico-fisico. La montagna non può rapporto che lega l'umanità alla montagna e zione e di avventure o una palestra per record in seguito agli interventi delle chiese e delle essere considerata alla stregua di un parco dei al tema della salute intesa come salvezza, te- comunità religiose - dove aria pura, educazio- divertimenti per cittadini annoiati, ma un ter- stimoniano la tensione verso l'alto come esi- La montagna è parte della nostra cultura: nella ne al rispetto della natura e di regole severe di reno in cui attraverso il rispetto e la conoscen- genza metafisica dell'uomo.
Bibbia è prediletta da Dio (Sinai, Tabor, Golgo- vita si associavano alla vicinanza di Dio.
za delle sue peculiarità si esercita un'attività Abbiamo inoltre dato spazio a chi dedica il ta: monti biblici dai suggestivi nomi che si per- "Le passeggiate frequenti, lo spettacolo della che ci procura serenità e gioia. proprio tempo al prezioso compito di soc- petuano ancora oggi); l'uomo ne ha sempre su- natura, l'aria più fredda e secca, lasciano in noi Del resto, la presenza nelle nostre valli di luo- correre gli infortunati in montagna, cercando bìto il fascino, per isolarsi dal resto del mondo, una sensazione piacevole, come se fosse cre- ghi costruiti nel secolo scorso per curare la sa- di comprendere, al di là delle innegabili doti per meditare e riflettere (scelta di solitudine e sciuta l'energia", riporta un altro autore mo- lute di piccoli ed adulti, assicurando al tempo tecniche, i sentimenti che si provano davanti contemplazione degli anacoreti) in un luogo derno, Mosso in "Fisiologia dell'uomo sulle stesso un'occasione per ritemprare lo spirito, ad una vittima di incidenti occorsi nei luoghi considerato sacro e propizio all'incontro con Alpi". Gli fa eco la scrittrice Johanna Spyri che o il fatto che località di media montagna ab- così amati; allo stesso modo, ci è sembrato l'Altro e l'ascesi. D'altro canto la montagna, con il suo libro Heidi – conosciuto non solo dai biano costituito luoghi di villeggiatura ambìti interessante indagare le motivazioni dei gio- con la grandiosità e purezza del suo ambiente, bambini di lingua tedesca – ha fatto sognare anche da personaggi che oggi definiremmo vani istruttori della Scuola Carlo Giorda, che ha da sempre esercitato un'irresistibile forza generazioni di lettori con le sue descrizioni di vip, conferma quanto le Terre Alte abbiano hanno l'occasione di trasmettere entusiasmo d'attrazione come luogo in cui rigenerarsi. monti scintillanti, di stormire d'abeti, di pro- esercitato motivo di attrazione anche su chi e competenze a chi vuole acquisire tecnica e Salute e salvezza dell'anima sono parole d'or- fumatissimi fiori ed erbe aromatiche.
non è impegnato nella lotta con l'alpe. Sogni sicurezza nella pratica dell'alpinismo.
dine consuete già dal tempo dei Romani: Rupes Montagne dunque come sentieri di benessere e progetti, conquiste e rinunce, fatiche e pe- In conclusione, il legame tra montagna e sa- itinera virtutis (le rupi sono le vie della virtù) e di salute. ricoli: tutto fa da sfondo all'appassionata fre- lute ci è sembrato un'ottima occasione per citava un proverbio latino, e similmente Te- E che per noi la montagna rappresenti un ri- quentazione del mondo verticale, ed è quanto analizzare gli aspetti che, pur sfuggendo a renzio sosteneva che "i luoghi in montagna chiamo irrinunciabile è evidente, ma che la no- emerge dai racconti di chi ha voluto spiegarci definizioni univoche, accomunano tutti co- quanto più sono alti tanto più sono salubri". stra passione possa contagiare chi sembra es- la bellezza della montagna attraverso la sua loro che sanno vedere nella montagna, come Ma è soprattutto in tempi più recenti che si è serne immune è l'obiettivo che ci ha condotti a fruizione ad ogni livello: il provetto alpinista, afferma Massimo Mila, "la più nobile forma di affermata la passione per la montagna intesa sviscerare in questo numero di Muntagne No- il semplice escursionista, il poeta che trasfor- conoscenza della crosta terrestre", sperando come luogo salutare e salvifico per l'individuo ste le ricadute positive sul corpo e sulla mente ma colori e suggestioni in parole, l'istruttore altresì di riuscire a spingere altri ad accostar- nella sua interezza: montagna conosciuta non dell'andar per monti. Abbiamo così indaga- o l'accompagnatore di ragazzi diversamente si a questo mondo emozionante con il nostro soltanto attraverso i libri di geografia, ma pro- to sulle motivazioni che spingono giovani e dotati. Non si poteva, trattando questi temi, stesso entusiasmo. E quando un nostro caro o vata sul campo, nella ricerca di una dimensio- meno giovani a percorrere le nostre montagne dimenticare che guarire con le erbe di monta- un amico perde la vita sui monti non lo defi- ne attiva in cui impegnare il corpo e lo spirito.
(ma anche quelle lontanissime e più elevate gna o con la sapienza tutta empirica dei molti niamo vittima della montagna, come recitano Tra Otto e Novecento la montagna acquista del pianeta), riscontrando in esperienze anche meisinor che hanno vissuto e vivono tuttora a caratteri cubitali i titoli dei giornali, ma lo un'ulteriore dimensione: diventa sede dappri- molto differenti un denominatore comune: nei nostri paesi è un modo diverso di curare pensiamo comunque felice in un luogo pro- ma di un turismo d'élite (costituito da scienzia- l'entusiasmo. Tutti, nel preparare un'escursio- il corpo, in sintonia con la natura e che la co- fondamente amato, spinto da un'attrazione ti e da esploratori, oltre che dai membri delle ne, un'arrampicata, una sciata o una ciaspola- siddetta disabilità può trarre dalla montagna forte tra l'essere e la natura.
più prestigiose dinastie europee o della gran- ta avvertono una sensazione di trepida atte- risorse preziose per affrontare la vita.
Tiziana Abrate de borghesia: basti pensare a Chamonix e a St. sa e all'avvicinarsi della meta una ancor più Un altro aspetto su cui il lettore potrà trovare Anna Gastaldo Moritz) seguito poi da un turismo di massa intensa sensazione di gioia. Queste emozioni con lo sviluppo di colonie alpine ed elioterapi- spunti di riflessione è il rapporto montagna/ ed il loro riflesso sul nostro fisico sono oggetto che, sorte ad opera di industriali filantropi che credenze religiose e montagna/elevazione


Montagna: sport-salute Muntagne Noste Muntagne Noste Il famoso naturalista I motivi che hanno spinto spiriti maligni, Petrarca il 26 natura in tutte le sue espres- menti scientifici dell'alpini- l'uomo a scalare i monti sono aprile 1336 effettuava in stile sioni. Forte del pensiero ra- smo si affermarono, tant'è Gessner nel 1555 scalò vari e complessi. Prima che moderno e sportivo l'ascen- zionale e matematico l'uomo che, su iniziativa di Quintino iniziasse l'alpinismo come sione al monte Ventoux in di quel tempo vuole avventu- Sella, nell'ottobre del 1863 al- il monte Pilatus. fenomeno storico l'atteggia- Provenza, per il gusto e la rarsi in ogni ramo del sapere, cuni appassionati fondarono mento verso la montagna brama di vedere molte cose.
senza inconsce inibizioni. In a Torino il Club Alpino. L'ar- Tale impresa .gli dette fu piuttosto timoroso. Le Anche il genio universale di questo periodo le escursioni ticolo 2 dello Statuto così te- indagini archeologiche han- Leonardo da Vinci ci ha tra- a scopo scientifico subisco- la possibilità di scrivere stualmente recitava: "Il Club no accertato che la presenza mandato una pagina di sto- no un notevole incremento. Alpino ha per scopo di far dell'uomo in alta quota risa- ria alpinistica: accomunando Il massimo merito del sen- un'opera pregevole, il conoscere le montagne più liva alle epoche preistoriche. l'interesse scientifico al godi- timento nei confronti della specialmente le italiane, di È un fatto acquisito che sulle mento estetico salì alle pen- natura spetta allo scrittore-fi- De admiratione mon- agevolare le salite e le esplo- Alpi sin dal terzo millennio dici del Monte Rosa, per cui losofo svizzero Jean Jacques razioni scientifiche".
tium, dove si può tro- a.C. si praticassero la tran- a buon diritto può conside- Rousseau, il quale nelle sue Attorno a Quintino Sella sumanza e la caccia; ciò è rarsi il precursore dell'alpi- Meditazioni del passeggiatore gravitava un piccolo mondo vare un esplicito invito confermato dal ritrovamento nismo finalizzato allo studio solitario esprime tutta la sua cittadino, costituito da auto- di una mummia di un caccia- ed al diletto. Il famoso natu- passione per la botanica e la revoli gentiluomini, studiosi, a salire i monti, non tore, vissuto circa 5300 anni ralista Gessner nel 1555 scalò campagna, sentita come an- agiati professionisti e aristo- fa, ibernata nei ghiacci del il monte Pilatus con l'inten- titesi alla città viziosa e cor- solo per studiarli ed cratici benestanti, che poteva massiccio dell'Otzal, sulla to di ottenere una precisa evadere dalle costrizioni del- frontiera italo-austriaca, av- concezione delle Alpi. Tale La frequentazione della mon- ammirarne la bellezza, la frenetica vita di città per- venuto nell'anno 1991 a quo- impresa, nella quale trasfu- tagna si trasforma così in una correndo le Alpi, per lo più se tutta la sua passione, gli sorta di piacere misterioso: i ma anche per eseguire con il pretesto di compiere Del resto, fin dall'antichità dette la possibilità di scrive- sacerdoti avvertivano la sen- studi geologici e scientifici. i monti hanno rappresenta- re un'opera pregevole, il De sazione di sentirsi sulle vette un ottimo esercizio fisi- Spesso questa motivazione to nell'immaginario umano admiratione montium, dove si più vicini a Dio; gli esteti esal- costituiva una dignitosa co- qualcosa di grande e miste- può trovare un esplicito invi- tavano la bellezza dei monti, pertura con la quale tenta- rioso legato al concetto di to a salire i monti, non solo del paesaggio sempre mute- re di spiegare quella strana divinità; la prima ascensione per studiarli ed ammirarne vole, i colori delle rocce e dei smania che spingeva codesti che la storia ci ha tramanda- la bellezza, ma anche per ghiacciai illuminati dal sole, uomini fuori dalle comodità to è senza dubbio quella del eseguire un ottimo esercizio il silenzio e le cupe foreste di della vita civile, a sudare e fa- monte Ararat effettuata dal fisico e spirituale. Per trova- conifere, i laghi morenici, la ticare sugli irti colli, dormire patriarca Noè. Dante sca- re il nascere di un interesse dolcezza dei tramonti, il rito nei fienili, nutrirsi di polenta lando il Monte Falterona, vero e proprio per la natura misterioso ed affascinante e latte, sbrindellarsi gli abiti attribuiva alla montagna il alpestre, dobbiamo giungere dell'aurora. Tutto ciò costi- fra i rovi e le rocce.
mezzo per accedere alle sfe- fino al '700, quando si affer- tuisce il mondo ideale in cui Ma non mancavano motiva- re dell'Empireo (Purgatorio, ma l'impulso innovatore del- l'individuo poteva coltivare zioni salutistiche: a questo IV, 31). Uscendo dal buio del lo spirito illuminista. Attra- le sue esaltazioni tali da por- proposito, i famosi alpinisti Medioevo durante il quale i verso i nuovi interessi degli tarlo ad avvertire profonde Martelli e Vaccarone, nella popoli ponevano sui monti scienziati, nasce un diverso loro Guida delle Alpi Occi- la sede delle streghe e degli modo di studiare e vedere la Anche in Italia gli intendi- dentali edita nel 1898, in un Muntagne Noste Muntagne Noste apposito capitolo fornivano gestive e il sistema nervoso, zione del sistema immunita- aumento del tono muscolare, I famosi alpinisti Già circa 2000 anni fa interessanti consigli e le se- su cui agiscono anche favo- rio, sono favoriti da una vita in quanto la fibra irrorata da Martelli e Vaccarone, guenti ricette sull'igiene: revolmente il gradito aspetto sedentaria. È assodato che una maggior quantità di san- il famoso medico Ga- "Le escursioni pedestri sulle delle scene che si sviluppano coloro i quali esercitano at- gue, si ossigena e rinforza.
nella loro Guida delle montagne sono un'utilissima continuamente davanti agli tività sportive in montagna, Secondo la maggior parte leno sottolineava l'esi- ginnastica muscolare ed un occhi dell'alpinista".
dove l'aria non è inquinata dei ricercatori, molti riflessi Alpi Occidentali edita ottimo mezzo per rinvigorire Per la verità, la consapevo- ed è priva di polveri sottili, positivi sono collegati anche stenza di uno stretto la salute affranta ed abbat- lezza dei benefici riflessi sul- avvertono una sensazione di alla grande quantità di en- nel 1898, in un appo- tuta dal soggiorno nell'aria la salute umana, derivante benessere, tranquillità, ap- dorfina, catecolamina e sero- rapporto fra stato im- immonda delle grandi città dal soggiorno sulle terre alte, pagamento, poco dopo aver tonina, sostanze che vengono sito capitolo fornivano munitario e condizioni e delle antigieniche abitudi- era già stata evidenziata sin iniziato a muovere i muscoli secrete dalle ghiandole.
ni della vita cittadina. Esse dalla fine del 1200 dal viag- ed a sudare. Tale attività mo- Le endorfine in particolare, interessanti consigli emozionali, cioè fra infatti oltre a richiedere per giatore veneziano Marco toria è profondamente diver- note anche come "ormoni e le seguenti ricette la marcia la cooperazione Polo, che nel suo libro Il Mi- sa da quella eseguita in pa- del piacere", sono prodotte livello di resistenza alle di tutti i muscoli del corpo lione, così scriveva: "L'aere è lestra, in quanto viene effet- dal cervello e svolgono una attivandosi così lo scambio così puro in quelle sommità tuata all'aria aperta, salubre funzione sedativa, produ- malattie e situazione molecolare, e quindi l'atti- e l'abitarvi così sano che gli e pulita anziché in quella vi- cono effetti euforizzanti e "Le escursioni pedestri vità vitale generale, hanno uomini che stanno nelle città ziata e pesante degli ambien- l'elevazione dell'umore, ri- ancora il vantaggio per la e nel piano, come si sentono ti chiusi. Gli effetti positivi ducono il livello di colestero- sulle montagne sono progressiva diminuzione di assaltare dalla febbre di ca- conseguenti che si riverbera- lo e determinano un positivo pressione cui si assoggetta- dauna sorte o d'altra infir- no sulle funzioni vitali sono miglioramento non solo del- un'utilissima gin- no salendo, di porre il nostro mità accidentale, immediate assai importanti: il cuore si lo stato fisico, ma soprattutto sangue che tante cause con- ascendono il monte e starvi rinforza ed il miocardio au- delle condizioni psichiche.
nastica muscolare ed corrono a viziare nel piano due o tre giorni e si ritrovano menta la capacità di contrarsi Molti sono pertanto gli aspet- in tali condizioni che, mentre sani per causa dell'eccellenza efficacemente per svolgere le ti positivi che si riscontrano un ottimo mezzo per la sua proprietà di assorbire dell'aere".
funzioni di pompa; il sangue a livello del sistema nervoso rinvigorire la salute l'ossigeno dell'aria di po- Solo in tempi recenti eminen- più fluido scorre velocemen- che viene sollecitato e com- chissimo scema, ne aumenta ti studiosi hanno dimostrato te e le pareti dei vasi sangui- promesso dai ritmi freneti- affranta ed abbattuta invece grandemente la po- scientificamente il rappor- gni rimangono elastiche, ri- ci della vita moderna. Già tenza esalatrice, per cui ne to fra l'attività fisica all'aria ducendo il rischio di malattie circa 2000 anni fa il famoso dal soggiorno nell'aria escono e l'acido carbonico e aperta ed i benefici sull'orga- cardiocircolatorie; l'efficien- medico Galeno sottolineava tutti quegli altri gaz nocivi i nismo umano.
za dei polmoni rimane alta e l'esistenza di uno stretto rap- immonda delle grandi quali o vi sono prodotti natu- È stato affermato che la luce la capacità di introdurre ossi- porto fra stato immunitario e ralmente o vi sono pervenuti del sole e l'aria pura sono geno risulta facilitata.
condizioni emozionali, cioè città e delle antigieni- dal di fuori, ma che comun- veri e propri cibi per il corpo In particolare, per quanto fra livello di resistenza alle que con il loro soggiorno, umano, tanto da poter essere riguarda gli effetti positivi malattie e situazione psico- che abitudini della vita sono di danno alla salute. In- considerati fra i nutrimenti del trekking sull'organismo affettiva.
fine il movimento in mezzo essenziali della vita. Obesità, umano, si riscontrano note- Sulla base di tali principi a quell'aria purissima, secca, osteoporosi, diabete, distur- voli miglioramenti sull'ap- sono numerosi gli psicotera- fresca, sempre un po' agitata, bi cardiovascolari, sindrome parato osteo-artro-musco- peuti e psichiatri che, prima aiuta a rinvigorire le forze di- depressiva, cancro ed altera- lare dovuti ad un sensibile ancora di prescrivere far- Muntagne Noste Muntagne Noste consapevolezza del salutare MADOnnA DI COTOLIVIEr (M 2105) rapporto uomo-montagna in CrOCE DI SAn GIUSEPPE (M 2382) termini terapeutici. A sug- Tempo di percorrenza: 5/6 ore gello della validità di quanto Periodo consigliato: PUnTA GArDIOL (M 2340) affermato, può valere la pena Località di partenza: Oulx (m 1067) di citare una significativa SS 24 Monginevro – A32 Bardonecchia (uscita Oulx ovest) massima coniata da Quintino I.G.C. 1:25.000 N. 104 BARDONECCHIA MONTE THABOR SAUZE Sella: "Correte alle Alpi, alle D'OULX – 1:50.000 N. 1 VALLI DI SUSA CHISONE E GERMANASCA.
montagne o giovani animosi, che vi troverete forza, salute, Questo percorso ci permette di raggiungere tre cime. La prima è probabilmente una delle bellezza, sapere e virtù".
più frequentate e conosciute dai bikers, mentre il restante tratto del percorso si snoda in un ambiente più selvaggio e solitario, toccando il Vallone di Desertes, sotto alla Punta Conclusione. Per necessità di Clotesse, la Rocca del Lago, la Chalanche Ronde, i Rochers Charniers e lo Chaberton. spazio, ho dovuto compiere uno sforzo di sintesi nell'in- Descrizione itinerario: parcheggiamo la vettura in Piazza Garambois, imbocchiamo la
tento di fornire al lettore ele- SS 24 in direzione Cesana e svoltiamo a destra (parco giochi). Attraversiamo il ponte sul- La capanna osservatorio Regina Mar- maci, prescrivono ai propri menti sufficienti. Non sono la Dora e nuovamente a destra. Proseguiamo e allo stop svoltiamo a sinistra imboccando gherita fu inaugurata il 18 agosto 1893, pazienti soggetti a sindromi sicuro di esserci riuscito e la- Via Cotolivier. Proseguiamo su asfalto fino alle borgate Pierre Menaud e Vazon. Seguia- giorno in cui salì per pernottarvi con depressive una cura facile e scio al lettore il giudizio e la mo la strada, ora sterrata, che prosegue attraverso praterie erbose e boschi di conifere, corteo di guide, alpini e dame di com- pagnia la regina Margherita. ricca di effetti positivi come curiosità per ulteriori appro- fino ad un bivio (Grange Pourachet), dove svoltiamo a destra per giungere alla chiesetta la pratica sportiva.
fondimenti, attingendo alla Da una decina di anni il ter- della Madonna del Cotolivier (m 2105). Da questo punto molto panoramico, dopo aver copiosa lettura disponibile mine "montagnaterapia" è sull'argomento.
ammirato il paesaggio e goduto il meritato riposo, imbocchiamo il sentiero in cresta, che entrato nel linguaggio co- Roberto Follis porta alla Croce di San Giusepe, fino ad incrociare la sterrata sopra alle Grange Poura- mune e sempre più vi è la chet. Oltrepassiamo la sbarra (m 2052) e continuiamo a salire fino ad un bivio (m 2150). Proseguiamo in salita, sempre tenendo la destra (sx idrografica), sul sentiero che ci con-duce alla Croce di San Giuseppe (m 2382). Ripercorriamo il sentiero in discesa, fino al bivio precedente e proseguiamo alla nostra destra (in direzione Chaberton). Il sentiero ci fa risalire ancora per un breve tratto (scarsa ciclabilità), portandoci sotto i ghiaioni del Passo di Desertes, per poi farci scendere fino al bivio per Desertes. Seguiamo a destra le indicazioni per il Lago di Desertes. Risaliamo il sentiero con brevi tratti non ciclabili e giungiamo al Lago di Desertes (m 2271). Ma non aspettiamoci di trovare un grande lago, perché rimarremmo sicuramente delusi… forse non lo troveremo per nulla. Ora se vogliamo raggiungere la Punta Gardiol (m 2340) dobbiamo fare una breve deviazione a sinistra (possiamo anche lasciare la bici al lago e proseguire a piedi). Ritornando al lago proseguiamo sul sentiero, che finalmente è solo più in discesa, fino ad imboccare la stra-da militare, che porta allo Chaberton. Scendiamo ancora a sinistra, tocchiamo Pra Claud e Fenils. Da qui su asfalto, in breve giungiamo alla SS 24 e quindi ad Oulx. MTB - Croce di San Giuseppe Adriana Cucco (foto Roberta Mantello) Muntagne Noste Muntagne Noste I rebouteux francesi, n è un paese a che i meisinor [N.B.: Il prima e poi le persone, io questi ultimi che hanno 1180 m, con poco più di Gran Dizionario Piemon- rammento (ma sarebbe effettuato studi sanciti da 500 abitanti del dipar- tese-Italiano meglio dire je me rappelle, un diploma […]. I proce- timento francese del- dal cavaliere Vittorio di o come dice l'amico En- dimenti utilizzati sono in sono altro che i la Lozère, nella zona ad Sant'Albino, edito a Tori- nio Baronetto üra am su- effetti difficili da convali- alta propensione agricola no nel 1859, così defini- vìnat, ma io in ogni caso dare scientificamente. I dell'Aubrac che si estende sce il termine meisinor: preferisco m'arcordo) dei rebouteux curano toccan- anche nel limitrofo dipar- "Empirico. Medico che meisinor della Valle di do e si occupano soprat- I rebouteux curano timento dell'Aveyron. cura gli infermi solamen- Susa, dove mio padre mi tutto delle storte, delle A Nasbinals, tappa impor- te per pratica" – Secondo accompagnava, io ragazzo fratture, delle lussazioni tante sul percorso della il noto vocabolario Zinga- un po' farinel e dësbela, di tutte le ossa del corpo, Via Podiensis, il più anti- relli il sostantivo "Medico" quando, non avendo otte- dalle dita dei piedi al cra- occupano soprattutto co tracciato del Cammino viene fatto riferire generi- nuto alcun beneficio dagli nio. Certuni si occupano di Santiago, i pellegrini, camente a "Chi pratica la impacchi delle bertòliche, di reumatismi, di artrosi nel paese contornato da medicina", mentre il ter- i fiori di arnica (d'altronde ed anche di sciatiche". In praterie e colline dove mine "Medico chirurgo" utili particolarmente per questo sito Web si danno splendono giunchiglie e è riferito a "chi ha conse- le fiaccature), doveva far- inoltre indicazioni ai ma- delle lussazioni narcisi, possono ammi- guito la laurea in medi- mi "aggiustare" un piede lati, che dovrebbero con- rare tra l'altro la chiesa, cina e superato l'esame da una storta oppure una sultare i kinesiterapeuti, i di tutte le ossa classificata M.H. (Monu- di abilitazione" – e, come spalla malmessa da una medici o gli osteopati del- mento Storico), magnifico tutti sanno, l'aggettivo caduta causata dalla mia la propria regione, i quali del corpo, dalle dita esempio dell'arte roma- "empirico" vuol dire "che incosciente irruenza. possono dare indicazioni nica dell'Auvergne dell'XI si basa sull'esperienza", Secondo il sito Internet da chi andare e soprat- dei piedi al cranio. secolo, con un curioso logicamente derivante dal francese Le magazine de tutto chi evitare. Inol- sostantivo "empirismo", la Santé, "I rebouteux [in tre invita a consultare il Certuni si occupano In un giardinetto del vil- "metodo terapeutico ba- Piemonte leggi meisinor, Groupement national pour laggio troneggia invece il sato sulla pratica"].
in Inghilterra bonesetters] l'organisation des médeci- busto di Pierre Brioude Ammirando il busto so- sono così chiamati per- nes alternatives a Parigi, detto Pierrounet (1832- lennemente bonario di ché rimettono, con gesti un sindacato professio- 1907), un famosissimo Pierrounet, un grande innati, le ossa e le arti- nale creato nel 1997, che anche di sciatiche rebouteux, guaritore tra- uomo da queste parti, che colazioni rovinate tratto raggruppa i diversi rebou- dizionale che sapeva rha- da burronnier (addetto al per tratto. Essi fanno un teux e dà informazioni più biller (riabilitare) persone buron, le cascine dell'Au- po' parte della tradizione precise su queste profes- e animali con le sue mani brac) [semplificando: un popolare e rurale. Niente sioni. riconosciute miracolose: contadino a vedere con il magnetiz- In questa sede non inten- Pierrounet è veramente le dell'allevamento delle zatore, che possederebbe do assolutamente riferir- considerato uno dei sim- vacche e delle conseguen- un fluido particolare… mi al tempo attuale, in boli umani più importanti ti produzioni casearie], si niente a vedere neppu- cui è effettivamente mol- è ritrovato a possedere re con il kinesiterapeuta to difficile capire la diffe- I rebouteux francesi, in una grande capacità ma- […], l'osteopata o ancora renza tra buono e catti- Piemonte non sono altro nuale nel curare le bestie il chiropratico, tutte e tre vo, valido e inadeguato, Vaisitti Edoardo Muntagne Noste Muntagne Noste tra onesti e truffatori: mi bile. Lui non si acconten- ho potuto conoscere a ta Maddalena, dove trovò Edoardo Vaisitti ha normalmente riceveva i proporrei unicamente di tava di intervenire con la grandi linee l'attività di un'anziana donna soffe- suoi pazienti alla sera e dunque praticato ricordare un paio di mei- sua arte su una diagnosi Edoardo Vaisitti (1911- rente, coricata sul paion molti lo chiamavano an- sinor che hanno avuto un altrui, era lui stesso un 1988), apprezzato meisi- (pagliericcio) nella stalla. che a domicilio o veni- per tutta la vita sincero e quasi incondi- diagnostico eccezionale nor di Giaveno. Già Fe- Con trepidazione e preoc- vano a prenderlo per ac- zionato apprezzamento e con una grande capa- lice, il papà di Edoardo, cupazione, dopo essersi compagnarlo a casa degli questa mansione . dai propri assistiti: mi ri- cità di intuizione e una praticava questa attività, segnato, Edoardo rimise infermi immobilizzati. ferisco ad Ezio Perino di fine manualità. Forse la ed in verità fu proprio quindi a posto la spalla Fare il meisinor A parte l'ostilità di uno Mompantero ed Edoardo sua migliore definizione lui che instradò il figlio a dolorante e subito dopo la solo di loro, era apprezzato Vaisitti di Giaveno.
è contenuta in due paro- questi trattamenti, facen- donna sbottò in un impli- anche dai medici locali, e Su Ezio Perino non riu- le piemontesi apparente- dolo sovente partecipare cita espressione di sollie- non solo: so per certo che scirei a dire niente di più mente asettiche ma dal alle sedute di accomoda- vo e ringraziamento: "Mi una professione e anche un medico di Avi- di quello che giornalisti e contenuto pregnante: co- tura empirica degli arti, sembra di essere in Para- gliana un giorno condusse scrittori hanno già scritto modor e meisinor […]. Lui anche se obiettivamente diso!". Così è cominciata la propria moglie dal mei- su settimanali locali e li- stesso, benché oberato di lui, Edoardo, al momento l'attività di meisinor di sinor e che, avendo avuto bri. Ritengo pertanto op- lavoro e di impegni, seppe un giovane appena entra- Edoardo: il caso? il desti- un soddisfacente esito dal- portuno riportare unica- sempre staccare la spina to nell'età adulta, non si no? In ogni caso un'attivi- la sua cura manuale, in- mente alcune parti della per dedicarsi con passio- rendeva ancora conto di tà utile, tradizionalmente viò successivamente molti figura del terapeuta che ne e determinazione allo avere quel tatto particola- riconosciuta! suoi pazienti a Giaveno.
don Gian Piero Piardi ha studio delle nuove disci- re fondamentale alla ma- Edoardo Vaisitti ha dun- Per finire, vorrei ancora delineato su "Racconta- pline che, soprattutto in nipolazione curativa. Ca- que praticato per tutta ricordare di Edoardo Vai- valsusa 1998" (S.D.S., Francia, si imponevano pitò una volta che Felice la vita questa mansio- sitti un evento particolare, Susa, 1997): "Ezio Perino con grande fermento. Alle dovette recarsi in Fran- ne, per il benessere del- in un certo senso molto [era] uomo gioviale e alle- molte ore di diagnosi e di cia per lavoro e proprio le persone infortunate e singolare: il suo matrimo- gro, pieno di sano dinami- terapia esercitata nel suo in quei giorni vennero a saltuariamente anche dei prodotti di consumo nio con un'insegnante di smo, amico di tutti coloro studio, seppe sempre uni- cercarlo i familiari di una piccoli animali (come il quindici anni più anziana che gli si affidavano con re l'umiltà di un appro- donna che si era infortu- Pierrounet francese! Un di lui. A me pare che que- fiducia. Appresi che il suo fondimento sui libri, con- nata. Saputo dell'assenza occulto gemellaggio po- sto fatto avvalori anche lavoro consisteva proprio frontandosi di continuo del meisinor, quelle perso- polare transnazionale!). il particolare fascino del nel ridonare alle membra con gli esperti del settore ne invitarono pertanto il Fare il meisinor non era meisinor e certo testimo- la loro naturale funzione riabilitativo. Per questa giovane Edoardo a venire per lui una professione nia, seppure indiretta- e che questo lavoro svol- sua intuizione e disponi- in sua vece, dicendo che e non chiedeva compensi mente, anche la maestria geva con passione, per un bilità, anche se la conclu- sapevano che lui assiste- per la sua opera, accon- di un uomo che al di là dono di natura e per con- sione può sembrare supe- va sovente il padre e che tentandosi di donazioni, di ogni dubbio possedeva sapevole, faticosa, volitiva riore alla premessa, mi è dunque certamente sa- generalmente prodotti di una cultura materiale im- conoscenza dell'anatomia molto difficile resistere al rebbe stato capace di agi- consumo quotidiano, in portantissima, anche se e fisiologia umana. Oggi desiderio di definirlo […] re in modo efficace. Preso quanto aveva già un im- per certi versi e per certe forse non sarebbe corret- un fisiatra ante litteram".
alla sprovvista, a nulla piego retribuito presso il persone di astratta istru- to definirlo un "fisiatra È tramite alcuni anziani servirono i dinieghi, e alla Comune, e molto sovente zione, inspiegabile.
ante litteram" ma certo un giavenesi ed aviglianesi fine Edoardo acconsentì doveva agire nella pausa Guido Mauro Maritano riabilitatore impareggia- ed il figlio Giancarlo che a seguirli fin alla borga- di mezzogiorno, anche se Montagne d'argento Muntagne Noste Muntagne Noste sarai originale" - "Sono nato in un pae- valli ho percorso itinerari ma fu un episodio e nul- mi è stato detto quando sino di montagna - mi insoliti, ho scoperto le cia- la più. Gli anni mi porta- individuo avanti ho comunicato alla reda- dice Michele - da bambi- spole e la montagna non rono gli inevitabili dolori zione la mia intenzione di no accudivo gli animali, è più stata irraggiungibile della vita, rimasi vedovo occuparmi della terza età condividevo la fatica con in inverno." La salute? "Il e le giornate non sembra- in montagna. " Sarebbe la mia famiglia. Tanto la- cuore mi ha giocato qual- vano più avere un senso, a sopportare fatiche, semmai una novità scri- voro e niente soldi… Mi che brutto scherzo, i me- la solitudine mi precipitò vere di giovani che van- hanno mandato a studia- dici mi hanno proibito di in un baratro da cui non freddo, pericoli no in montagna, al CAI re in collegio, giù in città, salire in quota, un po' di sapevo come uscire. Mi ci sono molti più seniores poi ho trovato lavoro, mi ansia da solitudine, ma ricordai ad un tratto di che giovani virgulti!" - ha sono sposato e trasferito non c'è miglior farmaco quella meravigliosa gita di commentato un po' ama- a Torino. La montagna mi che una bella gita - mi 10 anni prima e decisi di per realizzare quella ramente Claudio.
è rimasta nel cuore come dice sorridendo Michele. - andare alla locale sezione che Lionel Terray Di sicuro ha ragione lui, le mie radici, ma non l'ho La mia età? 73, ma non li del CAI per cercare com- ma quale migliore fonte più frequentata per de- dimostro, vero?".
pagnia: la mia vita ebbe per scoprire le motivazio- cenni, sino a quando ho "La mia è tutta un'altra ni che spingono ad alzarsi incontrato un amico che storia" esordisce Ange- all'alba quando dopo una mi ha accompagnato a lo. "Non ho frequentato vita di lavoro si potrebbe fare le prime gite: cammi- la montagna da giovane, benissimo rimanere a pol- nate, escursioni, piccole il lavoro, la famiglia mi trire? Cosa spinge un in- arrampicate. Ci siamo poi hanno portato verso altri dividuo avanti con gli anni iscritti al CAI: qui abbia- lidi, i medici mi avevano a sopportare fatiche, fred- mo conosciuto tante per- diagnosticato gravi pro- do, pericoli e scomodità sone con la nostra passio- blemi circolatori e mi ave- per realizzare quella che ne, abbiamo fatto parte di vano assicurato che solo Lionel Terray definiva una un gruppo. Le gite diven- camminando e poi ancora "conquista dell'inutile"? tavano più interessanti, camminando avrei potuto Michele Ceretto ai Trois Frères Mineurs Ho provato a chiederlo ad il piacere della montagna scongiurare il pericolo. Li (foto di Marco Durando) alcuni veterani del CAI.
unito a quello della con- ho ascoltati, tutte le vol- divisione delle emozioni, te in cui mi era possibile una svolta meravigliosa, Angelo Chiola al Monte Rosa le serate in rifugio, i trek- lasciavo l'auto in gara- scoprii il mondo verticale (foto di C. Rolando) king dove la fatica si ac- ge, ma le mie camminate con tutto il suo fascino. compagna al rinsaldarsi erano solo… orizzontali! L'età avanzata non costi- di un'amicizia. La monta- Un giorno per caso un tuiva un ostacolo, poco gna diventa a poco a poco conoscente mi ha propo- per volta le gite si faceva- un ottimo antidoto contro sto una gita in montagna no sempre più impegna- gli affanni della vita, dopo - avevo una sessantina di tive e scoprivo in me una la pensione le gite sono anni - la passeggiatina sui forza insospettata: i metri diventate non solo più monti di Bardonecchia di dislivello si accumu- domenicali, con un amico durò 12 ore! Fui come fol- lavano, tutti i giorni con super esperto delle nostre gorato da tanta bellezza, gruppi di amici diversi Muntagne Noste Muntagne Noste i colori, gli spazi, le emo- "Ma perché proprio la Ha colto pienamente nel zioni che suscita la mon- montagna?" – insisto con segno l'alpinista e scritto- tagna. Oggi ho compiuto Giacomo – "Perché non un re Spiro Dalla Porta Xidias i 77, ma ho ancora tante altro sport?". "L'alpinismo quando in Metafisica della mete da raggiungere, spe- ti entra nel sangue, a poco montagna, scritto alla ve- ro presto il Monte Bianco, a poco diventa una com- neranda età di novant'an- se le mie ginocchia un po' ponente essenziale nella ni, afferma che raggiunge- capricciose la smettono di tua vita. Poi, come afferma re le vette non comporta fare le bizze!". Massimo Mila, non è solo nessun tipo di vantaggio: Carlo, Rino, Nicola, Gia- uno sport, è anche cono- né lucro, né potere. Ma como e tanti altri over set- scenza. Quando leggevo sulla cima guadagna- tanta (ma anche ottanta!) i libri di Rebuffat volevo ta, sia da un sentiero sia mi affascinano con i loro provare anche io a vedere da una difficile parete, si racconti: ascensioni im- cosa c'è in alto, la voglia di prova una sensazione di pegnative, gite sci alpini- salire diventa una spinta gioia particolare, che ogni stiche in ambienti severi inarrestabile e si va, pre- persona che ama la mon- e fatati, escursioni al co- parando meticolosamen- tagna sperimenta: il sen- spetto di monti dai nomi te una via, studiandone timento della vetta. E con evocativi. A volte si lamen- a tavolino l'itinerario. Poi i capelli d'argento forse è tano per qualche acciacco, ti trovi a contatto con la anche più intensa.
qualcuno ha già vinto bat- roccia: non è solo pietra, Tiziana Abrate taglie contro malattie im- non è solo un gesto atle- portanti, ma continuano tico. È un'esperienza che ad andare per monti, esta- coinvolge tutto te stesso, te e inverno, determinati a il corpo ma soprattutto la coltivare un amore gran- mente: devi saperti con- Giacomo Andreotta, Cima Pian Reale Giacomo Andreotta al Monte Furgon, esploravo montagne vici- dissimo, che li rende spe- centrare, vincere la paura, (foto di Marco Levetto) su Avventura Verticale ne ma anche lontane e la ciali per chi si accosta con razionalizzare le emozioni (foto di Marco Levetto) soddisfazione più grande interesse alla montagna. e salire, ma anche saper rimane quella di aver sa- Lo vedi nei loro occhi che rinunciare quando le con- lito il Cervino a 74 anni! brillano quando ti raccon- dizioni non permettono di Certo, con una guida, tano imprese magari lon- realizzare il tuo progetto. non sono imprudente, tane nel tempo ma vivide Ma poi ci torni e magari da ed è stata una gioia ine- nella memoria o quando vincitore. E ora che si av- guagliabile. Il desiderio di ti spronano a superare le vicinano gli 80 anni, con- raggiungere la vetta che tue paure, le loro parole ti tinuo ad andare in mon- ti costringe a stringere i instillano la voglia di spe- tagna perché muoversi fa denti dove le difficoltà si rimentare quel mondo che bene, la bellezza dell'am- fanno serie, ma anche la ti ripaga di ogni fatica con biente è ineguagliabile e più ripetuta gita mi entu- un bagaglio di esperienze non potrei assolutamente siasma: sempre stupendi sempre eccezionali. I sogni aiutano a vivere Muntagne Noste Muntagne Noste I sogni aiutano a vivere, e rin- da casa per andarlo a osser- La lunga attesa. correre un grande sogno per vare da vicino, constatando tanto tempo ci dà la forza per direttamente la presenza del- e il grande sogno.
superare i problemi della vita. le famose balze rocciose alla Punta della Croce (2234 m)
Proprio come il canale Sud del base; come se non bastasse, il canale Sud
Civrari, osservato e rincorso mezzo metro di neve farino- Bellissimo canale di media diffi- per quasi dieci anni prima di sa che pestavo da poco sopra trovare le giuste condizioni, Condove non era affatto suf- coltà e senza troppi pericoli og- adatte a permetterne la disce- ficiente ad una discesa in sci. gettivi. Ben visibile dall'abitato sa integrale in sci.
Nei miei ricordi di bambino di Condove, regala una bellis- iniziata c'era tuttavia anche quello di sima discesa con innevamento quasi per caso, un giorno di aver attraversato, in una cal- abbondante ma assolutamente ritorno dalle scuole superiori: da giornata estiva, un grosso avrò avuto sedici anni e per- accumulo di valanga proprio correvo la solita strada dalla alla base di quel canale: fu Itinerario: da Condove raggiungere in auto la borgata Pra-
tobotrile su comoda strada carrozzabile (1042 metri, 10 Il Civrari con indicato il percorso
stazione verso casa quando, allora che capii che il grande km). Imboccare quindi la mulattiera che con percorso pia- nel Canale Sud alzando gli occhi, notai un sogno si poteva realizzare, neggiante conduce alla borgata Manda (1010 m) e succes- (foto Stefano Cordola) gran vallone bianco che dalla bastava solo attendere.
vetta del Civrari scendeva con Le grandi nevicate di metà sivamente nel fondo del vallone del Sessi, in località Ponte eleganza in direzione di Pra- dicembre e dell'epifania 2009 delle Torne (1038 m). Attraversare il torrente e salire la sua tobotrile. Gran entusiasmo e mi lasciarono ben sperare, i sponda sinistra idrografica per un centinaio di metri, per im- folle corsa a casa per chiedere tempi erano maturi: ormai era boccare sulla destra una mulattiera in stato di abbandono a papà se era possibile scen- solo questione di settimane. (indicazione Alpe Gigalot), che si segue sino in prossimità di dere in sci giù di lì, ed anche Binocolavo quasi tutti i giorni un inconfondibile alpeggio costruito sotto un enorme masso grande delusione nel sentir- quel canale senza dir niente a (Alpe Garneri, 1293 m, 1h). Da questo punto il canale è ben mi dire che il percorso era nessuno, per paura che qual- sbarrato alla base da balze cuno mi soffiasse quella che visibile; spostarsi a destra sul fondo del vallone riempito da rocciose, e soprattutto che era con tutta probabilità doveva un' enorme valanga e risalirlo sino a quando si chiude in troppo ripido per le nostre essere una prima assoluta sul strettissimo canale. La pendenza aumenta (30/35°); segui- capacità. Aveva ragione, a se- Civrari. Fino a quando venne re sempre le diramazioni di destra superando due corte ma dici anni non sarei certo stato l'ora di partire: l‘aria fredda ripidissime strettoie (55° per 20 metri); in seguito il pendio all'altezza di sciare in posti di un pomeriggio di febbra- si allarga sbucando in cresta a poche decine di metri dalla simili, ma il grande sogno or- io era l'ideale… All'una di vetta, che si raggiunge per il versante Nord (da 2 ore e 30' mai era entrato nel cassetto… pomeriggio sono partito da a 3 ore dall'auto).
Passano gli anni, aumenta la casa lasciando un biglietto mia esperienza di montagna sul tavolo, "Sono a fare un Note: la parte bassa sino all'Alpe Garneri è sciabile solo con
e migliorano le capacità tec- giro verso Collombardo", alle ottimo innevamento a causa del fitto bosco. Se non è pre- niche: quante volte ho bino- sei e mezza ero di ritorno, sente la grande valanga la discesa è pressoché impossibile a colato quel pendio prima di con una grande avventura da causa dell'impervio fondo del canale, tormentato da cascate andare a scuola! Ricordo che raccontare e con un sogno in e balze rocciose.
un pomeriggio partii a piedi meno nel cassetto… Muntagne Noste Muntagne Noste ne sbarra completamente la strada. Eppure un itinerario per raggiungere quel pen- dio, senza passare dalle Val- Monte PALON, (2965 m)
le di Viù, e scollinare in Val Gran pendio Sud-Est
di Susa dal Colle della Croce Fantastica discesa di un enorme di Ferro, deve pur esserci! e dolce pendio aperto che sembra E' da un po' di tempo che essere sospeso tra le nuvole, dife- me lo dico e mi sono quasi so però alla sua base da un siste- autoconvinto. In un primo ma di balze rocciose che lo rendo- tentativo, con la complicità no pressoché inaccessibile da ogni di Alessio, raggiungemmo lato. L'itinerario descritto vince il difficilissimo traverso che tali balze nel loro punto debole, conduce alla conca sotto il regalando una sciata impegnativa Colle della Croce di Ferro, ed espostissima: l'esposizione a sud però non semplifica affatto i problemi logistici… ma i forti pericoli oggetti- Salendo al Palon Entrare in un castello forti- vi dovuti all'irraggiamento Itinerario: da Chianocco seguire la strada per la frazione Molè e proseguire in direzione
(foto Stefano Cordola) ficato, vincere le sue mura solare e alle scariche di sassi Combe, sino a dove l'innevamento lo permette. Normalmente si lascia l'auto nei pressi e far crollare il mito di inac- procurate da alcuni stam- di Margrit, (1007 m). Seguire la strada, superando la località Strobiette, quindi spostarsi cessibilità: il grande sogno becchi ci fecero optare per progressivamente a sinistra per prendere quota sui dolci pendii posti sotto l'alpe Pianfè, di ogni cavaliere! Sciare su la discesa. Ma la settimana 1213 m. Poco sopra l'alpeggio, spostarsi ancora verso sinistra entrando nella gorgia del un enorme e dolce pendio successiva, con una sveglia di neve vergine, sospeso tra rio Pianfè, riempita da un'enorme valanga. Salire al suo interno un centinaio di metri per anticipata di ben tre ore ri- le nuvole dei tremila metri spetto alla precedente (che poi spostarsi sui ripidissimi pendii della sua riva destra idrografica (enormi valanghe), ma difeso alla sua base da era già alle sei di mattina!) puntando alla base di una balza di rocce nerastre (quota 1980 m circa). Raggiungerla invalicabili balze rocciose: il crollò anche l'ultimo gran- (35°) e con breve traverso verso sinistra portarsi sulla dorsale a breve distanza dalle grande sogno di uno sciato- de sogno! Ma si sa: per ogni grange Balmafol, 1916 m (2h). Salire tale dorsale che in breve si trasforma in pendio, re! Chi di noi, transitando in grande sogno che si avvera prendere quota spostandosi progressivamente a sinistra in direzione del Colle della Croce auto nei pressi di Borgone, ce n'è già un altro pronto a di Ferro: la pendenza si fa sempre più ripida ed il percorso sempre più esposto. A 2400 nelle terse giornate invernali, prendere il suo posto, ma- m circa si calzano i ramponi: uno strettissimo e ripido sistema di cenge consente di por- non ha mai alzato lo sguardo gari un poco più difficile, un tarsi nella conca posta sotto il Colle della Croce di Ferro (questo è il passaggio chiave per ammirare il gran pendio poco più azzardato… dell'itinerario (1h da Balmafol). Dalla conca superare con ampio giro la balza rocciosa Sud Est del Palon, e maga- Stefano Cordola soprastante, risalendo quindi il grandioso pendio nel suo centro e mirando direttamente ri sognato per un attimo di alla vetta (da 4 ore e 30 a 5 ore dall'auto).
poter sciare lassù? Sogno però svanito non appena si Note: il traverso per raggiungere la conca sotto il Colle della Croce di Ferro è fortemen-
abbassano gli occhi alla sua te esposto a pericoli oggettivi a causa della sua esposizione a Sud; per tale ragione è base, dove un complesso necessario attraversarlo al ritorno non dopo le 10 del mattino: la neve troppo marcia, sistema di balze rocciose - le pendenze superiori ai 40° e la fortissima esposizione sulle balze rocciose potrebbero alto quasi duemila metri - bloccarvi al Colle della Croce di Ferro fino alle ore del rigelo serale! Erbe buone per tutti Muntagne Noste Muntagne Noste Tra i tanti regali Tra i tanti regali che la monta- corpo un surplus di calcio o rire a noi stessi quali sono che crude- prima della cre- gna ci offre alcuni attengono di magnesio anziché di fer- i disturbi che abbiamo e su scita dello stelo fiorale (barba alla nostra salute in modo di- ro o di potassio. quali intendiamo interveni- di becco, lattuga delle rocce, retto (aria pura, movimento, Altri errori da evitare sono re. Quasi mai abbiamo un lampascione, cicoria … ).
relax) e tutti siamo in grado quelli legati alla preparazio- problema singolo e - se non Va detto che di talune piante di riconoscerli e apprezzarli. ne (dosaggi non rispettati, consideriamo bene l'insie- - poche - si usa anche la cor- Altri invece hanno bisogno di tempi non adeguati, l'uti- me - potremmo servirci di teccia: in questi casi si inten- un'attenzione più mirata per lizzo di parti della pianta un decotto che diminuisce la de la seconda corteccia e la essere scoperti e valorizzati. diverse da quelle utili) ed nostra insonnia, ma aumen- si preleva in primavera dai Tra questi ultimi c'è certa- alla conservazione (erbe es- ta contemporaneamente la rami giovani, appena hanno di erbe alimentari mente la produzione di erbe siccate male, contenitori o stipsi che ci angoscia.
la nuova linfa (sambuco, be- alimentari e/o medicinali. ambienti non adeguati, tem- Quindi è fondamentale de- tulla, salice, roverella.).
Negli ultimi anni c'è stato pi di conservazione non ri- cidere che cosa curare e in- È importante evitare di ecce- un risveglio di interesse su spettati) che, come minimo, dividuare poi su un testo dere nella quantità raccolta questo argomento, che in possono impedire alla droga almeno tre o quattro erbe (la flora è un bene comune!) altre zone delle Alpi (Tren- di fare l'effetto voluto. adatte ad affrontare il pro- e, comunque, in presenza di tino, Liguria, Cuneese) più Nonostante tutte queste blema (per essere sicuri di più esemplari nello stesso che nella nostra è diventato precauzioni, non dobbiamo trovarne almeno una).
luogo, è bene lasciarne sem- quasi una moda.
pensare di dover essere un pre almeno uno (è una risor- Anche in questo caso, è bene Pico della Mirandola o un QUANDO SI RACCOGLIE? sa rinnovabile).
comunque evitare la facilo- Linneo per destreggiarsi tra In linea di massima bisogna neria tipica delle mode: l'ap- i vari prodotti della flora al- rispettare alcune condizioni. COME SI CONSERVA? prossimazione in primo luo- pina: basta un manualetto da Se foglie, vanno raccolte pri- Il modo più semplice è l'es- go, il fare perché lo fanno gli tenere nello zaino con foto ma della fioritura (tarassaco, siccazione, che deve avveni- altri, perché si corrono rischi o disegni sufficientemente pervinca, valerianella, ace- re all'ombra (tranne che per reali: l'erba velenosa, che chiari, che ci permettano di tosa e acetosella, farinaccio, le radici) ed essere ben con- a noi sembra quella che un individuare con sicurezza calendula, luppolo, cheno- trollata: se è perfetta, conser- nostro amico ha utilizzato l'erba e ne diano al contem- podio alpino, silene…).
va i colori; anche se le foglie per quell'ottimo amaro, è il po le coordinate medicinali. Se fiori, alla prima schiusa o i fiori divengono rigidi e più banale e evidente, ma ce In seguito ne fornirò una (viola odorata, lavanda, me- fragili, è comunque buona.
ne sono altri più subdoli.
breve bibliografia ragionata, lissa, elicriso, pervinca, sam- L'erba essiccata si può con- Tutte le piante elaborano il mentre qui vorrei limitarmi buco, scabiosa, verbasco, ca- servare in sacchetti di carta proprio nutrimento estraen- ad alcuni concetti fonda- lendula, malva.).
o di tela o in vasetti di cera- dolo dai minerali, dall'aria mentali, cioè a quelli che più Se pianta intera, all'inizio mica o vetro (preferibili per i e dall'acqua. Le piante sono di frequente sono presenti della fioritura (fumaria, eno- fiori) e deve essere sostituita laboratori chimici, così come nelle domande che mi ven- tera, pervinca, anagallide, dopo un anno perché perde sono chimiche le basi del no- gono poste.
le sue caratteristiche.
stro funzionamento (sangue, Se radici, in autunno. Alcune La modalità di conservazione ossigenazione, digestione, QUALE ERBA? radici valide come integrato- più semplice è quella di im- ecc…): non è indifferente Se vogliamo servirci delle ri – consumate quindi come mettere le erbe fresche nell'al- quindi immettere nel nostro erbe dobbiamo prima chia- normali alimenti, sia cotte cool o nell'olio, dando origine Muntagne Noste 5 Muntagne Noste alle tinture (arnica, iperico, calendula, enotera, portulaca, per le varici; tintura oleosa di Rocciamelone. lauro, artemisia …).
farinaccio, sonchus, acetosel- lillà per le dermatiti).
Qualsiasi percorso tra i tanti In questo caso si tratta solo la). La stessa modalità vale Come tintura alcolica, per tracciati dal CAI in questa di pesare le sostanze per per tutti i frutti commestibili sostituire tisane e decotti: da zona è vivibile come percor- avere il rapporto suggeri- di prato e bosco.
15 a 30 gocce (su uno zucche- so erboristico, qualunque sia to dalla ricetta (la tintura Le stesse erbe possono es- rino o con un po' d'acqua) in l'altitudine alla quale si svi- di genepy si fa con circa sere anche cotte, ma questa luogo di ogni tazza (tintura luppa – ovviamente entro i tre grammi di fiori in 150 g modalità di uso fa aumenta- di lavanda per la tosse, 20 limiti in cui c'è vegetazione.
d'alcool e combatte - se pre- re l'effetto depurativo e di- gocce mattina e sera).
Si tratta solo di tenere pre- sa a gocce - gli spasmi inte- minuire quello integratore.
Ci sono poi infiniti altri modi sente che più si sale di quota, stinali, mentre con la stessa Come tisana, i fiori e le fo- d'assunzione: vini medicati, più diminuiscono le dimen- quantità di droga si fa un glie più delicate (da lasciare estratti, olii essenziali, suffu- sioni dell'erba e più carichi litro di ottimo digestivo). in infusione almeno otto/ migi: troppi, forse, per poter- di colore si fanno i fiori: ciò Le tinture si conservano dieci minuti) o se destinate ne parlare in modo esaustivo non modifica la struttura né molto più a lungo - due/tre a effetti più leggeri (tiglio, in un semplice articolo.
la valenza medicinale delle anni - e, essendo chiuse nel- lavanda, timo, malva, ver- piante, al massimo si aggiun- le boccette, non subiscono basco, salvia per infusi atti a gono specie tipiche dell'alta alcun danno da una relati- prevenire la bronchite).
Le erbe medicinali sono piut- quota (gentiana acaulis, ge- Come decotto, le radici e tosto diffuse, ma una zona nepì …) e mancano alcune Si possono anche fare con il le foglie, o quando si vuole specifica della Val di Susa ha delle altre.
vino ( il rosso è astringente, una concentrazione maggio- in questo campo due partico- Se poi per un primo contat- il bianco diuretico). Es: per re di droga (altea, borragine, larità che la rendono interes- to col mondo di cui abbiamo curare varici ed emorroidi enula e farfara, per calmare sante: la prima riguarda la parlato si desidera un approc- si possono fare infusi ma una bronchite in atto). An- presenza di erbe solitamente cio più morbido, sono possi- anche mettere 50 g di fiori che con il decotto si devono tipiche dell'Italia marittima bili tracciati ad anello a bassa d'achillea in un litro di vino attendere almeno cinque (opunzia robusta, centran- quota, che utilizzano gli anti- bianco per dieci giorni. Se ne minuti dopo lo spegnimento thus ruber .) o delle lonta- chi sentieri delle borgate. prenderà un bicchierino due prima di consumarlo.
ne steppe caucasiche (ajuga A titolo esemplificativo volte al dì, lontano dai pasti, Come cataplasma, le foglie reptans, anchusa officinalis, presento il più breve che si sino ad esaurimento.
contuse per ottenere risulta- cuscuta, hieracium pilosel- compie in un'ora ( in questo ti immediati di sblocco (per la …), mescolate alle piante caso, al tempo del percorso le varici ulcerate foglia di ca- alpine tipiche. La seconda è va aggiunto il tempo per Come insalata, la maggior volo o di petasites; foglia di invece solo numerica: se al- l'osservazione).
parte delle erbe utili per for- piantaggine per la puntura trove in un'ora di cammino nire vitamine, sali e minerali, di insetti). può capitare di trovare una preferibilmente crude, utiliz- Come tinture oleose, per do- dozzina di erbe medicinali, zando le foglie più tenere: (ta- lori che interessano tessuti qui in mezz'ora se ne incon- rassaco, lattuga delle rocce, non superficiali o di superfi- trano un centinaio.
cicoria, borsa pastore, silene, cie ma recidivi (massaggi con Le due caratteristiche unite viola odorata, bellis perennis, tintura oleosa di ippocastano caratterizzano la zona del Muntagne Noste Muntagne Noste Concludo con qualche ricetta d'olio di oliva per 4-5 setti- dislivello 80 metri circa relativa a tre erbe sicure, cioè mane. Filtrare.
impossibili da confondere, an- Tintura di lavanda: 20 gram-
Si parte dal lavatoio di Trinità a Monpantero, dove c'è un che grazie al loro profumo. mi di fiori in 100 ml di alcool comodo parcheggio.
a 30° per 8 giorni. Filtrare.
Si sale a Trinità Alta e si attraversa la borgata, incontrando una fontana e un suggestivo scorcio delle vecchie case or- Presente oltre i 1000 metri di Achillea mai disabitate (notevole e anomala in questa collocazione quota. Deve essere conser- Presente dal fondovalle sino una bellissima felce maschio).
vata al buio.
al limite estremo della vege- A fianco dell'ultima costruzione in direzione Marzano inizia Calmante: masticare una tazione.
il vecchio sentiero - in gran parte circondato da alberi (qui spiga prima di coricarsi se Varici ed emorroidi: succo
è possibile individuare molti dei rampicanti della zona, tra il problema è l'insonnia o applicato localmente e vino cui la brionia ed il luppolo) - che attraversando due rii preparare un infuso se il d'achillea da bere (due bic- (crescione, arum e petasites) ed alcuni prati (iperico, se- problema è stress o iperecci- chierini lontano dai pasti).
necio, salvia pratense, malva, verbena, timo) sbocca sulla Depurativo del fegato e con-
piazzetta della chiesa di Marzano, sommersa in primavera espettorante tro l'eccesso di colesterolo: dai fiori gialli del tarassaco.
per bronchiti, morbillo, va- infuso a stomaco vuoto.
Si scende attraversando tutta la borgata – anche qui bel- ricella, asma: 5 gocce di olio Antiacido e cicatrizzante
lissime case disabitate - incontrando esemplari di opun- di lavanda col miele, 2 volte per l'ulcera allo stomaco: in- zia robusta, centranthus ruber, papaver roheas, papaver fuso prima dei pasti.
somniferum e tanaceto, spesso salvati trapiantandoli negli Dermatiti e parassiti: olio di Parkinson: infuso per ridur-
lavanda miscelato col 50% re i tremori e tintura alcolica Superata la piazza, dove si fermano gli autobus ed il lava- di alcool, frizioni.
per frizioni alla colonna ver- toio, dopo una cinquantina di metri s'imbocca il sentiero Tachicardia e vertigini: tebrale.
che, sulla sinistra, scende a Grangia (verbasco, bardana, come l'antisettico, oppure Tachicardia, crampi: l'infu-
camomilla, rosa canina, sambuco.) .
sotto forma di infuso.
so lontano dai pasti riequili- Raggiunta la strada statale, si può ritornare al parcheggio Antitarme: sacchetti di tela bra ritmo e tono.
di partenza tenendo d'occhio i prati lungo l'asfalto (melilo- a trama larga.
Influenza, raffreddori, feb-
to officinalis, achillea, consolida maggiore, equiseto, epi- Antiacne: 60 grammi di fiori bre: infuso 2-3 tazze al gior-
lobio.) o - se si ha ancora voglia di fare altri due passi in un litro di acqua bollente no con miele.
- all'altezza dei tabelloni elettorali si prosegue lungo il rio e che deve raffreddarsi com- Contusioni e piaghe: de-
poi lungo il torrente Cenischia fino a superare il Castelletto pletamente. Usarla come cotto applicato con una pez- (veccie, ginestrino, vulneraria, meliloto alba, veronica of- ficinalis, echio, aglio ursino, edera terrestre.).
Reumatismi: tintura da ap- Infuso: un cucchiaio di
Quando la strada si biforca si svolta a sinistra per tornare, plicare con un panno.
achillea per una tazza. Infu- passando a fianco della chiesetta di Trinità, al parcheggio.
Olio di lavanda: una man- sione per almeno 10 minuti.
ciata di fiori in 3/4 di litro Vino d'achillea: mettere 50
Muntagne Noste Muntagne Noste grammi di sommità fiorite Reumatismi: l'essenza di-
BIBLIOGrAFIA rAGIOnATA zione completa e chiara sulla raccolta, conserva- in un litro di vino bianco luita 1 a 4 con olio di man- zione e preparazione delle droghe e sulla com- BLAMEY-FITTER, Fiori selvatici, Collins Vallardi, 1987. secco per 10 giorni. Filtrare. dorle per massaggi.
Manuale tascabile per l'individuazione delle Usare anche come aperitivo- L'infuso si usa anche sia piante, con disegni chiari e accurati. Mancano LAZZARINI, Le Erbe Selvatiche, Hoepli, Milano 2008. digestivo (un bicchierino esternamente per fortifica- alcune specie rare (es. ephedra) e le indicazioni Dimensioni ridotte, ma non tascabile. Esami- di tipo terapeutico, mentre sono segnalate le più prima o dopo i pasti).
re i capelli sia internamente na circa 160 erbe, corredate da fotografie - non sempre chiarissime - e dà indicazioni circa gli usi Salsa d'achillea: cuocere 2 (ingerito) contro tenia, asca-
gastronomici e medicinali. Dà anche indicazioni tuorli col succo di un limo- ridi e ossiuri.
BONI-PATRI, Scoprire. Riconoscere. Usare le erbe, per la coltivazione.
ne, un bicchier d'acqua e La credenza popolare ac- Fabbri, 2006. Parte generale accurata, con tabelle del tempo bal- una noce di burro facendoli credita anche un valore del LUCIANO-GATTI, Erbe spontanee commestibili, samico e per le preparazioni di tisane, decotti, tin- Araba Fenice, 2008. addensare. Aggiungere un timo contro frigidità ed im- ture. Circa trecento erbe, più un'appendice per le Descrive un centinaio di erbe, con fotografie cucchiaino di senape, un po' potenza: in questo caso la droghe straniere (ginseng, quercia marina, zenzero, splendide, offrendo indicazioni farmaceutiche di pepe e 30 foglie di achil- pianticella va masticata e in- ecc…) un'altra sulle piante velenose nostrane, una e ricette. Non comprende le erbe di alta quota. terza sull'erboristerie applicata ed un'ultima sul re- lea. Amalgamare e spegne- goiata fresca, a digiuno.
Pensato per il Cuneese, ma valido ovunque sia pertorio terapeutico. Testo molto voluminoso, utile presente l'erba considerata.
re. Ottima con uova e con Rosita Ciotti da avere in casa ma sconsigliabile nello zaino.
MINICOMPACT DE AGOSTINI, Fiori di campo; BORSETTA, Per curarsi con le erbe, Torino, 1936. Fiori di montagna; Erbe, (ogni titolo corrisponde ad E' il nonno dei testi ("insegna l'uso di 170 erbe un volumetto). nella cura di 280 malattie"). I disegni permettono Tascabile. Contiene i nomi locali e quelli scienti- Contro fermentazioni inte- l'identificazione di una cinquantina di erbe. Le fici, organizzati per famiglie. Corredato di foto- stinali, catarro, infezioni e ricette mediche, che sono moltissime, permet- grafie abbastanza dettagliate, non contiene indi- tono di aggredire lo stesso sintomo con erbe di- infiammazioni dell'apparato verse ( non tutte le erbe sono sempre reperibili respiratorio, gastroenterite ovunque). Particolare- e assente negli altri testi- PROV. CUNEO, Piante officinali & piante infettiva, colecisti, infezioni il ricettario di veterinaria.
urinarie e palpitazioni car- Tascabile e leggero, si occupa di un trentina di CIOTTI GASTALDO, La farmacia dei saggi e delle diache si utilizza l'infuso.
piante, ben fotografate. Utile soprattutto per Come sedativo leggero per
l'identificazione delle specie velenose.
Una sessantina tra le piante del Rocciamelone, l'apparato nervoso si utiliz- con alcune ricette e una parte introduttiva sulla STEFENELLI, I fiori della montagna, Priuli e Ver- za la tintura.
preparazione e la conservazione.
lucca, 2005. Foruncolosi, dermatosi set-
Tabelle con simboli allegati a fotografie perfette, FORMENTI, La medicina dei semplici, Ed. L'infor- suddivise secondo il colore del fiore. Segnala la tiche e pruriti si affrontano matore Agrario, 2000. valenza essenziera e terapeutica di ogni specie, le con la tintura, sia come ap- Si occupa in particolare solo di una cinquantina sue caratteristiche strutturali e riproduttive, l'ha- plicazione locale sia in gocce di piante molto conosciute. Ma ha un'accura- bitat e la quota. Non si occupa delle piante sotto i ta parte medica che esamina anche la valenza da bere (30 con poca acqua).
600 metri di quota. Tascabile ma cartonato. di altri prodotti naturali (argilla, miele,polline, Antibiotico e disinfettante
pane,cereali.) e fornisce ricette terapeutiche det- Erbe buone per la salute, DEMETRA, 2001. interno è l'olio essenziale (al tagliate rispetto alle malattie più comuni.
Non tutte utilizzabili le fotografie, comprende massimo 2 gocce in acqua e una discreta parte sul come curare sintomi e di- GUIDE COMPACT, Erbe, De Agostini, 2001. miele, 3 volte al giorno) sturbi e una gran quantità di ricette alimentari e Fotografie utilissime di circa 200 erbe. Introdu- L'adattamento alla quota Muntagne Noste Muntagne Noste Montagna e salute. Un argomen- Il trucco… è quello di aver ne! Con una busta di riso fuori della tenda già to interessante che può essere iniziato da molto più in bas- sono andato al campo 2, dal boccheggiavo, tra- il tuo corpo si è affrontato da diversi punti di so, gradualmente. Nessun campo 2 in vetta e ritorno. lascio di raccontarvi vista: benefici fisici e psicologici trucco.
Non riuscivo più a trascina- come sono arrivato adattato alla quota dell'andare per monti, pericoli re le gambe, tutto mi girava su. Bilancio: - 9 kg. oggettivi e soggettivi, rischi che Se avessi iniziato, come pri- attorno (ho una foto in vet- Qualcosa non fun- puoi permetterti si affrontano, allenamento, ac- ma esperienza, subito con ta in cui sono inclinato a 45° zionava ancora… climatazione, alimentazione. un Ottomila probabilmente come un ubriaco, perché non La faccenda si fa Più si sale di quota e più questi non sarei arrivato in vetta.
riuscivo a reggermi in piedi). curiosa. Forse un elementi nella loro totalità di- E quindi? Dimmi qualcosa Bilancio: in quel viaggio ho altro avrebbe la- di più, non capisco. perso 8 kg in un mese.
sciato perdere! Ne parlo con Pier Carlo Mar- La prima volta che sono sta- Ma poi hai continuato. Mia madre sarebbe toia, Istruttore Nazionale di to fuori delle Alpi era il 1992. Cos'è successo dopo? stata certamente di rendersi conto Alpinismo e Scialpinismo, L'obiettivo era il Huascaran, Ho buttato via la camicia di più contenta. Nel del nuovo ambiente membro della Scuola Centrale in Perù. 6768 m, terza cima flanella e ho cominciato ad '94 è stata la volta del CAI, alpinista con una no- del Sud America. Tralascio utilizzare materiali più speci- del Pakistan. Or- tevole esperienza di spedizioni la preparazione che avevo fici, più tecnici. E soprattutto mai il gruppo è af- allora, il materiale, l'espe- ho iniziato a pormi dei dubbi fiatato e la meta ancora più rienza: ero a zero, andavo sull'alimentazione. L'anno ambiziosa: una vetta di 7360 A 6800 m tra il Campo 2 e il Campo 3 Vorrei che mi raccontassi ancora in giro con la camicia successivo, con le stesse per- m, lo Scil Brum, proprio a (foto Pier Carlo Martoia) come sei arrivato a salire 3 di flanella.
sone, sono stato in Garwal, fianco del K2. Una sola sali- Broad Peack e K2 Ottomila al primo tentati- Tecnicamente quell'ascen- in India. Per non pagare il ta, nel 1957, da parte di due (foto Pier Carlo Martoia) vo. Qual'è il trucco? sione non era molto difficile, permesso, avevamo scovato componenti della spedizione ma senza dubbio era ai miei una montagna di quasi 7000 di Buhl/Diemberger al Bro- limiti di allora. È stata duris- m, molto fuori mano. Servi- ad Peak. La tecnica è sempre sima, soprattutto perché non vano almeno 5 giorni per av- la stessa: spedizione legge- mangiando abbastanza non vicinarsi ad essa e altrettanti ra autogestita, pochi giorni, avevo le energie necessarie. per tornare. Era stata salita pochi soldi. L'avvicinamen- Al cibo avevano provveduto solo una volta nel ‘34 e poi to è lungo, abbiamo pochi i miei compagni, più esper- dimenticata: ovviamente ab- portatori per risparmiare… ti: solo che i loro gusti erano biamo dovuto portare tutto a e quindi pochi viveri. Ma molto diversi dai miei. A spalle, su e giù per ghiaioni stavolta avevo capito l'anti- 5000 m, al primo campo, ho per 10 giorni. La roba buona fona! Siamo un giorno oltre aperto la busta del cibo. e finì in fretta e quindi si ripro- il campo base del K2, siamo ho buttato tutto ai corvi, per- pose lo stesso problema: poco alla sua ombra. Scateniamo ché mi veniva il vomito solo cibo e tanta fatica. Com'era il cuoco dell'ufficiale di col- a sentire l'odore: porridge, prevedibile, il giorno della legamento che va al campo creme di funghi, minestro- vetta io ero morto: appena base delle spedizioni serie e Muntagne Noste Muntagne Noste "preleva" il surplus dai suoi Per tre anni non sono più an- su neve perfetta a oltre 7000 Il primo Ottomila è riuscito amici. Finalmente si man- dato all'estero. Sono entrato m. Quattro curve e dovevi così. Non dico senza fatica, gia! Non arriviamo in vetta nel giro della Scuola Giorda buttarti a terra, senza fiato. perché stare un mese oltre i per il gran caldo. Dobbiamo e mi sono fatto esperienza In tre ore e mezza sono sce- 5000 m è comunque fatico- affrontare una cresta molto sulle Alpi con i compagni so dalla vetta al campo base, so, anche stressante perché affilata ma impercorribile di spedizione. Nel '97 sono oltre 3000 m di dislivello, di dipendesse da te saliresti su con la neve molle. L'impre- andato al Muztag Ata, 7500 cui 800 a piedi sulle morene. parazione tecnica di allora m, meta scialpinistica fino Due giorni dopo sono torna- non mi permise di aggirarla, in vetta. Con gli sci la pro- to fino a 6200 m in giornata, e forse fu quello che mi per- gressione è favolosa. Poi in per togliere una tenda ma mise di tornare a casa. Nelle Cina si mangia bene, molti soprattutto per farmi ancora stesse ore sul K2 si verificò carboidrati e carne: il mio una sciata. Lì ho cominciato una grave tragedia in cui cibo. Insomma, le condizio- a capire che si poteva fare ni c'erano. Lì ho capito che una salita in alta quota sen- l'allenamento favorisce l'ac- za massacrarsi troppo.
climatamento. Infatti arriva- La fai facile. 1800 m di vo dall'anno di naia passato dislivello per andare a to- a La Thuile, dove ero in giro gliere una tenda, partendo tutti i giorni. Mentre il resto da oltre 4000 m, non è pro- del gruppo impiegò 3-4 gior- prio da tutti. ni ad adattarsi al campo base L'importante è essere gra- a quota 4400, io al pomerig- duali. Una volta che il tuo subito ma devi aspettare. Il gio del primo giorno ero già corpo si è adattato alla tuo corpo, il meteo, le condi- Verso il Campo 1 del Gasherbrum II acclimatato, senza mal di te- quota puoi permetterti di zioni della neve… (foto Pier Carlo Martoia) sta o altro. Nel giro di pochi più. All'inizio devi dargli E dopo cosa hai fatto? giorni ero già salito a 6000 il tempo di rendersi conto Capito il trucco, la sfida era m, al campo 2, veloce a sa- del nuovo ambiente. Dopo trasmettere ad altri la mia lire e velocissimo in discesa. un po' riesci a fare quasi esperienza, vedere se si riu- A 7700 m con il Gasherbrum I alle spalle morirono parecchie persone. Ho provato un po' con tutto tutto quello che facevi più sciva a farlo in gruppo. Qua- (foto Pier Carlo Martoia) Demmo il nostro contributo il gruppo a salire, portavo su in basso. Anche all'Elbrus, le miglior allieva della mia per recuperare dei corpi e ciò il loro materiale, li aspettavo, nel Caucaso, sono salito un futura moglie? Ero un po' fu un gran colpo per me. Il ri- montavo le tende, cucinavo. giorno sulla vetta principale titubante, non le davo molte entro fu molto faticoso e sen- Però arrivavano sempre solo a 5600 m e il giorno succes- possibilità. Lei non è una ve- za energie. Bilancio: - 11 kg.
fino al campo 2 e poi torna- sivo ho raggiunto anche la loce ma ha molta resistenza. Insomma, questi viaggi-spe- vano indietro. A quel punto vetta gemella, di 30 metri La sua forza sta nel saper do- dizione sono un buon meto- sono andato su da solo. La più bassa, partendo sempre sare le energie, anche per un do per dimagrire. Quando discesa è stata spettacolare, da 4000 m. L'importante è tempo lunghissimo. Io sono c'è stata la svolta? a tirare curvoni ai 50 all'ora trovare il proprio ritmo.
più esplosivo, devo far le Muntagne Noste Muntagne Noste cose velocemente altrimenti alla lettera la mia esperienza magari la riuscita della spe- di un altro è sfiancante, sia mi spengo. Lei invece dopo ad una neofita dell'alta quo- dizione. Devi trovare i cibi più veloce che più lento. Per ore di arrampicata è come ta: esperimento riuscito alla che più gradisci anche se tale ragione noi abbiamo ri- quando ha iniziato: a volte è perfezione.
non rientrano tra quelli ca- dotto al minimo i tratti dove Più vai avanti e più è faci- nonici. L'appetito diminui- ci legavamo. È stato un ri- La meta era il Pik Lenin, una le. Oramai i 7000 sono un sce, oltre i 7000 i processi di- schio, perché se fossimo fi- vetta di 7100 m in Kirghizi- dettaglio. Ma invece cosa gestivi non funzionano più niti in un crepaccio sarebbe stan. Come prima esperienza cambia su un 8000? E so- bene e il corpo risponde fa- stato un problema: ma era di salita extraeuropea forse prattutto se fatto in coppia, cendo diminuire l'appetito. l'unico modo per ritmare al era un po' hard. E non è ne- come avete fatto in seguito Ma nel frattempo è capace meglio il passo.
anche semplice tecnicamen- per lo Shishapangma e il di bruciare anche 6000 kcal Avrei altre domande, ma Gasherbrum II? Come ave- al giorno. Bisogna obbligarsi l'ultima è forse quella che te dovuto organizzarvi e a mangiare anche se non se interessa di più. A chi vuo- ne ha voglia: e se un alimen- le andare in alta quota, che La tecnica era sempre la to non ti stuzzica già a casa, consigli puoi dare? stessa: costanza e stringere scordati di mangiarlo in Di non improvvisarsi, di i denti. L'allenamento come quota. In quota non si pos- provare a fare in alto ciò che la corsa facilita le fasi aerobi- sono accumulare energie, è già fa in basso. L'andare più che dell'organismo e quindi già tanto limitare i danni.
in alto deve essere un prose- l'acclimatamento, che altro Bisogna bere molto - l'ideale guire ciò che già si è abituati non è che abituare il nostro sarebbero 3 litri a giorno - a fare a quote più basse. Se si corpo a sfruttare il minor per evitare problemi di reni, vuole portare a casa la cima - ossigeno presente. Poi non emboli. La miglior preven- e a volte la pelle - bisogna es- bisogna strafare: in quota ci zione per l'edema dicono sia sere graduali. L'esperienza è puoi mettere anche una set- proprio il bere molto. Solo essenziale per acquisire con- timana a riprenderti da una che l'acqua è difficile da re- sapevolezza dei propri limiti Cresta terminale del Gasherbrum II te, soprattutto nella parte fatica che in basso recuperi perire. Bisogna far fondere e dei propri punti di forza.
(foto Pier Carlo Martoia) bassa. E invece, nonostante in un giorno. Bisogna saper la neve e aggiungere i sali. Claudio Blandino grossi problemi di alimen- dosare gli sforzi.
È una cosa molto lunga e tazione dovuti alla cucina L'alimentazione: se non si quando si finisce di montare sporca, pessima e malsana mangia non si va avanti. Lo la tenda, dover fare ancora del campo base, integrando sanno tutti. Però in basso tutto questo è sfibrante. Ma con il nostro cibo per i campi puoi anche non mangiare basta cedere alla noia una alti siamo riusciti ad arrivare per un giorno e riuscire a volta e si rischia di non con- in vetta, nonostante un forte fare sforzi. In quota no: se ti cludere niente per giorni. vento che imperversava. Il esaurisci ci metti un'eternità E poi si deve trovare il pro- trucco è stato di applicare a recuperare, pregiudicando prio ritmo. Andare al passo Salute in montagna Muntagne Noste Muntagne Noste Q mio articolo tenta di spie- terrore, panico, disperazio- luce che arriva indiretta).
dei rapaci in cielo, lo stormi- gare come andare in montagna ne, apprensione, depressio- Osserviamo animali (mar- re delle foglie degli alberi, il Daniela Bortolin, in salute, e come la montagna ne, nostalgia, rassegnazione, motte, caprioli, camosci, flettersi dei rami, il rumore stessa ci arricchisca di emozio- gelosia, angoscia, desolazio- volpi, salamandre, rane, dell'acqua dei ruscelli, il ni che possono aumentare la ne, rancore, risentimento, rapaci, insetti), colori, fiori, silenzio… L'emozione di nostra salute psicofisica. erba, alberi, cielo e nuvole, ascoltare il silenzio, quando Medicina Generale, In tutte queste sue funzioni neve; mentre saliamo ve- spesso ogni afferenza uditi- Salute è: quando noi chie- il nostro corpo risponde: ci diamo le montagne che ci va è nulla, offre sensazioni diamo al nostro corpo di sta, non si rifiuta, è attento, circondano, la valle che si di pace e di gioia, che nutro- esplicare le sue funzioni è libero di agire e ci fa capire allontana in basso e le vette no non solo il nostro corpo ed esso ci risponde sempre che ce la fa, non dà segni di che ci sembrano più vicine, ma anche la nostra anima: in bene – correttamente – e in non farcela, non ci parla con torrenti, pozze d'acqua lim- montagna riceviamo salute! tempi rapidi nelle nostre sintomi o segnali negativi pida, laghi.
azioni quotidiane minime (come dolori, spine, puntu- Proviamo emozioni che 3. Olfatto – il nostro naso
(mangiare, bere, urinare, re, mancanza di fiato, cram- sono sconosciute nel nostro Ci permette di captare gli evacuare, vedere, sentire, pi, sentire poco, non vedere vivere routinario quotidia- odori, e pertanto anche il no- ascoltare, camminare, gu- bene, non urinare bene). no, ci sentiamo allargare il stro naso deve essere sano, stare, toccare), in quelle non Quando il corpo non ha nul- cuore dalla gioia, siamo in libero, pulito; va lavato minime (leggere, studiare, la che non vada, possiede un attenzione e proviamo me- come il resto del corpo, o sot- comporre, lavorare, guidare equilibrio: allora questa è sa- raviglia, anche se stiamo to la doccia o semplicemente ecc…) e, ancora, nelle nostre lute, è omeostasi.
faticando. Questo ci dà la aspirando dell‘acqua raccol- funzioni emotivo-spirituali, A questo punto, vediamo ta nella conca della nostra nel provare emozioni (pau- come si comporta in mon- mano, meglio ancora con del Giro del Thabor - Laghetto sopra il ra, gioia, rabbia, invidia, tagna ciascuna parte del 2. Udito – le nostre orecchie sale (magari con quello di
Lago Margherita (foto Osvaldo Plano) piacere, tristezza, dolore, nostro corpo quando si è Occorre sentire bene, e per- Bretagna, integrale).
in salute e vediamo cosa la tanto al minimo accenno Il naso è anche un'estre- montagna stessa ci offre per di calo uditivo è necessario mità, quindi è opportuno poter raggiungere questa farsi visitare, magari ci sono usare creme solari di pro- solo dei tappi di cerume da tezione, non solo se siamo rimuovere. Dipende poi su un ghiacciaio o ai campi 1. Vista – i nostri occhi
dall'individualità di ognuno base, ma già a 2000 m, per- Occorre vedere bene, occor- di noi ripararle o no dal sole, ché anche qui la percezione re proteggere la nostra vista dal freddo, dal gelo: perce- del naso freddo o della pelle sempre dai raggi del sole e pire il freddo alle orecchie è bruciata è individuale, ed è usare gli occhiali giusti e le un fatto soggettivo.
importante ripararli prima lenti adatte, sempre, anche in Ricordo comunque che le che si abbia l'una o l'altra caso di nebbia, su ghiacciaio, estremità è sempre bene che delle percezioni: se si inter- se piove o se nevica, usando siano coperte e al caldo, so- viene dopo, potrebbe esserci occhiali che coprano molto prattutto in ambienti con già stato qualche danno.
più dei nostri occhi con gli temperature molto basse.
Odoriamo il profumo del angolari (per ripararli dalla Sentiamo il vento, il verso misto dei fiori (narcisi, gen- Muntagne Noste Muntagne Noste ziane, genzia- la ruvidezza delle cortecce, mine di una fatica. Comun- salita mentre si fatica e si nelle, garofa- la delicatezza dell'estremità que, dopo un'ora e mezza di suda, sia durante le pause. nini); dell'erba dei fili d'erba, il calore o il cammino e di salita, il nostro Ed è anche una soddisfa- tagliata (a quote freddo delle rocce, la com- corpo ci richiede "qualche zione, dopo una faticaccia medio-basse), plessità della forma delle cosa": occorre fermarsi per - tutto sommato piacevole dei prati bagna- pigne, l'acqua gelida dei tor- nutrirlo, sentendo in bocca il - o dopo aver superato un ti, dell'humus e renti, la neve. Possiamo per- buon sapore del cibo che ab- pendio ripido che ci ha dato dei funghi, del- cepire la frescura dell'aria biamo nelle zaino, di quella scariche di adrenalina, rilas- la resina, degli di montagna che ci sfiora la barretta o di quella galletta sarsi e mangiare con gusto, aghi delle coni- pelle e quasi ci inebria e ci (col miele, la marmellata o il bere acqua e ridere.
fere, del letame tiene svegli; possiamo fare cioccolato), dei fichi o delle Il nostro corpo e il nostro degli alpeggi.
gli ometti di pietra, racco- albicocche secche, tanto gu- spirito ne ricevono un gran- Proviamo emo- gliendo e sentendo nelle stosi in montagna, soprat- de beneficio.
zioni forti, che nostre mani le pietre, le loro tutto dopo una fatica.
non sentiamo forme e caratteristiche.
E poi l'acqua, fondamentale: in città: l'olfat- Anche qui, quante emozioni che rammarico vedere degli to è una grossa che arrivano dalla pelle e van- escursionisti salire, oltre che parte del no- no al cervello, all'anima: in senza occhiali anche senza stro cervello, in montagna riceviamo salute! zainetto, magari solo con un marsupio. Non amano Giro del Thabor - Dente Bissort provare piacere e di farci 5. Gusto – la nostra bocca
i loro occhi, non nutrono e (foto Osvaldo Plano) inebriare. Il piacere e il go- Anche questo è un senso non dissetano le loro cellule dere nutrono il nostro corpo importante in montagna, (corpo fisico) che richiedono e anche la nostra anima: in perché si mangia, e con gu- acqua ancor prima di perce- montagna riceviamo salute! sto e voglia. Il piacere che il pire la sensazione-esigenza- cibo ci dà è comunque una bisogno di bere. Attenzione: 4. Tatto – la nostra pelle
percezione soggettiva. È occorre bere ancor prima di Le nostre mani, le nostre dita importante nutrirsi con cibi avere sete, per non incorrere devono essere perfettamente sani, genuini e nutrienti, non nella disidratazione. Dispia- a posto, bene e in funzione. spazzatura, che non pesino ce ancor di più vedere dei Gli altri organi e le loro Giro del Thabor - Vallone Bissorte a
possono servirci per affer- nello zaino e che non appe- bambini senza berretto né funzioni:
nord del Monte Thabor rare appigli, anche se non si santiscano lo stomaco e il occhiali, e soprattutto sen- 1. Cuore, vasi, circolazione (foto Osvaldo Plano) è proprio dei rocciatori. Oc- fegato, ma ci permettano di za uno zainetto per la loro del sangue, pressione: ogni corre trattare bene la nostra ottenere da essi una rapida borraccia: e pensare quanto iperteso o cardiopatico sa pelle, con creme solari adat- energia, pronta subito. Bar- sarebbe educativo farglie- che l'allenamento e l'accli- te e al momento opportuno, rette energetiche, cioccolato li indossare e trasportare, matamento sono due medi- per mantenere una giusta e ( poco), marmellate, gallet- oltre che importante per la cine importanti. Chi va in te, aminoacidi, integratori a loro salute.
montagna sa, se iperteso, Possiamo percepire la delica- base di potassio e magnesio, Gusto in montagna è anche che la quota dei 1300 - 1500 tezza dei petali dei fiori che acqua: è molto importante mangiare in compagnia, è m è quasi un limite, conside- tocchiamo e accarezziamo, avere acqua da bere, al ter- anche ridere sia durante la rando la specificità della ma- Muntagne Noste Muntagne Noste del sintomo della mancanza dal nostro corpo) escono col prima di percepire il freddo di fiato, o di affaticamento sudore, con l'urina e con le ( le mani sono delle estremi- respiratorio: ciascuno lo ma- feci e, oltre al fisico, anche tà), nutriamoci con cibi sani nifesta e lo sente in modo la mente si libera (nutrita da e di stagione. Nella ginna- diverso. Ricordiamoci che buone emozioni), allegge- stica quotidiana e/o setti- il verde, le conifere a quota rendo così le normali nostre manale, occupiamoci anche 900-1300 m, sono un ottimo funzioni vitali come quella delle dita della mani, dei nutrimento per i nostri pol- polsi, delle caviglie, e delle moni che qui ne ricavano il Di conseguenza, se la mente ginocchia. Sono tutte parti massimo dei benefici.
è libera dai pensieri, se l'ani- di noi che dobbiamo allena- Non commento i mozziconi ma è serena e gioiosa, il cor- re e imparare a riconoscere e di sigarette trovati sui sen- po nelle sue funzioni mini- sentire.
tieri e sulle pista da sci e sul- me vitali (come ad esempio la funzione digestiva, e non La mente e l'anima
3. Reni, diuresi, urinare: è solo) ne è molto avvantag- Con le emozioni scaturite bene urinare in montagna, giato e ne trae beneficio.
dai nostri 5 sensi, stimolati buon segno se la diuresi au- 5. Pelle: va trattata con mol- nell'andare in montagna, menta in quota. Importante to riguardo, perché è l'orga- abbiamo nutrito la nostra è reidratare bevendo acqua no che (con gli altri orifizi, mente e la nostra anima, (durante la gita o al rientro, bocca, naso, ano, ecc…) ci dando calma, pace e silen- beviamo acqua possibilmen- mette in contatto col mon- zio alla mente e, quando la te arricchita con potassio e do esterno. Va protetta e mente tace, l'anima vive, magnesio). L'acqua di mon- coperta adeguatamente con perché riceve cibo da questo tagna fa bene al nostro cor- creme idonee, applicate an- silenzio globale. Ci s'inebria po, poniamo attenzione alla che più volte nella stessa e si è felici, è sufficiente stare presenza eventuale di greggi giornata. La luce del sole, in quota a 2000-2500 per lo o alpeggi a monte del tragit- anche in giornate nuvolose, spazio di una mattina (dalle to che si sta percorrendo.
non è sempre benefica come 6 a mezzogiorno, per inten- 4. Stomaco, digestione: in si crede. È necessario porre derci), che già la fatica della montagna si digerisce di attenzione alle gite a dorso routine è fuori di noi. E noi più e meglio: e questo non è nudo, cioè senza protezione, non solo siamo in montagna, Giro del Thabor - Lago Chardonnet lattia del proprio corpo.
solo un modo di dire, è pro- a quote anche comprese tra i ma siamo dentro la monta- Giro del Thabor - Piano dei Serous 2. Polmoni e fiato: anche qui, prio vero. Sappiamo quanto 1000- 2000 m.
gna, la viviamo, la sentiamo, (foto Osvaldo Plano) chi va in montagna conosce la vita routinaria influenzi 6. Articolazioni, ossa, mu- ci compenetriamo con lei. È i propri limiti, e per questo il nostro sistema nervoso scoli: l'allenamento, annuale qui che si riuniscono il no- l'allenamento è importan- (SN), come le arrabbiature e periodico, è importantissi- stro corpo fisico e il nostro te, come la lentezza e la rit- e lo stress continui influ- mo. Trattiamo bene le nostre corpo spirituale, con le emo- micità dei movimenti e dei iscano negativamente sul gambe e le nostre braccia, zioni che ne scaturiscono e passi in salita, soprattutto nostro stomaco. Cammi- calziamo sempre calzature il benessere fisico che si ot- all'inizio di ogni tragitto. È nando, salendo, faticando, adeguate, indossiamo guan- tiene da un corpo stanco ma soggettivo il manifestarsi le tossine (le scorie prodotte ti in caso di freddo ancora rilassato.
Muntagne Noste Muntagne Noste La montagna ci dà tutto que- così come i ricordi delle im- Dislivello 1° giorno: GIrO DEL MOnTE THABOr sto, e ci fa stare bene.
magini e dei suoni.
Dislivello 2° giorno: Con questa breve chiacchie- Tempo di percorrenza 1° giorno: 3 ore Tempo di percorrenza 2° giorno: 6 ore La montagna come sport
rata scritta, ho cercato di Periodo consigliato: giugno - ottobre Località di partenza: Valle Stretta Camminare, salire, scen- condurre voi e me a rivive- dere, arrampicare, sciare, re i suoni, i colori, gli odori, Questo percorso ci permette di le sensazioni e le emozioni esplorare interamente la Valle che in salute la montagna ci Stretta e di sconfinare in Francia compiendo un lungo percorso che In ultimo vorrei ricordare aggira il Monte Thabor. Il giro è che la montagna va amata, molto lungo e conviene spezzarlo rispettata, tenuta bene, puli- pernottando al Refuge du Thabor, ta e protetta.
graziosa costruzione di proprietà Daniela Bortolin del CAF Maurienne, recentemente ristrutturata e ottimamente gesti-ta con 46 posti letto. Accesso:
In auto a Bardonecchia poi in Valle Stretta fino al
Giro del Thabor - Dente Bissort (foto Osvaldo Plano) Giro del Thabor - Piano dei Serous faticare, sudare: sono tutte parcheggio a fine strada (1790 m circa).
(foto Osvaldo Plano) azioni che ci aiutano a fare il vuoto e ad eliminare le 1° giorno - Seguire la strada sterrata che prosegue fino al Piano della Fonderia (lungo tossine, con produzione di il percorso evitare il bivio per il Lago Verde). Seguendo le indicazioni per il colle di Valle endorfine buone (sostanze Stretta e il Refuge du Thabor attraversare il ponte sul torrente ed inoltrarsi nel lungo prodotte dal nostro corpo vallone di Tavernette posto sul lato destro dei Serous. Il sentiero inizialmente in salita quando riceviamo degli sti- prosegue alternando lunghi tratti pianeggianti con brevi salite. Giunti al colle di Valle moli positivi) che ci portano Stretta (2446 m) in breve si raggiunge il Refuge du Thabor (2500 m).
Quando il corpo fisico eli- 2° giorno - Dal rifugio proseguire per il Lago Margherita e quindi per il Col du Cheval mina sudando e urinando, Bibliografia: Blanc (2791 m). Si tratta ora di attraversare il lunare vallone della Bissorte, un vasto am- 1. M. Luisa Pastorino, Introdu- anche la mente elimina i masso di pietre eredità di antichi ghiacciai ormai scomparsi. Tra collinette ed innumerevoli zione ai rimedi floreali di Bach, pensieri fastidiosi e preoc- saliscendi, procedendo in direzione ovest senza un sentiero da seguire, si guadagna il ipsa editore. cupanti facendo il vuoto, e 2. Daniela Bortolin, Dottore, Passage de la Roche de la Pelle (2929 m) (o colletti limitrofi). Breve discesa tra sfasciumi posso andare in montagna?, tutto questo ci porta alla sa- nel vallone di Valmeinier quindi a mezza costa, mantenendo il Thabor sulla nostra sinistra, ed. Arti Grafiche San Rocco, lute del corpo e dell'anima. 1997 si incontra il sentiero che risale fino al Col di Valmeinier (2865 m). Dal colle si scende nuo- Le emozioni che proviamo 3. Daniela Bortolin, Preziosi vamente in Valle Stretta, si supera il lago Chardonnet (2603 m) e, costeggiando le pareti in una gita o in un trekking consigli di un medico – concetti base sulla fisiologia della sfor- dei Torrioni Meccio e del Gran Adritto, si raggiunge il piano dei Serous (2200 m circa). nutrono il corpo fisico e spi- zo, pubblicato su Muntagne No- rituale a lungo nel tempo, Ormai si imbocca la strada sterrata che in circa 1 ora ci riporta all'auto.
ste, 1999, n.14, pagg. 37-44 Claudio Blandino Montagna come luogo di salutare soggiorno per l'infanzia Muntagne Noste Muntagne Noste Ancora oggi, giungendo da tro, acciaio e cemento armato) aperta, elioterapia, giochi, specifiche motivazioni socia- divenuta un moderno alber- Torino nelle piana di Oulx ed usate tecnologie innovati- letture, ginnastica, alimen- li e sanitarie che ne avevano go a 4 stelle (Hotel La Torre, (come è tutt'oggi ed alzando lo sguardo sul ve. L'interno presenta tuttora tazione curata ed equilibra- determinato la nascita.
appunto), ma ha mantenuta lato sinistro della valle, pri- l'impianto originale: l'assen- ta anche dal punto di vista Questo lungo periodo di intatta la sua fisionomia ar- chiamata) nacque ma ancora di scorgere il cen- za di scale, sostituite da una medico (molti bambini erano presenza di una comunità chitettonica sia all'esterno tro abitato di Sauze d'Oulx, grande rampa elicoidale che piuttosto gracili e malnutriti). così numerosa in un paese sia all'interno; il teatro, dopo si nota la sagoma circolare sale di piano in piano (9 piani Particolare importanza assu- relativamente piccolo, ap- anni d'abbandono è rina- della Torre FIAT, che spicca complessivamente), la forma meva inoltre lo sport (calcio, portò negli anni un sensibile to come teatro comunale ed netta in mezzo e al di sopra cilindrica, la funzionalità del- pallacanestro, ginnastica co- contributo all'economia lo- ospita spettacoli, conferenze, degli abeti: essa costituisce le camerate disposte intor- reografica), praticato nell'am- cale: molti trovarono lavoro concerti; in una parte del par- ed è un edificio da anni un elemento incon- no alla rampa, la luminosità pio parco antistante gli edifi- presso la colonia, mentre al- co è stata costruita una piscina fondibile e caratteristico del data dalla lunga serie di fine- ci della colonia; le recite e gli tri, giunti a Sauze per lavo- e tutta l'ampia area rimanente paesaggio di questo straor- stre che si rincorrono lungo spettacoli che concludevano rare alla Torre, vi si stabiliro- è divenuta un parco giochi co- dinario balcone delle Alpi.
tutta la superficie esterna ne ogni turno avevano luogo no. Le visite settimanali dei munale, con un palco riserva- Essa venne costruita nel 1937, costituiscono gli ingredienti nella gran sala del teatro.
parenti ai bambini alimenta- to agli spettacoli all'aperto.
nel periodo del fascismo, ne- più peculiari e caratteristici.
A Sauze d'Oulx la colonia era rono inoltre un discreto turi- Possiamo dunque dire che il gli anni in cui molte grandi La struttura è completata da frequentata anche in inverno smo domenicale.
complesso FIAT continua a vista culturale, aziende private, enti pubblici altri due edifici: il teatro, l'in- e per tale ragione venivano Durante il periodo bellico costituire ancora un aspetto e religiosi, rispondendo alle fermeria e le docce.
organizzati giochi sulla neve molte famiglie di Torino importante e ben integrato esigenze connesse alla salute La colonia FIAT di Sauze anche con le slitte.
sfollarono dalla città per ti- della vita economica, sociale e all'educazione dei bambini d'Oulx accoglieva durante il I bambini vestivano la divi- more dei bombardamenti; in e culturale di Sauze d'Oulx.
(generalmente residenti nelle periodo di vacanze estive 2-3 sa, con abbigliamento sporti- quel periodo la colonia FIAT Ada Vitton Maiero grandi città), si impegnarono turni di squadre di bambini, vo di colore bianco e blu. La accolse circa 800 bambini, fi- - secondo le indicazioni pe- figli dei dipendenti dell'in- loro salute fisica e mentale, la gli dei dipendenti.
dagogiche in voga in quegli dustria torinese; ogni squa- disciplina, l'ordine, la puli- La signora Giuseppina Faure anni - ad offrire a tutti i bam- dra era composta da 25-30 zia, lo sport, il gioco colletti- che, come altre persone che bini l'opportunità di godere bimbi dai 6 ai 1 2 anni, per un vo, la socializzazione, erano vivono attualmente a Sauze di un periodo di soggiorno totale di circa 500 ogni turno. al centro dell'ospitalità della d'Oulx, ha lavorato alla co- salutare, di svago educativo, Il paese, peraltro, posto ad colonia, che mirava a creare lonia negli anni 1941-44 con di sport e vita all'aria aperta un'altitudine di 1500 metri e sane abitudini di vita in un mansioni di guardarobiera e in montagna o al mare.
in posizione particolarmente ambiente naturale di grande cameriera, esprime un giudi- La Torre FIAT (come è soleggiata, ricco d'ampi sen- interesse paesaggistico e di zio particolarmente positivo tutt'oggi chiamata) nacque tieri per facili passeggiate tra al riguardo. Lei ricorda infatti col nome di Torre Balilla ed boschi e pinete, rispondeva Con alterne vicende, la Tor- come molti giovani del paese, è un edificio estremamente pienamente alle esigenze sia re FIAT svolse la sua funzio- disoccupati in quei tempi dif- interessante da ogni punto di svago sia di benefici salu- ne di colonia fino alla metà ficili, abbiano trovato occasio- di vista culturale, sociale ed tari per i piccoli ospiti.
degli anni Settanta quando, ne di lavoro alla colonia.
La vita della colonia era se- con l'aumento del benessere Attualmente la Torre FIAT, Nella sua costruzione furono gnata da ritmi precisi: sveglia economico della popolazio- che è stata dipinta di bianco utilizzati materiali all'avan- di buon'ora, preghiera, alza- ne e lo sviluppo del turismo – e non più d'arancione, come guardia per quel periodo (ve- bandiera, passeggiate all'aria di massa, vennero meno le molti forse la ricordano - è Muntagne Noste Muntagne Noste Su gentile concessione del sito www.altox.it pubblichiamo percorrere, lungo un itinerario che senza tanti com- la relazione della ferrata di Punta Clarì promessi sale in maniera quasi diretta alla cima. La primissima parte è costituita da un pilastro pressoché Agevolmente transitabile agli alpinisti ed escursionisti verticale, poi un traverso conduce all'interno di una esperti, dotati di grande familiarità con il vuoto e la ver- caratteristica gola dove si superano in successione ticalità delle pareti di roccia, ma decisamente complesso due enormi denti di calcare, con arrampicata sostenu- ed impegnativo per chi non ha sufficiente esperienza in ta ed aerea, uscendo su di una cengia da cui ci si rac- come il più severo questo genere di percorsi. corda con il sentiero dei Bunker. Dopo alcuni tornanti La Via Ferrata è dedicata alla memoria di Mario Perona e si lascia il sentiero per voltare a sx e si attraversa in della Valle di Susa, Aldo Saglia, rispettivamente Guida Alpina e Pilota di elicot- salita una fascia di rocce immersa nel bosco di larici, tero, deceduti nel sabato di Pasqua del 2003 in un tragico ancora un tratto di sentiero nel bosco conduce alla incidente, che è costato la vita anche ad altre 4 persone, base della parete principale, ben visibile dalla strada in seguito ad un guasto meccanico del velivolo con cui sor- che da Cesana sale a Clavière. L'inizio si svolge su di volavano le montagne dell'Alta Valle di Susa. Mario e Aldo uno zoccolo in parte vegetato, poi con scalata sempre benché di origini più cittadine avevano trovato tra questi più continua ed aerea si raggiunge il filo dello spigolo, monti il significato della loro vita, svolgendo con estrema che ora a destra ora a sinistra si segue fino a una bel- passione le rispettive professioni.
lissima cengia formata da un enorme blocco staccato nel vuoto. Un diedro verticale e molto esposto con- ACCESSO: da Cesana Torinese dirigersi duce fino a pochi metri dalla vetta che si raggiunge verso Clavière fino al ponte sulla Picco- per breve canaletto, ancora qualche metro di sentiero la Dora e lasciare l'auto in un enorme fino ad un ultimo risalto roccioso attrezzato che con- spiazzo a sinistra. Proseguire lungo il duce al punto più elevato. ( 3.30 ore) fiume per una sterrata che quasi subito diventa sentiero oltrepassare la falesia di DISCESA: per sentiero poco tracciato in direzione Rocca Clarì su di una passerella e pro- ovest, con alcuni brevi saliscendi attraverso la lun- seguire lungo il sentiero che percorre il ga sommità boscosa della Rocca Clarì si raggiun- greto del torrente, superare il bivio per gono delle antiche postazioni militari, da cui per il sentiero dei Bunker fino ad incontra- strada sterrata si scende in località "La Coche" (im- re un'altra passerella, procedere ancora pianti da sci) ancora lungo sterrata si divalla verso oltre per qualche centinaio di metri, fino l'abitato di Clavière. Poco a monte di esso voltare ad incontrare l'attacco della Via Ferrata, a destra, attraversare uno scilift per imboccare il molto evidente, posto pochi metri sopra sentiero che conduce nelle Gorge di San Gerva- il sentiero medesimo (0.15 h.) sio, raggiungerne il fondo (sotto il ponte tibetano); discendere le gole lungo un bellissimo percorso a ITINERARIO: difficoltà D+ via ferrata, tratti attrezzato con passerelle e ponticelli in legno sviluppo parti attrezzate 750 m tempo fino a ripassare sotto l'attacco della Via Ferrata e quindi al posteggio. (1.30 ore) Il percorso attrezzato supera l'intero disli-vello compreso tra il torrente della Piccola Passaggi sulla ferrata di Dora e la cima della Rocca Clarì (2045 m ) Rocca Clarì sono così oltre 550 i metri di dislivello da (foto Vittorio Ferrero) Le prime esperienze di colonia alpina Muntagne Noste Muntagne Noste Accompagnando gli adolescen- pudico costume in quegli caldo costituito di solito da il Grifone", rammentano con monti don Caramello, giunto ti villardoresi al Collombardo anni) vivevano con gioia quel- polenta o, più raramente, dal un velo di malinconia quegli alla sua ultima esperienza di per soggiorni alpini, il priore lo scorcio di gioventù atteso adolescenti di sessant'anni fa. soggiorno alpino con i ragazzi don Oreste Caramello fu cer- avidamente da una stagione Assieme a Claudio e Metilde Del resto, il corposo santua- villardoresi tamente un precursore delle all'altra. Del resto, conside- anche Aris e Rosemma ben ri- rio del Collombardo, che tor- Frugando fra i ricordi mi sem- vacanze in montagna, vissu- rando come la vacanza non cordano quei giorni trascorsi reggia sul pianoro del valico, bra quasi leggenda quell'espe- te all'insegna di un salutare era tappa consueta e quasi fra i monti.
costituiva - per le spartane rienza vissuta lassù, dove la divertimento non disgiunto obbligatoria in quegli anni, in Soprattutto Aris Grande non necessità di allora di servi- nebbia avvolgeva i declivi e dalla formazione.
cui i lavori dei campi assorbi- dimenticherà più quella visio- zi - un'attrattiva vacanziera gli armenti giocando a rim- Senza dubbio luoghi stupendi vano nella quotidianità l'inte- ne degli aerei che per la prima anche per giovani residenti piattino con il sole, mentre come il colle predetto, antro- ra famiglia mentre le risorse volta, dopo la dichiarazione ben lungi dalla nostra valle: alla sera cercavamo sentieri pizzati nella stagione estiva economiche da riservare allo di guerra alla Francia, scende- ne è la prova il fatto che già fra le stelle che luccicavano in soltanto da qualche malgaro svago erano assai scarse, non vano per bombardare Torino. negli anni ‘20 i missionari del- quel cielo terso proteggendo- dedito alla cura degli armenti c'è da stupirsi sull'estempora- "Eravamo terrorizzati nell'osser- la Consolata soggiornavano ci dalla brezza con il tepore (e garante peraltro del quoti- neità di quella iniziativa tanto vare quello stormo roboante che lassù. Peraltro furono proprio dell'amicizia che scaldava il diano latte fresco), dove l'oc- benemerita.
ci passava poco sopra ed il priore loro a erigere il piloncino sul- cuore. chio spazia su pascoli in fiore Intervistando oggi alcuni or- ci fece buttare tutti a terra, non la vetta del Civrari collocan- Oggi sono numerose le colo- sullo sfondo delle vette slan- mai canuti vacanzieri di quel conoscendo le bellicose inten- dovi poi nella nicchia una nie alpine: ci si arriva como- ciate nel cielo, ben si prestano tempo, traspaiono ancora dai zioni dei piloti" ricorda Aris, statua della Madonna. Anche damente in automobile ed i ad offerte amene di serenità.
loro occhi lucidi quei ricordi avendo ancora negli occhi il l'attuale e amato pievano di silenzi sono meno profondi. Non a caso il compianto prio- tanto ricchi, per la gioia e le terrificante spettacolo vissuto Almese, don Ettore Ghiano, Anche le stelle sembrano con gioia quello re credeva molto in queste amicizie che caratterizzano i da quel pulpito prospiciente compì le sue note esperienze meno luminose, disturbate esperienze pastorali, sugge- ricordi più cari dell'età novel- il cielo che avvolgeva Torino. pastorali con la gioventù di come sono dall'inquinamento rite peraltro dalla sua grande la, quando ancora ci si diver- "Salivamo al Collombardo a pie- quei tempi, accompagnando luminoso del nostro tempo. passione per la montagna, tiva con poco e sempre secon- di da Villar Dora passando per al Collombardo gli adolescen- Ciò nonostante i nostri monti gioventù atteso convinto com'era del valo- do l'atavica scala dei valori di Celle, Cormeano; e poi quasi ogni ti condovesi. Era l'anno 1947 offrono ancora scorci suggesti- re peculiare di un ambiente allora.
giorno scarpinavamo su per quei e su quei monti non si face- vi e tranquilli per consolidare puro e lontano dai clamori al C'era molta povertà in quegli monti spaziando fra un alpeggio va più la guerra, ma c'erano la fiducia in un mondo anco- fine di ritemprare il corpo e anni a cavallo della guerra e l'altro dove i malgari, ben co- tante cose da dimenticare con ra pulito, umano e capace di lo spirito, cementando nello ed un pezzo di pane accom- noscendo don Caramello sempre l'ausilio dell'amicizia, della favorire e cementare durature stesso tempo quei rapporti pagnato da un pezzetto di munito di abbondante trinciato preghiera e della speranza amicizie. Lassù i meno giova- interpersonali che ci portia- toma o una scodella di latte forte, ci offrivano latte appena di un mondo migliore. An- ni, nel sussurro della brezza mo in modo indelebile dentro costituivano il pasto più fre- munto: una vera manna consi- che chi scrive rammenta fra riescono ancora a cogliere le lungo il sentiero del tempo.
quente, sia in pianura che in derando la fame da lupi dell'età. le sue prime avventure alpi- voci e le rimembranze d'un Dopo più di sessant'anni sono montagna. Lassù non c'erano Ci si lavava poi - si fa per dire ne la vacanza al Colombardo tempo, severo per il sudore e ancora numerosi coloro che i controlli dell'ASL e la doccia - alla sorgente ubicata lungo il con l'allora viceparroco don la povertà che lo impregnava, ricordano quelle prime espe- la si faceva solo quando pio- versante di Lemie, mentre la sera Luigi Siviero (perito poi tra- ma profumato di leggenda.
rienze comunitarie, ragazze veva, mentre la ruvida paglia si scandiva il rosario sgranando gicamente lungo la strada Elisio Croce e ragazzi di allora che, inter- costituiva il giaciglio per tutti le litanie nel contare le stelle in- Condove-Mocchie). Era il calandosi ogni dieci giorni ed il paiolo appeso alla ceina credibilmente luminose, che dise- 1954, e fu in quell'occasione (separati per genere, com'era del camino forniva il pasto gnavano il cielo fra il Civrari ed che conobbi proprio su quei rigenerare lo spirito Muntagne Noste Muntagne Noste Seguendo in questi ultimi È fuori discussione il fatto una fonte di elevazione spi- cepiva la sensazione di sen- anni le cronache delle gite che uno dei pregi del no- rituale; l'uomo ha sempre tirsi purificato e rigenerato, effettuate dai soci CAI, ho stro sodalizio sia il baldo e cercato di trovare un'oasi potendo così sopportare il avuto più volte la sensazio- giovanile entusiasmo che naturale per rifugiarsi e di- frastuono ed il ritmo frene- ne che nella maggior parte induce ad affrontare disa- stendersi. Man mano che il tico della vita moderna.
dei casi si disconosca il fine gi, che adusa le membra progresso avanzava la vita Pertanto sarebbe buona elevato dell'alpinismo, ri- alla gagliardia ed alla de- si è fatta sempre più arida e cosa avvicinarsi alla monta- ducendo la frequentazione strezza che aiuta a scacciare frenetica, rendendo l'uomo gna con umiltà e assumere delle terre alte a mero sport dall'animo la pusillanimità.
schiavo della sua tecnolo- quindi un atteggiamento di con finalità agonistiche.
Ma da qui a ridurre l'alpini- gia, che invece di placarne ascolto e di osservazione, A tale stato di cose si ag- smo ad una continua sfida al l'ansia, la moltiplicava a di- con la convinzione che non giunge il fatto che il mondo pericolo o ad un futile vanto, di oggi è accecato dalla velo- anziché ritrovare in esso un Molti hanno idealizzato la cità e dall'efficientismo atle- grato refrigerio all'animo, vi montagna, vedendo in essa tico, ingredienti che male si è una distanza abissale.
un luogo incontaminato che adattano alla cultura della Alla luce di tali riflessioni si eleva al cielo come una lentezza, la quale dà senso mi chiedo se sia corretto un scala verso Dio. Il richiamo all'andare per monti, vera simile approccio dopo ol- verso le terre alte si è fatto terapia disintossicante e ri- tre due secoli dalla nascita potente ed irrefrenabile man generatrice dello spirito.
dell'alpinismo, che per con- mano che l'uomo si innalza- La montagna impone se- venzione si fa risalire all'an- va, il respiro diveniva più quenza e non simultaneità, no 1786 con la conquista del ampio, l'orizzonte più vasto, richiede lentezza, lascia spa- Monte Bianco. Oggi che si il silenzio più profondo.
zio al pensiero, alla riflessio- è affievolita la percezione La montagna di profeti, pa- ne, alla percezione durevo- dell'ascensione come ascesi, triarchi, eremiti, santi e di le, poiché scandisce i suoi stiamo precipitando in un uomini alla ricerca di Dio e ritmi in base alle stagioni narcisismo arrampicatorio di se stessi, appariva in tut- che a loro volta influiscono che produce un ben remu- to il suo massimo splendo- sui bioritmi dell'uomo.
nerato professionismo, de- re, nella sua atmosfera bal- si sta entrando in una pale- È spiacevole sostenerlo, ma stinato a sfociare tristemen- samica e rigeneratrice dello stra dove dare sfoggio delle uno degli effetti principali di te in sciagure fatali, dovute spirito. La salita diventava proprie esuberanze atleti- tutto ciò, che mi pare di po- in molti casi ad eccessi di ascesi e l'uomo si smateria- che, bensì in un mondo che ter definire uno sviamento autovalutazione.
lizzava in quella immensa ha un risvolto magico o me- dell'alpinismo dalla filosofia Sarebbe importante riap- luce affascinante e come glio sacro.
dei padri fondatori, è il con- propriarsi della consapevo- Mosé riceveva i comanda- In un libro di Maria Made- tinuo ripetersi di incidenti lezza che oltre alle motiva- menti divini. La montagna lejne Davy, profonda co- in montagna, disgrazie non zioni che hanno indotto alla diventava così fonte prima- noscitrice dei mistici e dei occasionali ed imprevedibi- fondazione del CAI, per una ria di spiritualità, di ispira- contemplativi soprattutto li, causate da temerarietà e moltitudine di uomini l'al- zione e di rivelazione.
orientali, dal titolo La monta- sentimenti di gloria.
pinismo ha rappresentato Discendendo al piano per- gna e il suo simbolismo molte Muntagne Noste Muntagne Noste osservazioni sono orientate pre al cominciar di sotto è esperienza in questo cam- ne. Sia pure con piccozza e Vetta del Rocciamelone in questo tipo di approc- grave; / e quant'om più va po mi consente di sostenere corda nell'armadio, si senti- Salire su una vetta consente di andare cio. Una molto significativa su, e men fa male'" (Purga- che, scalare le montagne, rà sempre un uomo dotato alla ricerca del trascendente che si tra- così afferma: "La montagna torio IV, 88); "Perché non aiuta a ritrovare se stessi e di una ricchezza spirituale duce in un'esperienza spirituale, dove è dissimula la sua bellezza e i sali il dilettoso monte / ch'è a far pulizia nella propria inesauribile.
possibile ritrovare momenti di raccogli- suoi tesori segreti a coloro principio e cagion di tutta mente, assillata da preoccu- Roberto Follis mento e di preghiera utili all'animo ed che la considerano un sem- gioia?" (Inferno I, 77-78).
pazioni spesso inesistenti. alla mente. Nel caso del Rocciamelone, plice ammasso di rocce da La montagna è sempre sta- L'arrovellarsi del pensiero l'ascensione è motivata dalla fede e scalare e dominare". Oggi ta una fonte inesauribile si attenua e ciò consente di devozione per la Madonna. corriamo appunto il rischio di ispirazione, di elevazio- scrutare con maggiore chia- di considerarla tale se non ne spirituale e di stimolo rezza non solo nel proprio ci decideremo ad osservarla al pensiero superiore per intimo, ma anche attorno con una diversa percezione. scienziati, artisti, letterati a sé, e mettere così a fuoco Credo che proprio questa e poeti. Fra essi troviamo dettagli della vita e della na- sia la sfida che l'alpinista Guichonnet e Pauli per la tura sovente insospettati. Di contemporaneo deve racco- storia e l'archeologia del- riflesso, possono venire in gliere per dare un senso alla la montagna; Samivel per mente soluzioni a problemi propria attività, per non fare la narrativa e la leggenda; che sembravano insolubili, degenerare la frequentazio- Segantini e Delleani per la oppure affacciarsi ricordi ne della montagna in un pittura.
dolci e consolatori nonché mero esercizio muscolare o Anche il celebre scrittore sensazioni nuove di forza in una pratica finalizzata al Mario Rigoni Stern era in quando poco prima si era puro spettacolo.
perfetta sintonia con tali assaliti da depressione e Psicologicamente travolti concetti; un suo significativo dal guinness dei primati, si pensiero testualmente reci- In conclusione, ritengo di è permesso che lo spirito si ta: "Quando andiamo per i poter affermare che se l'al- boschi stiamo in silenzio ad pinista apre gli occhi dello Sono pertanto fermamen- ascoltare le voci degli alberi, spirito e alimenta la propria te convito che si debba far sono tante e fanno un coro innata tendenza allo stupo- evolvere l'alpinismo verso al Creatore. Siamo rispetto- re di fronte alle bellezze del forme più attente alla di- si del nostro andare perché creato, si può ritenere un pri- mensione interiore dell'uo- è come essere in un grande vilegiato, in quanto è in gra- mo. Del resto, il concetto di tempio. Un luogo dove il do di godere con totale ap- ascesi verso una condizione pensiero si può raccogliere pagamento del meraviglioso spirituale di felicità, come e sviluppare in meditazione mondo della montagna.
pienezza di vita e raggiungi- sulla vita, sulla bellezza del E quando per motivi ana- mento del bene, è introdotto Creato, sulla nostra fugge- grafici non gli sarà più pos- da Dante nella Divina Com- vole esistenza".
sibile raggiungere le vette, media: "Et elli a me: ‘Questa Sulla base di queste consi- gli rimarrà la risorsa dei ri- montagna è tale / che sem- derazioni, la mia modesta cordi e della contemplazio- Pastore dell'Essere Muntagne Noste Muntagne Noste L'intervento del nostro presi- che ovvio: la montagna aiuta! vere e di andare in montagna sui sentieri, specialmente da dente Annibale Salsa al con- È in quest'ottica che vor- a cui ha risposto con estrema solo. Si può dire che preferi- vegno "Sentieri di salute – I rei parlare della particolare verità e semplicità, come è sco le pietraie, attraversarle saperi della montagna che esperienza di un alpinista d'altronde nel suo stile. per lungo per largo".
aiuta", organizzato dalla se- del CAI, che nonostante un È evidente il ruolo della È anche vero che l'handicap zione CAI-SAT di Riva del handicap fisico, occorsogli montagna: "Per me è una non gli ha permesso di ef- Garda e dal gruppo Soprai- molto giovane e che ha con- soddisfazione da sempre fettuare ciò che sperava da mille nei giorni 14-16 no- dizionato pesantemente la andare in montagna, finché giovane: "Il mio handicap è vembre 2008, è stato un for- sua vita - e sotto certi aspetti riesco cerco di frequentar- stato un fatto non positivo, te richiamo ed un impegno a l'attività alpinistica – è stato la al massimo, perché mi specialmente all'inizio è sta- riflettere sulla montagna. in grado di compiere singo- dà gioia, mi dà tutte le cose to molto negativo.
Una lezione quella di Salsa lari imprese.
belle che uno può avere Prima andavo poco, pochis- del 'ambivalenza, che, richiamando concetti di Non solo è un esperto cono- nella sua esistenza dopo la simo in montagna, perché antropologia, filosofia ed al- scitore delle nostre vallate, famiglia. È una gioia, la li- avevo altri problemi (il lavo- tre scienze della psiche, ha non esiste un angolo di mon- berazione – diciamo - dalla ro, la famiglia), comunque posto l'accento su come il tagna che non abbia percor- vita della città, anche se io la Club Alpino debba andare so nella sua cinquantennale città non la frequento molto, "oltre la siepe", oltre un'idea operosità, in particolare ha quando faccio un'escursione di montagna che è solo spa- attraversato innumerevoli penso con una specie di sor- zio ludico, in cui misurare sentieri, da quelli delle anti- riso alla gente che è in giro la performance sportiva. Il che transumanze ad itinerari per via Roma o per i corsi. E territorio montano, ambiente sconosciuti ai più. inoltre ti aiuta a non pensare fragile, può tornare ad esse- Preferibilmente da solo, ma a certe bruttezze, ti aiuta psi- re spazio vitale, "luogo della anche in compagnia, è salito cologicamente. E poi a me fascinazione - dove la fascina- su tutte le cime della Valle di piace tutto: mi fermo a vede- zione è ambivalenza perché Susa e Val Sangone e dintor- re le stupidaggini, magari il è attrazione e repulsione al ni, ha scalato infinite vette dal fiorellino, che in compagnia tempo stesso - dove possiamo Monte Bianco al Monte Rosa tornare a sentire la montagna al Gran Paradiso, ha parteci- Non ho mai trovato un po- percorrendone i sentieri". pato alla spedizione del CAI sto dove dico: "Questo po- Sentieri quindi che divengo- al campo base del K2 nel 2004 sto qua non mi piace". Mi no sentieri di salute come me- e a numerosi trekking, tra cui piacciono tutte le montagne, tafore dell'alleanza fra psiche uno che includeva l'ascensio- le vallate dove sono andato, l'handicap è stato una cosa e natura in montagna.
ne all'Island Peak (6189 m di ognuna ha il suo pro, ognu- che nel tempo mi ha portato Si tratta di concetti di non cui 100 m di corda fissa al ver- na ha il suo contro: una ha a non fare certe cose, a farne immediata comprensione, i tice di cresta); è stato fra i pri- più fiori, l'altra più pietre. invece altre. Se ti manca un richiami al filosofo tedesco mi ad usare le ciaspole nelle Io poi sono un appassiona- pezzo del corpo, certe cose Martin Heidegger sono evi- nostre vallate più di quaranta to di pietre, mi affascinano non puoi più farle, magari denti, ma è facile intuire che anni fa, quando esse erano ben moltissimo: le pietraie mi provi a fare solo qualcosetta.
sotto l'aspetto propriamente lungi dall'essere di moda. attirano, mi piace cammi- A causa del mio handicap filosofico e psicologico si na- Gli sono state poste alcune narci sopra. Allora quando purtroppo moltissime volte sconde un dato di fatto, più domande sul suo modo di vi- posso vado sulle pietre, non durante le escursioni sono Muntagne Noste Muntagne Noste dovuto tornare indietro; ho fiato ed energie a chi, affatica- L 'Au.Di.Do. nasce nel 1993, del soggetto.
fatto certe cose specialmente to, continua a procedere per un periodo in cui non si parla Dal 1998 il CAI di Alpigna- da solo, fino ad un certo pun- non essere di peso al gruppo.
ancora di diversamente do- no concorre insieme ai vo- to magari potevo salire, ma Il piacere di scoprire e per- tati, il termine utilizzato cor- lontari dell'Au.Di.Do. per poi dovevo anche scendere e correre assieme a lui i sentie- rentemente è Handicappato. il raggiungimento di que- allora giravo indietro. Perché ri è accompagnato da notizie Sembra una cosa secondaria sto obiettivo, organizzando scendere è sempre più diffi- storiche, curiosità, proverbi, la differenza fra Handicap- numerose gite alla scoperta cile già per chi ha due mani, aneddoti che rendono il pato e Diversamente Dota- delle bellissime vallate cir- per me ancora di più!".
cammino ancora più stimo- to, ma non è così. Handicap- costanti.
Le imprese più notevoli le lante e leggero.
pato nella cultura generale Per i ragazzi che frequen- ha realizzate quasi sempre È stato – e lo sarà ancora – significa persona con dei li- tano l'associazione si tratta da solo, perché "in solitaria guida e maestro per tanti miti fisici o psichici, della delle uniche (o quasi) oc- è una cosa che sento tra me di noi, in special modo per quale vengono esaltati solo casioni per trascorrere una e me, quando sono da solo coloro che sono entrati in re- i limiti, con la conseguente giornata un po' diversa dal sono felice, non è che non lo lazione con la montagna in tendenza all'isolamento nei solito lontano dal caos citta- sia quando sono in compa- tarda età, facendogliela co- gnia, ma quando sono solo noscere, apprezzare ed ama- confronti dei Normodotati; dino ed immergersi nel ver- ho un'altra cosa nel cuore, re, così come la ama lui.
l'handicappato è quindi co- de della natura e godere del- un'altra cosa nella testa".
A pieno titolo lo si può de- stretto a vivere con altri han- la bellezza di questa insieme Ciò su cui vorrei porre l'ac- finire Pastore dell'Essere per dicappati oppure nell'am- ai propri amici.
cento - oltre alla sue straordi- il suo modo di frequentare biente protettivo, ma chiuso, Grazie alla disponibilità del narie performance a l'è un ca- la montagna.
della famiglia, trattato come CAI alpignanese si è sempre mus quando sale sui percorsi E per concludere citiamo un eterno bambino. La de- riusciti a "costruire" insie- più impegnativi e difficili con ancora le parole del nostro finizione di Diversamente me un itinerario ogni volta una leggerezza e grazia am- presidente generale Salsa: " Dotato è decisamente più diverso ed accessibile a tutti mirevoli – è la rara capacità Chi percorre i sentieri impa- ottimistica, poiché le limi- i partecipanti. Questo ha fat- che ha dimostrato in tutta la ra a sentire la montagna. Il tazioni della persona ven- to sì che chiunque indiscri- sua vita: è un generoso e in- sentiero deve essere sentito gono viste come diversità minatamente potesse par- da chi lo percorre, da chi lo da quello che è lo standard teciparvi, nel rispetto delle È in grado di "prendere per frequenta. Il sentiero è il cor- riferito ai cosiddetti Normo- capacità e dei tempi di ogni mano" chi alla montagna si done ombelicale antropizza- dotati. Diversità che non è Soggetto.
avvicina muovendo i primi to tra quello che è la natura segno di emarginazione, ma Discorrendo con i volontari incerti passi e pian piano in- e quello che è l'esperienza occasione di ricerca di abi- dell'Au.Di.Do ed osservan- fondergli sicurezza e fiducia soggettiva. Di qui l'impor- lità di cui il soggetto stesso do i ragazzi nel corso delle in se stesso. Anche se sale tanza dell'associazionismo non è a conoscenza e quindi gite, si è potuto apprendere rapido e veloce, quando è nel alpino di salvaguardare, tu- non utilizza. Scoprire que- come questi ultimi traggano gruppo è sempre l'ultimo a telare e promuovere la cura ste abilità latenti e sfruttar- un gran beneficio da queste fare da ramassa. Spesso con la dei sentieri. Prendersi cura le sarebbe sicuramente uno giornate tra la natura. Essi scusa di ammirare il paesag- dei sentieri per avere cura strumento di crescita, se non appaiono decisamente più gio si ferma e nel frattempo delle persone!".
addirittura un miglioramen- rilassati e sereni. I soggetti mostra cime e vette per far Anna Gastaldo to dell'autonomia personale più autonomi senza alcuno riprendere, in modo discreto, Muntagne Noste Muntagne Noste stimolo da parte dei volon- pagnano, due o tre volte l'an- Proponiamo due escursioni effettuate in Valle, che tengono conto delle caratteristiche citate tari si rendono disponibili no, gli amici dell'Au.di.Do. ed aiutano chi, invece, ha alla scoperta della natura. È FORTE DI BRAMAFAM (1447 m) più difficoltà standogli vici- veramente bello leggere la no durante il tragitto. gioia negli occhi dei ragazzi Località di partenza: Bardonecchia (1250 m) - stazione F.S.
È come se la natura in tut- che per la prima volta vedo- te le sue forme in un certo no un animale selvatico o Descrizione: dalla stazione F.S. di Bardonecchia (trasporto gratis per gli utenti con tes- senso annullasse le possibili ascoltano lo scroscio di un serino giallo e possibilità di utilizzo dei servizi igienici della stazione) ci incamminiamo tensioni pre-esistenti tra al- ruscello di montagna. Que- in direzione Melezet, lasciamo in breve la strada asfaltata, per inoltrarci in un comodo cuni ragazzi donando all'in- sto ci porta a cercare sempre sentiero nel bosco che ci porta alla meta.
tero gruppo un determinato nuovi itinerari da proporre, Grazie alla disponibilità dei volontari, che si occupano del recupero funzionale del forte, adatti alle loro capacità.
ci dividiamo in 2 gruppi e procediamo alla visita guidata e strutturata secondo le poten- Tenendo conto che spesso i zialità del gruppo. La giornata uggiosa e fredda ci vede sotto la tettoia per il pranzo, ri- ragazzi non sono ben equi- parati dal vento ma soddisfatti e grati per l'ospitalità. Non ci resta che tornare sui nostri paggiati e che l'associazio- passi, il treno non aspetta!!! ne si basa principalmente sull'attività di volontari, le GIRO DEL LAGO PICCOLO DI AVI- risorse economiche vanno GLIANA – DINAMITIFICIO NOBEL dunque ben dosate. Località di partenza: area attrezzata Alice De Paoli Dislivello: inesistenteDescrizione: poco oltre il bivio per Giaveno, il bus ci lascia nei pressi dell'area attrezzata (servizi igienici del bar) e, dopo aver sorseggiato un buon caffè, cominciamo la passeg-giata. Gli animali presenti nel parco catturano subito l'attenzione di noi tutti e, procedendo in allegria, concludiamo il giro. Pranzo al sacco, con possibilità di rifugio al bar in Partecipanti alle escursioni senso di equilibrio ed ugua- caso di mal tempo. al Forte di Bramafan e glianza: non si respira aria di La giornata prosegue con lo spo- al Lago Piccolo di Avigliana sofferenza, ma si ha la sen- stamento ai "Bertassi", per la visita sazione di essere in un posto guidata al dinamitificio; anche qui dove tutte le persone sono l'interesse è alto e l'emozione non si considerate uguali, accetta- te per quello che sono, per quello che possono dare.
Con vero piacere alcuni soci del CAI Alpignano accom- I pericoli della montagna Muntagne Noste Muntagne Noste Le fasi che precedono lo svol- si faccia del male, oppure importanti: fino a quando è Dove operate con gli elicot- gimento di una gita in mon- che noi ci si renda oggetto di scattato qualcosa dentro me, tagna, sia che si tratti di una una caduta. qualcosa che mi ha fatto av- In considerazione del fatto semplice escursione che di Partendo da un presupposto vicinare al Soccorso Alpino.
che da molti anni il Soccor- incredibilmente, una salita in parete oppure ormai noto, che è inopportu- Nello specifico di cosa ti oc- so Alpino viene annoverato di una scialpinistica, posso- no intraprendere un'escur- nel sistema di emergenza no essere motivo di riflessio- sione da soli, valuteremo le Faccio parte del consiglio 118, che vuol dire interve- ne, di attenzione, talvolta di cose da fare al fine di riusci- nazionale del CNSAS e sono nire 24 ore su 24 sia per in- stati febbrili - e perché no - re a gestire l'incidente. vice delegato regionale. Fun- terventi in ambiente alpino anche di grandi emozioni. A questo punto possiamo zioni queste che comporta- che per gli incidenti stradali Infatti, quando la decisione provare a suddividere gli no numerose attività, tra il di giorno, significa operare di andare è presa, è consue- incidenti in due grandi fa- Consiglio Generale, la De- praticamente ovunque. Cioè tudine vivere il censimento miglie, e cioè quelli nei quali legazione e le stazioni spar- in tutte quelle differenti si- di tutte quelle cose che si ri- l'infortunato è in grado di se in Piemonte. Mi occupo tuazioni, nelle quali l'uso tengono necessarie o super- autosoccorrersi e quelli per i anche di aggiornamento e dell'elicottero consente di flue per tale scopo. quali è necessario l'interven- formazione dei tecnici, con ottenere una sicura rapidità Mentre si mette nello zaino to del Soccorso Alpino.
la Scuola Nazionale. Di con- di intervento. questo o quello, la mente ci Per conoscere meglio questi torno a queste due attività, Ma quando vieni allertato conduce ad immaginare la ultimi, ho pensato che do- si aggiungono anche i turni per un incidente grave, sia natura e gli scenari che po- mandarlo ad un tecnico di di elisoccorso, nella base di che si tratti del recupero di tremo vedere, al piacere che elisoccorso fosse la cosa mi- Collegno, vicino a Torino.
un alpinista ferito o decedu- si proverà nel raggiungere gliore. Da qui nasce l'inter- Complimenti! Chissà com'è to che di un incidente stra- una sella o una determinata vista ad un amico che rive- fitta la tua agenda… dale, cosa provi, quali sono cima che ci siamo preposti ste ruoli al vertice nel Corpo Infatti è così piena che il pa- le emozioni che vivi dietro come obiettivo. Spesso, sol- Nazionale del Soccorso Al- radosso è proprio quello che agli occhiali scuri? tanto per vedere che cosa c'è pino e Speleologico.
– pur vivendo in montagna Va detto che la figura del dall'altra parte.
Da quanti anni sei nel ed avendo fatto di essa quasi Tecnico del CNSAS prevede Ma la cosa buffa è che, in- CNSAS e qual'è stata la ra- una professione - mi ritrovo un iter formativo fatto di fre- credibilmente, non trovere- gione o i motivi che ti hanno a non aver più tempo per quenti esercitazioni e simu- mo mai spazio per infilare portato a farne parte? andarci, in montagna! lazioni, finalizzate a conferi- nello zaino… un incidente. Sono nel Soccorso da cir- Quindi presti servizio an- re capacità e professionalità. Forse è una rimozione per ca 30 anni. Vivo e lavoro in che sugli elicotteri? Fatta questa premessa, quel- esorcizzare la paura, o forse alta Val Susa, e fin dai tempi Sì, da una ventina d'anni.
lo che si vive "dietro agli perché inconsciamente non della scuola era un diverti- A tuo giudizio si tratta di occhiali scuri", è un fatto possiamo pensare che possa mento per me e per i miei puramente soggettivo. Abi- succedere qualcosa a qual- amici andare in montagna. Se consideriamo la frequen- tuati come siamo ad opera- cuno, non è mai una cosa da Ci andavamo tutto l'anno. za ed anche la tipologia delle re in situazioni critiche che "prendere con sé".
Poi c'è stata l'iscrizione al richieste che è sempre molto richiedono determinazione Alle volte però le cose non CAI, i primi corsi per ap- variegata, posso dire che e concentrazione, poco re- vanno per il verso giusto e prendere le tecniche specifi- alle volte ci si espone mag- sta per gli aspetti emotivi. può succedere che qualcuno che e con esse le prime salite giormente, altre meno.
Tutt'al più, ad intervento Muntagne Noste Muntagne Noste finito, si può commentare il aver partecipato ad un son- che magari ha trascorso la mai avuto paura? tipo di incidente. Durante le daggio in una valanga, ven- notte all'addiaccio, vittima Se non avessi paura, non operazioni, no di certo. ga ritrovata la salma di una del maltempo, dal recupe- potrei fare queste cose: non Quindi gli stati emozionali Guida Alpina: è capitato… rare un alpinista caduto. potrei nemmeno andare in sono davvero pochi, lascia- ecco, forse in quel caso, si Quando un corpo precipita montagna. La paura ti ac- mi dire, per fortuna. Adesso vive una sensazione diversa, lungo una parete di roccia compagna sempre, la paura una domanda più cruda, perché in quella circostanza oppure su di un ghiacciaio, è la cosa che ti porta a riflet- più diretta: quante facce davanti a noi non c'è soltan- difficilmente rimane intatto. tere, che ti fa ragionare sul- può avere la morte? to un corpo senza vita, ma un Talvolta persino il riconosci- le cose, prima di agire. La Come dicevo, dopo tanti anni professionista della monta- mento diventa complesso. paura ci permette di vivere. si arriva ad una situazione gna, uno che la montagna la Quando i corpi sono strazia- Bisogna saperla gestire, que- nella quale la concentrazio- conosceva profondamente. ti, quando i resti sono spar- sto sì, ma fa parte del gioco.
ne è talmente alta che non A quel punto ci si può sof- si sul terreno circostante… Per concludere, osserverei fermare a cercare sul suo allora il sacco salma aiuta, che di cose ne hai dette a viso l'ultima espressione, a coprendo la visuale. sufficienza, e dalle tue pa- rivivere la sua esperienza, Ma non credo ci siano corpi role si evincono notevole i sacrifici e tutto il resto: ed sfracellati, no? impegno e forte passione, allora capita che ci si chieda Per fortuna di tutti, non è due ingredienti essenziali come possa essere successo, così. Tant'è vero che parlan- per svolgere questo tipo di perché si sia dovuto pagare do in termini percentuali i attività. un tributo così alto alla mon- numeri sono molto bassi. A questo punto ringrazio tagna… ma è un attimo, poi Buona parte degli interventi te per il tempo dedicato e tutto riparte.
infatti è riferita ad incidenti tutti i volontari per quello Quindi i soccorritori li pos- che noi definiamo stagionali che fanno, perché è molto siamo paragonare a degli o quotidiani, nel senso che importante per la società e automi, a delle macchine la maggior parte sono per per tutti noi appassionati prive di emozioni? incidenti sulle piste, oppure di montagna. Assolutamente no. Come ho persone travolte da slavine Gianni Pronzato Esercitazione del Soccorso Alpino hai tempo per soffermarti su già detto, si tratta di persone o da valanghe nella stagione quello che va oltre alla serie esperte, che hanno supera- invernale e/o primaverile, di operazioni e di movimen- to numerose selezioni e che per scivolate su sentiero o in ti, che sono scolpiti nella tua hanno sviluppato la capaci- parete, oppure per i mancati mente e che l'intervento ri- tà di controllare i propri stati rientri di cacciatori e cerca- chiede. È necessario restare emozionali.
tori di funghi in altre stagio- estranei agli accadimenti, Ma è vero quel che si dice, ni dell'anno. Questo per ci- pur nel rispetto degli aspetti che i corpi di coloro che sono tare alcune operazioni per le talvolta tragici, che l'inciden- precipitati sono immagini quali veniamo allertati; ma te comporta.
difficili da dimenticare? ve ne sono molte altre che Tuttavia può succedere che Senza dubbio c'è una bella sono parimenti importanti, durante un'operazione di differenza tra soccorrere un come suicidi o altro. soccorso, per esempio dopo escursionista infreddolito Un'ultima domanda: hai Imprese casalinghe Muntagne Noste Muntagne Noste L'8 luglio scorso C ha detto che per effettua- di Germano, si intrufolavano vento (peraltro già segnala- effetto-vela e cercavano di re un'impresa alpinistica si nella boscaglia bordeggiante to in precedenza) provocava raggiungere il cielo, luogo debba volgere lo sguardo il sentiero che fiancheggia la una nuova e più preoccu- certo non congeniale a loro, verso la severa parete Nord via e subito si rendevano pante caduta di entusiasmo, causando lo sconforto nel dell'Eiger o verso i ghiacci conto che l'opera avrebbe perché il maestrale soffiava gruppo, tranne che in Alfre- pietrificati del Cerro Torre o richiesto dosi di impegno e impetuoso con lunghe e ri- do il quale, con sacro furore, intrepidi alpinisti simili esotici traguardi? fatica non previste; tuttavia, petute raffiche lungo le pen- si scagliava sugli stentati ar- Momenti del risanamento della via Molto più semplicemente colmi di ardita volontà si dici del monte Pirchiriano.
busti svellendoli a colpi di Intersezionale alla Sacra ci si può guardare attorno e accingevano ad estirpare e Per riprendersi dallo shock sega e scure.
(Foto di Germano Graglia) cercare così qualche guaio tagliare ciuffi d'erba, rovi e i quattro si rifocillavano, nel quale infilarsi restando giovani virgulti di quercia. dopo aver atteso Alfredo molto vicino a casa, con mi- Ma la sorpresa era in aggua- che si era attardato ad estir- nima spesa e sicura soddisfa- to dietro l'angolo: un tronco pare con puntigliosa meto- zione di avventura e scariche di notevoli dimensioni era dicità quanto gli impediva di adrenalina. E' con questo precipitato dall'alto, schian- il passo; in occasione della spirito che l'8 luglio scorso tandosi sul sentiero e trasci- sosta alimentare i quattro una sparuta squadra di in- nando con sé altre piante di si consultavano in sostanza trepidi alpinisti si incammi- più modesta taglia.
sull'opportunità di prose- nava verso l'audace impresa Dopo un piccolo ed imper- guire o meno nell'impresa, di ripulitura della via Inter- cettibile crollo morale il finché il recupero delle forze sezionale di arrampicata alla gruppo, armato di roncola e dell'ardore li convinceva a Sacra di San Michele.
e seghe di ridotte dimensio- dismettere i panni dell'agri- Mosso dal nobile sentimento ni, iniziava a rimuovere gli coltore e a vestire quelli di riportare ad atavico splen- arbusti cercando di liberare dell'alpinista. Così, indos- dore la suddetta via, Germa- il sentiero; ma – ahimé - il sati casco ed imbragatura, no ha richiamato a sé quanti tronco maggiore non pote- dopo aver attrezzato una più volontari possibile, ma va essere rimosso per la sua corda doppia si ingegnava- a presentarsi al richiamo in mole, che avrebbe richiesto no a lanciare nel vuoto le quella tersa mattina di luglio l'utilizzo di una motosega funi che dovevano sorreg- eravamo solo tre volenterosi professionale. Quindi chi gerli. Purtroppo a causa del e incauti sprovveduti: Al- vuole ora avventurarsi sul vento non atterravano nei fredo, vera macchina bellica tracciato dovrà scavalcare posti voluti, ma a diverse nella guerra ad erbe, cespu- il residuo fusto o inchinarsi decine di metri di distanza gli ed alberi che infestavano alla sua maestà e passarci di nonostante il loro zelante la via, Mario, fine conoscito- sotto.
re botanico della valle segu- Era intenzione della squa- Con tutto ciò la discesa veni- sina e lo scrivente, novizio a dra di calarsi in corda dop- va intrapresa sino alla sosta tali edificanti opere.
pia lungo la via per pro- sottostante, dove giunge- Giunti alla frazione San Pie- cedere alla bonifica, ma vano non senza difficoltà: tro di Sant'Ambrogio, i quat- giunti al cospetto del settore benché le corde fossero ben tro, guidati dall'esperienza dei torrioni, un impetuoso tese, queste si alzavano con Muntagne Noste Muntagne Noste Dopo aver trattenuto a sten- vano costretti a rimuoverlo La via Intersezionale alla di vetta. Con le sue 25 lun- to Alfredo dal disboscare dal viottolo per consentire il Sacra di San Michele è sta- ghezze è forse la più lunga l'intera area, Germano di- transito, quindi con veemen- ta definitivamente ripulita della Val Susa, ed è senza chiarava una tregua e indi- za si davano a menare colpi dopo vari tentativi, il 6 ago- dubbio un fiore all'occhiello cava la via per riguadagnare a destra e a manca per termi- sto 2009 a cura di Germa- per tutti noi dell'Intersezio- il sentiero appena disbosca- nare l'impegnativo lavoro.
no, Mario e Alfredo.
nale, che ne abbiamo fatto to, che avrebbe riportato Purtroppo per loro, a quel Curiosità: la via Intersezio- dono al comune di Sant'Am- l'ardito manipolo all'auto, punto uno sciame di vespe nale alla Sacra di San Mi- dove decidere sul da farsi – disturbato nella sua tran- chele è stata tracciata nel Germano Graglia (che voleva dire ripulire dal- quillità da tanta operosità - lontano 1993 in occasione la base il sentiero che porta attaccava i malcapitati, trafig- del Convegno L.P.V. ospita- all'attacco della via dell'In- gendo con i loro pungiglioni to alla Sacra ed organizzato due di essi e costringendo dall'Intersezionale Val Susa Pervenuti ai piedi delle rocce la squadra a ripiegare su la- e Val Sangone. Per anni il sulle quali sorge la Sacra di voretti più dolci e tranquilli CAI Pianezza ha avuto cura San Michele, si provvedeva di moderato giardinaggio. di mantenere efficiente det- a ripristinare la segnaletica Come sia andato il resto del- ta via di roccia, grazie alla necessaria a raggiungere la la giornata al sentiero con la disponibilità di alcuni soci via, ormai nascosta da una consueta sosta del pic-nic, lo volenterosi. Ormai era- lussureggiante vegetazione. scrivente non può testimo- no quasi tre anni che non A quel punto i quattro si lan- niarlo, perché richiamato a veniva effettuata alcuna ciavano in gruppo compatto valle da pressanti impegni: manutenzione né ordina- e a testa bassa nell'intrico ma pare che l'andazzo sia ria né straordinaria. Siamo amazzonico della boscaglia stato quello delle ore prece- veramente orgogliosi che e a fendenti di falcetto, for- denti, ossia un duro lavoro ora l'itinerario sia di nuovo bici e roncola, giungevano seguito da un risultato sod- percorribile grazie al no- finalmente a ritrovare i pri- disfacente, con la certezza di stro lavoro. Peccato che il mi anelli resinati, testimoni aver fatto qualcosa di utile a Comune di Sant'Ambrogio dell'attacco della via di ar- noi e a tutti gli altri fruitori l'abbia ignorato, per dedi- della via Intersezionale e la care le sue attenzioni alla La ripulitura e la sistema- convinzione che con un pic- via ferrata che – a nostro zione dello spiazzo inclinato colo impegno (e tanta scher- avviso - non riceve dai suoi prospiciente la via richiede- zosa enfasi nel riferirlo) tutti costruttori tutte quelle at- va altro tempo e lavoro, ma i soci possono dedicare una tenzioni che ha avuto la via il risultato ottenuto appari- giornata alla pulizia di sen- va pienamente apprezzabi- tieri e vie di arrampicata, così Anche se non più nomina- le: a quel punto, il gruppetto care ed utili a noi che andia- ta, quest'ultima è saltuaria- si dedicava alle rifiniture ri- mo per monti, magari evitan- mente frequentata da pa- discendendo per il sentiero. do di farsi mordere dai ragni recchi alpinisti che lasciano Giunti ad un intrico di rami come è successo a Mario.
le loro impressioni sul libro e liane da giungla si vede- Roberto Porzio nuove tipologie di traumi nello Muntagne Noste Muntagne Noste T roppo perfetti, troppo veloci: gli sci si sono LE TEORIE SUL CARVING menti associati, menisco e strutture ossee, lassità viene testata cercando di stirare il evoluti e consentono curve impossibili, fan- L'Università degli Studi di Venezia ha con- è causa correntemente del 30-40% circa di legamento aperto, e per ovvie ragioni que- no sentire campione un dilettante e feno- cluso l'analisi dei dati forniti dal Pool Sci tutte le ferite alpine. (segue commento) sto non può essere fatto inizialmente dal meno un agonista. Ma le nostre povere gi- Italia con i seguenti elementi che riguarda- medico. Una volta che si è provveduto ad nocchia umane sono le stesse dai tempi di no direttamente lo sviluppo del carving.
INCIDENZA DI FERITE AL GINOCCHIO alleggerire il dolore (circa dopo 5-7 giorni) Adamo, ed oltre un certo limite cedono.
1) Lo sci Carving ha cambiato il modo di si può provvedere all'intervento chirurgi- Fino al 1995 lo sci aveva una forma lineare, sciare e, a causa della dinamica e delle forze In Scozia si verificano ferite al ginocchio in co o conservativo grazie all'uso di un tuto- con un impercettibile restringimento nella nuove imposte dalla geografia della strut- numero di 1 ogni 1218 giorni di sci. L'in- re (una volta si ingessava).
parte centrale e raggiungevano lunghezze tura, l'attrezzo è pericoloso. Ne consegue troduzione dello sci Carving - che possiede Grado 1: nessuna lassità nel legamen- superiori ai due metri per persone di media che gli incidenti aumentano, magari non migliori caratteristiche nel girare – compa- to quando stirato, poche o nessuna fibra altezza. L'idea rivoluzionaria portata avanti con la stessa legge vista per l'incremento rata inizialmente allo sci tradizionale indi- dalla Head e dalla Fischer fu quella del Car- del carving nel mercato dello sci, ma alme- cava un aumento nel numero di incidenti Grado 2: qualche lassità nel legamento ma ving, dello sci sciancrato, stretto nella parte no con un aumento numericamente pro- al ginocchio. Tale dato veniva rilevato dai è presente un definito segno di trazione centrale e largo in punta e in coda. Oggi Car- porzionale al precedente incremento.
team di sciatori all'inizio dell'utilizzo del (cambiamento di colore) su qualche fibra, ving è un aggettivo desueto, perché tutti gli 2) La rivoluzione Carving non ha portato Carving negli anni ‘90.
ma non su tutte.
sci sono ormai così, e le loro lunghezze non alcun incremento nel numero degli inci- Questo rischio pare ora diminuito, ed in- Grado 3: completo cedimento del lega- superano i 180 cm.
denti sugli sci, poiché le rilevazioni indi- fatti negli ultimi 5 anni si è capito che in mento, tutte le fibre girate (strappate).
Altra innovazione è stata l'introduzione di cano che non vi è stato alcun incremento effetti il Carving protegge da infortuni spessori sotto lo scarpone (le famose plac- significativo negli anni in cui avveniva coloro che iniziano lo sport dello sci con Le osservazioni che seguono sono le po- che della supertecnica). E' una legge fisica: l'impetuosa crescita di presenze Carving il Carving, che non devono adattare un tenziali indicazioni di un serio danno al se si allunga il braccio di leva, il cambio di in pista. Conclusione: il Carving non ha nuovo stile e di conseguenza sono meno ginocchio, per le quali è richiesta al più direzione diventa più rapido: ma tutto ciò introdotto alcun elemento di pericolosi- propensi ad incidenti. Tuttavia, mentre la presto una visita medica: richiede una maggiore forza e oltre un certo tà nello sci tale da alterare le percentuali maggior parte degli infortuni al ginocchio Ovvia deformità del ginocchio.
limite i legamenti si deteriorano o addirittu- registrate quando lo stesso non esisteva. I ha come esito una prognosi favorevole, Totale incapacità di sostenere 4 passi sulla ra si lesionano. Tutto ciò si traduce in una numeri cancellano completamente la pri- alcune ferite possono portare a serie com- gamba infortunata riduzione della traumatologia ossea a carico ma teoria: il Carving non ha alterato gli plicazioni e persino all'impedimento del Ginocchio molto gonfio entro le prime 2 di tibia e perone ed in un incremento delle indici di pericolosità dello sci.
proseguimento dello sport dello sci.
ore dall'incidente lesioni capsulo-ligamentose del ginocchio. Una diagnosi accurata e l'uso di buoni e Ginocchio bloccato per inabilità a piena Tali lesioni si possono valutare intorno al TRAUMI DEL GINOCCHIO adeguati trattamenti sono infatti essenzia- 30-40 % fra le lesioni di vario tipo al ginoc- I traumi al ginocchio sono sempre stati un li per un buon recupero da parte dell'in- Severa tensione alla digitopressione chio sul totale degli incidenti di sci.
problema per gli sciatori alpini. Nei primi Di questi incidenti un 20-25% interessano il anni di questo sport le fratture della par- Un piccolo ammontare di gonfiore è nor- collaterale mediale, un 10-15% interessano il te bassa della gamba (tibia e perone) era- VALUTAZIONI DEI TRAUMI AL GI- malmente inevitabile con qualsiasi mini- crociato anteriore, e l'1% delle fratture del no molto comuni, perché generate dalla mo trauma del ginocchio e normalmente piatto tibiale molte volte associate ad altre trazione della forza di caduta trasmessa La maggior parte dei danni al ginocchio si sviluppa entro le 24 ore dall'incidente. lesioni. Per il crociato anteriore e per il col- senza il controllo dello sci. Il successivo per gli sciatori comprendono quelli ai le- La comparsa di un significativo gonfiore laterale mediale si ha una maggiore casistica sviluppo degli attacchi ha avuto un ruo- gamenti, particolarmente il legamento col- entro le prime 2 ore dall'incidente suggeri- quando si scia veloci con frequenti salti. In lo determinante nel ridurre l'incidenza di laterale mediale. Come per gli altri lega- sce fortemente la presenza di un'emartrosi un 5-10% si hanno lesioni ai menischi in se- queste fratture, ma sfortunatamente non menti, esiste una graduatoria del danno da (sanguinamento dentro l'articolazione del guito a sciate veloci con cambi veloci di dire- ha permesso molta protezione al ginoc- 1 a 3, a seconda della serietà dell'incidente ginocchio), fenomeno che si verifica nel zione, come ad esempio lo slalom speciale.
chio. Questa articolazione con i suoi lega- e della lassità dei legamenti associati. La 75% dei casi. Ciò significa un danno al le- Muntagne Noste Muntagne Noste gamento crociato anteriore. Tutti i casi di DISTORSIONE DEL LEGAMENTO CRO- spongono a questo scenario sono: un trauma osseo associato, mentre una ri- emartrosi devono essere riferiti all'ortope- _ Tentativo di alzarsi mentre è ancora in sonanza magnetica potrebbe rilevare altri dico, che provvederà ad aspirare il sangue L'incidenza del fenomeno ammonta al 10- danni del tessuto molle (per esempio ACL in ambiente sterile.
15% di tutti i traumi dello sci, ma viene _ Tentativo di recuperare l'equilibrio da Un'accurata descrizione dell'incidente spesso diagnosticato tardi, se non addi- una posizione squilibrata Trattamento: Le distorsioni di primo e aiuta inoltre nella diagnosi del trauma.
rittura ignorato. Sovente associato ad altri _ Tentativo di sedersi durante la perdita secondo grado dovrebbero essere immo- La direzione in cui la gamba inferiore (par- traumi delle strutture del ginocchio (es. bilizzate in leggera flessione con appositi te sotto il ginocchio) si muove nella caduta MCL o/e menisco). Per quanto riguarda le tutori, fino a che vi è dolore e gonfiore. Il dirà quale strutture sono state coinvolte e cause, le ricerche hanno identificato i tre TRAZIONE ANTERIORE DELLO grado terzo puo richiedere un trattamento la velocità tenuta dello sciatore aiuterà a principali meccanismi che predispongono STIVALE (forzata) chirurgico o l'applicazione di un apparec- capire la gravità dell'infortunio.
al danno al ginocchio da sci alpino e sono Il meccanismo della trazione indotta dello chio gessato.
identificati come Piede Fantasma, causa scarpone si verifica quando lo sciatore per- Il trattamento tuttavia è controverso. In In- TRATTAMENTI GENERICI PER TRAU- trazione anteriore dello scarpone (BIAD) dendo l'equilibrio cade all'indietro mentre ghilterra, il trend generale è quello di aspi- MI AL TESSUTO DEL GINOCCHIO ed altri scenari classici.
tenta un salto. Instintivamente la gamba si rare l'emoartrosi ed inizialmente trattare Protezione, riposo, ghiaccio compresso allunga in piena estensione, ma come risul- con steccaggio ed intensa fisioterapia, per ed alzare l'arto incidentato PROFILO DEL PIEDE FANTASMA tato lo sciatore atterra sulla coda dello sci aiutare e dare forza al muscolo e sostenere Bendaggio di crepe-cotone (Robert- Si pensa che circa il 70% degli infortuni da che forza la parte posteriorie dello scarpo- l'articolazione. Negli USA ed in Europa si Jones) applicato per almeno 24 ore o più sci alpino sia dovute al meccanismo del ne contro la pelle: questo spinge la tibia in preferisce una prima artroscopia per la mo- a seconda del dolore , rimpiazzato da una Piede Fantasma. Questo si verifica quan- avanti rispetto al femore, e come risultato bilità ed il trattamento dell'arto. E' gene- stecca in leggera flessione (Zimmer Cri- do la coda dello sci in discesa (che agisce si ha la rottura lel legamento. Spesso il sog- ralmente sottinteso che se si desidera scia- come piede fantasma), in combinazione getto asserisce di avere sentito un "pop" o re ad un buon o alto livello sarà necessario Per traumi minori può essere sufficien- con uno scarpone da sci bloccato poste- uno "snap" accompagnato dal cedimento un intervento chirurgico ricostruttivo; tale te un minor grado di supporto (bendaggio riormente, agisce come leva in un'unica del ginocchio. Un'emartrosi si verifica nor- intervento si può evitare, se il ginocchio combinazione di forza di piegamento e malmente entro la prima ora dal trauma.
è stabile, e sostituire con un trattamento Può essere richiesto un sostegno d'ap- torcimento attraverso la giuntura del gi- conservativo. Altri consigliano l'utilizzo poggio (stampelle o bastoni canadesi). Il nocchio. Ciò non richiede un'alta velocità. Diagnosi: La diagnosi è normalmente aiu- di un tutore per una protezione maggiore. peso d'appoggio può essere consentito E' stato identificato un profilo tipico com- tata dalla descrizione della caduta, dal- È importante comunque ricordare che per (anche se parzialmente, carico sfiorato) nel prendente 6 elementi i quali, uniti insieme la verifica dei legamenti medi collaterali una buona guarigione dopo il trattamento caso in cui il dolore lo permetta.
in caso di caduta, generalmente all'indie- molli e dalla pena nel sopportare il peso chirurgico è necessario un programma di Antinfiammatori non steroidei (non tro, generano questo tipo di danno.
corporeo. La presenza di emartrosi sugge- cortisonici), salvo controindicazioni, per 1_ salita con braccio all'indietro risce un terzo grado associato a danno al almeno 5 giorni regolarmente 2_ sciatore sbilanciato all'indietro legamento crociato anteriore e/o un trau- FRATTURE DELLA TIBIA Esercizi sui quadricipiti che devono es- 3_ anche al disotto delle ginocchia ma alle strutture osse del ginocchio.
Incidenza: circa l'1,1% di tutti i traumi del- sere mantenuti in assetto dopo ogni trau- 4_ sci in salita senza peso (bilanciato) Valutazione: nella fase acuta il dolore im- 5_ peso nella parte interna della coda dello pedisce una valutazione accurata della Causa: severo stress del valgo, spesso Fisioterapia e trattamento il prima pos- stabilità dei legamenti.Quando è possibi- come risultato di una cattiva caduta dopo sibile per i muscoli quadricipiti; una valu- 6_ parte superiore del corpo che fronteg- le, questo può essere ottenuto applicando tazione della stabilità dei legamenti deve gia lo sci in discesa stress al valgo col ginocchio a flessione di Aspetto: normalmente vi è un'emartrosi, essere fatta, una volta sedato il dolore acu- Quando tutte questi elementi sono pre- 30° ed il piede in rotazione interna.
ma vi possono essere ferite o abrasioni so- to, usando per comparazione il lato non senti è quasi certo un trauma al legamento Investigazione: Può non essere necessaria, pra la parte laterale dell'articolazione ed crociato anteriore. Le situazioni che predi- ma le radiografie potrebbero evidenziare una deformità del valgo del ginocchio.
Muntagne Noste Muntagne Noste Investigazione: Usualmente già evidente vere lesioni cartilaginee vanno risolte con dagli sciatori di Carving. Nello sciatore con semplice radiografia. Uno scanning procedure come per micro fratture, tra- tradizionale pare che la caduta con tor- TC può essere richiesto per determinare pianto di cartilagine e biotecnologia.
sione all'indietro sia la causa dominante il grado esatto dello spostamento e l'area del trauma, specialmente per quanto ri- della superficie coinvolta.
IL RUOLO DEI TUTORI DEL GINOCCHIO guarda le donne, le quali corrono pertanto Trattamento: Se la frattura è spostata o de- Il potenziale ruolo protettivo del tutore, i maggiori rischi di trauma al legamento palle arancioni pressa (affondata) più di 4 mm si consiglia in particolare per gli sciatori che abbiano crociato anteriore. Sarebbe in ogni caso l'intervento chirurgico per restaurare l'al- ricostruito chirurgicamente il legamento determinante appurare se lo sci Carving quanti di luce lineamento anatomico. Frequentemente crociato anteriore è stato un tema dibattuto influenzi la ditribuzione dei meccanismi atterrano i birilli, questi traumi avvengono ad alta velocità e per un certo periodo dai vari chirurghi or- del trauma, in particolare sulle sciatrici. la gioia si sveglia sono associati ad un severo danno ad altre topedici della diverse scuole ortopediche.
Abbiamo studiato la frequenza di trau- strutture del tessuto molle, particolarmen- mi su 65 donne con trauma al legamento te all'ACL e al MCL, che richiedono un in- RITORNO AI PENDII DOPO I TRAUMI crociato anteriore, e che avevano usato il frigge nel corpo. tervento chirurgico. Carving. La caduta in avanti è stata giudi- Normalmente traumi di I e II grado non cata responsabile per il 51%, seguita dal- TRAUMI DEL MENISCO dovrebbero impedire allo sciatore di ri- la distorsione da caduta all'indietro per Foglie lievi Incidenza: si verifica circa nel 5-10% dei tornare a sciare. Il III Grado o una frattura il 29% dei casi; è stata notata inoltre una traumi da sci, spesso in associazione con significativa come quella della tibia neces- maggiore frequenza di trauma da caduta altre fratture. Normalmente interessa il me- sitano invece un trattamento più attento, in avanti con torsione rispetto ad altri tipi nisco laterale e causa la distorsione del val- e per tali casi sono necessari la guida e i di cadute. In contrasto rispetto agli sciatori scendono nel cuore. go in un ginocchio supportante un peso.
consigli dello specialista. Fattori impor- tradizionali, quindi, la caduta con torsio- Causa: uno stress di rotazione su un ginoc- tanti includono una valutazione della sta- ne in avanti è stato il fattore dominante di chio flesso con carico di peso bilità dell'articolazione del ginocchio e del trauma al legamento crociato anteriore per Tappeto verde Aspetto e diagnosi: può presentare molto grado di frattura subita. Un nuovo trauma le donne sciatrici di Carving.
dolore e difficoltà a reggere il peso, ma può del ginocchio prima che questi sia comple- non essere presente gonfiore; vi puo esse- tamente ristabilito porta ad un più prolun- pace, attraversano re tensione negli ultimi gradi di flessione gato periodo di assenza dalle nevi. In tale del ginocchio. Si può presentare come "gi- fase, una delle opzioni che possono essere nocchio bloccato" quando un frammento prese in considerazione è l'uso di un tu- distorto del menisco impedisce la piena tore. Se lo sciatore non sarà comunque in rotolano nei cerchi, estensione dell'articolazione. I test di veri- grado di riprendere a sciare si potrà rivol- centro le buche fica per lacerazione del menisco includono gere allo Snowboard, attività che provoca vinco la gara test di Mc Murray ed il test di compressio- uno sforzo minore per le articolazioni del ne di Apley.
1) Sicurezza nello sci alpino: Gli sci 2009/2010, col dolore. Investigazione: un'immagine (lastra ra- a cura del Pool Tecnico Sci Alpino, Milano diografica) può essere utile per escludere 2) Teorie sul Carving: Ricciardi A., Di Giacomo G., Traumi da sci e propriocettiva del ginocchio, traumi associati.
Mentre i meccanismi del trauma del lega- Roma, Studio Alfa Rehab Centre Annamaria Rimondotto Trattamento: un ginocchio bloccato neces- mento crociato anteriore negli sciatori che 3) Notizie sui traumi al ginocchio e valutazio- Dal Colletto al Colle della sita di una pronta artroscopia e cura. Altri usano lo sci tradizionale sono stati studiati ni a cura dell'autore, infermiere di montagna ( Roussa, 27 ottobre 2002 strappi isolati possono essere trattati con a fondo, finora nessuna ricerca ha anco- con relazioni degli specialisti di traumatologia, dottori S. Carando e Gianmose Oprandi, Centro trattamenti conservativi, mentre le più se- ra investigato sui meccanismi dei traumi Traumatologico di Sauze Oulx) Passi in salita nel nome della fede Muntagne Noste Muntagne Noste Mi trovavo al Collombardo, Madonna della Bassa, in nella loro quotidianità alla la religiosità concreta dei come ormai è consuetudine considerazione del loro de- vita dell'alpe e al corso delle montanari, riconoscenti alla pellegrinaggio si per me nella ricorrenza li- nominatore comune, cioè stagioni, si manifestava este- Madonna per grazie rice- turgica della Madonna degli della fede semplice che per- riormente con l'edificazione vute, quali il ritorno dalla Angeli, quando l'amico Ma- meava le gente residente in di cappellette votive e la guerra o il salvataggio mira- ritano mi propose di scrivere montagna, ieri assai antro- celebrazione di processioni. coloso dai pericoli della quo- dai primi secoli alcune righe circa il pellegri- pizzata ed oggi altrettanto Capitava così di poter ve- tidianità alpina. Ancor oggi, naggio per fede fra i nostri silenziosa e in abbandono. dere suggestive serpentine la prima domenica di agosto dell'era cristiana, monti, in quanto sono nume- Qualche anno fa, in occasio- di fedeli che si dipanavano la Madonna degli Angeli rosi, sulle nostre montagne, i ne del trecentesimo anno di attraverso mulattiere e sen- costituisce un richiamo per luoghi legati alla devozione fondazione del santuario del tieri scoscesi, scandendo parecchie persone: una pro- e la loro frequentazione è Collombardo (1705) scris- lodi ed orazioni lungo tut- cessione percorre l'ampio spesso legata all'adempi- si con Gabriella un libro su to il percorso al seguito di colle al canto dell'Ave Maris mento di ex voto, nonché quella ricorrenza, usufruen- numerosi sacerdoti. Varie Stella, dimostrando come il espressione genuina di una do di numerose testimo- erano le località di parten- Collombardo continua ad religiosità antica e radicata nianze raccolte fra la gente za, soprattutto negli anni in essere amato e frequentato nella gente di montagna.
di montagna sulle secolari cui siccità o maltempo con- (grazie anche all'attuale car- e luoghi di culto Il senso del pellegrinaggio tradizioni di pellegrinaggio dizionavano negativamente rozzabile che lo raggiunge) si trova a partire dai primi a quel santuario. Negli anni il raccolto delle messi, e la dagli abitanti delle due valli. secoli dell'era cristiana, e si a cavallo del 1890 gli abitan- fienagione in primis, unica Anche il santuario della Ma- rafforza e diffonde, concen- ti di Laietto edificarono con fonte di sopravvivenza per donna della Bassa costitui- trandosi verso itinerari e le attuali dimensioni la più gli animali e i loro proprieta- sce un punto di riferimento luoghi di culto ormai famosi, ridotta edicola votiva fatta ri. I pellegrini, che proveni- di fede e di devozione, in quali la Via Francigena, San- costruire da Giovan Battista vano da tutta la Bassa Valle, particolare per le genti del- tiago de Compostela, Mont Giorgis di Forno (Lemie). si aggregavano nelle borga- la Valmessa, considerando Saint Michel, la Sacra di San La maggiore capienza del te più prossime ai loro pae- quante persone vi salgono Michele. Lo stesso valore si è santuario, sia per quanto si e proseguivano poi verso sia nelle occasioni liturgi- poi esteso a mete più a porta- concerne la chiesa che la fo- la meta. Giunti al santuario che sia estemporaneamente. ta di mano ed ubicate spesso resteria, favorì la ricettività i devoti partecipavano alle Come per il Collombardo, in montagna, considerando dei pellegrini contribuendo Messe, officiate solitamente anche in questo caso l'origi- la sacralità attribuita fin dai ulteriormente a far aumen- di buon mattino, in quan- ne del culto e l'edificazione tempi più remoti alle vette e tare le frequentazioni dei to sia i fedeli sia i sacerdoti del santuario risale ai primi alle terre alte. Dovendo per pellegrini, e richiamando erano indeboliti dalla fame anni del ‘700, anche se il san- necessità di spazio scegliere sul Collombardo, soprattut- e dal tragitto percorso, con- tuario ha conosciuto nume- alcuni fra i predetti luoghi, to nei giorni della solennità siderando come allora per rosi ampliamenti e ristruttu- che sono peraltro assai nu- liturgica, migliaia di perso- poter fare la comunione bi- razioni. Era il 1714 quando merosi nelle nostre valli, a ne. Del resto, fino alla metà sognava essere digiuni dalla un montanaro, certo Loren- partire dal Rocciamelone, del secolo scorso la monta- mezzanotte precedente. zo Nicol, miracolato dopo Musinè ecc…, mi sofferme- gna era assai abitata, mentre Le pareti della chiesa ornate aver invocato la Madonna rò brevemente sul Collom- la religiosità semplice e con- da tanti quadri ex voto testi- a seguito di un duplice in- bardo e sul Santuario della creta dei montanari, legati moniano in modo eloquente fortunio grave quale la rot- Vacanze storiche in Val Sangone Muntagne Noste Muntagne Noste tura di una gamba in luogo munita di ampio porticato e L ast minute, low cost, tour modo dettagliato, mi limi- impervio e solitario, decise di strutture di ricovero per i operator, crociere: oggi sia- terò a riportare alcune loro di erigere in quel luogo un pellegrini, mentre anche nel mo abituati a questi termini brevi citazioni che si posso- pilone votivo. Col tempo, la santuario della Bassa le testi- quando si parla di vacanze, no collegare ad alcuni degli fervente devozione mariana monianze per grazie ricevu- come siamo a conoscenza itinerari escursionistici della e il progressivo aumento di te vestono eloquentemente che le mete a volte sono luo- Val Sangone: un invito a (ri) fedeli ai riti trasformarono le pareti del santuario.
ghi con servizi particolari scoprire questa piccola val- Processione al Collombardo quell'edicola primitiva in Le solennità liturgiche de- oppure hanno nomi esotici le, per l'ambiente naturale (foto di Guido Mauro Maritano) una corposa costruzione, dicate alla Madonna Ad- tipo Sharm-ash-Shaykh, An- figlia prediletta della grande tille, Cuba, Mauritius, Réu- mamma Valle di Susa.
dolorata, cui il santuario è dedicato, sia in agosto sia in nion ecc… Ma nel passato, con meno tempo, meno sol- Il grande musicologo (e Ac- settembre, registrano ancor di, meno opportunità, senza cademico del CAI) Massimo oggi una notevole presenza Internet o quant'altro, come Mila, nel suo libro Scritti di erano le vacanze? Dove an- montagna (Einaudi, Torino, Oggi la montagna è presso- dava la gente? Per la classe 1992), descrivendo il suo ché deserta, le chiese sono operaia un meritato riposo approccio alla Val Sangone, scarsamente frequentate e a casa o qualche giorno dai ne delineava perfettamen- la gente vive sempre meno parenti lontani, solitamen- te anche la conformazione: in simbiosi con il tempo e te nei luoghi di nascita; per "A meno di 50 chilometri le stagioni. Nonostante que- quelli che venivano definiti da Torino, incuneata tra la sto, molte persone residenti come appartenenti alla bor- bassa Val di Susa e la bassa a fondo valle rimembrano ghesia, vacanze più lunghe, Val Chisone, la Val Sangone ancora le loro radici lassù, e molti di questi soggiorni è un singolare microcosmo dove piloni e santuari che si avvenivano proprio nelle alpino. Salvo i ghiacciai, confondono nel cielo hanno nostre valli alpine.
ha tutto quel che ci vuole segnato il tempo di una fede Tra le personalità che sareb- per costituire un ambiente genuina e profondamente be improprio definire operai di montagna autonomo e radicata: lassù, dove i sus- o borghesi (e che adesso for- completo, sbarrato al fon- surri dei ruscelli fra i silenzi se sarebbe facile ed affrettato do da un'alta cresta termi- dell'alpe sembrano ancora definire VIP, ma che io pre- nale che tocca i 2778 metri rammentare le migliaia di ferisco invece identificare col Rocciavré, e delimitato voci che recitavano lodi e li- come "uomini socialmente ai lati da due lunghe creste tanie, mentre il sudore irro- impegnati") che soggiorna- degradanti, divisori rispetti- rava i sentieri scoscesi. rono in Val Sangone vanno vamente dalla Val Chisone e Ed allora il pellegrinaggio ricordate Massimo Mila, dalla Val di Susa […] Altre per fede ed amore per i no- Luigi Pirandello, Augusto dorsali interne determinano stri monti si veste di storia Monti, Erminio Macario, ancora la suddivisione in tre delle nostre genti. Piergiorgio Frassati, Camil- vallette parallele, con relati- Elisio Croce lo Benso di Cavour.
vo corredo di colli e monta- Essendo personaggi sui qua- gnole prative, degeneranti li si è già scritto molto e in verso le cime in orrendi cia- Muntagne Noste Muntagne Noste (ghiaioni e deserti di sas- dal 1929 al 1987 di Massi- gate di Forno di Coazze, so- nò nel 1901. Lo scrittore in- si). Qua e là perfino qualche mo Mila (Editoriale Do- prattutto i casolari del Ciar- fatti villeggiò a Coazze per efflorescenza rocciosa: una mus, Rozzano – MI, 2008), giur (il percorso del Sentiero un mese e mezzo alla fine di esse – i Picchi del Paglia- presenta il grande scala- Frassati è stato pubblicato su estate di quell'anno, insie- io – leggendaria palestra tore: "Scalare le montagne Montagne Noste 2003).
me con la moglie Antoniet- d'arrampicamento per quei rappresenta per Mila una ta ed i figli Stefano, Lietta e matti della SARI, la sezione passione necessaria o, più Secondo Livio Lussiana, Fausto. Arrivata a Torino, studentesca del Club Alpi- semplicemente, un modo presidente della sezione la famiglia Pirandello salì no. Semidei mi parvero una per sentirsi libero. Per lui le CAI di Giaveno, il toponi- da Porta Nuova a Giaveno sera d'estate i fratelli Edel – montagne sono un oceano mo Ciargiur "potrebbe de- con il trenino a vapore (il felici galli nel pollaio delle da esplorare, una palestra rivare dal franco-provenzale tranvài, chiamato dalla gente giovinette che si annoiavano di energie e di volontà, un charger, caricare, e sarebbe sciunfëtta), e raggiunse infi- della monotona villeggiatu- luogo dove essere felici: un stato attribuito a luoghi in ne Coazze probabilmente in ra – quando attraversarono campo d'onore dove mette- qualche modo connessi con calesse. Di primo acchito due ripetutamente il paese in re alla prova coraggio, intel- il trasporto e lo smistamento cose attrassero e sorpresero tutti i sensi, laceri, sbucciati, ligenza, coerenza nei valori dei prodotti dell'economia il futuro Premio Nobel della bruciati dal sole, ostentando e nei rapporti umani".
montana: legno, foraggio, Letteratura del 1934: innan- a tracolla un'orribile corda Il giovane Massimo iniziò la derivati dall'attività mine- zitutto la curiosa scritta sul di manilla. "Sono andati ai sua attività alpinistica pro- raria. Una diversa ipotesi campanile locale (Ognuno Picchi del Pagliaio, - si sus- prio ai Picchi del Pagliaio, interpretativa lo vuole de- a suo modo), testimonianza surravano con ammirazione dove si arrampicarono anche rivato da ciarm, termine di dell'atteggiamento di pen- le signorinette, - hanno fatto Giusto Gervasutti, Piergior- possibile origine celtica in- siero che considera la cono- gio Frassati e Primo Levi: e dica un luogo pianeggiante scenza non totalmente suf- Sentiero Monti Così Giuseppe Mendici- quest'ultimo saliva fin lassù e assolato, adatto al pascolo ficiente a stabilire una realtà Borgata Can Galet di Provonda no nella Prefazione al testo dopo aver "arrancato" con ed al raduno delle mandrie. oggettiva e assoluta, senz'al- (foto di Guido Mauro Maritano) Montagne valdôtaines, scritti la sua bicicletta fino a Forno Quest'ultima ipotesi sembra tro molto congeniale alle sue rafforzata dall'osservazio- esperienze nei rapporti uma- Oggi la palestra di roccia dei ne che si ritrovano in zona ni; in secondo luogo, rimase Picchi è diventata un po' de- toponimi quali ciarm mairi sbalordito dal verde rigo- sueta, adatta più ai rocciatori (magra), ciarm brosta o rosta glioso della natura valsango- d'antan che ai contemporanei (ripida), attribuiti a plateau nese, totalmente in contrasto free climbers. Ma nel frattem- erbosi annidati tra i dirupi con la secchezza delle sue po alcuni volenterosi appas- del Pagliaio" (cfr. Bolletti- terre siciliane (cfr. Album di sionati di queste zone alpine, no 1997/98, CAI sezione di Coazze, a cura del Comitato tra cui Italo Rolando, socio Pirandello a Coazze, Edizio- del CAI Giaveno, con il fra- Modificando (chissà per- ni Enterprise, 2001).
tello Angelo, hanno traccia- ché?) Ciargiur in Cargiore, Durante questo breve perio- to un itinerario denominato Luigi Pirandello, indicava do coazzese, Pirandello si im- Sentiero Piergiorgio Frassati con questo nome Coazze, merge con fervore e passione che, snodandosi al disotto "villaggio tutto sparso a nel territorio della valle, an- delle rocce di arrampicata, gruppi su quel pianoro delle notando ogni cosa, dall'am- permette di conoscere le bor- Alpi" nel quale egli soggior- biente naturale alle figure e Muntagne Noste Muntagne Noste caratteri degli indigeni, pren- Insegnante in vari ginnasi e Poi quando ha trovato il dendo preziosi appunti su licei italiani, Monti approda luogo, ecco come lo presen- un quaderno, che diventerà infine al liceo d'Azeglio di ta: "Quest'anno – la prima il Taccuino di Coazze, e che gli Torino, dove diventerà mae- volta in vita mia – andrò a serviranno per la creazione di stro di "scuola classica e vita passar l'estate non in villeg- alcune sue opere, soprattutto moderna" di molte perso- giatura, ma in campagna; in nel romanzo Giustino Roncel- nalità del mondo culturale una cascina con aia stalla fie- la nato Boggiolo, pubblicato piemontese: Cesare Pave- nile e scala esterna e la gente inizialmente con il titolo Suo se, Massimo Mila, Giulio che vi stia sian tutti conta- marito, senza dimenticare la Einaudi, Leone Ginzburg, dini e i ‘vani', che t'abbian significativa opera teatrale, il Giancarlo Pajetta, Vittorio messo a disposizione, sian dramma Ciascuno a suo modo. Foa. Le complesse vicende quelli che nell'altre stagio- Tra le molteplici iniziative politiche di quegli anni por- ni ci vivon loro: e io sono il riguardanti la celebrazione teranno al suo arresto nel primo "signore", il primo del soggiorno di Pirandello 1936 e all'incarcerazione per mônssù che vi sia mai stato a Coazze vi è anche la crea- cinque anni. albergato. Andrò a passar zione del Sentiero Pirandel- Monti soggiornò in Val l'estate in Val d'Armirolo delinea un paese che non c'è Sentiero Monti lo che, come testimonia Car- Sangone negli anni 1931 e alla Côrdria". Ma come è più e come sia sparito pro- Borgata Can Galet di Provonda Ponte lo Marinari, assessore alla 1936. Dagli appunti di quel questa valle? "Tante voci ha mette di dirlo "prima che il (foto di Guido Mauro Maritano) Cultura del Comune di Co- periodo nascerà il libro Val la Valle, canti echi appelli la- libro sia alla fine". Quei luo- azze nel 2003, "rappresenta d'Armirolo, ultimo amore trati stormire di fronde: ma ghi esistono senza dubbio il primo esempio di sentiero (pubblicato inizialmente su una voce ha che, quando e ancora oggi, anche se tutto è letterario in Piemonte, per interessamento della figlia dove cessan tutte le altre, si cambiato, come si sono mo- accompagnare i visitatori in Luisotta nel 1966, il volu- leva e ti parla e ti dice tante dificati i caratteri delle per- un viaggio, nella storia, nel- me è stato poi ripubblicato cose, d'un andar perenne, sone ed il loro lavoro nelle la letteratura e nella natura, dall'editore L'Araba Fenice d'un fluire continuo, che fu borgate, e sono mutati per- interpretando i sentimenti e di Cuneo). Un affresco della sempre così nei tempi e così sino gli ambienti naturali, le emozioni nate dall'incon- vita montanara di una volta sempre sarà: un sussurrar e forse neppure gli animali tro tra il più celebrato scrit- in una valletta quasi nasco- continuo e ruscellante là in sono più gli stessi. Ma chi tore italiano del XX secolo sta: "Ho sempre sognato da basso, che la gente a quando volesse conoscere e lavo- ed i nostri monti, i nostri quando son uomo di pas- a quando porge l'orecchio rare un po' con la fantasia prati sempre verdi, la nostra sare le vacanze d'estate a lo avverte e dice ammiccan- ricordando quel tempo può gente silenziosa ed ostinata modo mio: due stanze e una do: l'armour, il rumore, e chi recarsi in Val Sangone nel e le sue tradizioni" (per in- cucina in una casa di con- lo fa è l'Armireu il torrente, vallone di Provonda, e pro- formazioni: Ufficio Turistico tadini, sola in deserta cam- il Rumoroso L'Armirolo" vare a percorrere il Sentiero Comune Coazze, tel. e fax pagna": così inizia il testo, [L'Armirolo o Armireul vie- Augusto Monti, itinerario 011.9349681; e-mail: comu- che pare subito improntato ne oggi normalmente deno- nato da un'intuizione di a captare le genuine sensa- minato "Romarolo", n.d.r.]. Livio Lussiana, presidente Da un celebre scrittore ad zioni che si possono prova- Come un pittore, un poeta, della sezione CAI di Giave- un altro, altrettanto gran- re a contatto con una natura uno psicologo, un sociologo, no, e realizzato dai volontari de anche se molto diverso: ancora incontaminata e con un attento studioso di pian- della sezione con il contribu- Augusto Monti (1881-1966). persone rustiche e genuine. te, uomini e bestie, Monti to della Provincia di Torino Scuola Intersezionale "C. Giorda" Muntagne Noste Muntagne Noste Corso di Cascate (AG2) e la partecipazione del Cir- ne comunale giavenese (cfr. Corso di Scialpinismo colo Ricreativo Culturale di La Valsusa, 8.10.09: per infor- Direttore: Stefano Cordola 347.0412145 Giaveno (per informazioni: mazioni: [email protected] o Vice Direttore: Giacomo Portigliatti 011.9363432 - 339.1262770 [email protected] e bi- www.valsangone-mtb.it).
Direttore: Andrea Michetti Segretario: Sergio Turbil 011.9689826 - 349.5169286 Se l'attore comico Erminio 011.9681128 - 333.2304437 All'incirca nelle stesse zone Macario trascorse alcuni pe- Vice Direttore: Francesca Tolu 13,31 gennaio, 6-7, 20-21 febbraio del Sentiero Frassati è stato riodi di vacanza a Coazze 393.9014840 - 011.9637831 Costo: € 120 - Under 25 € 100 - Noleggio ARVA € 30Le lezioni si terranno il giovedì precedente l'uscita presso la recentemente inaugurato un giocando a bocce, cenando Segretario: Marco Lerre sede CAI di Almese percorso per Mountain Bike, con gli amici, gustando la Presa Matè e Rocca Parey denominato Tour del Ro- frità rognosa, passeggiando 31 gennaio (uscita in pista), 14, 21 febbraio, (foto di Guido Mauro Maritano) marolo che, partendo dalla tranquillamente per le vie 7, 14, 27-28 marzo, 11, 24-25 aprile del paese e sorridendo con Costo: € 130 - Under 25 € 110 - Noleggio ARVA € 30 discrezione a chi incontra- Prima lezione teorica e termine iscrizioni: 22 gennaio va, chissà quali emozioni Le restanti lezioni si terranno il giovedì precedente l'uscita presso la sede CAI di Pianezza avrà provato invece Camil- lo Benso, conte di Cavour, Corso di Alpinismo (ArG1) quando – intorno alla metà Corso di roccia (Ar1) dell'Ottocento – vi trascor- Direttore: Alessandro Nordio 333.9834228 se qualche giorno ospite del Vice Direttore: Stefano Cordola 347.0412145 Direttore: Sergio Turio 0122.622742 - 329.2177801 controverso parroco di Co- Segretario: Estella Barbera 320.4381811 Vice Direttore: Dario Togliatto 011.9541290 - azze, Prudente Franco, in 9 maggio, 6-7, 27 giugno, una baita presso i laghi della 10-11 luglio, 4-5 settembre 12, 19 settembre, 3,10, 24 ottobre, 6-7 novembre Balma nel vallone del Robi- Costo: € 150 - Under 25 € 110 Costo: € 120 - Under 25 € 100 net? Lui, politico di eccelsa Lezioni teoriche presso il CAI di Bussoleno Prima lezione teorica e termine iscrizioni: 10 settembre razza, abituato agli intrighi Le restanti lezioni si terranno il giovedì precedente più sottili ed alle sfuriate di l'uscita presso la sede CAI di Rivoli Garibaldi, forse avrà trova- to un po' di pace e di quiete borgata Mollar dei Franchi, sulle rive del Lago Sottano: s'inerpica fino alla borgata certamente un po' di riposo Tora ritornando quindi al lontano dalla corte sabauda, punto di partenza. Il percor- non ancora degenerata ma so è stato realizzato nell'am- con sovrano, Vittorio Ema- bito di un progetto molto più nuele, sempre gaudente. In ampio, denominato "2 ruote ogni caso chi volesse rivi- 4 lingue", che si prefigge di vere e sognare quel periodo recuperare vari percorsi per può sempre salire al Robinet l'uso escursionistico e spor- ed al Rocciavré e porsi degli tivo con le MTB coinvolgen- interrogativi al riguardo.
do l'associazione MTB Val Guido Mauro Maritano Sangone, la sezione CAI di Giaveno e l'Amministrazio- Vacanze in villa a rubiana Muntagne Noste Muntagne Noste Qualcosa brillava L a villeggiatura estiva nelle lo- trenino a vapore che dal 1871 staurata nel 1904 per muni- Messa e faceva il bagno nel calità alpine si diffonde nella collegava quest'ultima con ficenza di un villeggiante, torrente, in pieno inverno; nell'aria. seconda metà dell'Ottocento. piazza Statuto a Torino.
il cavalier Giuseppe Varda, la casa lo accoglieva poi alla Brillavano di gocciole "Cambiare aria" era l'impe- A Rubiana si cercavano l'aria proprietario di una bella vil- sera, con la famiglia, intorno le foglie e i fiori rativo salutistico dei medici balsamica e l'acqua ferrugi- la sulla piazza del Ballo; in a un grande camino. I boschi del glicine - di allora: la scelta montana nosa (bere le acque era an- altri luoghi – come Coazze di Rubiana erano stati intan- se ne vedevano per l'estate pareva un'effica- cora un residuo del terma- (frequentata nell'estate 1901 to annotati da Andrea Ta- ce alternativa al soggiorno lismo ottocentesco). Il clima da Pirandello che vi annota vernier e lo saranno ancora sparsi anche a terra, invernale nelle località clima- della valle – produttrice di uno stringato e gustoso Tac- – una decina d'anni dopo il celesti - e brillavano i tiche di Riviera; all'alpinismo frutta in un anfiteatro ricco cuino) si apre persino un pic- soggiorno del poeta di Mar- globi di vetro scientifico di De Saussure e a di acque, protetto dalle roc- colo Kursaal con campo da radi - dal giovane Italo Cre- che c'erano qua quello eroico di Whymper ce rosse esposte a tramonto mona, che raccontava di aver e là in cima al segue così l'escursionismo – muterà dopo l'impianto A Rubiana è riconosciuto conosciuto a Rubiana la fa- alpino nell'ambiente medio- della foresta di Pinus nigra luogo di ritrovo l'Albergo miglia Casorati, ma vi si era pergolato e sul montano, con paesaggi più sul versante est della Val- Nazionale, dotato di sala da probabilmente recato al se- terrazzo a "gloriette" dolci e mete più accessibili.
messa, in particolare dopo la biliardo e di pianoforte: nel guito di Mario Gachet, di cui sopra il fienile: La ferrovia è un efficace mez- legge 24 dicembre 1928 rela- 1931 reclamizza "scelta cu- rimangono alcuni appunti globi azzurri, zo di avvicinamento per i tiva alla Bonifica Integrale (i cina - pensione per famiglie pittorici della bassa valle, tra o rossi, o gialli cittadini che vogliono sfug- lavori di rimboschimento e a prezzi miti – sala da ballo il Musinè e la Seia.
gire alla calura estiva senza sistemazione dei bacini mon- – giochi delle bocce – grandi Si inizia a parlare di turismo o verdi o d'argento. rinunciare alle comodità: nel tani riguardano – tra il 1928 e pergolati – posizione incan- intorno al 1890: l'amministra- E sembrava vicino Canavese, nelle valli di il 1930 - circa 14.000 ettari in tevole – sorgenti d'acqua fre- zione è attenta a sollecitare la brillasse, dappertutto, Lanzo - assai alla moda spe- tutta Italia); l'intervento ren- schissime e leggere - centro presenza di un medico, di un anche la ghiaia, cie dopo il prolungamento de il ciaplè della montagna di escursioni in montagna farmacista e di un notaio per per via delle gocciole della linea fino a Ceres (1915) più stabile e il clima più umi- – gite automobilistiche per incoraggiare il soggiorno dei che ancora cadevano - nell'alta val Sangone. Per le do e fresco: ne guadagnerà famiglie e comitive. Servizio villeggianti – molto sostenu- località della bassa val Susa è forse l'immaginario alpestre automobilistico in coinciden- to dal parroco don Bruno. dal pergolato. importante la realizzazione ricercato dai "forestieri".
za con la ferrovia di Rivoli e Giorgio Jannon nota come a E Paolo aspirava della ferrovia Torino-Susa I luoghi di villeggiatura vi- con le ferrovie dello stato, alla Rubiana la presenza dei "fo- con piacere quel (1854) e il suo completamen- vevano una loro piccola stazione di Avigliana". Ospi- restieri" fosse particolarmen- profumo dei fiori to da Bussoleno a Modane mondanità che aveva i suoi ti illustri e meno, partecipi te numerosa già nel 1897; nel del glicine, fresco, (1871). Rubiana – che aprirà momenti e i suoi riti. Lucia- comunque di un'atmosfera tempo, la comunità divente- un collegamento carrozzabile na Frassati ricordava affet- comune, i notabili del paese, rà sempre più influente nelle che sapeva anch'esso verso Almese intorno al 1880 tuosamente la "messa delle figli d'arte – come i coniugi scelte dell'amministrazione di pioggia. (su forti pressioni del batta- undici", per tutti occasione Salgari - pittori, habitués.
comunale: collegamento con gliero parroco don Timoteo di ritrovo e per le signore, Il poeta Dino Campana (se- la rete telegrafica, con la linea P.A. Quarantotti Bruno, cavaliere mauriziano) in particolare, momento di condo le indagini di Gior- elettrica, con la linea telefo- Gambini, Le redini - avrà prima del 1919 un col- sfoggio di eleganti toilettes gio Calcagno) aveva invece nica (quest'ultima finanziata legamento automobilistico con immancabile parasole trovato un solitario rifugio per il 75%, con una sottoscri- bianche, Einaudi 1967 con Avigliana e con Rivoli, bianco. al Mollar, ospite di amici nel zione dai villeggianti stessi e capolinea del "Tritatutto" – il A Rubiana la chiesa è re- 1916: rompeva il ghiaccio del definita dall'intervento con- Muntagne Noste Muntagne Noste clusivo dell'onnipresente ca- impegnato in concorsi na- impulso a una seconda sta- pianti di risalita meccanica.
valier Varda, nel 1917).
zionali e internazionali - con gione edilizia – protagonista Il testo è tratto – con qualche "Per la sua posizione topo- intermezzi professionali in l'intraprenden- adattamento - dal catalogo grafica, per essere punto Costarica e a Roma - è autore te capomastro villardorese della mostra Ville a Rubiana d'inizio di piacevolissime di un certo numero di villini, Vincenzo Catti, su premesse 1895-1945 (Comune di Ru- escursioni alpestri, per la de- piacevolmente eterogenei, progettuali ipotizzabili, ma biana, luglio-agosto 2003), co- cenza simpatica dell'abitato, fino al principio degli anni non note – orientata verso ordinamento e responsabiltà per la comodità di alloggi in Trenta.
il "neogotico sabaudista" scientifica: Enrico Moncalvo, case di moderna costruzione, Le ville - villa Stevens, villa adottato al principio del se- Politecnico di Torino. Ricerche per le comode strade, per il Varda, villa Querena - as- colo a Villar Dora dal conte storico-archivistiche, fotografie clima salubre, per le acque secondano all'interno l'esi- ingegnere Carlo Antonielli e grafica schede: Maurizio Gaz- ferruginose e magnesiache genza cittadina e borghese d'Oulx (con Cesare Bertea) zi, Emanuela Campagna. che si trovano nel territorio, della Gemütlichkeit e seguo- per i restauri al castello. Sti- Enrico Moncalvo Rubiana forma un delizioso no inizialmente il modello le voluto ancora negli anni frequentato centro di villeg- alpestre dello châlet suisse; Trenta da De Vecchi e Me- giatura": così la guida UTET lo stile è utilizzato a livelli sturino per i restauri alla per la provincia di Torino nel da manuale nella villa Pino: Sacra di San Michele e per i 1907. È difficile attribuire una lambrequins e decori a finto castelli di Fénis e Issogne in Bibliografia e riferimenti: datazione alle prime ville – legno si diffondono un po' W. BLASER, Fantasie in Holz - Elemente des Baustils um 1900. Fantasy in wood - Elements of Architectural Style c. 1900, in- che sorgono comunque in dappertutto – come nelle Forme più moderne – opera troduzione di C. NORBERG-SCHULZ, Basel-Boston-Stuttgart, Bir- relativo ritardo rispetto alla valli di Lanzo – secondo di progettisti cittadini – sono khäuser Verlag, 1987 costruzione della carrozzabi- l'immaginario borghese del- qualche anno dopo a villa G. CALCAGNO, Dino Campana acceso d'amore, "La Stampa", n. 174, 12 agosto 1988 le e all'arrivo dei villeggian- la montagna come "piccola Dompè (opera di Remo Loc- M. CEREGHINI, Costruire in montagna, Milano, Edizioni del Milio- ti, probabilmente sistemati Svizzera" diffuso in Europa chi, ingegnere torinese attivo ne, 1950, 1956 all'inizio in alloggi privati tra 1820 e 1930. Altri edifi- anche a Courmayeur), a villa A e P.G. DRAGONE (a cura di), Da Bagetti a Reycend, Torino, o negli alberghi: il periodo ci sono opera di aggiornati Taglia (liberamente ispirata a Mediocredito Piemontese, 1986 L. FRASSATI, Torino come era. 1880-1915, Losanna, Imprimerie coincide comunque grosso geometri, adorni talvolta di un'idea di Mario Passanti), a Centrale S.A., 1958 modo con l'epoca giolittiana. quadrature dipinte secondo villa Badone e a villa Viscon- Il turismo. Dal Grand Tour ai viaggi organizzati, Parigi- Vi giocano un ruolo impor- la moda del tempo. ti (vero nido d'aquila molto Trieste,Universale Electa/Gallimard, 1997 G. JANNON (collaborazione G.Giorda per la ricerca archivistica e tante ancora il parroco - che Un ulteriore impulso al turi- più in alto delle altre ville: fotografica), Rubianesi. Storie di uomini e donne della Valmessa costruisce una palazzina, su smo verrà nel 1927 con la re- ambiente aggiornato - da da Settecento alla Seconda guerra mondiale, Condove, editrice terreno proprio, accanto al alizzazione della strada per "Telefoni Bianchi" - con tanto Morra, 1998 E. PATRIA, Almese. Una terra tra le Alpi e la pianura, Borgone, Municipio - ma in particola- Celle – su riconosciute mo- di sala da musica) che recepi- Comune di Almese - tipolito Melli, 1993 re l'ingegnere Vittorio Pino, tivazioni di accessibilità a scono prontamente l'occasio- E. PATRIA, Rubiana, una comunità di Valsusa (vol I e vol II), laureatosi a Roma, sposato luoghi escursionistici – e con ne di costruire in quota, data Susa, Tipolito Melli, 1982-1990 con la contessina Ida Rui- il collegamento carrozzabile l'apertura della strada per L. PIRANDELLO, Taccuino di Coazze (Manoscritto, 1901-1910), Palermo, Regione Siciliana, 1998 nart de Brimont e stabilitosi verso Mompellato (1919) e il il Lys: era intanto mutato il R. RIGAMONTI (a cura di), Mario Passanti, architetto, docente al principio del secolo in una col del Lys (1936): negli anni costume del turismo di mez- universitario, Torino, Celid, 1995 prima villa con campo da Trenta l'apertura delle nuo- za montagna, con l'apertura G. STRAFFORELLO, La Patria. Geografia dell'Italia. Provincia di Torino, Torino, U.T.E.T., 1907 tennis sul confine di Alme- ve strade e la realizzazione delle stazioni invernali per lo G.B. VALLORY, Storia del mio paese (raccolta di articoli pubblicati se, poi a Rubiana: progettista dell'acquedotto (1932) dà sci e l'introduzione degli im- sui diversi bollettini parrocchiali). Con qualche pateravegloria in più Muntagne Noste Muntagne Noste L'autunno è arrivato, una leg- A volte nemmeno un prete per Sant'Antoni a l'è brusase meno tre volte, sino a quando gera pioggerella rende viscide chiacchierare. Le malattie erano Cun sua saliva a l'à medicase non tornavano a galla. I vermi si le lose che portano verso il ca- quelle del vivere alla giornata. Sant'Antoni a l'è brusase curavano anche con le pastiglie stello. Luci gialle a basso con- Mia madre aveva tre figlie, ma Cun sua saliva a l'è bastà delle boje, quelle della farmacia figurarsi il dottore sumo, nebbia che esce dai tom- le mie sorelle non erano pronte Giunti'e an pater ave gloria a di Orbassano. Il corriere che le bini, odori di muffe e di piscio al passaggio delle consegne. Io Sua Santità portava da laggiù era Giuanin o un farmacista. di gatti, nonostante le bottiglie fin da piccola la guardavo traf- Cà fa nen mal per tuta l'eternità d'la Tola, quello che oggi chia- di plastica. Arrivo all'appun- ficare finché un giorno, davanti "Nove volte si segnava con la meremmo un barbone, che girava tamento cinque minuti prima all'ennesimo paziente, decide parte malata e si recitava la li- per Rivoli con una latta a mo' di del previsto, mi guardo attor- di passarmi il "dono". Ancora tania per il santo, poi il malato gavetta. A noi mamme serviva no. Atmosfera da apprendista adesso non so perché, ma ho doveva continuare a casa sua come spauracchio per i bambi- stregone. Entro in un vecchio imparato a curare il fuoco di per nove giorni. Molti non lo ni troppo vivaci. Le leggende di portone, sensazioni di dejà vu, Sant'Antonio. Allora era una facevano, e allora toccava a me, paese dicevano che abitava in un Le malattie erano giardini e orti terrazzati del malattia comune, e chi non ma lo facevo volentieri, mi sen- posto selvaggio e che portava via centro storico: più tardi saprò poteva permettersi medicine e tivo in dovere di farlo, era più i bambini. Era un pover'uomo, quelle del vivere che i miei nonni sudavano in dottori si affidava a noi, le mei- forte di me. mite, al quale in cambio di piccoli quegli orti della vetusta e ste- sinoire." Segnavo anche quelli che ave- servigi tutti offrivano pane e so- rile nobiltà rivolese.
L'Herpes zoster, o erpete, o vano i vermi, quelli che adesso prattutto vino, tanto non avrebbe Stufa accesa, profumo di mi- fuoco di Sant'Antonio era chiamano acetone, che colpivano fatto male ad una mosca." nestre d'erbe. Ci conosciamo, una malattia diffusissima nei i bambini e quelli che bevevano I vermi (Enterobius vermicula- per precedenti frequentazioni, tempi passati, tanto che pres- molto latte. Si prendevano nove ris) sono ossiuri, parassiti che ma in queste nuove vesti, no. so l'abbazia di Sant'Antonio fili di juta, quelli dei sacchi delle vivono nell'intestino di al- Un amico al di sopra di ogni di Ranverso, centro medi- patate; dovevano essere nuovi, cuni mammiferi procurando sospetto mi ha detto che è sta- co ante litteram, esisteva un mai usati. Si tagliavano lunghi delle infestazioni con forte to guarito; non ci credeva, ma ospedale per la cura di que- mezza spanna, e si posavano sul prurito. Se si ingeriscono col si è ricreduto. sto male. I monaci curavano tavolo, accanto ad una scodella cibo le uova, una volta en- Lei è una signora paciosa, so- i malati con creme e pomate, piena d'acqua. Ad uno a uno se trati nell'apparato digerente bria, elegante, sicura del fatto erbe e preghiere.
ne prendeva dal mazzetto un filo, dell'uomo ne raggiungono suo. Per hobby fa la guaritri- Il nostro Antonio era quello si tagliava a metà e lo si poneva l'intestino, dove le femmine ce, gratis ed amore Dei.
d'Egitto, eremita e anacore- nella scodella sull'acqua. Si pro- depongono le nuove uova. Lui, che arriverà più tardi e ta da deserto. Il suo animale nunciava il nome del malato e del Era una malattia comune per a fatica ma quanto mai com- prediletto, il maialino, era li- santo omonimo, accompagnato i bambini specialmente un plice sereno, prenderà il suo bero di scorrazzare tra corti e sempre da un pater ave gloria. Se tempo, quando la scarsa pu- posto a capotavola e da quel campagne, purché avesse al ne tagliavano così solo sette. lizia e la promiscuità favori- momento, solo se direttamen- collo la vezzosa campanella Se i fili restavano a galla, la ma- vano il contagio.
te interpellato, commenterà e che ne segnalava la presenza lattia era in fase acuta, se saliva- Da questo momento, il mo- brontolerà in sottofondo.
nel contado affinché il po- no e scendevano, i vermi erano nologo diventa un divertente "Si viveva lassù in montagna, polino lo nutrisse. Il valore ancora presenti, ma si era in fase siparietto a due voci, dove la sopra Giaveno, e ci si arrangia- aggiunto, grasso che cola, di guarigione. sottile ironia e il divertito scet- va. Non c'era la mutua, figu- avrebbe alleviato i dolori del Funzionava e funziona ancora ticismo di lui si alternano alla rarsi il dottore o un farmacista. popolo minuto.
adesso. Occorreva farlo per al- conoscenza della praticante Muntagne Noste Muntagne Noste devota. Il crescendo finale, L'erba du put serviva per quan- che ti mordevano piacevolmente paziente in cura da qualche per voce maschile solista, è ri- do il naso veniva grosso, oggi si da tutte le parti. giorno. Quattro gloria, quattro servato ad un pubblico adulto direbbe sinusite, ma non se ne Ho provato di tutto, le lumache bollicine, quattro costole mala- e vaccinato.
trova più. Cresceva nei vecchi vive per il mal di stomaco; quel- te. Una signora presente, anco- "In montagna erano tante le muri, era senza foglie, bisognava le si facevano tutto il percorso ra giovane e venuta dal grande guaritrici anche perché, se si fare attenzione a non confonderla dell'intestino e se ne uscivano freddo, conferma tutto: anche scendeva a Giaveno dal dotto- con quella a doppia punta, non belle grosse dal di sotto, e meno da loro funziona più o meno re, si faceva in tempo a morire: andava bene. Se ne facevano nove male che erano morbide ed ela- così. Tutto il mondo è paese. poi si poteva anche resuscitare, mazzetti, ancora qualche segno di Esco, piove e il freddo mi en- si tornava su e passava tutto il croce e tante preghiere: Se a pa- Ho persino bevuto il sangue del tra nelle ossa. Sento qualche male. Ci medicavamo con le erbe, sava a pasava, se a pasava nen, salasso fatto alle mucche, fresco prurito di troppo, la schiena è difficile ricordarne il nome, che t'la teníe, cume ca fan ades.
e bello caldo, per pulire lo sto- fa male. Fatico a respirare. So- cambiava da paese a paese. Il lardo rancido, conservato in al- maco. Ho bevuto l'urina contro matizzo? Se non passo in far- Ad esempio, l'erba cavallina barelle e ancora da salare serviva il soffio delle vipere e per non so macia, magari torno sui miei serviva a purificare le reni. Il per curare gli ematomi. che altri malanni. passi, mai dire mai.
timo per il raffreddore, le violet- Le cure con le erbe erano effica- Quando non sai più cosa fare, Queste piccole storie di tutti te piccole, gialle, viola e bianche ci anche se i tempi di guarigione ti attacchi a tutto e speri che i giorni sono state raccontate per il decotto per la tosse e il erano lunghi; le erbe dovevamo vada bene. Anche noi pregava- da Pina Giai Miniet e Piero catarro. Si aggiungeva anche il essere messe in acqua bollente ma mo, come le meisinoire, forse Usseglio Min in Rivoli, e le ho lichene per il catarro. L'arnica, non bollite. in un'altra maniera." trascritte quasi fedelmente.
nell'alcool e nell'olio, serviva per Non ci credo, ma se funzionava, Lei riprende in mano la situa- Le formule rituali non sono i dolori, mentre con l'iperico si che male c'era a sperare? zione e ricorda che: volutamente riportate esat- preparava una crema per la pel- La malva purificava sangue e in- "Si segnavano anche le costole te, per evitare facili e stupide le per le mani screpolate, buona testino, in primavera se ne faceva rotte. Si prendevano nove chicchi scimmiottature.
La meisinoir all'opera anche per le piaghe. gran uso, tanto costava niente di grano, occorreva sempre una Pier Aldo Bona (foto Pier Aldo Bona) Per digerire usavamo la liqui- e ne avevamo in abbondanza, ci scodella, con poca acqua questa rizia di montagna , quella che passava perfino la fame. La cor- volta. Uno alla volta i chicchi ve- assomiglia ad una felce, la radice teccia di betulla, in sava, era nivano messi nell'acqua, accom- dolceamara si faceva seccare, poi messa a macerare nell'alcool e pagnati da un gloria soltanto. la si succhiava. Con il lichene e le serviva a curare il mal di schie- Si faceva la croce sul chicco che, viole si facevano infusi e decotti na;, poco importa se poi, passato lentamente, affondava. Se, toc- per la bronchite. La genziana era quello, ti veniva il mal di pancia. cato il fondo, accanto compariva un ottimo digestivo se messa a Un sacco pieno di foglie verdi una bollicina d'aria, la costola era macerare nel vino, serviva anche delle verne serviva a far passa- ammalata. In tal caso, un salve per i mal di pancia. Una volta re i dolori. Erano come i bagni di regina per sette giorni favoriva la alla festa dell'Aquila il farmaci- fieno, ci si infilava dentro nudi, guarigione delle costole, anche se sta di Giaveno, che aveva esage- per una notte intera; il mattino dovevano essere opportunamente rato nel mangiare e bere, venne dopo ti alzavi completamente fasciate con le fasce dei neonati." curato da mio padre con un fia- fradicio e lasciavi per terra tutti i Vedo e tocco con mano. For- sco di quella medicina: guarito, cattivi umori. Era come dormire tunatamente non pronuncia ne pretese la ricetta. in un lago popolato da formiche il mio nome, ma quello di un Un medico alpinista Muntagne Noste Muntagne Noste Muntagne Noste Quali sono a tuo giudizio Esistono comunque degli vitabili connessioni con i ne di Torino. Oggi il sistema le motivazioni che portano aspetti positivi che queste familiari. Compagna/o che del 118 con elisoccorso ha attività procurano e quali condividono la stessa pas- ridotto di molto gli inter- La motivazione è anzitutto in particolare? sione, bambini al seguito, venti delle squadre a piedi la ricerca di un sano spiri- La scarica naturale di endor- genitori che avvicinano alla delle varie stazioni. Credo to d'avventura in ambiente fine ed a volte anche di acido pratica alpinistica o escur- comunque che una parte di salubre. Posso dire che ho lattico per la stanchezza. sionistica, ecc. Ma quando imprevedibilità sia sempre sempre amato andare a piedi Che valore ha la categoria i familiari non sono presenti presente: io sono fatalista per i sentieri alpini, apprez- della difficoltà? In monta- si trovano a vivere l'attesa, e quindi se ha da accadere zando profumi ed odori ed gna ha un senso diverso che spesso con inevitabili ansie. qualcosa, che accada. Sa- ascoltando suoni e rumori. nella vita? L'attività alpinistica e la rebbe comunque avvenuto! Quindi, egoisticamente par- No, le difficoltà in monta- vita quotidiana come posso- Con ciò credo fermamente lando, si tratta di PIACERE gna vanno superate e vinte no convivere? che andare in montagna - a dottor Silvio Falco, e soddisfazione personale. con la stessa tenacia energia Ho ben presente cosa signi- piedi, in mountain bike o in A questo posso aggiungere e coraggio con cui si vive la fica questo tempo sospeso. arrampicata - è tanto più si- Direttore Sanitario anche un desiderio innato di vita di ogni giorno. Almeno È già accaduto alcune volte curo quanto più ci si prepara. faticare - fisicamente e psico- così è per me! nella mia storia con la mon- Allenamento, buone condi- presso l'Ospedale logicamente - per raggiun- L'esperienza della prati- tagna. Oggi, grazie al cellu- zioni fisiche, buona concen- gere l'obiettivo: la vetta o a ca alpinistica è soggettiva, lare, cerco di ridurre i tempi trazione psichica, alimen- volte il semplice superamen- ma anche di gruppo: quan- comunicando, tazione parca ma efficace, to di una difficoltà in arram- to conta la relazione col quando possibile, l'arrivo in bevande in abbondanza per picata. Mi piace non molla- compagno di cordata o col vetta o il ritorno a valle dove il reintegro idrosalino, sono re, provare ancora e credere gruppo durante una uscita mi aspetta l'auto ed un paio gli ingredienti fondamentali. di potercela fare. Tutto ciò in montagna? di sandali. Credo comunque No all'alcool in montagna. contribuisce ad aumentare Devo dire che il feeling con che tutto questo faccia parte Inoltre, occorre controllare la mia consapevolezza di es- il compagno di cordata è dell'intimo (egoista e perso- il meteo qualche ora prima sere umano ed in quanto tale fondamentale, si basa sulla nalistico) che ogni alpinista della partenza, visto che limitato, ma con possibilità reciproca fiducia ed è rassi- ha in sé: il piacere subcon- oggi si può, e non partire se di crescere e migliorare.
curante nei momenti di dif- scio di far attendere le per- le condizioni sono incerte. controindicazioni ficoltà. Il legame con il com- Nel tempo ho imparato che hanno le attività in monta- pagno si sente soprattutto Nella tua esperienza hai bisogna saper rinunciare alla gna sul piano fisico? nei passaggi più difficili e fatto parte delle squadre di salita se le condizioni non Dal mio punto di vista, le pericolosi, quando io mi fido soccorso: esistono delle in- sono buone. Ovviamente, in controindicazioni che temo di lui e lui di me. Non nego dicazioni per mettere in atto primo luogo conta la nostra di più sono la mancanza di che oggi esiste per me anche comportamenti prudenti in condizione, oltre che quella allenamento e la superficia- la necessità di viaggiare - nel montagna oppure la dimen- meteo e quella della parete/ lità nell' affrontare qualsiasi senso più lato del termine - sione dell'imprevedibilità è montagna.
itinerario. Non ricerco ad e camminare da solo, di rag- Alda Cosola ogni costo la via più diffici- giungere la vetta da solo.
Da circa un decennio faccio le, mi piacciono le classiche La pratica della montagna parte del gruppo di Soccorso e l'uso degli scarponi.
ha per l'alpinista delle ine- Alpino della XIII delegazio- In montagna con la Scuola "Giorda" Muntagne Noste Muntagne Noste P a descrivere cosa pro- questa mia passione, giorno drea, Alice, Carola, Samuele, ho imparato nella Scuola: vo quando mi trovo in mon- dopo giorno. Ed è anche gra- Marco, Luca ecc. Tutti figli di poter offrire ad altri giovani tagna. beh è semplice, un zie a loro che sono riuscita persone che, come me, han- il mio insegnamento e racco- gran senso di pace e serenità a diventare istruttrice della no trovato il senso di andare glierne i frutti, è una grande interiore che credo accomu- Scuola Carlo Giorda e suc- in montagna con la Scuola e opportunità per crescere e ni gran parte delle persone cessivamente Istruttrice Re- qui hanno conosciuto amo- continuare a credere che ciò che hanno avuto la fortuna gionale del CAI.
ri e amicizie, persone a cui che si è perseguito non è per di aver conosciuto questo Con la Scuola Carlo Giorda hanno voluto molto bene! nulla un sacrificio, anche se straordinario ambiente! ho vissuto momenti ed emo- Tutti noi istruttori amiamo la a volte può sembrare; poter In realtà, quando mi trovo zioni impagabili: all'inizio montagna e abbiamo voluto regalare un sorriso alle per- a dover iniziare una salita, eravamo un piccolo gruppo condividere questo senti- sone e leggere nei loro visi la provo un po' di timore: già, di persone, sempre poche ra- mento con coloro che ci han- soddisfazione per avercela perché la montagna a volte gazze; ricordo ancora la per- no permesso di vivere fino in fatta. Tutto questo mi porta fa paura, soprattutto se si plessità di mia nonna quando fondo il senso della Scuola, a dire: grazie Scuola Carlo ha la presunzione di voler- le raccontavo che ero andata gli allievi: con loro abbiamo Giorda, grazie a tutti coloro la sfidare. Ma questo - devo a sciare in montagna ferman- vissuto momenti intensi, ab- che ne fanno parte! ammetterlo - non è il mio domi a dormire in qualche biamo riso, affrontato i rischi Spero che il mio bambino, caso, perché a me la mon- rifugio, e lei mi chiedeva che nascono quando ci si tro- che per ora è dentro di me, tagna piace viverla fino in sempre: "Ma quante ragazze va legati assieme su un pen- possa crescere con lo spiri- fondo, con profondo rispet- c'erano?"; ed io le risponde- to, apprezzandone tutte le vo ogni volta: "Io e Claudia sfaccettature, dalla semplice nonna, come sempre"! passeggiata in un bosco di Già è con lei, mio papà, Mas- larici e abeti, alla salita di si, Enrico, Ale, Marco, Mas- una parete nord, completa- simo, che ho percorso la mia mente coperta dal ghiaccio e cosiddetta carriera alpinisti- ca: andavamo sempre in giro Ho conosciuto la montagna assieme, organizzavamo dei grazie a mio padre. Lui sì che fine settimana incredibili! è un alpinista con la A ma- Quante gite di sci alpinismo, iuscola: mi ha portata a fare quante scalate, quante va- delle semplici passeggiate, canze il cui obbiettivo era la dio glaciale o su una parete, to di chi realmente ama la alcune arrampicate in fale- scelta di una bella salita da condiviso la fatica, la gioia di montagna ed è pronto a con- sia, a sciare in pista e a met- fare insieme! avercela fatta.
dividere questa realtà con tere le pelli di foca sui pendii Con la Scuola Carlo Giorda La sfida che porta a raggiun- le persone che la sanno ap- della mia valle, la Val Sango- ho vissuto il mio primo amo- gere una cima, dopo ore di prezzare per quella che è… ne. Poi via via la passione si re. Già, perché la montagna cammino; la sensazione che una gran bella sfida! è accesa, tant'è che ho inizia- non è solo e sempre fatica! E si prova quando bisogna ri- Da affrontare sempre e co- to a frequentare l'ambiente come me, tanti altri ragazzi nunciare; l'amarezza della munque con responsabilità! del CAI, dove ho conosciuto e ragazze hanno trovato la rinuncia che però ci fa torna- Chiara Corino molte persone che sono sta- felicità, che per alcuni oggi re sani e salvi a casa. Questo te capaci di rendere più viva si chiama Isaac, Nives, An- - e molto di più - è quanto Muntagne Noste Muntagne Noste Rocca Penna, più La zona di Borgone è carat- è molto bella, un gneiss- anche il moschettone. tornanti diventa pianeggian- terizzata da una roccia di granitoide a grana fine con Parecchi tiri benché perfet- Provenendo da Torino, rag- te, appena oltre la Torre di conosciuta nel mondo tipo gneiss granitoide molto molte fessure e diedri tipici tamente attrezzati a chio- giunto il centro abitato di Borgone, la strada si allarga dura e dal tipico colore ros- del granito. L'esposizione di resinati ben si prestano Borgone (Banca S. Paolo) leggermente, parcheggiare dell'arrampicata come sastro, qui troviamo lo stile soleggiata e la lunghezza all'utilizzo delle protezioni svoltare a dx, superare il con cura sul fianco al fine di di scalata tipico del grani- delle vie ne fanno un otti- veloci, friends e nuts. Molto passaggio a livello ferrovia- non intralciare. Sulla sinistra Borgone Alto, to, quindi fessure, diedri e ma zona per coloro che non curioso in tarda primavera rio, proseguire diritti per una (indicazioni) imboccare una spigoli molto pronunciati, si accontentano del solito quando sulla cengia media- strada lastricata in salita, pri- stretta stradina in salita che è stata completamente oppure placche incredibil- monotiro e vogliono ar- na splende un enorme maz- ma di superare un ponticello dopo non molto diventa sen- mente lisce che al massimo rampicare in solitudine. La zo di fiori arancio, visibili già svoltare a destra per stradi- tiero e sale in direzione della richiodata e attrezzata presentano alcune tacchet- parte ha un altezza di circa dal fondovalle.
na asfaltata, che dopo due parete 25 minuti.
te orizzontali. Le falesie più 110 metri, gli itinerari sono dalle guide alpine. importanti della zona sono composti mediamente da 3 due, la prima è la Cava alta o 4 tiri, mai troppo lunghi, L'operazione è stata una cinquantina di metri mediamente 30 m; inoltre con vie di due tiri, dove la si possono facilmente com- possibile grazie a maggior parte dei primi tiri binare due o più itinerari si possono percorrere mou- diversi, generalmente la contributi di linette, ed un altra denomi- discesa si effettua in corda nata Rocca Penna, alta circa doppia utilizzando i nume- Regione, Provincia e 110 m con vie di 3 o 4 tiri rosi ancoraggi presenti in dove prevale lo stile placca parete, corda da 70 mt ob- Comune di Borgone tecnica e parecchie fessure. bligatoria.
Esiste ancora una terza fa- La zona ha esposizione sud, lesia degna di nota, chiama- ed è posto ad una quota ta " Il Libro ", per via della intorno agli 800 metri, per sua forma molto simile ad cui adatta alle mezze sta- Arrampicata a Rocca Penna un libro aperto, qui trovia- gioni ed anche nelle soleg- (foto di Piermario Mattiel) mo una decina di vie media- giate giornate invernali. La mente di alta difficoltà.
scalata è quella tipica del granito, faticosa ed atletica SETTORE ROCCA PENNA nelle fessure e nei diedri, La parete di Gneiss, o Bor- molto estetica sulle placche gone alto per gli arrampica- lisce, dove l'aderenza ed tori, oppure, Rocca Penna, equilibrio distinguono l'ar-toponimo con cui gli abi- rampicatore, non mancano tanti del luogo conoscono comunque, anche alcuni tiri quell' enorme roccione che su muro verticale o in leg-si staglia nitido tra i boschi gero strapiombo.
sopra l'abitato di Borgo- La chiodatura è interamente ne, mostrando una grande nuova a resinati da 10 mm, placconata panciuta, tor- le soste sono tutte provviste mentata alla sinistra da die- di anello di calata, e sulle dri inclinati e tetti. La roccia soste dei monotiri troviamo Muntagne Noste Muntagne Noste Era ancora primavera, ma sembrava volesse esibirsi in meremo così per facilità) dove ci sono dei meccanici a bordo sembrava già estate quando acrobatiche evoluzioni. Gior- viaggiano i soci di Almese – che riescono a tamponare la il 14 giugno circa 250 caini gio (Guerciotti ndr) giocava Giaveno – Rivoli, i passeggeri falla, il viaggio può prosegui- si radunarono al lago Laune in casa quel giorno: trentesi- vengono invitati a socchiude- re ma senza il riscaldamento. in quel di Salice per la festa mo anniversario della sotto- re gli occhi mentre una voce La pioggia si trasforma nuo- sezione di Sauze, 50 anni di calda e suadente declama vamente in neve, a Monteze- I duri e puri saliti al Genevris sodalizio CAI e l'aquilotto l'itinerario della gita, facen- molo ha ormai raggiunto i 10 hanno potuto deliziarsi al ca- d'oro in arrivo sprigionava done rivivere la straordinaria cm, ci circonda un paesaggio lore del sole, allo splendido un'incredibile grinta, ag- bellezza in modo virtuale. invernale e all'interno del n° panorama a 360°, al profumo gredendo costine e salsicce, Per visitare le grotte siamo in 3 fa un freddo cane, i vetri si delle costine che saliva so- girandole e rigirandole sui troppi, mancano gli accompa- appannano, il fiato dei cai- spinto da termiche birichine. carboni ardenti, roteando la gnatori, ci accontentiamo di ni esce ormai sotto forma di 14 giugno, Alpe Laune: Quelle termiche che rendeva- gigantesca forchetta quasi di- ispezionare la biglietteria. cubetti di ghiaccio, bisogna momenti della braciolata ISZ no difficoltoso l'atterraggio rigesse un'orchestra. Risulta- Secondo cambiamento di pro- continuamente pulire gli oc- (foto di Giogio Guerciotti) di un parapendio che ai più to: un pranzetto sublime; alla gramma, si riparte con desti- chiali e il parabrezza dell'au- fine era stanco, sembra voglia nazione Albenga; durante il tista, che ormai non riesce più abdicare, gli aiuti son bravi, tragitto il n° 3 si invaghisce di a staccarsi dal volante e dal prendano coraggio e si faccia- una Panda, la insegue e la ba- cambio: siamo ormai nelle no avanti, il maestro nell'om- cia, si perde un po' di tempo mani del navigatore. In pia- bra resterà al loro fianco.
per lo scambio di indirizzi e nura il freddo si attenua e il Quel 14 giugno era ancora numeri telefonici; poi si rag- viaggio prosegue senza ulte- primavera ma sembrava già giunge il gruppo. All'arrivo riori intoppi. Un cartellone l'imperativo è categorico: ri- con la scritta Sarà Düra ci an- Era ancora autunno ma sem- trovo alle 14,30, e da adesso nuncia l'arrivo. La giornata è brava già inverno quando l'8 ognuno per sé e Dio per tutti! stata veramente dura.
novembre circa 170 indomiti Ad Albenga visitiamo tutto, Quell'8 novembre era anco- caini a bordo di tre torpedoni il Museo Navale, le chiese, ra autunno ma sembrava già sono scesi al mare per la gita saliamo le torri, scendiamo inverno.
dell'intersezionale. nei vicoli degli artisti, occu- Claudio Usseglio Min Tempo pessimo, previsioni piamo bar, ristoranti e gazebi nefaste, sapevano che sareb- abbandonati; passeggiando be stata dura ma non imma- sul lungomare qualcuno (del ginavano quanto.
famigerato n° 3) riesce anche Pioggia alla partenza, neve a perdere l'ombrello in mare.
durante il tragitto, vento e Alle 14,30 con puntualità sviz- pioggia all'arrivo. Fermata zera si riparte. Sull'Autostra- fisiologica e primo cambia- da dei Fiori, il n° 3 (sempre mento di programma, si ri- lui) comincia a suonare, si ac- parte con destinazione Grotte cende una spia, sale la tempe- ratura dell'acqua; la fermata Sul torpedone n° 3 (lo chia- è d'obbligo. Fortunatamente Muntagne Noste Muntagne Noste Il 13 ottobre ci lasciava Adria- anche il suo impegno sociale tusiasmo dei neofiti, i primi l'interiorità.
na Bonicatto. Gli amici del CAI oltre le sue forze, per sentir- anni furono contrassegnati Due giorni prima ch'egli sa- Adriana Bonicatto di Pianezza e di tutto l'Interse- si utile ma anche per rendere da un'intensa attività alpini- lisse sul monte più alto ho zionale hanno voluto accompa- meno visibile a chi la circonda- stica e sociale, e quindi pro- avuto la ventura (grazie al gnarla nella sua ultima salita. va il futuro imminente.
dighi di ascensioni e di rela- nostro comune amico Vito) In questa pagina vogliamo Germano, ci associamo alle zioni ed amicizie. Fra queste, di discorrere ancora con lui ricordarla riportando alcune sue ultime parole per esortar- ebbi modo di intensificare i di montagne, di spirituali- frasi pronunciate dagli amici ti a non arrenderti, perché Lei miei rapporti interpersonali tà e di impegno sociale. La durante l'orazione funebre. vuole da te altrettanto corag- con Stefano, consapevoli del sua lucidità intellettuale ac- gio e forza di vivere.
fatto che l'ambiente alpino, compagnata dalla consape- Salutare Adriana vuol dire ri- Piero Campanella con i suoi silenzi arcani e la volezza d'essere giunto al cordare la sua forza, il suo co- condivisione di fatiche e sen- traguardo, mi hanno com- raggio e soprattutto la sua gioia Ogni valle ci ricorderà il tuo timenti, invita a fraternizzare mosso e mi hanno reso fiero di vivere. Il suo spirito pacato sorriso, ogni vetta la tua genti- Conobbi Stefano Raimondo e ad essere più autentici. Via dell'amicizia che ci ha uniti. ma determinato ci ha guidato lezza. Anche questa volta ci hai nel lontano 1974: era venu- via tra noi si focalizzarono, Possa Anna lenire la sua tri- in questi anni nel bene e nelle preceduti e ci indichi la via.
to a cercarmi a Villar Dora, oltre alla passione per i mon- stezza e solitudine trovando difficoltà, vera anima trainante Ciao Adriana dove risiedevo da poco, per- ti, altri comuni ideali e dedi- conforto nel ricordo della della nostra associazione.
Alfredo Croce ché aveva saputo della mia zioni nell'ambito dell'impe- ricchezza d'aver vissuto Soprattutto ci dovrà accom- passione per la montagna e gno sociale. Egli, in effetti, per tanti anni accanto ad pagnare il ricordo della sua Ciao Adri intendeva coinvolgermi nel aveva maturato in preceden- un uomo non comune come voglia di vivere che fino all'ul- Dopo oltre quarant'anni di progetto di dare vita ad una za esperienze come ammini- Stefano Raimondo.
timo l'ha sorretta, continuando vera amicizia Adriana ci ha sezione del CAI ad Almese.
stratore pubblico (sindaco) Elisio Croce lasciato soli. Porteremo sem- Pur essendo iscritto al Club mentre il sottoscritto (ahimé) pre con noi, come un tesoro, Alpino di Bussoleno, accol- ne era agli albori: per tale ra- il suo sorriso nell'affrontare si di buon grado l'invito di gione, gli scambi di opinioni a "muso duro" le salite sulle quel distinto signore, pieno circa il modo migliore per sue amate montagne, anche di entusiasmo per quell'ini- spendersi in nome dei no- quando la "brutta bestia" ziativa, che venne peral- stri concittadini diventarono aveva già iniziato la sua ter- tro egregiamente portata a frequenti e serrati. Stefano ribile opera di distruzione.
compimento in brevissimo amava la montagna con pe- Ciao Adri, ora sei giunta sul- tempo. In effetti, a Stefano culiare sensibilità e sapeva la vetta più alta, su nel cielo: va attribuito in gran parte il coglierne, al di là degli aspet- proteggici di lassù e metti merito della fondazione del ti prettamente sportivi, i con- una buona parola per noi, sodalizio stesso, proprio per tenuti poetici ed ambientali, il suo impegno capillare nel grazie alla sua intrinseca e E non preoccuparti per Ger- contattare i potenziali soci, in non comune capacità di stu- mano: adesso a lui pensiamo perfetta sintonia con il primo pirsi davanti ad un fiore o ad noi, non lo lasciamo solo, presidente Renato Lingua.
un tramonto di fuoco. Infatti Come di solito succede per frequentava le vette anche in I tuoi amici di sempre. ogni attività di recente fonda- solitudine, proprio per co- Laura e Walter Castella zione, dove non manca l'en- glierne con l'anima i silenzi e

Source: http://www.caialmese.it/modules/muntagne/pdf/muntagne%20noste%202010.pdf

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